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peter28 31-01-2011 16:24

http://s1.postimage.org/2qeoiz91g/30012011142.jpg

scusami non avevo notato la domanda.

Rox R. 31-01-2011 19:36

Quote:

Originariamente inviata da Entropy (Messaggio 3412727)
Il Ceratophyllum e l'Egeria densa fanno parte di quella cerchia di piante definite propriamente e strettamente acquatiche. E sono tra quelle che rimediano il carbonio non solo attraverso la CO2, ma NORMALMENTE anche attraverso i carbonati ed i bicarbonati disciolti in acqua.


Ti ringrazio, Entropy, per questa precisazione.
Mi ero basato su mie esperienze personali che adesso, grazie a te, ho capito meglio.

Avevo l'Egeria senza CO2, non cresceva di un millimetro e si riempiva di alghe.
Quando ormai la credevo morta, ho aggiunto la CO2 e... Guardala adesso, sui lati:
http://s2.postimage.org/2xmi7yiec/Gennaio_2011_7.jpg
Nella foto l'avevo potata da un quarto d'ora.
Devo farlo due volta la settimana! Altrimenti mi alza il coperchio... :-D

Prima di leggere il tuo post, avevo attribuito il fenomeno all'apporto di Carbonio, e da perfetto imbecille non ho mai pensato al pH.
Prima avevo 7.6, ora sono a 6.4, grazie alla CO2.
Come sai, le acque dell'Amazzonia sono solitamente acide, talvolta sotto il 6.
E' chiaro che la mia Egeria si sente un po' più... a casa sua.

Sta di fatto che il consiglio che ho dato a Peter28 è involontariamente giusto.
Il suo pH 8 è altissimo per quella pianta, e anche per il Cerato.
In realtà, credo lo sia per il 90% delle piante acquatiche; non è un caso che nel biotopo Malawi ci si mettano solo rocce.

peter28 31-01-2011 19:54

ragazzi cosa mi consgliate di fare? c'è un'alternativa alla co2?

Entropy 31-01-2011 20:49

Rox R., qualche altra precisazione ;-) :

Quote:

Come sai, le acque dell'Amazzonia sono solitamente acide, talvolta sotto il 6.
E' chiaro che la mia Egeria si sente un po' più... a casa sua.
In realtà, l'Egeria densa, è originaria di tutto il Sud America ma ormai si può considerare cosmopolita. E possiede un range di valori di pH molto ampio (da qui il suo successo evolutivo, al limite dell'infestante).
In molte zone del Sud Est asiatico si trova in fiumi con PH di 5.5. Ma in Argentina si trova in fiumi torbidi ed argillosi, a pH = 7. Ed in Giappone cresce e prospera adddirittura in acque calcaree con pH di 9.2....

Quote:

Il suo pH 8 è altissimo per quella pianta, e anche per il Cerato.
Stesso discorso per il Ceratophyllum, che predilige però di gran lunga acque dure ed alcaline.
Ed infatti:
Quote:

non è un caso che nel biotopo Malawi ci si mettano solo rocce.
Proprio nei grandi laghi africani, esistono estese popolazioni di Ceratophyllum, che in queste acque cresce duro e molto compatto.

E' chiaro altresì che si immette CO2 in acqua, queste specie esplodono e crescono magnificamente. La CO2 infatti, rimane sempre la via preferenziale per l'assunzione del carbonio (l'approvvigionamento attraverso i bicarbonati è un adattamento successivo al ritorno in acqua delle piante terrestri). Quindi la CO2 in acqua è sempre ben voluta ed accettata da tutte le piante.

peter28, a me dalla foto (non molto chiara) sembra che il ceratphyllum non stia poi tanto male. Anzi, ha assunto la classica forma che possiede in acque dure ed alcaline. E' per quello che cresce più lentamente. Ma cresce. L'Egeria sembra invece soffrire un pò, vuoi per la luce non eccessiva (tra l'altro 4000°K sono poco penetranti in colonna), vuoi per la concorrenza con il Ceratophyllum (c'è da mettere in conto anche questo).
Se non utilizzi la CO2 è normale avere un ritmo di crescita più lento.
Se vuoi, puoi provare a sostituire la lampada con una da 6500°K e cambiare marca di fertilizzazione.

peter28 31-01-2011 21:11

innanzitutto grazie per tutte le risposte molto dettagliate. ma è normale che cresca molto lento? da circa 15 giorni non noto differenza. per quanto riguarda la lampada dite che con un 6500 k miglioro qualcosa?
un'ultima domanda. ho dato un'occhiata alla co2 a lievito, cosa mi sapete dire? risolverebbe il problema?

Rox R. 01-02-2011 00:12

Per Peter28:
Secondo la mia esperienza, la CO2 risolve il 90% dei problemi dell'Acquariofilia.
Non è solo una fonte di Carbonio per le piante. E' una specie di bacchetta magica. #36#

Per Entropy:
Stavolta tocca a me, la precisazione. :-D
L'Egeria che cresce in Argentina è molto diversa da quella che cresce in Giappone.
Se prendi un Ceratophyllum nel Mekong e lo porti nel Malawi, o viceversa, non credo resista più di un giorno.

Mi pare si chiamino "ecotipi".
Il ceppo originale comune sviluppa una notevole diversità di caratteristiche, in base ai parametri dell'ambiente in cui le piante finiscono.
Talvolta sono così diverse che a colpo d'occhio sembrano specie distinte, ma anche quando sono visivamente simili hanno peculiarità differenti nell'attività chimica, negli enzimi, nelle radici, ecc.

Altrimenti non si spiegerebbero i problemi di acclimatamento, che tutti abbiamo sperimentato nel trasferire una pianta da una vasca ad un altra.
Perfino con le piante più adattabili al Mondo. Perfino a parità di temperatura dell'acqua.

Un'ultima cosa.
Dato che non mi capita spesso di chiacchierare con qualcuno così competente, approfitto per una domanda che può interessare anche peter28 (quindi rimango IT).
Nella tua esperienza, hai mai avuto l'impressione che il pH sia molto, MOLTO più importante di qualunque altro parametro chimico o fisico?
Intendo sia per le piante che per i pesci.
In altre parole, risulta anche a te che mezzo punto di pH conti più di qualsiasi Potassio, Magnesio, luce, calore, Nitrati, ecc. ecc....?

Io credo di sì... Ma vorrei sentire altre campane. Devo aprire un altro topic?

Entropy 01-02-2011 01:29

Quote:

Secondo la mia esperienza, la CO2 risolve il 90% dei problemi dell'Acquariofilia.
Non è solo una fonte di Carbonio per le piante. E' una specie di bacchetta magica.
Questo perchè il carbonio rappresenta il 45% in peso secco di una pianta, contro ad esempio l'1.5% di azoto, l'1.0% di potassio o lo 0.2% di fosforo. La pianta presenta un fabbisogno di carbonio che è circa 150 volte superiore al calcio e 7000 volte superiore al ferro. Ed è proprio a causa di questa enorme richiesta di carbonio da parte delle piante che nel 90% dei casi è l'elemento carente per la loro crescita.


Quote:

Se prendi un Ceratophyllum nel Mekong e lo porti nel Malawi, o viceversa, non credo resista più di un giorno
Ti stupiresti di quanto è adattabile questa specie, tutto sta nell'acclimatazione.......

Quote:

Mi pare si chiamino "ecotipi".
Sì. Si chiamano ecotipi. Ma tutti gli ecotipi partono da un'elevata plasticità fenotipica della specie in questione, ossia la potenzialità di un dato genotipo di produrre espressioni fenotipiche diverse in condizioni ambientali differenti. In parole povere ci sono specie generaliste che riescono ad adattarsi a condizioni ambientali molto differenti tra loro. E riescono a tramandare questi adattamenti ai propri discendenti, creando così (nel tempo) ecotipi fissati. Per fare un esempio, il mio dottorato di ricerca fu proprio sulla plasticità fenotipica di 5 diversi ecotipi di leccio provenienti da 5 diverse zone d'Italia. Quando feci crescere questi 5 ecotipi in un luogo comune (Roma) essi mostrarono inizialmente differenze (sia morfologiche che fisiologiche), ma col tempo tutti crebbero e si adattarono alle nuove condizioni ambientali. L'ecotipo si basa cioè su differenze genetiche, ma all'interno di uno stesso (ampio) ventaglio di caratteristiche che la specie è potenzialmente in grado di produrre.
Detto questo, non sappiamo comunque a quale "ecotipo" appartiene l'Egeria o il Ceratophyllum che ci arriva in vasca, perchè per la maggior parte dei casi proviene da serre in cui viene coltivata e riprodotta meristematicamente, e non certo (ormai più) presa in natura.

Quote:

Nella tua esperienza, hai mai avuto l'impressione che il pH sia molto, MOLTO più importante di qualunque altro parametro chimico o fisico?
Intendo sia per le piante che per i pesci.
In altre parole, risulta anche a te che mezzo punto di pH conti più di qualsiasi Potassio, Magnesio, luce, calore, Nitrati, ecc. ecc....?
Non credo che si possa generalizzare (troppo) su questo punto.
Sia per le piante che per i pesci, ci sono specie che tollerano ampie variazioni di pH ed altre molto meno.
Sicuramente il valore di pH riveste un ruolo fondamentale in acquario perchè regola molti dei processi e delle reazioni che avvengono in acqua e nel substrato. I processi di nitrificazione, la precipitazione e la solubilità di molti elementi in acqua, lo scambio di nutrienti tra suolo e radici, la formazione di composti organici e non, passano tutti per precisi valori di pH. Ma è anche vero che molti di questi stessi elementi regolano a loro volta il valore del pH. Che passa anche per il valore di KH, per la CO2 disciolta e via discorrendo ;-)

P.S.: mi scuso con peter28 per la digressione ed aggiungo:
- un impianto di CO2 non può che migliorare la crescita delle piante;
- una lampada da 6500°K (con anche un buono spettro luminoso) è sicuramente più equilibrata (nel tuo caso) rispetto ad una 4000°K.
- 15 giorni non sono un tempo sufficiente per giudicare la crescita di una pianta

peter28 02-02-2011 16:01

ragazzi mi sono cosrtuito un impainto co2 a lievito, con deflussore per flebo come contagoccie. per oadesso va che è una meraviglia, apparte il problema che spesso si devono riregolare le bolle.. è normale?

Entropy 02-02-2011 16:24

Quote:

Originariamente inviata da peter28 (Messaggio 3417248)
ragazzi mi sono cosrtuito un impainto co2 a lievito, con deflussore per flebo come contagoccie. per oadesso va che è una meraviglia, apparte il problema che spesso si devono riregolare le bolle.. è normale?

Con gli impianti fai da te a gel, il dosaggio di CO2 non è mai quasi regolare nel tempo. Sia per la popolazione di batteri che cambia continuamente (soprattutto all'inizio e alla fine), sia per la variazione quotidiana di temperatura che influenza la velocità di fermentazione e quindi la produzione di CO2.

peter28 02-02-2011 16:25

ma comunque avrò un pò di miglioramento rispetto a quando non c'era proprio?


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