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asvanio 22-04-2009 21:18

che nuova strada ?

spiegati meglio

asvanio 22-04-2009 21:18

che nuova strada ?

spiegati meglio

Rinecanthus 23-04-2009 19:19

Molto semplicemente il lavoro principale ed iniziale di filtraggio dell’acqua spetta allo schiumatoio e quello secondario e successivo al percolatore. In questo modo si ha sempre una piccola quantità costante di nutrienti "naturali". Non voglio levare il mio percolatore perchè dopo 15 anni di attività a vederlo non ha niente da invidiare ad una roccia viva e secondo me funziona come tale; ascidie, spugne, policheti e piccoli crostacei vi regnano sovrani. Se si riesce a tenere bassa la percentuale di acqua trattata da questo filtro, lasciando appunto allo schiumatoio il trattamento della maggior parte del’acqua, i problemi di Nitrati e fosfati si riescono a tenere sotto controllo (il filtro ad alghe funge da regolatore naturale nei confronti di questi elementi). In pratica l’acqua trattata dallo schiumatoio si riversa interamente sul percolatore assieme ad una quantità di acqua proveniente direttamente dalla vasca pari ad un 20% circa di quella del filtraggio principale (es 2.000 lt. di acqua provenienti dallo schiumatoio e 400 lt. provenienti direttamente dalla vasca: Tot. 2400 litri di acqua passanti nel percolatore). Infine il fondo della vasca, alto circa 5 cm ed avente la stessa età del percolatore, con tutte le conseguenze di “abitabilità”, svolge una leggera azione anaerobica. Ultimamente ho ricavato da un vano che utilizzavo come filtro meccanico un reattore di zeolite. Il carbone lo utilizzo ad intervalli regolari a metà fra una cambio di acqua ed un altro (che avviene ogni tre settimane). I risultati che sto ottenendo sono lusinghieri. Con i nitrati a 10/15 e i fosfati a 0,05 i miei coralli crescono che è una bellezza. I colori al momento non sono gran che in quanto ho problemi con l'impianto di illuminazione, ma ci sono. Chiaramente questi “nutrienti” non sono i soli e gli integratori li utilizzo in modo molto parsimonioso, anche sotto i dosaggi indicati.
Ritengo che un sistema così funzionante dia una maggior garanzia di affidabilità del sistema e minor preoccupazioni nella cura della vasca. Troppo spesso ho letto sui topic di acquari "berlinesi" crollati improvvisamente perchè lasciati soli durante le vacanze. Intendiamoci riconosco al 100% la validità del sistema (chi può negare la bellezza ad esempio della tua vasca) e non voglio convincere nessuno ma secondo me il connubio fra le varie scuole di pensiero può portare lo stesso a ottimi risultati. D'altra parte saprai benissimo che gli osservanti del metodo berlinese a volte sono costretti ad integrare con nutrienti la loro acqua in quanto considerata "troppo magra". Anche alcuni allevatori di coralli sono costretti a tenere un contenitore di acqua ricca di nitrati da somministrare all’occorenza alle proprie colture. Questo è in mio personale pensiero. Penso di aver descritto abbastanza dettagliatamente il mio pensiero ed il conseguente funzionamento della mia vasca. Se vuoi maggiori dettagli ho vuoi aprire una discussione costruttiva sarò lieto di risponderti. Preciso che con il termine percolatore intenso solo la parte biologica del filtro formata da bioball o altro materiale a forte insediamento batterico ma nel contempo dal passaggio veloce di acqua. Quindi niente spugne o ovatta che invece utilizzo saltuariamente e per breve tempo con valenza meccanica.

Rinecanthus 23-04-2009 19:19

Molto semplicemente il lavoro principale ed iniziale di filtraggio dell’acqua spetta allo schiumatoio e quello secondario e successivo al percolatore. In questo modo si ha sempre una piccola quantità costante di nutrienti "naturali". Non voglio levare il mio percolatore perchè dopo 15 anni di attività a vederlo non ha niente da invidiare ad una roccia viva e secondo me funziona come tale; ascidie, spugne, policheti e piccoli crostacei vi regnano sovrani. Se si riesce a tenere bassa la percentuale di acqua trattata da questo filtro, lasciando appunto allo schiumatoio il trattamento della maggior parte del’acqua, i problemi di Nitrati e fosfati si riescono a tenere sotto controllo (il filtro ad alghe funge da regolatore naturale nei confronti di questi elementi). In pratica l’acqua trattata dallo schiumatoio si riversa interamente sul percolatore assieme ad una quantità di acqua proveniente direttamente dalla vasca pari ad un 20% circa di quella del filtraggio principale (es 2.000 lt. di acqua provenienti dallo schiumatoio e 400 lt. provenienti direttamente dalla vasca: Tot. 2400 litri di acqua passanti nel percolatore). Infine il fondo della vasca, alto circa 5 cm ed avente la stessa età del percolatore, con tutte le conseguenze di “abitabilità”, svolge una leggera azione anaerobica. Ultimamente ho ricavato da un vano che utilizzavo come filtro meccanico un reattore di zeolite. Il carbone lo utilizzo ad intervalli regolari a metà fra una cambio di acqua ed un altro (che avviene ogni tre settimane). I risultati che sto ottenendo sono lusinghieri. Con i nitrati a 10/15 e i fosfati a 0,05 i miei coralli crescono che è una bellezza. I colori al momento non sono gran che in quanto ho problemi con l'impianto di illuminazione, ma ci sono. Chiaramente questi “nutrienti” non sono i soli e gli integratori li utilizzo in modo molto parsimonioso, anche sotto i dosaggi indicati.
Ritengo che un sistema così funzionante dia una maggior garanzia di affidabilità del sistema e minor preoccupazioni nella cura della vasca. Troppo spesso ho letto sui topic di acquari "berlinesi" crollati improvvisamente perchè lasciati soli durante le vacanze. Intendiamoci riconosco al 100% la validità del sistema (chi può negare la bellezza ad esempio della tua vasca) e non voglio convincere nessuno ma secondo me il connubio fra le varie scuole di pensiero può portare lo stesso a ottimi risultati. D'altra parte saprai benissimo che gli osservanti del metodo berlinese a volte sono costretti ad integrare con nutrienti la loro acqua in quanto considerata "troppo magra". Anche alcuni allevatori di coralli sono costretti a tenere un contenitore di acqua ricca di nitrati da somministrare all’occorenza alle proprie colture. Questo è in mio personale pensiero. Penso di aver descritto abbastanza dettagliatamente il mio pensiero ed il conseguente funzionamento della mia vasca. Se vuoi maggiori dettagli ho vuoi aprire una discussione costruttiva sarò lieto di risponderti. Preciso che con il termine percolatore intenso solo la parte biologica del filtro formata da bioball o altro materiale a forte insediamento batterico ma nel contempo dal passaggio veloce di acqua. Quindi niente spugne o ovatta che invece utilizzo saltuariamente e per breve tempo con valenza meccanica.


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