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poi sono d'accordo, non è assolutamente indispensabile, le vasche con filtro interno vqanno avanti benissimo ogni giorno. |
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Questo implica che il filtro interno sia più efficiente a livello biologico, mentre quello esterno è più efficiente a livello meccanico. Non sto dicendo che quello esterno non sia biologico, certo che lo è ci mancherebbe, ma a rapporto di acqua passata purifica di meno di un interno ben fatto a lento scorrimento. Proprio per il fatto che l acqua passa lentamente. Puoi avere tutta la superficie filtrante di sto mondo, ma se l acqua scorre sopra velocemente viene purificata per quel che può.. Che ti devo dire, fai le tue prove come ho fatto io nel tempo, a me queste cose le hanno insegnate ex allevatori quando internet manco esisteva. Comunque prima di contraddirmi ancora, che ne dici di prenderti 3 mesi, due vasche piccole e fare la prova, poi però a sto giro ci becchiamo che mi offri un caffè :-)) In una metti un filtro esterno e basta. nell altra metti un filtro interno e basta, regolando la pompa al minimo. Stessi litraggi, le avvii lo stesso giorno mettendo dentro cibo pesato in modo uguale in entrambe le vasche 3 volte la settimana, lascia girare per 3 mesi così e poi vieni a scrivermi quale delle due vasche ha i valori inquinanti migliori #70 #e39 Oh, precisiamo bene, non sto dicendo che i filtri esterni non vada bene, lungi da me dire queste cose, tant'è che io adoro il mio Eheim esterno, ma la realtà è che a livello biologico, nitrificante, il filtro interno è meglio perchè più lento tutto qua.. |
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Per misurare l efficienza di un filtro misuro Nitrati e Nitriti. Per misurare l efficienza di due filtri diversi, l unico modo è fare la prova che ti ho scritto sopra, sempre misurando NH3 e NH4, almeno questo è quello che ho fatto io. Se veramente tu avessi voglia di fare la prova che ti ho detto sarebbe una gran cosa, i fatti parlano molto meglio della teoria #70 |
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Mi stai dicendo che con un filtro esterno non riesci a smaltire gli inquinanti quanto con un interno? Sicuro di non fare confusione coi denitratori o con gli amburgo? No perchè, personalmente (e magari è solo fortuna) non ho mai avuto problemi di inquinanti con i filtri esterni che sovradimensionavo a tal punto che si "autopulivano" dagli scarti più grsossi, lasciando spungne pulitissime e solo una fine fanghiglia biologica sul fondo del filtro. |
Mi pare si stia facendo una certa confusione tra:
1) filtro biologico nitrificanate (a flusso abbastanza veloce da tenere un tenore di ossigeno necessario all'ossidazione di ammoniaca e nitriti, ma non velocissimo, sennò impedirebbe alle colonie batteriche di insediarsi e fare il loro lavoro) 2) filtro (anche lui biologico) nitrificante e denitrificante, in cui un flusso lento permette, nei primi strati la nitrificazione (ossidazione dei composti dell'azoto in nitrati), negli strati successivi (in carenza di ossigeno) la denitrificazione (trasformazione in N2 gassoso). La cosa è abbastanza indiopendente da dove stia il filtro, dento oppure fuori. Dipende dalla portata e dal volume filtrante. Io, per esempio, uso da anni un amburgo (filtro di spugna interno) dimensionato come da "teoria" originale degli anni 60 (quindi a flusso lento, nitrificante/denitrificante). Altri utenti (tipo il grande Patrik Egger) usavano lo stesso filtro in vasche con corrente veloce (quindi solo nitrificante), in quanto allevavano animali che necessitano di acque molto ossigenate (nel suo caso loricatidi, mi pare). Il vantaggio, in entrambi i casi, era la facilità di gestione: nulla. Nel mio caso personale, a volte noto carenze di azoto, quindi, per chi ha molte piante, non è che sia proprio una figata un filtro denitrificante. Una nota: uno può avere nitrati assenti con un filtro rotto. Analogamente uno può avere un filtro nitrificante efficientissimo ma una vasca che NON smaltisce nitrati, per cui si accumulano, mentre in una vasca con piante verrebbero consumati. Questo per dire che l'efficenza filtrante dipende da cosa si vuole che il filtro faccia. Tipicamente inquinanti a zero (e mi riferisco SOLO a NO3 e PO4) significa piante efficienti, non filtro efficiente. Viceversa, un filtro DEnitrificante anche in assenza di piante abbassa i nitrati (ma NON i fosfati), quindi per avere inquinanti a zero bisogna fare cambi (o avere piante che assorbano gli eccessi). Questo MOLTO in soldoni, e naturalmente IMHO. Poi, filtri esterni commerciali di solito sono fatti per non essere "strozzati" troppo, quindi per NON essere DEnitrificanti. Ma anche molti interni. Una buona "prova" per filtri nitrificanti (quelli "comuni") è (in vasca PRIVA di piante, e ovviamente pesci), dosare ammoniaca a concentrazione nota e vedere dopo quanto tempo va a zero. Una buona prova per filtri DEnitrificanti (quelli fatti "ad hoc" o equipaggiati con materiali ultraporosi) sarebbe dosare ANCHE nitrato e vedere dopo quanto va a zero (tenendo conto che il filtro produce una parte dei nitrati che poi smaltisce). E poi magari vedere quanto "regge" il materiale ultraporoso prima di tapparsi e diventare un semplice cannolicchio inerte da un euro al kg. |
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Senza scendere nei tecnicismi da "esperti" che io non mastico, la diatriba nasce da "il filtro interno è meglio dell'esterno perchè il flusso è più lento e te ne accorgi perchè gli inquinanti in una vasca con filtro interno, sono più bassi", la cosa mi sembra quanto meno bizzarra. Quindi sono andato a cercare due tra i filtri più diffusi sul mercato (more or less, sono tra i più commerciali: se vado a vedere il filtro interno di serie del RIO300, ha una pompa da 1000 lt/h, un pratiko 300 da 1150 lt/h con portata del filtro da 780 lt/h, non sarei proprio convintissimo che il flusso di un filtro interno sia poi così tanto più lento di un esterno, non così tanto da lavorare come denitratore, anche perchè il filtro interno non è proprio strutturato per esserlo, lavora completamente immerso in vasca ed è alto e stretto. Di sicuro, quel che ricordo di quando avevo il filtro interno, è che quando lo spegnevo per fare manutenzione, eoni fa, in vasca si riversava un sacco di sporcizia, fisioligicamente, nel rimuovere i materiali filtranti dalla scatola nera. |
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Se non ci sono info precise dovresti chiedere a qualcuno che ha quell'acquario e sopratutto che ci tiene delle piante. Io in un rio 180/ T5 senza riflettori ci ho tenuto molte piante diverse come Althernanthera - Echinodorus - Crypto varie - Hygrophyla ecc... quindi se dovessi segliere tra i LED di serie e dei T5 come quelli juwel sceglierei i T5 oppure una plafo LED da mettere a bordo vasca al posto dell'illuminazione originale. |
Evidentemente è difficile comprendersi dietro le tastiere #24
Io sto dicendo, che se l acqua passa in un qualsiasi filtro in modo LENTO, verrà "purificata" in modo migliore. Un filtro esterno per come è strutturato, non può essere troppo lento, si stozzerebbe, mentre un filtro interno per come è strutturato, lo puoi far andare con un filo d acqua. Questo lascia l acqua più tempo a contatto con i materiali filtranti e i batteri, quindi a parità di volume d acqua passata in entrambi i filtri, da quello interno LENTO ne uscirà un acqua più pulita. Con questo non sto assolutamente dicendo che uno è meglio dell altro, sto dicendo che IO non consiglierei mai di togliere il filtro interno a favore di quello esterno, ma al massimo aggiungerei il filtro esterno a supporto di quello interno #70 Questa discussione nasce solo dal fatto che l utente ha risposto affermando questo: Quote:
Ma così traspare solo l idea che il filtro interno non sia efficiente mentre quello esterno lo sia, cosa invece del tutto sbagliata. Sono tutti e due ottimi, uno non soppianta l altro, assieme sono il meglio che si possa avere. Io mi sento sempre di consigliare di mantenere l interno, aggiungendo l esterno #70 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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