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Ragazzi nelle piante che stanno fuori dall'acqua la maggior parte della luce solare assorbita e utilizzata dalle foglie per svolgere la fotosintesi si trova tra i seicento e i settecento nanometri, che sono emessi anche dalle normali lampadine ad incandescenza. Diciamo che il 75 % della lluce utilizzata è bianca (la radiazione normale visibile all'occhio umano) ,il resto è composto da luce ad ultravioletti ed infrarossi ( radiazioni che sono assorbite dai cloroplasti) Per far vivere a meglio la pianta ed ottenere il massimo dei risultati,personalmente ,alla ricetta di GIMMI aggiungerei un led rosso,ma effettivamente il led blu e quello rosso sono superflui.
Tirando le somme la luce artiificiale bianca è sufficiente per la crescita e la fotosintesi della pianta, se si ha la possibilità si possono acquistare lampade fitostimolanti o a luce miscelata. Rimane il fatto che la miglior fonte di illuminazione sono le lampade a fluorescenza (i neon) perchè sviluppano uno spettro luminoso più ampio. |
bene ... dubbio chiarito! grazie!:-)
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Concordo, per le piante superiori non c'è da farsi le paturnie che occorrono per illuminare i coralli... sono organismi di milioni di anni più evoluti rispetto alle loro antenate alghe e sfruttano meglio la luce, e a meno che voi non le teniate nell'armadio esse useranno anche la luce che entra dalla finestra, in barba a tutti i roccamboleschi calcoli di wattaggio a cui siamo abituati noi acquariofili.
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No, la luce della finestra non basta.
Sono piante superiori, d'accordo, ma sono della fascia intertropicale e necessitano di MOLTA luce. Poi, per l'utilizzo acquariofilo, più luce hanno e più velocemente ciucciano azoto e fosforo! |
ma quindi??
con i led si riesce o no?? sarebbe l'unica mia soluzione poco costosa in termini di elettricità. |
dipende dai led...
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prosegui Picci.
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il blu mi piace e per me è solo un fatto estetico....in realtà andrebbe bene anche un led, o più, anche da 6500K
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L'importante è non utilizzare i led verdi perchè le piante non ne assorbono la luce. Utilizzando i 5 led sopra citati,regali alle piante tutte le radiazioni luminose a cui sono abituate,e ti cresceranno belle ed in salute. ------------------------------------------------------------------------ Questo se vuoi una illuminazione perfetta,altrimenti con soli led bianchi le piante staranno benissimo comunque. Come dicevo sopra il 75% di luce assorbita è bianca e la fornisce anche un led. |
mo anche i rossi e i blu.......ma secondo me se mettiamo i bianchi da 6500K non credi che basti??? altrimenti, ma ci complichiamo la vita, esistono le lampade gro indicate appositamente per le piante, appena ho 10 minuti vado su un sito che conosco per vedere con che watt commercializzano le loro piante e che gradazione sono ....se hai tempo digita su google lampade gro lux per agricoltura ...ciao
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I led rossi e blu servono soltanto a dare alla pianta tutte le radiazioni luminose che assorbono in natura,ripeto,anche i bianchi vanno bene,ma se vuoi dare il massimo alla pianta è meglio con i rossi e i blu guarda qua,parla delle lampade idroponiche e le vendono anche:
http://www.tecnoritalia.it/negozio/i...roducts_id=171 Comunque non ci vuole nulla a dissaldare, da una lampada a 5 led, due led bianchi, e risaldarne uno rosso ed uno blu.. ------------------------------------------------------------------------ Vi dirò..che cercando in rete (dove viene avvalorata la mia tesi dei led rossi e blu) ho notato che i rossi sono molti di più rispetto ai blu..io a questo punto ne metterei tre bianchi due rossi ed uno blu. qui un'esperienza positiva: http://www.enjoint.info/?p=249 |
I led andrebbero bene per le mangrovie nel refugium?
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------------------------------------------------------------------------ Dove ce l'hai il refugium sotto la vasca o di fianco? |
Io non ho mai detto che la luce dalla finestra è sufficiente ma ho detto che riescono a sfruttarla, che sono 2 concetti differenti.
Molte piante tropicali vivono nei nostri appartamenti e si alimentano di luce diffusa e non diretta, La mangrovia ama quella diretta ma non perirebbe a quella diffusa, che anzi potrebbe essere migliore visto che a causa della carenza di nutrienti illuminarla con una centrale nucleare sarebbe superfluo. Con più luce fotosintetizza di più ma se manca il materiale non cresce comunque. Nella fotosintesi non si utilizzano quantità rilevanti di N o P ma più fotosintesi significa più successiva sintesi di proteine e quindi maggiore consumo di N e P, quello che voglio dire è che è inutile spingere la luce e stressare la pianta quando comunque non vive nel fango ma in un'ambiente povero di nutrienti come i nostri reef "artificiali". Ho detto "stress" non a caso perchè anche se la Rhizophora ha molte caratteristiche che porterebbero a pensare sia una pianta a metabolismo a C4 è invece una cmunissima C3 e questà è una bella differenza perchè significa che la sua capacità fotosintetica viene inibita da troppo calore o troppa luce. Torno al concetto che se in acquario la caulerpa ha più successo della mangrovia è perchè la caulerpa viene trattata per quello che è: un'alga; se si alleva la mangrovia come fosse un'alga il fallimento è assicurato ma non bisogna neppure promuoverla allo stato di SPS... la mangrovia non lo è e non vuole la luce che si da ai coralli ma quella che si da al Ficus benjamin che magari avete affianco al divano e per il quale non è mai stato considerato nessun impianto luminoso. Questo non vuol dire che non vada messo perchè specie in inverno la luce scarseggia anche per i Ficus d'appartamento e in molte stanze scarseggia SEMPRE, mettete i LED, mettete i T8, i T5, PL HQI, HQL e DDT (per i parassiti ahahah) basta che non la cuocete col calore. A me una plafonierina Solaris da 18 W che illuminava dall'altro 1 metro quadrato circa a fatto superare egregiamente l'inverno a delle Cattleya che in fatto di luce sono esigentissime. Tornando al metabolismo delle mangrovie, per chi ha voglia può entrare nel magico mondo del metabolismo C3, C4 e CAM. La fotosintesi è un prcesso affascinante su cui si basa tutta la vita sul pianeta: l'energia fisica (quanti di luce) viene trasformata in energia chimica (zucchero) che è conservabile e utilizzabile in seguito per attuare TUTTI gli altri processi come la creazione di proteine, grassi, DNA e quel che volete. Per questo non nutrite i coralli zooxantellati: i dinoflagellati ospitati fissano l'energia dlla plafoniera trasformandola in zucchero per il corallo. Il processo è molto affascinante ma tecnico quindi io non lo spiego ma vi do solo i link a fine post, vi dico solo che nella fotosintesi esistono piccole varianti, diversi percorsi per arrivare allo stesso risultato, e questi sono i metabolismi C3 e C4 e CAM PIANTE C4: Questo tipo di fotosintesi si riscontra principalmente in piante che vivono nelle regioni tropicali: infatti, nelle piante C4 la fotosintesi si svolge in modo ottimale a temperature più e di quelle richieste dalle piante C3; inoltre, le C4 riescono a fiorire a temperature alle quali le C3 non sopravvivono. La resa della fotosintesi con ciclo C4 (ossia la quantità di zuccheri prodotti rispetto all'anidride carbonica utilizzata) è superiore a quella della fotosintesi C3, a causa del fenomeno della fotorespirazione che accompagna questa ultima: di conseguenza, le piante C4 riescono a effettuare la fotosintesi alla stessa velocità delle C3, ma aprendo in misura inferiore gli stomi, limitando in tal modo anche la perdita di acqua. Le mangrovie vivono ai tropici e paradossalmente soffrono di carenza d'acqua nonostante ne siano immerse perchè la forte salinità comporta un gradiente osmotico negativo da superare con notevole dispendio di energia. Ciò nonostante la Mangrovia è a metabolismo C3 PIANTE C3: Sono le più diffuse, hanno una minore resa di biomassa prodotta per CO2 fissata e attuano il processo di fotorespirazione che da sè merita un'intero discorso... fatto sta che la resa fotosintetica è inibita da troppa luce, troppo caldo e scarsità di acqua (per noi salinità). Vi state domandando perchè la mangrovia ai tropici ha la meglio su piante C4 che sono più adatte a situazioni estreme? Spesso la natura da risposte semplicissime: la mangrovia è alofila (resiste al sale) e il suo successo alle foci dei fiumi e sulla riva del mare è dovuta unicamente alla mancanza di concorrenza. Adesso ho sonno e vado a letto ma tanto so che il discorso verrà ripreso... inevitabile. questo link in inglese afferma che le mangrovie sono C3 (a pag 2) : http://masterorg.wu.ac.th/file/ird-20090514-hUfiJ.pdf Ciclo C4: http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_C4 ORGASMICA spiegazione dei due metabolismi: http://www.scribd.com/doc/6725665/8-...one-C4-CAM-Agg OSGASMICO PDF CHE SPIEGA IN PAROLE SEMPLICI: http://www.campus.unina.it/cms/downl...contenuto=4901 |
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La luce della finestra non basta. Quando ho il cervello sveglio (dopo le 10.00 quindi) vado a leggere i links che hai postato:-)) x Teo, un paio di led tipo quelli bianchi della CEAB che ho messo sul refugium vanno benone ( sono 7W cadauno, luce da 7500K se non ricordo male). I led dell'IKEA, ad esempio, non bastano. |
ottimo......allora si può fare.....:-))
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Algranati, Hypa, Piccinelli - non è ch io sia proprio un visionario o un profeta, non sono il primo a unire botanica e acquariofilia, all'estero qualcuno avev già pensato alla salicornia in alternativa della mangrovia.
modificato da algranati Sula capacità della Salicornia di assorbire i nutrienti credo non ci siano dubbi, ma riconosco che in effetti per chi non ha confidenza con le piante è difficile immaginare una gestione e non farsi 1000 domande. Io tifo per la prima illustrazione che trovate, mi sembra anche la più facile da adottare. |
Perdonami Alex ma non sono permessi link a forum
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Nessuno ti dà del visionario, anzi... si vede che sei competente. L'unica cosa è che, avendo io avuto per un paio di inverni in ufficio (quindi con finestrone 4 metri per 2) sia le mangrovie che la catappa (le cui foglie sono popolari nel dolce) posso affermare con certezza che se non le illumini stirano le radicine. |
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nell'articolo originale si usa la salicornia.
http://s1.postimage.org/jf6nA.jpg http://s1.postimage.org/jfnQA.jpg per chi poi vuole complicarsi la vita l'autore propoveca questa soluzione (che viene utilizzata nelle colture idroponiche intensive a scopo industriale e che qui è in versione casalinga) http://s1.postimage.org/jfHNJ.jpg http://s3.postimage.org/iSoh0.jpg |
la seconda illustrazione è quello che vorrei fare io..........a questo punto ci vogliono i guru del FAI DA TE
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se hai bisogno matteo dimmi pure
se posso aiutarti |
appunto.......Lollo...io e te dobbiamo parlare...ma apro un topic domani:-));-)
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ok...
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la seconda immagine è perfetta per salicornia e limonium,io volevo adottare quel metodo e farci una cascata istallando la vasca bassa e lunga dietro la vasca principale..ma anche le ultime due immagini sono molto interessanti..non mi dispiacerebbe affatto un sistema "asciutto" fatto da tubi con dei fori per far uscire il fusto delle piante..
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------------------------------------------------------------------------ ma nel sistema della seconda foto che cosa mettereste di piante come filtraggio? mangrovie? e poi? |
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e cosa metteresti dentro mangrovie?
quali altre piante si possono usare in marino? |
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Comunque se cerchi in rete piante alofile trovi l'elenco;-) |
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------------------------------------------------------------------------ cosa ne pensi della Salsola soda |
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ok
era l'unica che ho trovato... |
Di piante alofile ce ne sono molte sparse in tutto il mondo, ma attenzione a non lasciarsi ingannare dagli elenchi...
Tutte le piante alofile hanno strategie per non soccombere a causa della salinità, ci sono quelle che riescono a fare l'osmosi inversa e assorbire dalle radici acqua quasi pura, chi elimina il sale dalle foglie, e chi lo accumula neutralizzandolo con particolari stratagemmi... ma ben poche piante alofile sono così vicine al mare da bere acqua a 35 ppt di salinità... In botanica il termine "alofilia" indica l'attitudine a sopportare una certa salinità del terreno, la percentuale è diversa da specie e specie e per la catalogazione botanica sono alofile anche se di sale ne sopportano ben poco rispetto a alla concentrazione a cui le vorremmo usare noi Io resterei per le conosciute mangrovie, la salicornia e probabilmente anche il limonium se trovato della giusta specie. fatevi un'idea leggendo questi link: http://www.biologiamarina.eu/VegetazioneDune.html http://www.biologiamarina.eu/Alofite.html |
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io proverò con la salicornia e con le mangrovie....la salicornia perchè mano mano che cresce ...me la mangio e poi sono sicuro che piacerebbe pure ai nostri acanturidi.
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matteo come pensi di fare la vasca per ospitare ambedue le piante? perchè per la salicornia servirebbe una vaschetta molto bassa con il 90% di sabbia e 2-3cm d'acqua....non c'è il rischio che nella tracimazione vadano un sacco di detriti?
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nmon lo sò ancora.....per adesso faccio partire la vasca e poi penso a come fare per le piante.
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secondo me prima la vasca e poi la o le mangrovie, anche a me piacciono molto le piante ma credo che una bella sump esterna con qualche mangrovia alghe e detrivori è il massimo.....andare oltre diventa quasi una malattia............(alle volte penso già di stare oltre)
poi avere una mangrovia in casa è già una magia..... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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