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C'è da dire però che grazie a questa tendenza si stanno diffondendo splendidi pinnuti asiatici di piccole dimensioni però importarli per fargli fare quella brutta fine -04 scusate l'OT ma stasera sono furiosetta... |
Anche volendo aiutare la reperibilità di certi pesci è sempre un grosso problema...
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ragazzi.. non vi posso dare tutti i torti!;-).. ma la vera passione non ha limiti!.... purtroppo conosciamo tutti la situazione italiana, ma l'Europa è grande e all'estero le cose sono mooooolto diverse!!!..
Se vi interessa una specie, cercatela, chiedete, cercate allevatori, rompete le scatole, in italiano, in francese, in inglese, in tedesco se lo sapete.. mandate mail, "studiate" i Forum esteri e tenetevi pronti a prendere la macchina o il treno e partire.... al 90% la specie che state cercando la trovate!... e trovate anche tanti nuovi amici!..;-).. ..il bello dell'acquariofilia è anche questo!... un esempio: stavo cercando i Macropodus ocellatus, e prima di trovarli ho cercato diverse strade.. ..ho messo annunci in un Forum tedesco e mi ha risposto un negozio di Monaco di Baviera in inglese stentato che me li offriva e che me li avrebbe spediti, ma dato che io sono contrario alle spedizioni ho rinunciato, e allora lui mi ha offerto che me li avrebbe tenuti se fossi andato a prendermeli.. ..nel frattempo mi ha contattato un amico tedesco, che fa parte dell'associazione killi germanica che, tramite skype, mi ha detto che li ha trovati e li stava sessando.. lui è di Bamberg, ma lavora ad Halle nell'università, assieme ad un ragazzo italiano che anch'io conosco al quale avrebbe dato i pesci, e me li avrebbe consegnati quando sarebbe andato a casa a Firenze, al che io sarei dovuto andarli a prendere a Firenze... e tutto questo dopo molti anni di ricerca.... è stato un bell'iter per recuperare questi macropodi a cui tenevo tantissimo, vero?:-)) |
Marco la tua iniziativa è davvero lodevole perchè hai scritto prima che da acquariofilo, da naturalista.
Ora , ma se sbaglio ti chiedo di correggermi, ho sempre guardato l'acquariofilo appassionato di killi con occhio di ammirazione ma perchè io sostengo che chi lo fa con passione come te spesso ha per le mani veri e propri tesori genetici.E' vero che ci sono specie più facile da gestire ma il discorso che tu fai penso che sia rivolto a quelle persone che poi hanno l'intenzione di portare avanti questa filosofia e , perdonatemi il termine, sbattersi per l'Italia e non solo per poter poi scambiarsi uova e pesci. Il tutto davvero è affascinante e ti dico anche che un pensiero l'ho fatto, ma poi sono quasi certo che non avrei tempo e , non mi vergogno a dirlo, possibilità economiche a viaggiare per poter incontrare persone che come te si prodigano perchè certe specie non si estinguano. il discorso sulle mode è triste, non dovrebbero esserci in hobby naturalistici, ma purtroppo è così come per i cani, gatti, rettili. Cesena sono sicuro potrebbe essere una ottima occasione per poter scambiarsi info, pesci e quant'altro per avvicinare le persone a questo mondo, però prima di buttarmi in esperienze del genere impegnative ma lodevoli, spero di poterti incontrare a Cesena così mi darai dritte, canali e poi deciderò come muovermi.. Allevare killi facili o no , ripeto correggimi se non è proprio così, non è proprio da tutti se esiste davvero quella filosofia che ci sta dietro, ma è vero che il più lungo dei cammini comincia sempre col muovere il primo passo |
grazie, Daniele, prima di tutto per i complimenti....;-)
..come si può immaginare, è davvero impossibile andare contro ad un mercato che vuole "l'Acquariofilia facile", i pesci usa e getta, il "prodotto nuovo che non serve a niente ma che viene presentato come indispensabile" e non è neppure la mia intenzione farlo... ma, nel mio piccolo cerco sempre di proporre alle persone un'"acquariofilia diversa".... il passaggio mentale dal pensare all'acquario come oggetto di arredamento, con pesci sempre più colorati che vanno su e giù, ad un contenitore che possa accogliere, nel modo migliore possibile, delle forme di vita... che meritano di essere osservate al completo del loro ciclo vitale, dalla nascita, alla maturità, alla riproduzione.. ..trovo questo affascinante, oltrechè infinitamente educativo, sia per noi adulti, sia per i nostri figli che hanno l'opportunità di osservare uno spazio di Natura in casa nostra, e se poi noi siamo informati, educati al rispetto della specie che ospitiamo, lo possiamo insegnare ai nostri figli, sperando che, crescendo, possa svilupparsi in loro un rispetto sempre più profondo per la Natura e per la bio-diversità... La mia passione è ormai da anni rivolta verso i Killifish, ma mi dedico tantissimo anche ad altri generi... ..mi piacerebbe che, anche in acquariofilia, passi il concetto che esiste in terrariofilia da tantissimi anni, ovvero: "una vasca, una specie".... Sono convinto che dedicare una vasca ad una specie che si è scelta tra le tante, sia il modo migliore per osservare questa specie nella complessità dei suoi comportamenti, dei suoi cicli vitali (spesso legati alle stagioni)..in questo modo si evita l'interazione (quasi sempre forzata) con altri pesci o organismi in vasca.. si da modo di osservare le dispute territoriali, i momenti di caccia o di accoppiamento... Vi sembra NOIOSO avere una vasca dedicata ad una sola specie? Credetemi, non lo è ..... Non lo è perchè, se sapete osservare, scoprirete tantissime sfumature che vi sfuggono in una vasca di comunità... non lo è perchè avete la possibilità di riprodurre e di portare avanti la specie per generazioni (magari scambiandola con altri appassionati) e questo è molto bello.... osservare la vita che continua anno dopo anno (e non la logica consumistica di andare al Centro commerciale e comprare il pesce per poi comprarne uno nuovo una volto morto il "vecchio")... E' un po' come il passaggio delle stagioni..... sono 9 anni che allevo e riproduco alcuni pesci rari.... anche per me il tempo è passato, con tutti i casini che mi arrivano, ma anche quest'anno, i miei Crenichthys bailey stanno assumendo la livrea di riproduzione... vuol dire che è arrivata la primavera.... Non è bello seguire il nostro hobby con l'andamento delle stagioni e della nostra esistenza?.. ..io lo trovo bellissimo!... ..e se poi la vasca è dedicata ad una specie che in natura è minacciata di estinzione, questo è un minuscolo contributo per dedicarci, sempre nel nostro piccolo a "coltivare una manciata di bio-diversità"..... e credetemi.. in questo mondo di guerre.... violenze... e notizie sempre più gravi... è un piccolo contributo per continuare ad amare il mondo... anche nel nostro hobby!..;-) perdonatemi, ma oggi sono in vena di citazioni... ve ne riporto una che la trovo molto importante per la mia vita: « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972) ciao! |
vabbè, hai detto tutto adesso allora che ci vediamo a fare a Cesena?:-D
Concordo pienamente con tutto quello che hai scritto. Sono sempre del parere però che saper osservare e godere di una sola specie in acquario bisogna avere una certa "cultura acquariofola " ma ancor di più naturalista. Come sai adoro Lorenz che ha basato i suoi studi sull'osservazione degli animali, dei suoi comportamenti e dall'ambiente in cui è relazionato. Credo che tu faccia benissimo a proporre un'alternativa all'acquariofilia standard, il mio era un pensiero di chi vorrebbe muovere i primi passi ma teme di non essere in grado di subirne i ritorni perchè se si inizia a fare una cosa bisogna poi seguirne le concezioni che stanno alla base di ciò. Ho capito che non vuoi buttare in pasto a tutti i killifish, la tua è una iniziativa dettata dalla necessità di far conoscere un tipo di acquariofilia diversa e attraente e di portare avanti specie a rischio..più lodevole di questo cosa ci si potrebbe aspettare. Spero che venga colto il tuo invito in modo corretto. Ho una figlia che adora i betta, le ho chiesto se le piacesse provare esperienze con specie più rare dei splendens e più delicate, immagina la sua risposta. Credo che diventeremo tuoi "clienti":-D Sempre con la massima stima ti saluto |
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E alla fine di questa lunga storia dove li hai presi?A Firenze o a Bamberg?:-) |
....no.... in Italia!.. a due passi da dove abito!... e sai bene dove... :-)) (il classico colpo di xxx!)
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Io ho messo 12 anni a trovare dei betta splendens halfmoon! spero non mettercene altrettanti per il persephone...#24
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Ciao.
Inanzitutto voglio dire che non sono al contrario di quello che dice Marco,per carità,lo stimo una brava persona e un buon allevatore di pesci.Però ci sono alcune cose dette che cosi non si possono lasciare o che non sono state considerate. Visto che si tratta anche di un argomento interessante e alquanto importante,voglio dare anche la mia:-)) Quote:
Che,allevando e riproducendo specie di pesci,fa crescere un buon e forse anche corretto rapporto con la natura,è sicuramente vero e fondamentale.Già Konrad Lorenz diceva:L'uomo protegge solo quello che conosce.E l'acquariofilia è senza altro un buon inizio per conoscere meglio la vita sommerso. Le specie elencate da Marco,sono tutte vittime di deforestazione,distruzione del habitat o introduzione di altre specie.Non si consocono specie di pesci che sono diventati rari o estinti per via dell'acquariofilia. Quote:
Questo perchè spesso le liste sono vecchie e non aggiornate.Sia che le specie sono diventate più rare e ancora non elencate che per specie che non sono mai state rare ma comunque si trovano erronemente nella lista.Il Danio margaritatus è diventato raro solo in alcune zone della sua distribuzione.tutta la popolazione però non sembra minaccata.Stessa cosa sembra per i Puntius denisoni.Una sola persona ha fatto credere alla provincia di Kerala che il pesce è endemico e verso l'estinzione.Heiko Bleher ha scritto sul suo ultimo viaggio in quella zona,che i denisoni si trovavano in 21 dei 27 fiumi vistati da lui.E erano molto comuni.Sembra più una questione commerciale per tirare su il prezzo che salvaguardare una specie#24!? Quote:
Un po è ben come detto prima,che i pesci vanno un po secondo la moda.Però c'è anche da ricordarsi,che 20 o più anni fa,un Macropodus era di facile reperibilità,un Danio margaritatus o choprae,ormai diffusi alla grande,erano inesistenti in acquario.Ha cambiato ben anche nel bene!:-) Quote:
Per conoscere la natura si deve andare fuori a trovarla,non si puo portarla cosi facile in casa. Quote:
Anche in terrariofilia esistono terrari dove convivono più specie.Alla fine è anche più naturale ospitare specie diverse insieme.Capita cosi anche in natura.Interazioni con altri organismi,sia altri pesci come anche invertrebrati,fanno un campo pieno di stimoli.Per un miglior numero di sopravvivenza dei piccoli, senz altro puo essere utile se non ci sono altre specie in acquario.Ma in natura questo è normale e fa parte della selezione naturale.Certo,noi non vogliamo fare tutto come in natura,ma prorpio per questo non si puo chiamare,come detto prima,un acquario "natura"(come sono pignolo #07).E questo è anche uno dei motivi per quale non centra tanto per la natura se una specie sopravvive in acquario o meno:non esiste la selezione naturale e la specie si allontano pian pian sempre di più dalla forma "originale" in natura. Come conclusione di tutto il mio lunghissimo scritto,voglio ricordare,che sono in prima linea se c'è da proteggere la natura (sono molto attivo nel campo per salvaguardia della vita selvatica),che combatto,come Marco,da anni per una cultura diversa nel campo acquariofilo di come sta adesso,e sono anche a favore di riprodurre delle specie che siano rare in natura che in acquario,ma con il mio scritto voglio anche far vedere magari un altro lato,cioè che non è facile salvaguardare le specie e sopratutto non si riesce quando si riproduce qualcheduna in acquario. E cambiare in Italia qualcosa nel campo acquariofilo è veramente duro.....vedremo come andrà a Cesena :-) Una buona domenica ancora a tutti.-28 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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