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Mah, per come la vedo io prima costruiamo le centrali nucleari meglio è. Si fa presto a dire il nucleare è troppo rischioso, come se in tutto non ci fosse un rischio, (anche una diga di una centrale idroeletrica può crollare ma non per questo non si costruiscono centrali idroelettriche), certo il nostro benessere comporta dei rischi come tutte le tecnologlie che ci aiutano a vivere meglio............... o vogliamo tornare indietro di 100 o 200 anni. Questo benessere, al quale hanno contribuito anche le centrali nucleari, ci ha permesso di allungare la vita media nel corso dei decenni, ci ha permesso di poterci muovere da un continente all'altro in tempi brevissimi ecc, ecc,.... certo questo comporta dei rischi. Ma provate a pensare come vivevano solo 100 anni e ditemi se si viveva meglio allora o adesso. Eppoi se una nazione come l'Italia aspira ad avere un ruolo tra le nazioni che contano e non vuol continuare nel declino degli ultimi decenni con la perdità di competitività (dovuta per alcuni tipi di aziende energivore anche agli alti costi dell'energia) delle aziende deve dotarsi anche lei di fonti d'energia economiche come il nucleare...volenti o nolenti. Eppoi non penso sia vero che il nucleare costa più delle altre fonti energetiche (semmai il contrario)se no non mi spiegherei come mai in Italia il Kw lo paghiamo al prezzo tra i più cari d'Europa (vuoi vedere che nessuna nazione che ha centrali nucleari nel suo territorio sa che il nucleare costa molto di più del fotovoltaico o l'eolico o il gas o il petrolio.....converrebbe che noi italiani glielo spiegassimo).
Un'ultima cosa, in Europa nessuna nazione ha intenzione di chiudere le loro centrali nucleari (ad eccetto chi ha centrali vecchie che sono diventate ormai obsolete, vedi la Germania, che d'altrone aveva già deciso di chiuderle, solo che la Merkel aveva prorogato i termini della loro chiusura) ma si vuole aumentare gli standard di sicurezza per renderle ancora + sicure. .....solo l'Italia vuole chiudere già le sue centrali nucleari ...che ancora non ha...-ROTFL--ROTFL--ROTFL--ROTFL--ROTFL--ROTFL--ROTFL--ROTFL--ROTFL- Concludo con una celebre fase di Totò......Ma mi faccia il piacere....... |
grazie veramente dei bei complimenti...#25#25.....cmq si ultimamente la vasca l' ho leggermente trascurata ma mai mettendo a repentaglio la salute di essa.....fortunatamente io sono un tipo a cui piace molto stare sui libri e raccogliere più informazioni possibili.....cmq anche l'indirizzo scolastico mi fa studiare con piacere....ho scelto il tecnico agrario, pechè mi piace veramente studiare e capire come funziona la natura e come fa a reggersi su se stessa senza intoppi o problemi di coordinazione.....cmq Gabriele nn so se è veramente l'età che ho io è la più facile, essendo ancora minorenne ho sempre degli impedimenti....cmq anche se tu hai preso con leggerezza la scuola alla fine sei una persone molto intelligente ne sono sicuro...;-);-);-)
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Ripeto il progresso porta con se dei rischi, volenti o nolenti, il nucleare ne ha come tutti
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La tecnologia nucleare non è di adesso, è degli anni '30. La stiamo solo rispolverando, ma l'uranio non è una fonte rinnovabile, ce ne sarà per qualche decennio ancora, le riserve stimate arrivano non al secolo. E in Italia non c'è uranio. Adesso acquistiaamo energia dagli altri, ma col nucleare dovremmo acquistare uranio. Che cambia sostanzialmente? E meno ce ne sarà col tempo e più ce lo venderanno caro. Il problema del nucleare non è la periocolosità in se e per sè, se esplode in Francia un reattore sono ca**i nostri uguali. I problemi sono altri. Un pannello solare che trasformi in energia l'80% della luce che riceve anziche il 15% di quelli che abbiamo adesso sarebbe progresso! |
si che ne abbia come tutti su questo nn ci piove...ma qui si parla di rischi che permangono a lungo nel tempo nuocendo alle generazioni future che si troveranno su quel luogo....!!!!!mentre la distruzione di una diga fa il danno ma lo fa in quel momento e basta.. si può parlare di 4-5 anni,mentre per il nucleare si parla di più di 50 anni...la differenza è abissale..
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davy180,
concordo con te che se i pannelli solari potessero garantirci il fabbisogno energetico al prezzo del nucleare sarebbe una pazzia costruire centrali nucleari.............ma la realtà purtroppo è un'altra. Il nucleare non è il progresso , è un mezzo, come altri, che serve al progresso. Se attualmente l'uranio è tra le fonti energetiche più economiche sul mercato (assieme a idroelettrico e carbone), vuol dire che è ancora competitiva rispetto al petrolio, al sole e al vento ------------------------------------------------------------------------ Kache, allo stato attuale l'unico incidente serio col nucleare è stato Chernobyl (dovuto a completa imbecillita umana, ma + che umana a un sistema sociale che non funzionava dalle fondamente e che grazie a Dio è crollato). Ora staremo a vedere in Giappone |
bhè i conti si fanno sempre alla fine,
oggi non so quanti miliardi di euro ha infilato la banca centrale giapponese x sostenere la borsa in calo verticale da 2gg x il terremoto ma sopratutto x lo spauracchio atomico, e chi paga ? in germania la miniera di sale che serve come deposito è piena di acqua e i bidoni si stanno corrodendo e il rischio di contaminazione delle falde è probabile...vediamo se succede cosa ne penseranno della loro lungimiranza (speriamo che non succeda x carità) certo che se gli utili li prendono sempre i soliti e poi i costi x rimediare e i rischi della salute li pagano sempre i soliti...allora va bene tutto ..aspettiamo come va a finire sta cosa dei japs..ma la nube si sposta verso gli states e se io fossi in loro gli farei causa e vediamo se gli è convenuto fare le centrali...(già il fatto che mi inquini il pacifico io gli farei pagare una multa clamorosa) e se mai devia su tokio...?? una città da abbandonare x anni...bel businnes...una crisi che tornano al medievo. in italia x fortuna che non sono state fatte ,visto che hanno sepellito la diossina nel casertano figuriamoci cosa sarebbe accaduto con le scorie.. in un mondo ideale forse il nucleare sarebbe anche accettabile ma realtà è questa che sappiamo.... ovviamente non vi è soluzione che salvaguardi la salute pubblica e gli interessi economici che fanno girare il mondo...aimhe |
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evito la prima parte, visto che mi è sembrata più una propaganda per il NO al referendum, che sinceramente non credo dovrebbe trovare spazio in un articolo che si preannuncia voler "fare chiarezza sul mare di castronerie scientifiche", e che quindi io mi aspetto il più tecnico possibile.... dico solo che, a mio avviso, dire che avere una centrale sottocasa sia la stessa cosa che averne fuori confine, significa quantomeno omettere la questione delle dosi di radioattività emessa nel normale funzionamento di una centrale, e del rischio per la salute ad esso correlato, nonchè omettere una serie di problemi che deve sobbarcarsi una nazione che decide di investire nell'energia nucleare..... Quote:
il controllo continua ad essere effettuato con le barre di contenimento e con l'acqua di raffreddamento (o gas che sia, in base al tipo di centrale), e proprio non capisco come la centrale possa spegnersi da sola, visto che l'unico modo per farlo è abbassare fino a bloccare il flusso di neutroni che concorrono alle fissioni, e ciò lo si fa con le barre di controllo completamente innestate....se non ci sono problemi ha ragione, il reattore si spegne quasi immediatamente (anche se c'è ancora bisogno del raffreddamento per via del calore dovuto al decadimento radioattivo), ma se c'è un incidente, come un terremoto, che quindi può portare ad esempio al danneggiamento dei binari per le barre di controllo (scusate se la faccio così semplice), ovviamente prima che si riesca a intervenire passerà del tempo, durante il quale può iniziare la fusione dello zirconio che è attorno le barre di uranio con tutti i problemi annessi, come in pratica è successo in Giappone...... niente botto ha ragione, nemmeno in caso di fusione c'è un "botto", ma niente nube radioattiva è tutto da vedere, visto che, fuso lo zirconio, se inizia la fusione del combustibile nucleare, e se malauguratamente nè il vessel del nocciolo, nè il confinamento esterno dovessero tenere, ovviamente il magma fuso rilascerebbe in atmosfera una nube radioattiva come fu per Chernobyl... ovviamente i sistemi di sicurezza sono tanti, e questa ipotesi è davvero improbabile (e speriamo che in Giappone non succeda nulla di tutto questo), questo va detto, ma ciò non dovrebbe diventare motivo di sottovalutazione dei rischi possibili... sui reattori di IV generazione invece secondo me c'è poco da dire, e non capisco perchè vengano sempre tirati in mezzo così spesso.... si tratta di progetti, molti e molto diversi tra loro...la maggior parte delle belle cose che si dicono sono solo idee di molti fisici e ingegneri nucleari, ma nulla di concreto...basti pensare che al momento non esistono nemmeno materiali che sarebbero in grado di resistere alle sollecitazioni offerte da questi reattori.... gli EPR che vogliamo costruire in Italia sono prototipi, con i progetti che sono stati modificati più volte in corso d'opera e la loro sicurezza messa più volte in discussione (basta cercare la situazione finlandese), e già mettiamo in mezzo i reattori di IV generazione come la soluzione?? Quote:
parlando delle centrali di III generazione invece, è vero che producono meno scorie, ma bisogna dire che queste sono molto più radioattive, visto che in sostanza quello che si fa è far rimanere il combustibile nel nocciolo più a lungo.... insomma, un altro problema, considerando che abbiamo già enormi difficoltà senza nessuna soluzione permanente concreta con le scorie di oggi...... Quote:
sul consumare scorie delle vecchie centrali, a meno che io non sia a conoscenza di nuove tecnologie, direi che è una esagerazione, visto che io so che dalle scorie si riesce a ricavare un 1% di plutonio, con un processo altamente complicato e che è sotto accusa per via dell'inquinamento radioattivo che produce (basti pensare che il combustibile esausto viene conservato in vasche d'acqua piovana, sempre per via del calore prodotto dal decadimento radioattivo, acqua che poi viene, secondo limiti di legge, rigettata in mare, acqua che comunque ha assorbito una certa dose di radioattività)... a questo aggiungerei che siamo sempre bravi a parlare, ma poi si vedono i fatti, e i fatti sono che l'Italia non ha voluto finanziare una delle ricerche che andavano nel senso scritto dall'autore dell'articolo, ricerca gestita dal prof. Rubbia, che noi, anche per via delle questioni del solare termodinamico, siam riusciti a far scappare dall'Italia..... ci vorrebbe un pò di coerenza tra le ricerche e innovazioni che sfruttiamo per metterci bei paroloni in bocca, e quello che poi realmente facciamo...ovviamente non mi riferisco all'autore.... Quote:
se parla di dipendenza da petrolio e gas, personalmente non credo che la dipendenza dal combustibile nucleare sarebbe minore.... in Italia in particolare (forse l'ho già detto da qualche parte) dovremo acquistare l'uranio già arricchito dall'esterno (dalla Francia credo per via dell'accordo), ovvero acquisteremo sostanzialmente un combustibile che avrà le stesse variazioni di prezzo che ha oggi il petrolio....a questo va aggiunto che l'uranio è in esaurimento, quindi vedo davvero poco senso nel costruire centrali che saranno avviate se va bene tra 10 anni (più verosimilmente 15 - 20), con il loro combustibile primario che ha una durata stimata di poco più di mezzo secolo..... se parla di indipendenza energetica, mi pare che con le centrali in progetto non arriveremmo a coprire nemmeno il 20% del fabbisogno nazionale, quindi l'indipendenza la vedrei ancora lontana..... sulle centrali di IV generazione il discorso sarebbe diverso, ma per me ripeto, siamo davvero lontani...ci vorrebbe tanta ricerca, e visto che i problemi rimangono sempre tanti, io preferirei che si indirazzasse la ricerca altrove... concludo qui perchè ho scritto davvero tanto e perchè sono di fretta, magari se ho tempo commenterò anche ciò che è stato scritto sulle rinnovabili, che comunque ho ritenuto davvero troppo sbrigativo per un argomento così complesso..... la mio modesta opinione è che, se è vero che sole, vento, biomasse ecc. non sono la soluzione al momento, è anche vero che la ricerca può fare passi da gigante in questi campi, e noi, che il nucleare l'avevamo abbandonato da tempo, potevamo essere i primi in qualcosa...basta guardare l'esempio della Germania, che sta facendo davvero tanto sulle rinnovabili, mentre noi qui abbiamo amministrazioni che si riempono la bocca con la parola rinnovabili e poi creano solo difficoltà pure se vogliamo mettere un pannello fotovoltaico sul tetto di casa nostra, senza dimenticare che siamo il paese delle assimilate, roba da mettersi davvero le mani nei capelli....... |
va bene ora adremo a vedere come finisce in giappone..ma come è presa la cosa mi sa che nn finirà molto bene....ma nn bisogna essere negativi...cmq il problema che collega (petrolio,uranio,carbone e gas) come ha detto davy180 è il fatto che sono usauribili e secondo me anche se attualmente converrebbe visto che il prezzo è minore..tra 300 anni ci sarà il problema: ma adesso che sta finendo l'uranio come produciamo la corrente elettrica?????
allora li saremo costretti ad utilizzare le energie rinnovabili, con una differenza che in tutto il tempo trascorso (300 anni) noi avremmo già prodottto talmente tante scorie raioattive che si sarebbero potute evitare..... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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