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scriptors 18-03-2009 15:22

Fai anche il calcolo sul numero di letture ricevute dal topic e vedi se sia il caso o meno. Lo scopo principale dovrebbe essere quello divulgativo, motivo per cui abbiamo iniziato in questa sezione (anche se poi siamo andati OT, secondo mio modesto parere #12)

Se poi qui non lo legge nessuno ... fatevobis ;-)

Al massimo si potrebbe spezzettare e portare l'ultima parte del topic in chimica e/o altre sezioni che permettono un maggiore approfondimento #24

ps. pura nota ironica/polemica :-D

guardando il numero di letture che ha avuto il post di Milly sul ciclo dell'azoto (magari confrontato con il numero di nuovi post della sezione) ... #23

Metalstorm 18-03-2009 15:42

più che in chimica, lo vedrei bene in tecnica dolce....ragazzi, la mia mente contorta a leggere i vostri interventi si sta scaldando e attivando #18 #19

Miranda 18-03-2009 16:19

Ragazzi perchè non ne fate un'articolo? Anche se è "sperimentale", può interessare parecchio... io sono giorni che mi leggo questo topic :-)) e se non ho postato per farvi i complimenti è solo perchè temevo di andare OT (appunto, Paolo, ora cancella pure il mio intervento :-)) )

Puffo 18-03-2009 16:38

Anche io non scrivo ma seguo qua e la e non tutto....io direi di semplificare ancora.

vorrei anche io la copia in pdf ;-)

Paolo Piccinelli 18-03-2009 16:41

...per adesso sta qui, perchè è una "finestra sul cortile" per molti, che anche solo a livello di curiosità l'hanno letto. ;-)

L'idea sarebbe di rileggerlo (con voi) e di scegliere magari degli spunti interessanti da approfondire nelle sezioni tematiche... riguardo all'off topic, c'era da aspettarselo... ma va bene così ;-)

scriptors 18-03-2009 17:14

http://www.revfacagronluz.org.ve/PDF...les-ingles.pdf

Diciamo che la strada è forse quella giusta ma, cercando una cosa se ne trovano altre altrattanto, se non più, interessanti.

Nota 'deludente' (ma provo a farci un calcoletto stechiometrico per vedere di che ordini di grandezza parliamo, ma credo abbastanza elevati) è che hanno utilizzato il Nitrato di Sodio come fonte di NO3 ... a mio modo di vedere il sodio 'ingarbuglia' qualsiasi cosa nelle nostre vasche #06 e mi fa tornare in mente la, non ancora dimenticata, voglia di sperimentare altri sali tipo Nitrato di Calcio per l'abbattimento dei cloruri ed altri per quanto riguarda i solfati #24 ma, come se non bastasse, andiamo OT ;-)

L'articolo, molto interessante, riguarda la coltivazione della Lemma al variare di PH e di diversi tipi di Azoto e le diverse tipologie di alghe che crescono nella medesima soluzione ... e le sorprese certo non mancano.

In effetti si potrebbe modificare il titolo del topic:

Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo ... e come influisce sulla fertilizzazione #19

rilancio anche con questo:
http://www.plantphysiol.org/cgi/reprint/94/3/944.pdf

ma prendetelo come un appunto personale ancora da approfondire

scriptors 18-03-2009 20:08

Come scegliere un filtro.

Per quanto possa sembrare banale scegliere un filtro non è una impresa proprio facile, specialmente se questo non è compreso nell'acquisto della nuova vasca (se esterno) o non è di tipo interno e quindi già fissato, saldamente o quasi, alla vasca stessa.

Il primo fattore discriminante è il più banale: interno o esterno ?

Il filtro interno ha i seguenti svantaggi:

- l'indubbia scomodità di occupare spazio in vasca
- essere esteticamente poco gradevole
- per la manutenzione occorre scoperchiare la vasca

ma ha alcuni vantaggi non di poco conto in caso di problematiche:

- mantenimento della flora batterica per maggior tempo in caso di mancanza di alimentazione e/o di ricircolo dell'acqua
- non ci sono tubi penzoloni che, in caso di rottura, possono diventare sifoni e svuotare mezza vasca per terra
- difficilmente possono diventare rumorosi e/o sono fonte di sporcizia per terra
- per la manutenzione occorre scoperchiare la vasca e quindi si è costretti/invogliati a pulire anche il resto della vasca e fare le potature

Il filtro esterno ha i seguenti svantaggi:

- necessità di avere uno spazio idoneo sotto la vasca
- tubi che possono rompersi e svuotare 'leggermente' la vasca
- maggiore accortezza durate le operazioni di manutenzione (se dovesse rompersi una tenuta, un aggancio o qualsiasi cosa simile restiamo senza filtro e/o allaghiamo casa)

ma ha l'indubbio vantaggio che possiamo prenderlo della grandezza che più ci piace (teoricamente).

Detto questo lascio a voi la scelta tra interno ed esterno.

Le cose principali, secondo me, che fanno la differenza, nell'acquisto di un filtro, sono le seguenti:

- portata della pompa regolabile
- spazio disponibile per eventuali aggiunte di intrugli chimici come resine, carboni ecc. ecc. :-D
- una eventuale presenza di tutti i raccordi e i materiali filtranti necessari
- dimensioni generose che fanno sempre comodo
- quanti e più svariati accessori, acquistabili a parte, ma già predisposti in caso di bisogno, senza quindi essere costretti a modifiche non sempre facili e fattibili

Orientativamente, in fase di acquisto, è sempre meglio prendere un filtro più grande rispetto a quello 'consigliato' per il proprio tipo di vasca ma 'consigliato' per la vasca di dimensioni più grandi e prossime a quelle della propria vasca ... esempio:

supponiamo che il produttore del filtro abbia a catalogo filtri per vasche da 50, 80, 100, 150, 200, 300, 400 litri

ora se abbiamo una vasca da 100 litri io suggerirei un filtro per vasche da 150 o 200 litri e con pompa regolabile in modo che la velocità della pompa sia sempre approssimata a 3 volte la capienza della vasca (prendere un filtro ancora più grande non credo, ma solo per il momento, che possa essere utile)

attenzione, spesso si trovano come ricambio le sole giranti delle pompe in dotazione che, riducendo un po le dimensioni delle pale riducono la portata complessiva della pompa (con spese esigue riusciamo a regolare in ribasso e/o in aumento pompe non regolabili che abbiamo in dotazione)

Come ultimo consiglio meglio rivolgersi verso prodotti di marca e cercare sul forum qualcuno che ne abbia parlato ... ovviamente spero bene.

I prodotti delle marche più conosciute hanno l'ottima qualità di fornire i pezzi di ricambio per i propri prodotti, dover gettare, ad esempio, un filtro esterno perchè non si riesce a trovare una guarnizione sarebbe, giustamente, una bella seccatura ;-)

Una buona idea è anche pensare di collegare l'alimentazione ad un UPS che previene problematiche di mancanza di alimentazione e/o peggio eventuali sbalzi di tensione che potrebbero bloccare la pompa.

Dimenticavo una cosa importante:

per vasche dai 150 litri in su, se intendete piantumarle con parecchie piante a stelo alte e/o echinodorus belle grandi può diventare conveniente, se non obbligatorio, pensare di acquistare anche più di un solo filtro in modo da trasformarne uno come solo o quasi biologico e l'altro come solo, o quasi, meccanico e mantenere la costante movimentazione dell'acqua in tutta la vasca fondamentale per la coltivazione delle piante e l'ossigenazione di tutta la vasca.

Sembra strano ma una delle principali cause di 'problemi' è dovuta proprio alla mancanza di movimento d'acqua in alcune zone della vasca.

flashg 19-03-2009 00:20

domanda:
Ammettiamo che io abbia la possibilita' di trasportare l'acqua della vasca allesterno (ce l'ho in effetti) la mia idea sarebbe quella di costruire una gronda esterna alla stessa altezza o piu alta del livello dell'aquario e riempirla con un enorme quantita' di piante galleggianti che prenderebbero luce diurna ma non sole diretto ,oppure con piante normali con tanto di terriccio sistemato in modo che riceva l'acqua ma non si mescoli con essa ,secondo voi potrebbe funzionare come sitema per l'abbattimento dei nitrati per la mia vasca coi ciclidi africani?
tipo un sistema per lo smaltimento delle acque di alcune fabbriche.
i pro e i contro?

Paolo Piccinelli 19-03-2009 08:56

flashg, se digiti refugium nella funzione cerca troverai diverse cosette ;-)

Solitamente si fa inserendo una lampada nel vqano sump e buttando lemna, ceratophyllum et similia nella medesima.

Come l'hai fatto tu teoricamente funziona, ma avresti un sacco di problemi operativi, dal forare le pareti, alla temperatura che subirebbe sbalzi di decine di gradi nell'arco dell'anno, alla fortissima evaporazione, al sicuro inquinamento da larve, nematodi e compagnia... insoma ti andresti a cercare il freddo per il letto!! ;-)

scriptors 19-03-2009 10:14

flashg, io vedrei il tutto come una mangiatoia automatica, se ci metti anche un po di daphnie :-D

l'idea è buona ma dovrebbe essere a tenuta stagna per evitare inquinamenti esterni, poi avresti una marea di alghe che ti costringerebbe ad una filtrazione 'ottima' prima di poter mettere in vasca l'acqua di ritorno.

Insomma non lo vedo un buon sistema se non come vasca secondaria sotto o di fianco la vasca.

Se hai spazio, tempo, soldi ecc. ... per abbattere i nitrati vedo due possibilità:

- fare un filtro denitrificatore (potrebbe bastare anche un piccolo filtro ma tenuto lentissimo)

- fare un plantaquario, con pochi pesciolini e/o caridine, e seguire un po lo schema che hai fatto (basterebbe un po di perlon come separatore tra una vasca e l'altra)

ps. il sistema migliore resta quello di fare i cambi d'acqua considerando che comunque vanno fatti ;-)

luca2772 19-03-2009 10:23

Esisteva un tempo il "filtro ad alghe": era costituito da lastre debolmente inclinate e fortemente illuminate su cui si faceva scorrere l'acqua prelevata da un tracimatore in vasca. Alla fine l'acqua finiva in fondo ad una tanica dove una pompa la ributtava in vasca.

Funzionare funziona, però costicchia in termini energetici per illuminare le lastre...

... Quasi quasi ne faccio uno per la vaschetta-laboratorio nel box :-D e poi vi faccio sapere ;-)

Paolo Piccinelli 19-03-2009 10:30

...ecco, ora stiamo veramente sbracando!!! :-D

A questo punto faccio una vasca di servizio a fianco della principale fatta così:

Contenitore di plastica da 30 litri:
http://www.hwtweakers.net/immagini/r.../vaschetta.jpg

5 cm di terriccio da giardino, 10 cm di sabbia edile e una mangrovia... piccola pompa per il ricircolo ed ho un denitratore a clorofilla oltre che una soplendida pianta d'appartamento.


Tornando seri... una sump generosamente dimensionata con una pl da 30w e una palla di ceratophyllum per me basta ed avanza :-))

flashg 19-03-2009 10:56

Paolo Piccinelli, tu ci scherzi ma le mangrovie io ce le ho davvero :-))

Paolo Piccinelli 19-03-2009 11:15

...e io no?!? ;-)

flashg 19-03-2009 11:22

ora ho un'altra idea , pero' mi servirebbe sapere quale e' la pianta che in assoluto assorbe piu' nitrati ,la lemma l'ho avuta nel 60 litri e non mi sembra porti troppi benefici magari anche qualcosa che cresca emerso..

Paolo Piccinelli 19-03-2009 11:27

pothos :-))

scriptors 19-03-2009 11:46

Tornando seri (nel frattempo sto facendo lo Sherlock Holmes del rapporto Ammonio Nitrato #23 ) ho delle novità riguardo il famoso rapporto Ammonio vs Nitrato che, c'era da immaginarselo, in parte smentiscono le mie convinzioni ed in parte le confermano.

Qui una delucidazione delle Walstad: http://www.aquabotanic.com/plants_an...filtration.htm

Sembra che le piante preferiscano l'Ammonio (e questo lo sapevamo), ma a prescindere da qualunque concentrazione sia esso presente.

Approfondendo la cosa, ho trovato questo: http://weriguam.org/docs/tr_10.pdf (una fonte della Walstad)

In realtà la cosa diventa quasi una conferma della 'mia fissazione' ma sotto un aspetto diverso ... spiego a parole mie una frase conclusiva (pag.18)

L'Ammonio, fino a quando è presente in vasca, inibisce l'utilizzo del Nitrato da parte delle piante, quindi fino a quando avremo Ammonio in vasca avremo piante ed alghe in salute ... oltre che aumento dei nitrati in vasca che non vengono consumati.

Mettendo in competizione la filtrazione biologica con le piante/alghe (relativamente l'Ammonio) costringeremo queste ultime ad utilizzare il Nitrato favorendo (per il momento ne ho solo la presunzione) le piante, in favore delle alghe, dato che hanno mediamente una maggiore disponibilità energetica.

Va anche detto che:

- le piante utilizzate nelle ricerche non sono quelle maggiormente utilizzate nelle nostre comuni vasche
- la mia voglia di arrivare ad una certa 'spiegazione', di una mia personale convinzione, può facilmente 'falsare' il senso di alcune cose (ovviamente in maniera involontaria)
- senza entrare nel merito della tossicità dell'Ammonio (diciamo della sua componente più tossica l'Ammoniaca, ma in base al PH) versare dell'Ammonio in vasca è la peggiore cosa che si possa fare, quindi toglietevelo dalla testa #23

Paolo Piccinelli 19-03-2009 11:53

Io penso che l'ammonio sia come un vassoio di pizzette già aperto, scartato e tiepido, mentre il nitrato sia una confezione di pizzette surgelate ancora da scongelare prima di poterle mangiare.

Personalmente, per prima cosa finisco quelle già pronte e poi, se ho ancora fame, mi sposto verso le altre ;-)

scriptors 19-03-2009 12:25

Paolo, il problema non è se l'Ammonio viene consumato prima del Nitrato (questo l'ho sempre saputo, è sempre stato chiaro e non l'ho mai negato)

Il discorso è che le piante hanno il microonde e si riscaldano le pizzete, le alghe non credo hanno il microonde ma, al massimo, la fornacella ... quindi devono prima accendere il carbone e poi riscaldare le pizzette mettendoci un tempo maggiore e rigirandole ogni tanto :-D

In pratica cerco di approfondire il perchè, avere piante in salute, quasi sempre implica non avere alghe e perchè, vasche mature portano alle medesime condizioni e ... cosa importante ... come possiamo agevolare il tutto in maniera semplice, più facile e certo più economica ed efficace rispetto dosaggi di Excel o perossido e/o altri sistemi chimici 'miracolosi' quanto costosi ;-)

Secondo te, capire che, in alcuni casi eclatanti, può bastare ridurre la portata della pompa del filtro per ridurre le alghe, vale o non vale molto di più che 'suggerire' i dosaggi di Excel al neofita di turno ? (o peggio i dosaggi di protalon #13 )

#24

A me piace chiedermi i perchè di tutte le cose partendo dal presupposto che tutto quello che leggo/verifico può essere sbagliato e/o fatto diversamente ... ed in base ad alcune mie sensazioni #12 (devo dire che, in neanche due anni di acquariofilia, la cosa mi è stata molto utile)

Metalstorm 19-03-2009 12:38

Quote:

Secondo te, capire che può bastare ridurre la portata della pompa del filtro per ridurre le alghe,
e ci voleva tanto? :-D :-D :-D

scherzi a parte, il refrigium a painte mi sembra una figata: semplice e funzionale, specie in un malawi!

comunque, avete scordato due tipi di filtraggio spesso non considerati: sump e percolatore...o forse per la sezione primo acquario sono un po troppo?

luca2772 19-03-2009 12:50

Posto, per chi avesse il "coraggio" di leggerseli tutti, i link a due "antichi" treads sul PMT che ho scovato recentemente (e ho visto che Poldo11 ribattezzò ben prima di mè "filtro eterno" il suo filtro :-D )

Gli ardimentosi troveranno materiale moolto interessante sulla gestione degli inquinanti.

prima parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/v...asc&highlight=

seconda parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/v...asc&highlight=

terza parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/v...asc&highlight=

quarta parte

http://acquariofilia.sbinternet.it/v...asc&highlight=


Metalstorm Il percolatore è un filtro prettamente ossidante che andrebbe in effetti illustrato in questa sede. A te la palla ;-)

Paolo Piccinelli 19-03-2009 12:51

Quote:

sump e percolatore...
...ne abbiamo parlato tempo fa, e c'eri anche tu, in tecnica dolce... e ne abbiamo accennato anche qui
;-)

Quote:

approfondire il perchè, avere piante in salute, quasi sempre implica non avere alghe
Il perchè te lo dice il nome stesso... se si chiamano piante "supeirori" è perchè sono più efficienti nella raccolta dei nutrienti, nell'assorbimento della lue e della co2 e nella redistribuzione di ossigeno e zucchri alle loro strutture interne... in pratica (oggi ho il pallino delle metafore) c'è la stessa differenza che passa fra un cacciatore/raccoglitore ed un contadino con il granaio pieno... maggiore efficienza e, in caso di necessità, possibilità di attingere alle scorte ;-)

La soluzione è sempre la cara, vecchia, buona gestione... che nel caso delle vasche matura è agevolata dal fatto che di base si è già raggiunto un buon equilibrio.

Per rispondere alla tua ultima, se consigli al neofita di mettere "un pesce in meno ed una pianta in più", in ultima analisi gli stai dicendo che, se la vasca è progettata per bene, troverà prima un suo equilibrio, serviranno meno cambi parziali e meno mastrussamenti e, quindi, la flora batterica potrà esplicare la sua azione senza interferenze... in due parole: LASCIAMO CHE LE PIANTE FACCIANO IL LAVORO PER NOI!!!

scriptors 19-03-2009 13:05

Lasciamo che i batteri facciano bene il loro lavoro per noi ... e poi che le piante lo completino ... :-D

ps. tornando seri, le considerazioni di cui sopra (inibizione del consumo di Nitrato in presenza di Ammonio) mi spiega anche come mai, in alcune situazioni, con condizioni dell'acqua apparentemente 'buone' ci sono piante che mostrano carenze di Azoto, per me molto simili a quelle di Ferro, che poi vengono trattate aumentando appunto il Ferro ma senza risultati #24

Peccato per i pochi interventi di altri utenti che considero 'padroni' della materia :-(

Metalstorm 19-03-2009 13:25

Quote:

Metalstorm Il percolatore è un filtro prettamente ossidante che andrebbe in effetti illustrato in questa sede. A te la palla
ok ci provo (se dico boiate e/o salto qualche pezzo, ditemelo)
Il percolatore è un tipo di filtro che agisce, appunto, per percolazione dell'acqua sul supporto biologico.
Il supporto bilogico non è immerso come nei filtri tradizionali, ma l'acqua per gravità lo bagna cadendoci sopra...in fondo sarà poi posta una pompa di risalita.
Il principio di funzionameto si basa sul fatto che i batteri nitrificanti agiscono in presenza di ossigeno e la percolazione crea un effetto asciutto-bagnato tale da ricreare questa condizione.
Per favorire la percolazione, il supporto biologico utilizzato sono le bioball: palline di plastica con conformazione tale da permettere la frammentazione delle gocce d'acqua, in modo tale da aumentare la superficie di supporto dei batteri e l'ossigenazione dell'acqua.

Particolarità del filtro a percolatore:
- è quello con il maggior potere nitrificante (eliminazione dei nitriti trasformandoli in nitrati)
- ossigena molto l'acqua
- disperde co2 e alza di conseguenza il ph
- non conssente la denitrificazione

la peculiarità di ossigenare molto e di disperdere co2 con conseguente innalzamento di ph, lo rende inutilizzabile in vasche piantumate, ma si rivela estremamente efficace in vasche di soli pesci che hanno bisogno di ph elevati e forte ossigenazione:
- laghi africani (malwi e tanganica)
- acquario salmastro

Metalstorm 19-03-2009 14:24

ma in pratica, come è fatto un percolatore e dove si posiziona?
In breve è composto da due vani:
- vano bioball, dove l'acqua scorre sulle bioball
- vano di raccolta acqua, posto sotto alla zona di percolazione, dove è presente una pompa di risalita e un filtraggio meccanico prima di essa

Per far si che l'acqua si distriuisca bene sulle bioball, è buona norma mettere una piastra forata sopra il vano bioball dove cade l'acqua proveniente dalla vasca

il percolatore può essere posizionato:
- di fianco alla vasca: l'acqua arriva al percolatore da un troppo pieno appeso al vetro
- sotto alla vasca: può essere posizionato nel mobile sotto l'acquario e l'acqua cadrà sul percolatore tramite un troppo pieno (appeso o tubo interno se il fondo della vasca è forato)....in questo modo non si avranno ingombri a lato, ma la pompa di risalita sarà maggiore)
- dentro la vasca: si può realizzare una doppia parete sul vetro posteriore (magari con uno sfondo interno 3d)....nell'intercapedine si andrà a realizzare il percolatore)
- sopra la vasca: a differenza degli altrri sistemi, l'acqua arriva al filtro tramite una pompa che pesca dalla vasca, munita di mandata a spray-bar per uniformare il getto sul filtro....inoltre, l'acqua dalla camera di raccolta torna in vasca per gravità mediante troppo pieno.

Metalstorm 19-03-2009 14:32

in soldoni, il percolatore è un filtro dall'elevatissimo potere nitrificante e ossigenante, ottimo in vasche di soli pesci (specie se un po overstockate) come malawi e salmastri, ma che disperde tutta la co2 e innalza il ph, così da renderne impossibile l'uso in vasche con piante (esluse le galleggianti, che traggono co2 dall'aria e non dall'acqua) o in vasche che richiedono ph non alcalino (in un "sudamericano" o con i discus è inutilizzabile)
inoltre, il fatto di non avere la possibilità di denitrificare (e di non consentire l'uso di piante), per smaltire i nitrati bisogna fare i soliti cambi d'acqua regolari

artdale 19-03-2009 18:34

Quote:

Originariamente inviata da scriptors
Riguardo l'Ammonio e le sue concentrazioni 'minime necessarie' stò avendo delle conferme verbali (ma io voglio le prove tecniche insindacabili :-D ) e Tom Barr mi ha inviato delle dispense che devo tradurre e studiare sperando che siano utili a chiarire la cosa ... girovagando ho trovato un forum inglese e subito ho postato la 'pulce' -11

-05 -05 -05

Un link alle dispense? Un'e-mailuccia...?? Possibile?

Intanto, se può essere utile, do il link ad un piccolo articolo di un tecnico della Tetra (in inglese) dove sono elencati e quantificati molti fattori necessari ad una corretta ed efficiente nitrificazione:

http://www.fbas.co.uk/BIOFILT.html

scriptors 19-03-2009 19:58

i link interessanti credo di averli già postati (continua a leggere dal punto in cui hai 'quotato' in poi)

Paolo Piccinelli 20-03-2009 10:23

...mi soo letto i topics kilometrici di Poldo e dei suoi fanghi e sono giunto a tre conclusioni:

1- Poldo è completamente pazzo!! :-D
2- Non chiarisce diversi punti, in particolare non parla di valori (ph, durezza & C.) e sembra dire che i fanghi si devono accumulare all'infinito (...e dove va a finire il fosforo???)
3- Il PMT ha senso solo in vasche particolari, fatte di soli pesci (tanti) e niente piante

Che mi portano a dire che:

A- non si può parlare solo di filtro, ma si deve SEMPRE parlare di sistema vasca... per esempio nel mio "amazzonico" devo regolarmente somministrare nitrati e fosfati perchè sono sempre a zero ;-)
B- Un fondo vasca ben progettato ed una ricca flora sono molto meno macchinosi e molto più performanti (oltre che più gradevoli alla vista ed all'olfatto) di un catino di fanghi maleodoranti che sono potenzialmente un ordigno batteriologico (basta che ci sia un black out)
C- Anche con vasche di soli pesci, molto meglio i regolari cambi d'acqua che tutto 'sto casino perennemente in bilico sull'orlo del precipizio.

...quindi la mia futura vasca sarà filtrata attraverso un buon percolatore (con qualche Picci-modificuccia :-)) ) e affiderò l'eliminazione del nitrato alle mie belle piantine ;-)

popeye 20-03-2009 11:53

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
Un fondo vasca ben progettato

Ciao Paolo,
potresti approfondire questo punto?
Sarebbe possibile riassumere quali sono secondo voi le caratteristiche fondamentali di un fondo ben progettato? E gli errori piu' comuni che noi neofiti facciamo nel progettare il fondo?

Con l'occasione faccio i complimentoni a tutti per il livello di questo thread, siete veramente grandissimi!! #25

Paolo Piccinelli 20-03-2009 12:19

beh, ci sono diversi topics aperti a riguardo... ti rimanderei a quelli perchè non esiste il fondo perfetto, ma esiste solo il fondo adatto ad una specifica vasca (fatta di acqua, pesci, piante, luci, etc.)... però provo a suggerirti una soluzione economica e sperimentata:

All'inizio di questo topic (credo a pag. 2) ho postato una foto del mio attuale fondo del 300 litri piantumato... 1 cm di torba in granuli misto a elos terra zero per lo startup (durata approssimativa del fertilizzante meno di 9 mesi) e sopra 5 - 12 cm di ghiaietto di quarzo a grana medio-fine (2-3 mm).

Qui entra in gioco la gestione: moltissime piante, pochi pesci e nessuna pulizia/sifonatura, in modo che i famosi fanghi si formino negli spazi fra i granelli.
Essenziale un fitto apparato radicale per eviare fenomeni di anossia e una buona popolazione di invertebrati (lumachine e microorganismi) per decomporre lentamente il detrito... quando la quantità di detriti trovail suo equilibrio, la vasca inizia ad autofertilizzarsi (a questo punto il fondo fertile inziale è esaurito e non serve reitegrarlo).
Un fondo simile va bene se l'acquario è pensato sul lungo periodo (anni)... per un plantacquario ada, per esempio, sarebbe un macello! ;-)

flashg 20-03-2009 15:46

Paolo Piccinelli, anche io ho letto i post di poldo11 pero' mi pare che spiegasse abbastanza bene che fine fanno i po4 dicendo che praticamente fungevano da carburante per alcuni batteri.
Resto d'accordo con te ,che una vasca ben progettata sia migliore , ma per un malawi (bello pieno) o per un allevamento di dischi sembrerebbe un buon sistema.

p.s. lo sai che al black out non ci avevo pensato? pero' c'e' anche da dire che un back-up unit per pc risolverebbe il problema alla grande..

Paolo Piccinelli 20-03-2009 16:11

Quote:

praticamente fungevano da carburante per alcuni batteri.
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai. #24
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.


Quote:

un back-up unit per pc risolverebbe il problema alla grande..
Devi far funzionare 2 pompe ed un aeratore... non so quanta autonomia ti rimanga... dopodichè i batteri si pappano tutto l'ossigeno e cominciano a produrre idrogeno solforato, metano ed altre cose simpatiche.
Nel fondo vasca questo pericolo è invece piuttosto remoto.

islasoilime 05-11-2009 05:58

Ho giusto ora finito di leggere il topic tutto d'un fiato.
Complimenti ragazzi per il livello della conversazione.

premesso che non ho gli strumenti per apportare passi in avanti nel topic, potrei portarvi la mia esperienza con la mia solita vaschetta che è ormai li da 4 anni.

poco meno di 40 litri,il fondo è alto 6-8 cm con pozzolana e akadama sotto, ghiaietto medio sopra.é ripiena di lemna e cerathophillum.Popolazione scarsa. Sifonature inesistenti, cambi mensili(o meno), filtro esterno eden moolto lento(prima l'avevo strozzato, ora non serve più). La corrente doveva essere quasi inesistente per ricreare una pozza fangosa(e questo è effettivamente) per gli anabatidi.

Veniamo al nocciolo della questione
Nitrati non rilevabili da anni sia grazie alle piante sia grazie al fondo che ormai reputo denitrificante.
Non ci sono vere e proprie esplosioni algali, anche se il muschio che una volta c'era, causa ombreggiatura eccessiva, si bloccato per molto tempo e poi sporcandosi si è ricoperto di svariate "cose" che hanno avuto vari colori nel tempo, dal verde al nero.
Suppongo che il livello di ossigeno in alcune zone basse dell'acquario sia davvero molto basso, in ogni caso i pangio sono vivi e vegeti dalla partenza dell'acquario.

Rifacendomi a quello che ho letto, da profano mi ha colpito la frase sui tubi sporchi indici di qualche problema di gestione. I miei tubi dopo quattro anni fanno schifo, si vedono fili fluttuanti dappertutto e flocculato vario.

Inoltre ultimamente il filtro aveva pochissima portata. anche pulendo la spugna uguale. Mi sono deciso a spostare i cannolicchi ed ho rilevato che erano completamente immersi in melma flocculosa marroncina. ne ho tolta buona parte, ma non tutta per paura di fare danni.
(per inciso la melma l'ho cacciata in un vaso da 2 litri dove scolo i naupli d'artemia e con mia somma gioia è diventato un sistema stabilissimo dove le artemie crescono e a volte si riproducono pure)
purtroppo dopo questa operazione il filtro, rinvigorito, ha sputato un pò di sta roba per tutta la vasca che ora è ancora più melmosa di prima.

Lo ribattezzerò acquario pozza melmosa.

Da una parte direi che l'acquario va bene, visto i valori.
Dall'altra mi chiedo se una corrente cosi scarsa, insieme a tanta materia batterica, possa portare a scarse condizioni igieniche e favorire lo sviluppo di funghi e parassiti.


Non so se il caso può interessare come una delle vasche limite o comunque particolari di cui si parlava.
spero di non essere troppo ot, nel caso cancellate pure senza pietà
:-D :-D :-D

AlbertoD 07-11-2009 10:53

Sono un po' deluso.
Non tanto per gli argomenti trattati che invece sono interessantissimi e che pur non avendo io una preparazione chimica all'altezza di capirne più del 10 % quantomeno spingono ad approfondire
quanto per il fatto che il titolo del topic era ed è: "il filtro a cosa serve e come sceglierlo."
Da questo punto di vista l'argomento in senso stretto è stato trattato in non più di due/tre interventi.
Insomma, si è passati all'approfondimento senza prima aver sviscerato i concetti base.
Potrei umilmente chiedere una trattazione base più approfondita, senza per questo togliere valore a tutto il resto?

scriptors 07-11-2009 14:26

AlbertoD, ogni vasca ha le sue necessità e, solo in base a queste, viene fuori il filtro più idoneo al tipo di vasca.
Alla fine quello che serve è che le nozioni (ammetto che si sia andati un po offtopic) vengano 'assimilate' e che poi ognuno sia più consapevole quando deve fare il passo finale ... l'acquisto del filtro.

Io credo di avere scritto tutto quanto in mio 'possesso' almeno fino ad ora, magari tra qualche anno qualcosa potrebbe cambiare ma, presumo, che le basi siano sempre le stesse e, a meno di non voler fare sperimentazioni particolari, siano state esposte nei primi post di questo topic ;-)

Al momento, ma solo in fase 'teorica' e non sperimentata (almeno più di una volta), ho in mente il passo successivo del 'trattato': Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo ... e come mantenerlo pulito ed efficiente ;-)

Puffo 07-11-2009 21:32

bravo #25
felicissimo di seguirvi!

FalKo 08-07-2010 23:40

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 2012927)
...mi soo letto i topics kilometrici di Poldo e dei suoi fanghi e sono giunto a tre conclusioni:

1- Poldo è completamente pazzo!! :-D
2- Non chiarisce diversi punti, in particolare non parla di valori (ph, durezza & C.) e sembra dire che i fanghi si devono accumulare all'infinito (...e dove va a finire il fosforo???)
3- Il PMT ha senso solo in vasche particolari, fatte di soli pesci (tanti) e niente piante

Che mi portano a dire che:

A- non si può parlare solo di filtro, ma si deve SEMPRE parlare di sistema vasca... per esempio nel mio "amazzonico" devo regolarmente somministrare nitrati e fosfati perchè sono sempre a zero ;-)
B- Un fondo vasca ben progettato ed una ricca flora sono molto meno macchinosi e molto più performanti (oltre che più gradevoli alla vista ed all'olfatto) di un catino di fanghi maleodoranti che sono potenzialmente un ordigno batteriologico (basta che ci sia un black out)
C- Anche con vasche di soli pesci, molto meglio i regolari cambi d'acqua che tutto 'sto casino perennemente in bilico sull'orlo del precipizio.

...quindi la mia futura vasca sarà filtrata attraverso un buon percolatore (con qualche Picci-modificuccia :-)) ) e affiderò l'eliminazione del nitrato alle mie belle piantine ;-)

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 2013525)
Quote:

praticamente fungevano da carburante per alcuni batteri.
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai. #24
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.


Quote:

un back-up unit per pc risolverebbe il problema alla grande..
Devi far funzionare 2 pompe ed un aeratore... non so quanta autonomia ti rimanga... dopodichè i batteri si pappano tutto l'ossigeno e cominciano a produrre idrogeno solforato, metano ed altre cose simpatiche.
Nel fondo vasca questo pericolo è invece piuttosto remoto.


questo post me l'ero perso , dunque paolo i valori del poldone all'epoca erano : ph 6,5 , gh 5 , kh0,5 , no3 15 , po4 non rilevabili , cond 240
li otteneva con osmosi e sali tropic marine discus pro dosati a suo modo e se non ricordo male con l'aggiunta di un bicchiere di acqua di mare

i fanghi secondo il poldone si autoregolano , i fosfati vengono legati e precipitano anche nel pmt ( nelle ultime evoluzioni del pmt , di cui non troverai traccia in internet ) erano previsti dei "cateteri" x togliere eventuali eccessi di fanghi ed effettuare eventuali immissioni di carbonio )

ti ricordo inoltre che il pmt e' nato x le vasche di riproduzione accrescimento e allevamento dei discus , non x acquari "da salotto"

adoperando un UPS da pc modificato (leggi : sostituendo la sua batteria tampone con una x auto ) allunghi l'autonomia
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Quote:

Originariamente inviata da Metalstorm (Messaggio 2011579)
in soldoni, il percolatore è un filtro dall'elevatissimo potere nitrificante e ossigenante, ottimo in vasche di soli pesci (specie se un po overstockate) come malawi e salmastri, ma che disperde tutta la co2 e innalza il ph, così da renderne impossibile l'uso in vasche con piante (esluse le galleggianti, che traggono co2 dall'aria e non dall'acqua) o in vasche che richiedono ph non alcalino (in un "sudamericano" o con i discus è inutilizzabile)
inoltre, il fatto di non avere la possibilità di denitrificare (e di non consentire l'uso di piante), per smaltire i nitrati bisogna fare i soliti cambi d'acqua regolari

al contrario , si e' notato , negli allevamenti di carpe koi dove i percolatori sono molto usati , che pure i percolatori denitrificano

FalKo 10-07-2010 14:49

Quote:

Originariamente inviata da scriptors (Messaggio 2675334)
AlbertoD, ogni vasca ha le sue necessità e, solo in base a queste, viene fuori il filtro più idoneo al tipo di vasca.
Alla fine quello che serve è che le nozioni (ammetto che si sia andati un po offtopic) vengano 'assimilate' e che poi ognuno sia più consapevole quando deve fare il passo finale ... l'acquisto del filtro.

Io credo di avere scritto tutto quanto in mio 'possesso' almeno fino ad ora, magari tra qualche anno qualcosa potrebbe cambiare ma, presumo, che le basi siano sempre le stesse e, a meno di non voler fare sperimentazioni particolari, siano state esposte nei primi post di questo topic ;-)

Al momento, ma solo in fase 'teorica' e non sperimentata (almeno più di una volta), ho in mente il passo successivo del 'trattato': Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo ... e come mantenerlo pulito ed efficiente ;-)

concordo , e' impssibile eleggere un unico filtro come non plus ultra del filtraggio dell' acquario , se no lo staremmo usando tutti , purtroppo ci sono molte variabili da dover prendere in considerazione ;-);-);-)

luca2772 17-09-2012 09:49

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai.

... Manco io :-D
Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.

Il fosforo in acquario si presenta sia in P-organico che inorganico: quest'ultimo, sotto forma di H2PO4- e H2PO4-- è assimilato dal fitoplancton che lo trasforma in polifosfati (come riserve); quello organico in maniera un po' diversa (viene trasformato in glicerofosfati) ma sempre dal fitoplancton. Quando queste alghe unicellulari muoiono il fosforo viene ri-mineralizzato sia per via batterica (in condizioni di carenza di ossigeno...) che abatterica, dall'enzima fosfatasi, grazie stavolta allo zooplancton.
Una parte però non viene trasformata e rimane in circolo parte come P-organico disciolto, parte come P-organico precipitato (la sabbietta).

Tutto chiaro, no? #19


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