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alla fine i nomignoli o soprannomi ai pesci si sono sempre dati.... a me non piacciono, però forse non è quello il problema
allora anche "pesce pagliaccio" è un brutto soprannome da evitare, perchè non è la nomenclatura scientifica. di pagliaccio non ha nulla, è un pesce serio che va allevato bene. e non fa ridere nessuno. e rischia di ridicolizzare un animale, anche per colpa di un famoso film di animazione. si usano anche espressioni come "pesce vetro", pesce accetta, pesce farfalla etc:-D e quindi anche pesce disco... :-D per non parlare dei "pesci rossi" , termine improprio , visto che molti non sono manco rossi secondo me , se i soprannomi sono usati all'interno di un contesto serio, dove comunque si cerca di insegnare l'acquariofilia consapevole,facendo passare messaggi giusti, allora ci possono anche stare (forse). se invece diventa una buffonata per bambini, allora no è ovvio che un portale, che deve strizzare l'occhio ai neofiti e deve parlare ad una platea ampia, non può mettersi a filosofeggiare, e non può scendere troppo nel tecnico o nei dettagli, e non può nemmeno usare un linguaggio troppo scientifico. bisogna trovare un compromesso. |
perfettamente d'accordo con quello che hai scritto #70
Però dai una lettura all'articolo o al primo posto.. consigliare ai neofiti di scegliere i pesci in base a quanto sono colorati? O tenere i Discus a ph 4,5 o 7,8? #13 |
ah se è così, allora avete ragione, quello non va bene
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che quasi tutti gli articoli siano spazzatura è risaputo. il problema è che ci sono utenti esperti che quando dicono di informarsi tirano fuori link di questo sito.
anche la parte sui medicinali da poter usare è da rivedere perchè robe tipo verde malachite nessuna farmacia lo vende semplicemente perchè è stato vietato (mi pare a livello europeo) e altre come blu di metilene e formalina non essendo mai comprati si devono prenotare e arrivano dopo 1-2 settimane. |
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Che il portale e il forum siano due realtà distinte è sacrosanto per noi, difficile da capire per chi si avvicina a questo sito per la prima volta. Detto questo, bisogna ammettere che anche il forum è molto calato di livello nel corso degli anni, sia per qualità sia per quantità delle discussioni. Le ragioni sono diverse: la prima, è che quando questo sito è nato, prima cioè dell'uso massiccio di internet a scopo informativo, l'acquariofilia, soprattutto marina, era cosa di nicchia, un hobby ancora ancorato alle conoscenze spesso limitate dei negozianti. Acquaportal è stato una vera rivoluzione e ha saputo portare alla ribalta decine di temi rimasti per anni nascosti, sconosciuti. Dalla tecnica al benessere degli animali eccetera. Per anni c'è stato materiale sufficiente per alimentare discussioni interessanti ogni giorno, poi, naturalmente, pur con il progredire delle tecnologie applicate all'acquaristica, il passo delle innovazioni e delle scoperte non poteva reggere quello delle discussioni quotidiane, di qui il ripetersi e l'appiattirsi su temi diventati dopo un po' stucchevoli. Un secondo motivo è stato l'abbandono del forum da parte di alcuni utenti importanti, molti dei quali (grazie ad Acquaportal) sono diventati professionisti del settore. Altra ragione ancora la diaspora di altri utenti che hanno aperto portali e forum concorrenti, con il risultato di avere sì più pluralità ma nello stesso tempo tanta dispersione. Per essere chiari, un sito nato qualche anno fa, pur partito con entusiasmo, è presto stato dilaniato da liti interne e adesso langue, ha tolto competenza ad Acquaportal ma alla fine non ha aggiunto nulla. Difficile secondo me che si possa tornare agli "splendori" di qualche anno fa, oggi tutto nasce per essere consumato in fretta.
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(purtroppo) hai pienamente ragione se posso, aggiungerei anche la crisi economica e i tempi che sono cambiati, rispetto a 10 o 15 anni fa, quando i negozi di acquari erano sempre pieni di gente,invece adesso sono abbastanza vuoti. era il "ceto medio"a mandare avanti l'economia. per "ceto medio" intendo quelli che non sono nè particolarmente poveri nè particolarmente ricchi, ma che ogni tanto potevano permettersi di comprarsi magari le scarpe nuove o la macchina nuova o l'acquario marino. io conosco un sacco di gente che ha dovuto tirare la cinghia negli ultimi anni, e ovviamente se hai problemi di soldi, la prima cosa che elimini è l'acquario o le uscite in pizzeria o le gite sulla neve a sciare. etc insomma a me pare che la crisi dell'acquariofilia (soprattutto marina) abbia anche una ragione socio-economica, è uno dei tanti settori che sono entrati in crisi negli ultimi anni, come la moda o altre cose (superflue?), quando il ceto medio ha smesso di comprare. secondo me, trovare oggi uno che spenda centinaia o migliaia di euro per farsi un marino di barriera o un plantacquario olandese spinto è molto più difficile |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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