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Quel che secondo me manca alla formula W/m2 è l'altezza del neon rispetto al fondo, dato che non solo conta la colonna d'acqua (supponendo ovviamente che sia acqua limpida) ma anche la distanza dai neon al pelo dell'acqua, se io ho un neon a 3 cm dal pelo dell'acqua è una cosa se ho una plafoniera che mi tiene i neon a 30 cm è un altra..... o sbaglio? |
Cartiz, ho solo riportato i tuoi dati di vasca per semplicità e perchè sono abbastanza indicativi,ma il discorso vale in generale,magari giustamente con valori diversi però hai capito il senso di quello che volevo dire?
Per il resto le tue sono tutte considerazioni giuste,ma il fatto è che c'è bisogno di una "formula" il più semplice e indicativa possibile per dare una "base",poi gli aggiustamenti che si possono o, meglio, devono fare per rendere la più corretta possibile la nostra illuminazione vanno fatti, compreso considerare l'altezza della plafoniera.. :-) |
Certo Sago1985, è quello che dicevo, trovo che la formula W/L abbia piu "senso" su acquari che io definisco commerciali, cioè con altezze che vanno dai 30 ai 40cm (altezza dal neon al fondo di ghiaia quindi colonne d'acqua sui 25/35 cm) mentre il W/m2 con l'integrazione dell'altezza (lo dico ma non saprei come farlo) potrebbe sicuramente essere piu precisa e adattabile a qualsiasi situazione.
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Io mi riferivo all'esigenza di una pianta.Anche tu dal tuo lato ti sei riferito a questa.Infatti per arrivare al rapporto w/l con il rapporto w/cm2( qua sono d'accordo con luigi), devi sviluppare un impianto che abbia potenza quasi doppia.Se quest'ultima la applico al rapporto w/l ottengo 1W/l,quindi ben oltre la media necessaria alle piante.Sappiamo tutti poi, cosa significa gestire un impianto con quella potenza Quote:
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Ho voluto solo precisare quel "mentre le piante 'campano' con questi,perche a me dava l'idea di preferire spettri con maggior picco sul blu o quanto meno con picchi sulle frequenze blu e rosso.Che a onor del vero,non che non ci siano in commercio.Per esempio Dennerle African Lake(dove il nome è già indicativo) ha picchi a partire proprio dal blu(come la Sylvania DaylightStar o la Arcadia Original Tropical).Oppure se preferiamo il blu al rosso abbiamo le Sera Plant Color,SeraTropic Sun Royal,JBL Solar Color,Sera,ect..ect... tutti neon che SE MESSI DA SOLI poterebbero solo alghe Vebbè ma questo un altro tema rispetto a quello del topic. |
Riporto qui il link alla discussione che ha dato origine a questo topic perchè ritengo contenga passaggi utili a capire:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=166801 Penso che una cosa importante da stabilire siano le eventuali differenze di esigenze tra piante terrestri ed aquatiche. Per le piante che possono avere fase emersa ed immersa, sarebbe interessante capire se alla differente conformazione nelle due fasi ci sia un contributo della diversa illuminazione. Oppure è solo questione di maggiore o minore umidità, di maggiori escursioni termiche nella fase emersa o ad altri motivi. Dico questo perchè gran parte della letteratura si riferisce a piante emerse. Anche le cosiddette luci fitostimolanti, ricche di rosso e blu, sono prevalentemente per coltivazioni in serra (i francesi le chiamano lampade orticole). |
Massimiliano, come non quotare quanto dici, il mio 'campano con questi' era riferito al fatto che le piante (da quanto ho studiato) potrebbero fare a meno delle altre frequenze centrali ;-) (a parte il piacere intrinseco di 'confrontarsi' con te dato che, il confronto/scontro diventa sempre 'costruttivo' #36# sia per noi, mi auguro, sia per chi ci legge/leggerà ;-))
La cosa che però non mi quadra molto è che, guardando gli spettri della clorofilla questa abbia molta più necessità di Blu che di Rosso e che, i Carotenoidi abbiano necessità di spettro compreso tra i 400 ed i 500 (in pratica quasi solo in campo Blu). Cartiz, non devi tirare in ballo 'variabili' solo per una 'unità di misura' (non prenderla come una tirata di orecchie ;-) ). L'altezza della colonna d'acqua o quella della fonte di illuminazione, rispetto al pelo acqua, cambia a prescindere che si utilizzino i watt/litro o i watt/cm2 e che le vasche siano commerciali o artigianali ... quindi non li prenderei proprio in considerazione come 'variabili' a meno che non si parli di illuminazione in genere. (anche se poi l'altezza delle lampade e/o l'altezza della colonna secondo me influiscono più sulla rifrazione/diffusione/potenza della luce e nulla o quasi come modifica dello spettro). A prescindere dalle dimensioni della vasca, ogni fonte di illuminazione genera un 'cono' che avrà al centro la massima illuminazione e, via via che ci si avvicina al suo perimetro, illuminazione sempre più 'debole'. Capendo questo viene normale parlare di watt/cm2, ed intendo di ogni singolo cm2 del fondo della vasca, e posizionare le piante in un ordine che segua l'illuminazione caratteristica della vasca e la loro necessità di energia luminosa. (purtroppo spesso vedo piante rosse messe sul perimetro della vasca, in zone poco illuminate, e magari anubias posizionate al centro vasca) Questo vale tanto più quando si indica, per le varie tipologie di piante, il loro fabbisogno di illuminazione. Io prenderei tali 'caratteristiche watt/litro' come se tali piante fossero coltivate in una bottiglia da due litri. Semplificando 1 watt/litro su 10cm2 = 0.2- 0,3 watt/cm2 (considerando che, con l'altezza della colonna, i litri potrebbero anche essere 3) Se su di una vasca da 100 litri posiziono una HQI da 150W sulla metà destra non avrò certamente 1,5 watt/litro (ci vorrebbe qualcuno bravo ad utilizzare programmi grafici che faccia un disegno della cosa) ma potrò tranquillamente coltivare Anubias sul lato sinistro e Rotala Indica o Macrandra sul lato destro (tanto per fare qualche esempio). C'è anche da dire che, maggiore sarà l'illuminazione, più critica sarà la gestione della fertilizzazione in generale sia per non incorrere in carenze (cosa facilissima quando le piante vengono spinte a crescere velocemente) sia dal punto di vista economico (costo della fertilizzazione e della bolletta energetica). Probabilmente anche per questo, ritornando al primo post del topic, in vasche molto grandi l'illuminazione tende ad essere diminuita ;-) |
scriptors, sono d'accordissimo con quello che hai scritto, il mio dubbio sull'altezza era che (supponendo ovviamente di comprire tutta la superficie con il cono di luce) con X W/m2 avrò al pelo dell'acqua X W mentre sul fondo Y W, dove Y è minore di X di n. volte (non so quanto perda di potenza la luce nell'acqua), quindi anche il W/m2 è relativo al cono di luce (es. la HQI da 150W solo su un lato della vasca) ma non tiene conto della dispersione causata dall'altezza rispetto al fondo (nel caso avessimo piante con crescita sui 3/5 cm tipo appunto quelle da pratino).
Se ovviamente sbaglio in questa idea della dispersione di W in profondità allora correggetemi subito almeno evito di insistere su un argomento sbagliato. Il discorso W/m2 io lo vedo valido solo se calcolato sulla mediana della colonna d'acqua dove quidni piu in superficie avrò un rapporto maggiore e in profondità uno minore ma con variazioni minime. O.T Quote:
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Se non capisco male cosa intendi ...
Non è tanto il fattore 'acqua' che incide ma la semplice distanza dalla fonte luminosa che genera le radiazioni elettromagnetiche che le foglie ricevono ed trasformano. Più ci si avvicina alla fonte luminosa maggiori saranno le radiazioni ricevute, più ci si allontana minori diverranno le radiazioni. Ovvio che una colonna d'acqua di 10cm favorirà la vicinanza delle lampade con il pratino (ma sarebbe assurda per delle piante a stelo che crescono 10cm a settimana). Secondo me puoi tranquillamente lasciar perdere il fattore altezza (a meno che non abbia una differenza di 30cm) specie considerando che, differenze tra lampade diverse, possono avere influenze molto più apprezzabili sulla crescita delle piante. Mantenendo ferma la distanza lampada - fondo, riempire di più la vasca quasi non influisce sulla radiazione elettromagnetica che ricevono le foglie (e quindi il parametro watt/cm2 resta più valido) viceversa i litri in più inciderebbero non poco se calcolassimo i watt/litro ;-) Ricapitolando se ho una vasca con altezza 40cm e lampada a 50cm dal fondo, che io metta 10cm di acqua o 35cm ... le foglie del pratino riceveranno (quasi) la medesima energia luminosa, anzi (verifica facile da fare in questo periodo di evaporazione) più basso sarà il livello dell'acqua più sarà la dispersione della luce ma, non credo, tale da modificare/inibire la crescita delle piante |
Magari con questo abbiamo qualche dato alla mano, spero riusciate a leggerci..
La lampada è una Solaris 150watt hqi: http://s3.postimage.org/1soljsa4k/valori_in_lux_210.jpg |
Quindi l'acqua non influisce sulla penetrazione ma è solo la distanza ? (ovviamente parlo di acqua limpida non ingiallita da tannini o satura di partticelle che possono bloccare il flusso di luce) io mio discorso sulla profondità è che se io faccio una vasca per altum e quindi dò una altezza di 70 cm o una per corydoras che vivono anche in 30 cm parlo di colonna d'acqua effettiva a parità di distanza tra lampada e fondo riceveranno la stessa luce le piantine piu basse?
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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