![]() |
passiamo al punto due?
LE DIMENSIONI DELLA VASCA Molto spesso quando viene fatto notare che la vasca è troppo piccola o sovrapopolata, la critica molto spesso non viene accettata di buon grado, perchè "i pesci sono ancora piccoli" o ancora peggio "perchè tanto se non hanno tanto spazio, non crescono". Nella scelta della vasca adatta alla specie, o nella scelta della specie adatta alla vasca, dobbiamo non solo tener conto della dimensione che i pesci raggiungono da adulti, ma anche del numero di individui in cui vanno inseriti, la territorialità e le esigenze di nuoto.... |
Ci sono già due "molto spesso" nella prima riga e mezzo :-).
------------------------------------------------------------------------ Capita spesso che in molte discussioni, ad obiezioni circa valori dell'acqua non consoni alle specie allevate (o coltivate), venga risposto: “ma sono di allevamento e non hanno mai visto il loro ambiente naturale, non posso tenerli a valori intermedi o a valori che non sono quelli in natura?”. La replica è una sola: no. I motivi, invece, sono molteplici. Proprio per cercare di argomentare questa risposta abbiamo pensato di stilare un articolo diviso in parti. Nella prima parte parleremo in generale di evoluzione e di aspetti di genetica di base, con accenni ad altri argomenti di carattere generale quali i valori dell’acqua; nelle successive verranno trattati più nel dettaglio i riflessi che questi hanno nella pratica dell'allevamento dei pesci. Che te ne pare? Ho giusto aggiustato un paio di refusi e una costruzione. |
:-)) colpa dell'afa!
LE DIMENSIONI DELLA VASCA Molto spesso quando viene fatto notare che la vasca è troppo piccola o sovrapopolata, la critica puntualmente non viene accettata di buon grado, perchè "i pesci sono ancora piccoli" o ancora peggio "perchè tanto se non hanno tanto spazio, non crescono". Nella scelta della vasca adatta alla specie, o nella scelta della specie adatta alla vasca, dobbiamo non solo tener conto della dimensione che i pesci raggiungono da adulti, ma anche del numero di individui in cui vanno inseriti, la territorialità e le esigenze di nuoto. Per questi motivi è opportuno avere ben chiare le idee al momento della vasca, o all'acquisto dei suoi abitanti. ------------------------------------------------------------------------ ottimo! :-)) |
ioa ggiungerei le conseguenze di un allevamento in una vasca troppo piccola...
quindi lo stress con i tipici movimenti stereotipati e ripetuti, il maggiore nervosismo e maggiore aggressività anche verso i simili, forti disturbi nella crescita, effetti del nanismo e deformazioni. ciao;-) |
prematuro!
questo dovrà essere argomento di una diversa trattazione, altrimenti viene un papiro troppo dispersivo! |
sì anche secondo me...
perchè ho appena riletto il tutto e a mio parere ci sono troppe cose omesse e troppe cose lasciate in sospeso... Troppe volte viene detto "questo a causa di vari motivi" ma quali non viene detto... Io capisco che non si vuole andare troppo sul complesso, ma così è affettare un discorso in modo brutale... Io prima di continuare con la parte 2 cercherei di sistemare i discorsi della prima... Secondo me la cosa fondamentale che non esce da questo discorso è che, visto che si parla di evoluzione e quindi di mutazioni, che queste mutazioni sono puramente casuali anche quando indotte dall'uomo e che quindi non possiamo realmente sapere al 100% se ci sono state mutazioni che hanno indotto un adattamento, soprattutto in specie molto prolifiche e per natura molto capaci di adattarsi. però a mio parere ci sono altri punti... ciao |
Paolo prematuro parlare del litraggio prima dei valori dell'acqua, o prematuro parlare degli effetti del poco spazio che diceva faby?
|
Allora.
Fermi tutti. Un pò di teoria... affinchè asista un processo di comunicazione devono esistere dei presupposti ben definiti: - deve esistere l'interesse di chi comunica il messaggio (attore) e l'interesse di chi lo deve ricevere (destinatario) - deve esistere il messaggio (possibilmente chiaro, univoco e sintetico) - deve esistere un codice di comunicazione attraverso cui trasmettere il messaggio. Individuate e fissatevi in mente questi capisaldi, pensando a quello che state cercando di fare. Poi, nella scrittura tecnica (perchè di questo si parla), tenete bene in mente che chi legge lo fa per necessità/lavoro, quindi si aspetta di trarre il massimo vantaggio con il minimo sforzo/tempo impiegato. Infine, la brevità è TUTTO... emblematico un aneddoto del grande Einstein che scriveva ad un amico: "ti ho scritto ua lettera lunga perchè non ho il tempo di scrivertene una breve". Che voglio dire?!? non me lo ricordo più!!!:-D:-D:-D Battutacce a parte, uno di voi si prenda la briga di stendere un canovaccio/scaletta/modus operandi e lo passi all'altro per la correzione... effettuato un paio di loop in questo modo (controllo per retroazione, visto che vi intendete di elettronica) postate qui che ne discutiamo, poi si tratterà soltanto di riempire gli spazi vuoti. E' l'unico modo per coordinarsi a distanza. Quando (migliaia di anni fa) ho fatto la tesi di laurea, avevo preso l'asse per la pasta fresca di mia mamma e l'avevo appesa in camera, poi ci avevo appiccicato un migliaio di post-it collegati da frecce... ci ho messo un mese per sistemare il diagramma e un altro mese per scrivere la tesi... che a quel punto era già bella che fatta, bastava solo travasarla su carta A4 ;-) |
Ora mi prendo un giorno di ferie e leggo tutto...giuro...persino il server mi diceva di provare più tardi che era sovraccarico :-))
|
:-)) adesso però mi sembra che bisogna decidere subito una cosa. è più utile che facciamo di questa discussione un articolo abbastanza semplice e comprensibile (nei limiti)adatta al neofita che si sente dire che guppy e neon non vanno bene assieme (sarei più per questa) o un articolo più complesso dove discutiamo per filo e per segno le varie possibilità con cause e effetti della selezione e dell'allevamento in cattività sulle esigenze dei pesci?
|
sono d'accordo con paolo anche in questo caso...
io dico però... Se volete fare l'articolo semplice per i neofiti allora è inutile lasciare i punti in sospeso su alcune cose, meglio piuttosto semplificare in maniera più efficace... ad esempio tutta la parte di differenza tra evoluzione, ambientamento e acclimatazione sono a mio parere troppo poco chiari, soprattutto spiegati così, quindi a questo punto se si deve semplificare che sia una cosa sensata. Se invece volete un articolo più approfondito (ne sarei felice :-D ) allora è il caso di fare quello he dicevo nell'altro post, cioè colmare le mancanze. detto questo... siccome si parlava di lasciare una copia in sweet bar (magari in evidenza) e una copia in approfondimenti, la mia proposte è... Se invece facessimo così? -la copia in sweet bar (o in sezione primo acquario) di tipo semplificato, lasciando il succo del discorso con concetti semplici e brevità d'insieme - la copia su approfondimenti invece più schematica, con maggiori dettagli e ben articolata... magari linkandole tra di loro... che ne dite? ciao! |
L'idea di faby mi sembra ottima, considerando anche che chi è a digiuno dei concetti espressi trarrà sicuramente beneficio da una prima lettura "più semplice" e magari riuscirà anche ad avere le nozioni base per affrontare l'approfondimento.
|
Quote:
Possiamo fare invece: -sul portale, linkato qui e nel topic "raccolta di links utili" che sta in primo acquario facciamo una guida per niubbi - in approfondimenti raffica di articoletti da cui poi estrarre un distillato da pubblicare sul portale... ma qui ci dovete stupire! |
ooooooook mi piace :-)) fuoco alle polveri!
|
non temete non vi ho abbandonato, è che sono un pò incasinato al momento... comunque se volete aggiungere qualche contributo o avete un link utile caricate pure su!
|
ho apportato due piccole correzioni...
|
ho aggiunto la fisiologia dell'osmoregolazione...
|
continuo qui perchè la discussione è stata chiusa.
prima di tutto, a chi fa osservazioni sulla mia età e sul fatto che sono giovane, faccio notare che non ho 18 anni ma 23, e che sono già laureata e non in scienza delle merendine, quindi se espongo una mia opinione è perchè su tot fonti che ho sentito la maggioranza mi han parlato in modo da farmi cambiare opinione. |
no isabel, su questa discussione o mi porti esempi, citazioni, articoli scientifici o non intervenire.
ma per messaggi come questo apriti una discussione tua. scusa la scontrosità ma ci tengo a questo articolo. |
Ale, male che vada poi passo io a ripulire.
comunque per le ripicche esistono gli MP, ok?!? |
ok paolo (credo che comunque la ripicca che dici non sia la mia poi cancellalo)
ps. leggiti l'osmoregolazione, dovrebbe essere giusta... |
Quote:
Quote:
|
Quote:
Io non posso fare altro che ringraziare per il tempo speso a scrivere questo articolo che sto leggendo con attenzione ! #25 Sono convinto che di errori continuerò a commetterne , ma se non altro , ho una base su cui leggere . Non illudetevi però : x la vasca nuova che sto allestendo , vi triterò nuovamente gli zebedei per la scelta dei pesci :-D (Piccinelli mi ha già dato dei suggerimenti ma non mi convincono a livello estetico , dimensioni e convivenze) |
Quote:
Chissà forse con quel paragrafo, qualcuno riuscirà a capire il perche un pesce costretto a vivere, ops sopravvivere, in acqua con valori non ottimali alla sua fisiologia, campa poco e non per i valore di per se errati, ma per l'unitile spreco di energie, quindi debellamento, e relativo abbassamento delle difese immunitarie, dovuto allo stress . Voglio nutrire questa speranza. Ale quella caridina japoni menzionata all'inizio, falla diventare cardina multidentata(ex japonica) ;) Isabel se devi intervenire come hai fatto, puoi anche evitare di partecipare alla discussione. Qua niente fuffa please, solo argomenti. |
Ale quella caridina japoni menzionata all'inizio, falla diventare cardina multidentata(ex japonica) ;) pronti qua! :-)) |
semplificando i casi sono due: un pesce d'acqua dura, in acqua morbida, fa sovralavorare il suo sistema escrettore (come abbiamo visto in acqua dolce la funzione è espellere acqua e concentrare sali) (sottodimensionato, perchè funzionale in acqua più ricca di sali), mentre le sue difese immunitarie (predeterminate geneticamente, almeno una parte) sono assolutamente inutili.
un pesce d'acqua tenera invecie, in acqua dura non sfrutta appieno il suo sistema escrettore. ma non ha assolutamente difese contro anche i più banali patogeni... se avete qualche articolo sull'assorbimento di minerali con funzione plastica tipo il calcio me lo passate? so che esiste la differenza i pesci di acqua dura lo assorbono dall'acqua, mentre i pesc d'acqua tenera prevalentemente dall'alimentazione... |
Quote:
Quando poi ho un pò di tempo, vedo di rimediarne e postarne qualcun'altro..... ;-) |
Letto Ale.
Due osservazioni: dulcacquicole, non dulciacquicole ;-) Poi, in fondo, quando parli di maggiori difese antibatteriche, sarebbe opportuno allargare un pò la discussione. Non è chiaro perchè con meno sali disciolti servano meno difese... anche perchè la minore incidenza di patogeni dipende dal ph e non dalla durezza. E' complicato sisntetizzare in poche righe, ma se ci riesci è un'ottima cosa. Per l'articolo... butta giù qualcosa e manda una bozza a me, a Entropy o a Tuko, poi ci diamo un'occhiata e lo pubblichiamo. Troppo utile per lasciarlo solo qui. :-)) |
ooooooooook! mi ci vorrà un pò di tempo, perchè ho un paio di esami.... comunque l'articolo per adesso lo sviluppo sulla prima parte (valori), poi passiamo ad altro (e magari li linkiamo assieme)
sei sicuro sul dulcacquicole? perchè almeno il libro che ho citato scrive "Animali dulciacquicoli" potrebbe benissimo essere un'errore di traduzione, se sei sicuro cambio subito! |
|
:-D avevamo ragione tutti e due, ma la prima voce è quella più corretta, dopo cambio!
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 19:43. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl