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Non intendo farti sentire a disagio, voleva solo essere una cosa scherzosa ;-) |
Bene, l'intervento di Entropy mi conferma quello che sapevo.
L'introduzione della CO2 artificiale dovrebbe aumentare i Carbonati e non diminuirli, almeno per quanto riguarda gli effetti chimici diretti. Ma siccome ci sto riflettendo da mesi, ho provato a spiegare il mio strano caso considerando gli effetti indiretti. - Presenza di materiale calcareo. Se fosse, l'acido carbonico dovrebbe aiutare a scioglierlo, pertanto i Carbonati dovrebbero aumentare. - Scomparsa delle Alghe. Le Alghe non hanno bisogno di CO2 perché sono abilissime nella decalcificazione biogena. Questo significa che la loro presenza riduce i Carbonati; non è certo debellandole che faccio scendere il KH. - Egeria Densa. La mia unica pianta prettamente acquatica. Senza CO2 è costretta a predersi il Carbonio dalla decalcificazione, riducendo il KH, mentre con l'erogazione artificiale smette di farlo e lascia i Carbonati dove sono. - Legge di Liebig La maggiore velocità di crescita delle piante le porta ad assorbire dall'acqua maggiori quantità di elementi nutritivi, complice il pH più favorevole. Alcuni metalli che prima erano presenti in forma di Carbonati o Bicarbonati (Potassio, Magnesio, Calcio, ecc.) vengono "mangiati" più velocemente lasciando più cationi carbonato in giro per la vasca. Concludendo, tutti gli effetti della CO2 che mi vengono in mente, diretti o indiretti, portano ad un aumento del KH, o quantomeno ad una NON-diminuzione. Invece, in un solo pomeriggio di CO2, m'è passato da 10 a 3, senza che null'altro fosse stato toccato, usando sempre gli stessi test, e dopo otto mesi di stabilità perfetta. Il bello è che il fenomeno si ripete ogni volta che si esaurisce la bottiglia coi lieviti, e curiosando su altri forum leggo che altri hanno avuto la stessa esperienza... che nessuno riesce a spiegare. Domani provo a consultare un cartomante... :-D Scherzi a parte, dev'esserci un altro fenomeno indiretto che non è stato considerato nell'elenco, è l'unica spiegazione che mi viene in mente. Forse qualcosa che riguarda la nitrificazione, oppure i processi biochimici che avvengono nel fondo, o magari un fenomeno legato alla maggiore presenza di Ossigeno... Proprio non lo so. E se non ci arriva nemmeno Entropy, dovrò catalogarlo tra gli eventi impossibili, insieme alla Piramide di Cheope, il viaggio di Colombo e lo Sbarco sulla Luna. :-)) |
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Non ho capito però una cosa: quando ti è crollato il KH da 10 a 3, la CO2 veniva ancora prodotta dal lievito? Nella stessa quantità? Dopo quanto tempo dal crollo del KH si è interrotta la produzione di bolle? Qual'è stato il cambiamento di pH correlato? C'è stato un cambiamento contemporaneo nei valori di NH3, NO2 e NO3? Qual'è la fertilizzazione liquida della vasca? |
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Febbraio 2010: Allestimento Niente CO2 per otto mesi. Controlli ogni 2 - 3 settimane con striscette colorimetriche. Ok, non sono precisi, ma i valori sembravano scritti nella pietra. GH sempre sotto il 16, KH sempre a 10, pH sempre tra 7.4 e 7.6, fino a settembre. Poi decido di introdurre la CO2, con la solita bottiglia di Coca, ma usando un sistema di diffusione che mi aveva già stupito in passato per la sua efficienza. Il suo funzionamento l'ho descritto in questo articolo, è davvero incredibile la quantità di gas che si scioglie in acqua. Preparo tutto alle 7:30 di mattina, a pranzo trovo la bottiglia in pressione. Apro il regolatore e comincio ad erogare bollicine. La sera, torno a casa e faccio un test. Attenzione! La striscetta che usai, non solo era della stessa marca di quelle precedenti, non solo veniva dalla stessa confezione, ma era addirittura metà di una già usata (ho l'abitudine di tagliarle in due longitudinalmente), quindi aveva sicuramente già dato quei valori che avevo sempre misurato (KH 10 e pH 7.6). La CO2 non aveva mai smesso di scendere, per tutto il pomeriggio. Risultato: pH 6.4 e KH 3 Matematicamente è tutto a posto, quei valori corrispondono a circa 40 mg di CO2, che è esattamente quello che mi aspettavo da quel diffusore incredibile. Ma il pH avrebbe dovuto attestarsi sul 7... forse 6.9, con quel KH 10. Ho subito pensato "vabbè ho sbagliato qualcosa io..." Ripeto il test con una striscia nuova lasciandola intera. Stessi valori. Nelle settimane e nei mesi successivi ho continuato a fare controlli SEMPRE con gli stessi test (se sbagliano, sbagliavano anche prima), perché cambiando marca avrei alterato tutto. Il KH tende ad oscillare, tra 3 e 6, e il pH lo segue. Dall'incrocio dei due valori, la CO2 si mantiene sempre sui 40 mg. Tolleranza delle striscette? No. Perché ogni volta che finisce la bottiglia... Sorpresa! pH di nuovo a 7.6 e KH di nuovo a 10! Poi la CO2 riparte, e tutto torna come prima. Quote:
Normalmente 30 - 40 mg, dopo una massiccia potatura possono arrivare oltre 50. Quote:
Soliti oligoelementi che si trovano nei fertilizzanti generici: Ferro chelato, Boro, Manganese, Zolfo... Ovviamente Potassio e Magnesio... Le solite cose che avrai letto mille volte sulle etichette dei fertilizzanti. Non ho mai usato nulla che potesse mangiarsi i Carbonati, tipo Akadama o Terre Allofane, se è questo che intendi. Cos'è... l'hai presa come una sfida? :-D E' meglio se ti procuri un cubo di Rubik. Credo sia più facile come rompicapo. #rotfl# Scherzi a parte, grazie per il tuo interessamento. Sono mesi che cerco con Google "CO2", "pH", "KH" e "Tampone", per trovare una spiegazione al mistero, anzi, sto ancora continuando. Se non ci riesci nemmeno tu, rinuncio. Come dicevo, se dopo 5000 anni non sappiamo chi ha costruito le Piramidi, possiamo sopravvivere anche al mio KH. :-)) |
Mi sono dimenticato una domanda: a KH = 3, il GH quant'è?
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Io penso che il tuo kh sia 10 (compatibile con l'acqua del rubinetto di molte zone ) e da li non si schiodi, introducendo co2 hai abbassato il ph sotto il valore medio diciamo a 7,0 7,1 (meno mi sembra assurdo) e la striscetta è "impazzita". Questo spiegherebbe contemporaneamente i valori rilevati e il pechè le striscette si ritengono non attendibili. Insomma diciamo che sei stato infinocchiato dalle striscette che ti hanno fatto credere cose non reali. La riprova sarebbe piuttosto semplice, dovresti fare i test con i reagenti o meglio ancora con uno strumento ben tarato. |
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Mi ricordo che le striscette sono sconsigliate perchè la quantità di reagente non è mai perfetta e ci possono essere differenze tra una striscetta e l'altra:-)
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Rispondo in ordine cronologico inverso.
Per Mouuu. Se la striscetta ha una tolleranza così alta, come mai per sette mesi ha misurato sempre lo stesso valore? E come mai ho rilevato un KH così diverso da due metà della stessa striscia, prima e dopo la CO2? E come mai continuo a misurare il valore originale, ogni volta che finisce la bottiglia? Per Entropy. 1) Il GH non si è mai mosso da lì: colore del tampone molto vicino ai 16 gradi, con o senza CO2. Lo superai solo una volta, dopo un errore nel dosaggio del fertilizzante, ma poi rientrò nella norma. La tua domanda mi coglie di sorpresa... Che c'entra il GH? Sento che hai qualcosa in mente. Marò... Fosse la volta buona... La mia opinione su di te la conosci già, ma se riesci a risolvere pure questa... -69 ...Poi non ti lamentare se ti chiamiamo "Maestro". ;-) 2) In settimana troverò il tempo di portare un campione d'acqua dal negoziante. Confronterò i suoi risultati con i miei e vi farò sapere. Per Balocco. Sono lieto che anche tu partecipi alla ricerca della soluzione del mistero. Tuttavia, leggendo il tuo post non posso fare a meno di pensare alla Rivoluzione Copernicana. Prima del 1500 il metodo scientifico era proprio quello. Si partiva da un preconcetto che doveva essere vero per forza ("Ipse Dixit"); quando le osservazioni contrastavano con tale tesi, il compito dello scienziato era proprio quello di arrampicarsi sugli specchi per trovare cavilli, per elaborare stratagemmi logici o matematici che facessero combaciare le cose. Spesso si inventavano teorie all'uopo. Il caso più famoso è l'Almagesto di Tolomeo, che oggi ci fanno passare per idiota quando invece era un genio. Ha semplicemente applicato il metodo che era in vigore ai suoi tempi. Nel nostro piccolo stiamo facendo lo stesso, come se tornassimo indietro di 500 anni. Dal momento che il KH non deve abbassarsi (Ipse Dixit), dobbiamo riuscire a motivare uno strano errore delle striscette, che vanno benissimo quando misurano 10 dKH (tesi ufficiale), ma improvvisamente prendono fischi per fiaschi quando ne misurano 3 (impossibile). Per farlo, ci dobbiamo inventare una strana correlazione tra il tampone del KH e quello del pH, arrivando a pensare che si influenzino a vicenda, nonostante siano ben distinti e formati da reagenti diversi. Come dicevo, sono felice di sentire anche la tua opinione, ma non riesco ad accettare questo metodo "aristotelico" (con tutto il rispetto per Aristotele, altro genio). |
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Prima avevo frainteso la temporalità degli eventi. La cosa è spiegabile. Lo poteva essere anche prima, ma: Quote:
Ho avuto 2 dimenticanze. La prima quando ho presentato questo processo: CO2 + H2O <> H2CO3 H2CO3 <> H+ + HCO3- HCO3- <> H+ + CO3 –- Ho infatti dimenticato di precisare una cosa importante. E cioè che esiste un preciso equilibrio e rapporto tra le concentrazioni in acqua di CO2, bicarbonati e carbonati, rapporto che si può leggere da questa tabella: http://www.lenntech.com/images/ozon_decomp3.gif o, se volete essere più precisi, da questo calcolatore (così vi divertite anche un pò): http://microcosmofscience.com/CO2%20...alculator.html In pratica il test del KH ricava il suo valore dalla presenza di carbonati e bicarbonati. A pH=7.5 la maggior parte della CO2 si trova sotto forma di bicarbonati (HCO3-), che vengono appunto misurati dal test, dando un certo valore. Quando però si introduce la CO2, il pH scende (perchè aumentano gli ioni H+) e diminuisce la percentuale di ioni bicarbonato presenti in soluzione (vedi tabella), mentre aumenta la CO2 (che poi viene assorbita dalle piante o va dispersa più o meno in aria). Se ora andiamo a misurare il KH, lo troveremo più basso, perchè l'acidità dell'acqua avrà diminuito la concentrazione di bicarbonati, a favore della CO2 (che però non viene letta dal test). Dal calcolatore troviamo, a KH=3, una concentrazione di HCO3- pari a 1.07 mmol/l, contro 3.56 mmol/l a KH=10 (per la conversione da °dKH ad alcalinità in mmol/l, 1°dKH=0.357mmol/l). I carbonati smettono di esistere sotto pH=8.2. Se interrompiamo il dosaggio di CO2, quest'ultima torna in equilibrio con l'aria e/o viene assorbita dalle piante, il pH sale e con lui la concentrazione (relativa) di bicarbonati. La seconda dimenticanza è che i test acquariofili per la misura del KH, prendono in considerazione l'alcalinità totale, più che quella carbonatica, cioè la somma degli anioni presenti in soluzione. Che per la maggior parte sono bicarbonati e carbonati, ma il test misura anche fosfati, nitrati, solfati , borati, idrossidi e quant'altro. In pratica ogni base in grado di neutralizzare un acido (il test del KH altro non è che una titolazione acdo/base). Viene da sè che quando si inizia a dosare la CO2, la quantità di fosfati, nitrati ed anioni in generale viene assorbita in maggiori quantità dalle piante (visto che ora hanno il carbonio, che solitamente è l'elemento limitante in acqua), con il risultato che il test si trova a misurare meno anioni. P.S.: comunque io riproverei a fare le misure con i test a reagente (consiglio "Salifert" per il KH) ed un buon pHmetro #36# |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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