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bettu 12-04-2005 23:01

Ah, beh, Dario... certamente!!! Nessuna crociata sui fertilizzanti: se un acquario prima funziona, poi ad un tratto smette di funzionare qualche cretinata uno l'ha fatta! I fertilizzanti non hanno colpe, è ovvio che la colpa è di chi li usa male.

E infatti sto cercando di far riprendere le piante piuttosto che eliminare le alghe e per questo ne ho messi quasi subito due bei fustoni a crescita veloce.
Il problema, ora, non è più sulle alghe marroni (che ora come ora stanno mostrando segni di cedimento: speriamo che i segni durino!!), ma su quelle verdi.
La resina non è stata messa come rimedio, ma come prevenzione dai fosfati: è stata presente nel filtro fin dal primo giorno di vita dell'acquario. Non ho più idea se sia un bene o un male.

I valori dei micro e macronutrienti ora come ora non te li so dire (se vuoi faccio un test del Fe che è l'unico che ho..), per la luce e la CO2 è scritto tutto nei primi messaggi.
Con mooolta pazienza, mentre le piante rosse ovviamente non sono che un lontano ricordo, al contrario da due o tre settimane le crypto si stanno riprendendo molto bene, hanno foglie lucide e pulitissime, le piante a filo si allungano a vista d'occhio, le alghe non crescono più, il vetro è sempre pulito... forse la situazione mi sta tornando in mano. Incrocio le dita.
Unico fatto: al momento presente non riesco a controllare le alghe verdi!!!

Ho anche pensato che magari le alghe verdi potrebbero essere stimolate, più che dal ferro, dalla lampada a 10.000°K: provo a lasciarla spenta per una settimana-dieci giorni: se è quella, dovrei vedere abbastanza in fretta i risultati.

La carenza di micronutrienti è quasi certamente dovuta ai cambi di febbraio, molto corposi e quasi quotidiani perché quella maledetta schiuma non andava mai via....

Simo 12-04-2005 23:01

come dice un grande degli aquaplantari8mi pare barr)preoccupati di far crescere le piante non di combattere le alghe ;-)

bettu 12-04-2005 23:04

Il brutto è quando non capisci più qual è, fra le due cause, quella che stai perseguendo!!!! :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))

Dario 13-04-2005 09:38

:-) Del rapporto luce/alghe si è molto discusso in passato, nel presente e probabilmente se ne discuterà parecchio anche in futuro.
L’illuminazione è certamente uno degli argomenti che maggiormente coinvolgono l’attenzione dell’acquariofilo, specialmente se acquaplantofilo.
Tralascio l’estenuante trattazione del rapporto lumen/watt, dei gradi Kelvin e della copertura dello spettro solare, di cui si è ampiamente e logorroicamente dibattuto un po’ ovunque, e mi permetto, invece, di sottolineare un aspetto che forse non viene preso in considerazione con la dovuta cautela e cioè quello che riguarda il diverso effetto che la medesima lampada può avere su specie di piante differenti.
Abitualmente illumino le mie vasche di piante con lampade t5 da 6500 k perché ritengo che queste lampade possano stimolare in maniera significativa le piante che abitualmente impiego in acquario (e soprattutto perché detesto le tonalità “calde”).
Ciò, ovviamente, non significa che i 6500 kelvin impiegati siano in assoluto la soluzione migliore.
A parità di potenza luminosa (e di resa cromatica) alcune piante potranno trarne grande giovamento, altre no.
Un esempio pratico: se il tuo acquario è piantumato prevalentemete con piante a foglia ampia e/o a crescita lenta (o comunque non rapida) come Echinodorus, Lobelia, Microsorum e simili, potrai illuminare l’acquario con lampade meno “spinte” e dai toni meno freddi di quanto accada con i fantomatici 6500 k o, al più,mischiare lampade con gradazioni differenti.
Illuminare una Echinodorus bleheri con lampade dai toni spiccatamente freddi, compresi tra 65000 10000 kelvin (giusto per non fare nomi: Philips tld 865, Arcadia Freshwater, Sylvania Aquastar e simili), salvo casi particolari, significa condannarla quasi inevitabilmente ad un assalto di alghe verdi (in genere pelose), mentre bilanciando l’illuminaione verso toni meno freddi si riesce, in genere, ad ottenere un ottimo risultato in termini di crescita ed un buon compromesso in termini di resa cromatica.
Quanto appena detto non deve però indurre nel banale errore di ritenere “pessime” le lampade che ho menzionato, che ritengo invece tra le migliori.
Le medesime lampade se utilizzate con piante a rapida crescita danno risultati eccezionali (ovviamente se l’intero sistema acquario è ben bilanciato).
Come puoi facilmente renderti conto l’aspetto che spesso tralasciamo è l’abbinamento tra le piante.
Ci ostiniamo a sceglierle in base al gusto estetico (nella migliore delle ipotesi) tralasciando assolutamente l’aspetto più importante e cioè quello delle differenti esigenze.
Siamo molto attenti all’abbinamento dei pesci e invece non degnamo delle stesse attenzioni le piante con risultati spesso catastrofici.
Abbinare una Eusteralis o una Ludwigia con una sciafila signira fare autogol a meno di non avere capacità ed esperiza tali da consentire questo tipo di abbinamento.
Inevitabilmente le prime due richiederanno quantità “industriali” di luce e nutrienti mentre le altre si accontenterebbero volentieri di una luce diffusa (se non penombra) e di un buon substrato fertile facendo volentieri a meno di ettolitri di nitrato di potassio e ferro chelato.

Mamma mia quanto ho scritto. Scusate.

crypto 13-04-2005 10:57

hai scritto tanto, ma e' interessante... ogni tanto ci vuole un riassunto esaustivo. ;-)

bettu 13-04-2005 19:29

Infatti, bravo Dario!
Me ne sono accorto anch'io col passare del tempo, visto che con l'acquario più grande ho potuto sbizzarrirmi molto di più e di conseguenza si sono moltiplicate le problematiche possibili (e di conseguenza anche le boiate. All'inizio ho buttato tante di quelle piante...).
E non ho ancora trovato una soluzione che mi soddisfi completamente, perché alcune piante che sarebbero molto belle vicine hanno esigenze troppo diverse, se le sposti in un altro angolo non "dicono" niente... Allora cerchi piante ugualmente belle, ma più compatibili: e non è mica facile, visto che in negozio ti avevano colpito proprio "quelle"...
E' una difficle lotta al compromesso ideale :-))
E la materia di studio è anche più difficile che per i pesci, tra l'altro!

Adesso comunque dopo tutto il casino è da un po' che non ho di questi problemi ( -04 -04 -04 ), spero di tornare a pormeli quanto prima.

E anche per questo volevo provare a sostituire l'865 esausto con un 840 o un 830 per illuminare il "retro" con tonalità che si addicessero più alla sensibilità cromatica delle piante che non a quella della clorofilla.


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