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quoto lusontr...
si sceglie il pesce e vi si costruisce la vasca... abbassa i valori, usa acqua osmotica e rendili adatti ai pesci sudamericani |
quoto lusontr...
si sceglie il pesce e vi si costruisce la vasca... abbassa i valori, usa acqua osmotica e rendili adatti ai pesci sudamericani |
Per il cacatuoides credo che la tua acqua possa andare, magari con qualche leggero ritocco.
il sito fishbase.org non è il vangelo, ma da pH da 6 a 8, facciamo la tara e diciamo 7,5. per la durezza si legge GH da 5 a 19, 12/13 dovrebbero andare. Per favore smettiamo di usare rigorosamente l'equazione sudamerica = acido. Anche limitandosi al sudamerica del nord avete presente quanti biotopi/ambienti diversi esistono? |
Per il cacatuoides credo che la tua acqua possa andare, magari con qualche leggero ritocco.
il sito fishbase.org non è il vangelo, ma da pH da 6 a 8, facciamo la tara e diciamo 7,5. per la durezza si legge GH da 5 a 19, 12/13 dovrebbero andare. Per favore smettiamo di usare rigorosamente l'equazione sudamerica = acido. Anche limitandosi al sudamerica del nord avete presente quanti biotopi/ambienti diversi esistono? |
Non voglio contraddire nessuno, anzi sono il primo che pensa che i ciclidi nani in generale abbiano bisogno di acque acide, alcuni anche molto acide.
Però alla fine parlare di pesci sudamericani è un pò generalizzante, nonostante la maggior parte abbia bisogno di valori acidi, non si può generalizzare atutti. Premesso che io stesso in una vasca sudamericana terrei i caca a valori di durezze medio basse e ambiente leggermente acido, se andiamo a leggere la scheda de cacatuoides di quello che è a mio avviso il sito italiano sui ciclidi nani più autorevole leggiamo addirittura: "Per l'allevamento nelle nostre vasche l'acqua è bene sia limpida e piuttosto dura per dei ciclidi nani ( kh 12 , gh 14 ) con ph leggermente alcalino : 7,2 - 7,8 . Con questi valori non è difficile arrivare alla riproduzione" la pagina è questa http://www.ciclidinani.it/index.php?...d=20&Itemid=43 nonostante l'articolo stesso sottolinei che l'areale di distribuzione del cacatuoides sia cosi vasto da venire trovato in acque molto diverse, consiglia queste, poi anche io lo terrei in acqua un pò più acida, se non per lui, almeno per i coinquilini che possono essere caracidi che ne hanno bisogno per esempio. Per quanto riguarda il borelli, distribuito nel brasile del sud e argentina(anche a t freddine) cita acque leggermente alcaline a ph 7.2 http://www.ciclidinani.it/index.php?...d=19&Itemid=43 Ci tengo a precisare che questo sito non esita a parlare di valori anche molto molto acidi e con conducibilità quasi nulla per alcune specie, segno che non la fà certo facile, e fà le dovute distinzioni fra una specie e l'altra di apisto come è giusto che sia, e che quinidi il discorso sopracitato vale solo per cacatuoides e borelli. Detto questo l'acqua di rubinetto molto spesso può avere durezze elevatissime e ph anche 8, sicuramente esagerati e ribadisco che io stesso li terrei a durezze ed acidità un pò più basse di quelle indicate dall'articolo. ciao |
Non voglio contraddire nessuno, anzi sono il primo che pensa che i ciclidi nani in generale abbiano bisogno di acque acide, alcuni anche molto acide.
Però alla fine parlare di pesci sudamericani è un pò generalizzante, nonostante la maggior parte abbia bisogno di valori acidi, non si può generalizzare atutti. Premesso che io stesso in una vasca sudamericana terrei i caca a valori di durezze medio basse e ambiente leggermente acido, se andiamo a leggere la scheda de cacatuoides di quello che è a mio avviso il sito italiano sui ciclidi nani più autorevole leggiamo addirittura: "Per l'allevamento nelle nostre vasche l'acqua è bene sia limpida e piuttosto dura per dei ciclidi nani ( kh 12 , gh 14 ) con ph leggermente alcalino : 7,2 - 7,8 . Con questi valori non è difficile arrivare alla riproduzione" la pagina è questa http://www.ciclidinani.it/index.php?...d=20&Itemid=43 nonostante l'articolo stesso sottolinei che l'areale di distribuzione del cacatuoides sia cosi vasto da venire trovato in acque molto diverse, consiglia queste, poi anche io lo terrei in acqua un pò più acida, se non per lui, almeno per i coinquilini che possono essere caracidi che ne hanno bisogno per esempio. Per quanto riguarda il borelli, distribuito nel brasile del sud e argentina(anche a t freddine) cita acque leggermente alcaline a ph 7.2 http://www.ciclidinani.it/index.php?...d=19&Itemid=43 Ci tengo a precisare che questo sito non esita a parlare di valori anche molto molto acidi e con conducibilità quasi nulla per alcune specie, segno che non la fà certo facile, e fà le dovute distinzioni fra una specie e l'altra di apisto come è giusto che sia, e che quinidi il discorso sopracitato vale solo per cacatuoides e borelli. Detto questo l'acqua di rubinetto molto spesso può avere durezze elevatissime e ph anche 8, sicuramente esagerati e ribadisco che io stesso li terrei a durezze ed acidità un pò più basse di quelle indicate dall'articolo. ciao |
In merito alla domanda del topic penso che anche il,se pur adattabile,caca abbia un pò di difficoltà,almeno per quello che intendo io, ad ambientarsi.
Sulla discussione che si sta facendo, è il solito discorso che riporta a quello che si vuole dai pesci. Le riproduzioni non sono, assolutamente, un indice di benessere.Verissimo il fatto che si possono avere riproduzioni a valori non consoni,ma si dovrebbero andare a vedere anche nel dettaglio,andando a guardare la percentuale di uova depositate,la percentuale di uova ammuffite,percentuale di sopravvivenza degli eventuali avannotti,sviluppo di quest'ultimi,ect..ect.... In virtù di questi discorsi, è accertato che valori ottimali,portano le percentuali dei parametri che ho elencato verso l'alto. Altro discorso rilegato ai valori, potrebbe essere l'aspettativa di vita dei singoli esemplari.Costringere un pesce ad adattarsi a valori non consoni significa abbreviargli la vita,in quanto è pur vero che i pesci nel loro dna hanno l'adattabilità(non pensiamo che i corsi d'acqua abbiano sempre valori costanti),ma "spremere" quest'ultima, porta al pesce ad un notevole dispendio di energia(pensiamo solo a quello che deve fare un pesce a livello di scambio osmotico).Ovviamente non prendo in esame le vasche del negozio,in quanto la loro detenzione all'interno di quest'ultime è,si spera, per breve tempo;mentre nelle nostre vasche dovranno restarci il più a lungo possibile. In merito agli allevamenti,mi verrebbe da dire che ci sono allevamenti e allevamenti,dire che tutti sono uguali,mi sembra al quanto riduttivo verso serre che si prodigano nell'allevare pesci con criterio e precisione. Che poi i ciclidi,e i pesci in generale, sono fonte di studio continua proprio per la loro adattabilità e relativa evoluzione è un discorso molto più ampio che andrebbe analizzato in una sede opportuna.Su questo tema consiglio, per chi riuscisse a trovarlo, MAESTRI DELL'EVOLUZIONE. I CICLIDI. di BARLOW GEORGE W. penso che molti vedranno le cose in maniera differente. Ci sarebbe poi da fare un discorso sui benefici che porta l'ambiente acido(pensiamo,per esempio, al discroso ammonio-ammoniaca),ma di questo si può trovare traccia un pò ovunque. |
In merito alla domanda del topic penso che anche il,se pur adattabile,caca abbia un pò di difficoltà,almeno per quello che intendo io, ad ambientarsi.
Sulla discussione che si sta facendo, è il solito discorso che riporta a quello che si vuole dai pesci. Le riproduzioni non sono, assolutamente, un indice di benessere.Verissimo il fatto che si possono avere riproduzioni a valori non consoni,ma si dovrebbero andare a vedere anche nel dettaglio,andando a guardare la percentuale di uova depositate,la percentuale di uova ammuffite,percentuale di sopravvivenza degli eventuali avannotti,sviluppo di quest'ultimi,ect..ect.... In virtù di questi discorsi, è accertato che valori ottimali,portano le percentuali dei parametri che ho elencato verso l'alto. Altro discorso rilegato ai valori, potrebbe essere l'aspettativa di vita dei singoli esemplari.Costringere un pesce ad adattarsi a valori non consoni significa abbreviargli la vita,in quanto è pur vero che i pesci nel loro dna hanno l'adattabilità(non pensiamo che i corsi d'acqua abbiano sempre valori costanti),ma "spremere" quest'ultima, porta al pesce ad un notevole dispendio di energia(pensiamo solo a quello che deve fare un pesce a livello di scambio osmotico).Ovviamente non prendo in esame le vasche del negozio,in quanto la loro detenzione all'interno di quest'ultime è,si spera, per breve tempo;mentre nelle nostre vasche dovranno restarci il più a lungo possibile. In merito agli allevamenti,mi verrebbe da dire che ci sono allevamenti e allevamenti,dire che tutti sono uguali,mi sembra al quanto riduttivo verso serre che si prodigano nell'allevare pesci con criterio e precisione. Che poi i ciclidi,e i pesci in generale, sono fonte di studio continua proprio per la loro adattabilità e relativa evoluzione è un discorso molto più ampio che andrebbe analizzato in una sede opportuna.Su questo tema consiglio, per chi riuscisse a trovarlo, MAESTRI DELL'EVOLUZIONE. I CICLIDI. di BARLOW GEORGE W. penso che molti vedranno le cose in maniera differente. Ci sarebbe poi da fare un discorso sui benefici che porta l'ambiente acido(pensiamo,per esempio, al discroso ammonio-ammoniaca),ma di questo si può trovare traccia un pò ovunque. |
TuKo,
quindi stai dicendo in poche parole che potrebbe pure sopravvire in quelle acque(e non vivere)ma che sicuramente non sono valori consoni alle riproduzioni giusto?o almeno per quel che riguarda i caca,che mi pare siano i meglio adattabili a questi valori.. |
TuKo,
quindi stai dicendo in poche parole che potrebbe pure sopravvire in quelle acque(e non vivere)ma che sicuramente non sono valori consoni alle riproduzioni giusto?o almeno per quel che riguarda i caca,che mi pare siano i meglio adattabili a questi valori.. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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