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VIC 28-10-2008 19:50

tom03, per questo abbiamo lo skimmer, per ripulire l'acqua da batteri, e non creare squilibri nel ciclo dell'azoto, poi sinceramente zeovit và anche un pò interpretato :-)

VIC 28-10-2008 19:50

tom03, per questo abbiamo lo skimmer, per ripulire l'acqua da batteri, e non creare squilibri nel ciclo dell'azoto, poi sinceramente zeovit và anche un pò interpretato :-)

tom03 28-10-2008 22:27

Vabbè, lasciamo perdere!

tom03 28-10-2008 22:27

Vabbè, lasciamo perdere!

simone1968 29-10-2008 08:10

ma perchè questa domanda?

ti è successo forse qualcosa?

comunque...occhio con i batteri dell'equo.....che sono molto aggressivi....e se esageri,ti fanno danni.. #36#

simone1968 29-10-2008 08:10

ma perchè questa domanda?

ti è successo forse qualcosa?

comunque...occhio con i batteri dell'equo.....che sono molto aggressivi....e se esageri,ti fanno danni.. #36#

tom03 29-10-2008 09:27

No, non mi è accaduto nulla di negativo.
Li sto adoperando ai cambi d'acqua come facevo con i Biodigest.

Ho fatto questa domanda perché negli ultimi mesi ci sono state molte discussioni incentrate sull'uso di batteri, prendendo spunto da vasche in sofferenza (Ciliaris, Buccarini ...).
Spesso uno dei rimedi consigliato è l'uso di batteri in fiale.
Ora mi domando, chi usa solo questi non potrebbe incorrere negli stessi problemi?
Cos'è che differenzia un metodo a riproduzione batterica da un semplice uso di batteri da dosare direttamente in vasca?

Probabilmente sarà una domanda banale ma per un neofita come me non lo è.

tom03 29-10-2008 09:27

No, non mi è accaduto nulla di negativo.
Li sto adoperando ai cambi d'acqua come facevo con i Biodigest.

Ho fatto questa domanda perché negli ultimi mesi ci sono state molte discussioni incentrate sull'uso di batteri, prendendo spunto da vasche in sofferenza (Ciliaris, Buccarini ...).
Spesso uno dei rimedi consigliato è l'uso di batteri in fiale.
Ora mi domando, chi usa solo questi non potrebbe incorrere negli stessi problemi?
Cos'è che differenzia un metodo a riproduzione batterica da un semplice uso di batteri da dosare direttamente in vasca?

Probabilmente sarà una domanda banale ma per un neofita come me non lo è.

Ink 29-10-2008 10:09

tom03, secondo me l'aggiunta di batteri ha l'intenzione di mantenere una popolazione batterica sufficientemente varia, se poi funziona, è tutto da dimostrare... ma non a potenziare il lavoro dei batteri IMHO

I metodi a moltiplicazione batterica forniscono l'elmento carente (carbonio) per poter consumare gli altri elementi in eccesso (N e P) che ci danno fastidio. Su quali batteri si agisce, se tutti o solo alcuni, non è noto tanto che si paventa sempre la possibilità di una monocoltura, ma ad ora è un'evenienza ancora da dimostrare.

I danni creati usando questi sistemi, sembrano più che altro imputabili ad un eccessivo impoverimento dell'acqua, tanto da indebolire gli animali ed esporli ad agenti virulenti o comunque secondari a condizioni dell'acqua in cui la sopravvivenza dei coralli risulta difficile... Sta sempre all'occhio dell'acquariofilo saper interpretare le condizioni della vasca in toto e regolarne la gestione di conseguenza, cosa tutt'altro facile a farsi... o perlomeno non per tutti...

Ink 29-10-2008 10:09

tom03, secondo me l'aggiunta di batteri ha l'intenzione di mantenere una popolazione batterica sufficientemente varia, se poi funziona, è tutto da dimostrare... ma non a potenziare il lavoro dei batteri IMHO

I metodi a moltiplicazione batterica forniscono l'elmento carente (carbonio) per poter consumare gli altri elementi in eccesso (N e P) che ci danno fastidio. Su quali batteri si agisce, se tutti o solo alcuni, non è noto tanto che si paventa sempre la possibilità di una monocoltura, ma ad ora è un'evenienza ancora da dimostrare.

I danni creati usando questi sistemi, sembrano più che altro imputabili ad un eccessivo impoverimento dell'acqua, tanto da indebolire gli animali ed esporli ad agenti virulenti o comunque secondari a condizioni dell'acqua in cui la sopravvivenza dei coralli risulta difficile... Sta sempre all'occhio dell'acquariofilo saper interpretare le condizioni della vasca in toto e regolarne la gestione di conseguenza, cosa tutt'altro facile a farsi... o perlomeno non per tutti...


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