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io non ho capito nulla del quiz...
ho un premio anche io?? guardate che le compagnie telefoniche fanno quel che vogliono a loro piacimento... attenzione alle inculate. A me hanno cambiato il piano tariffario senza avvertirmi, me ne sono accorto dopo 4 mesi che pagavo di più... ho fatto un'inchiesta tartassando tutti i giorni il 119 della tim ed è venuto fuori che mi avevano cambiato un contartto da me ffirmato e sottoscritto un anno prima. dicono di avermi mandato un sms per avvertirmi. è forse inutile dirvi che io non ho MAI ricevuto nulla del genere... ora mi sono adeguato e ho calato le braghe, ma che fare?? ricorro agli avvocati per una stupidaggine?? non so che fare ormai, mi sento solo preso per il culo e ho idea che ne subirò ancora viste le premesse che sento. che schifo di sistema in cui viviamo! |
strano... io ho wind con uno dei primissimi piani tariffari.. e nn mi è cambiato un bel niente...
cmq sia ricaricavo sempre con 60 euro e nn ho mai pagato una ricarica! |
ragazzi, girati che ti rigiri ci incxxeranno sempre...sta a noi cercare la soluzione meno peggiore...........
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io sono un sostenitore del libero mercato e dell'abbattimento di tutti i monopoli, se c'è qualcuno che riesce alle condizioni di mercato bene, altrimenti è giusto che chiuda per fare spazio ad un altro che ci riesce, magari con idee + innovative, con capacità di marketing etc.
ti faccio un es. nel tuo campo: 20 anni fa giù da me c'era una tabaccheria come tante, un giorno il fidanzato della figlia del titolare cominciò a regalare floppy disk con un programma di totocalcio e stampava le schedine con il mael 301, beh ora fa 100 volte il fatturato di prima con questa e altre trovate |
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non ho certo intenzione di liquidare la questione "mercato concorrrenziale", che ha affaticato e tuttora affatica economisti di ogni tipo, con un paio di battute. Senza entrare quindi in analisi tecniche, nelle quali probabilmente mi perderei, mi limito a qualche passaggio, senza pretesa di esaustività. In primo luogo registro che oggi, nel mondo occidentale, qui più qui meno, è oramai diffusa e radicata una ferrea convinzione: la soluzione di tutti i mali è il mercato, e se qualcosa non funziona non è colpa del mercato, ma di tutto ciò (persone, regole, lobbies ecc.) che gli impedisce di funzionare correttamente. A parte rare e contenute ipotesi di mercati controllati, o limitati, e di mano pubblica nell'economia (in misura variabile Francia, Svezia ecc.) sembra di assistere (e comunque anche i questi paesi) ad una sfrentata rincorsa alla "concorrenza". Gli stessi detrattori (pochi, e sempre meno) del mercato concorrenziale, spesso sono perplessi sulla sua equità, un po' meno sulla sua efficienza. Oggi criticare il mercato, o dubitare del suo essere la panacea, come minimo ti espone ad essere considerato un folle, se non a ricevere qualche sputazzo in un occhio. A me sembra che il funzionamento di un mercato sia strettamente legato a fattori complessi fra i quali, a mero titolo esemplificativo, farei rientrare il senso civico, il sistema penale, il grado di sviluppo dell'economia, l'efficienza del sistema di controllo, il livello culturale di un paese, la trasparenza dei sistemi di selezione. Calare in un contesto inadeguato, quale è quello non solo italiano, ma direi di quasi tutti i paesi occidentali, il "mercato", genera certamente alcuni benefici (da noi pochini) e altrettanto certamente alcuni problemi (da noi tantini). Sempre ammesso poi che sia giusto. Alcuni esempi. La concorrenza nel settore informatico dell'hardware è discreta, ma oggi un pc nuovo di prima fascia costa, rapportato ad uno stipendio medio, come dieci anni fa (è più potente, è ovvio, ma la possibilità di acquisto, per l'utente, non si è modificata). La concorrenza nel settore auto, discreta, non ha abbattuto i costi. Pregasi ricordare quanto costava una cinquecento o una panda, considerate auto di ingresso nel mercato, e quanto costa oggi una qualunque utilitaria base (sempre ponderando rispetto al reddito pro-capite, ovviamente). Telefonia. Non so voi, ma io pago più di prima, tenuto conto delle proporzioni, a parità di impiego. Si sono alternate e succedute diverse società nel panorama telefonico italiano, eppure siamo sempre lì, se non peggio. Aerei. Qui è divertente. Siamo tutti convinti che almeno qui si paghi di meno di un tempo. Premetto che la circostanza è vera. Si paga meno. Innanzitutto, però, si paga meno, ma non così tanto di meno. Aggiunti i vari costi separati (supplemento carburante, tasse aeroportuali, trasporto da/per aeroporti sempre più fuori mano), il risparmio c'è comunque, ma meno di quanto si pensi. Per il resto il risparmio dubito sia merito del mercato, ma credo sia imputabile, almeno in parte, alla speculazione nel mercato del lavoro. Mi spiego: io compagnia ti faccio risparmiare perchè ti faccio partire da un aeroporto secondario, arrivare in un aeroporto secondario, in orari improbabili, senza l'assistenza di un volo normale. Lo posso fare solo perchè le regole del mercato del lavoro mi permettono di assumere con contratti dai nomi fantasiosi dei ragazzetti a cui faccio raggiungere posti di lavoro lontani, a cui non garantisco stabilità, che obbligo a turni massacranti in orari imbarazzanti e che, ovviamente, pago due lire. Il risparmio lo si ottiene in gran parte così, e non (solo) perchè la concorrenza è automaticamente foriera di benefici. Potrei andare avanti a lungo, ma mi sono accorto che è tardi e che ho scritto anche troppo. A presto |
Se mi avessero abbassato l'aggio di conseguenza all'abbassamento del costo delle ricariche avrei capito ma il prezzo al cliente è rimasto lo stesso, è li che non ci sto. Per quanto riguarda il libero mercato sono d'accordo con te fino ad un certo punto. Per esempio capisco la laiberalizzazione dei farmaci ma non sono d'accordo su una eventuale liberalizzazione dei tabacchi. E non solo perchè mi tocca in prima persona ma anche perchè l'esculsiva che noi abbiamo la paghiamo. E siamo gli unici, nessun'altro paga la propria esclusiva, ne i giornalai,ne i tassinari,ne i farmacisti,ecc. Si chiama rinnovo novennale e si paga circa 5000 € ogni 9 anni appunto. Se dovessero liberalizzare i tabacchi sarebbe bello per voi ma a uno come mio padre e come gli altri tabaccai che sono anni e anni che pagano profumatamente penso che gli roderebbe abbastanza il sedere.
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oddio ragazzi sto preparando l'esame di economia politica...condorfly mi dai ripetizioni? ti capisco meglio del mio manuale :-D :-D
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Questo è ottimo, ad onta del titolo: "Scoprire la macroeconomia" di Blanchard - Il Mulino. Ovviamente per la parte microeconomica occorre altro. A presto |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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