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Se vuoi visionare la lista completa ed aggiornata degli animali tutelati dalla Cites, la puoi trovare qui: http://www.mincomes.it/cites/normativa/Reg318_08.pdf Ciao |
condormannaro, grazie ;-)
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si i documenti che avevo io erano fogli stampati con nome scientifico dell'animale, provenienza, data di importazione e approssimativa data di nascita....purtroppo non avendo piu rettili non ho neanche i documenti e non so dire di piu...beh in caso questi fogli non fossero sufficienti sono felice di non averne piu bisogno! -97c
PS condormannaro super-informato! complimenti :-) #25 è sempre utile sapere queste cose....anche perche sono informazioni che, almeno io personalmente, non incontrerei normalmente nel mio girovagare per internet :-)) |
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Esempio pratico,il negoziante mi vende una acropora con CITES,io la porto a casa e lui non ha segnato niente,se gli arriva un'altra acropora uguale senza CITES,glielo passa ed ecco che con un cites si vende 2 acropore di cui una senza...se qualcuno mi controlla nel viaggio,lui puo smentire di avermela venduta...dovrebbe essere beccato mentre io esco...ma io non ho mai visto nessun appostamento... :-D |
Il primo che rifiuterebbe una rosewatery o una acanthastrea alzi la mano...........
Utile, giustissimo da sapere, ma secondo me agli appassionati importa solo all'apparenza del fatto che una specie sia vietata o meno... il numero di catalaphyllie che si vedono nelle vasche penso sempre sia l'esempio più lampante... se uno vede un animale bello lo compra, a prescindere che sia sottoconvenzione o meno, tanto poi si sà... "meglio da me che dal negoziante o in qualche altra vasca..." ;-) |
ale_nars, purtroppo hai ragione. La normativa è lacunosa e mal scritta.
Va tuttavia riconosciuto che tale normativa non si propone l'ambizioso traguardo di contrastare il commercio illegale colpendo il singolo acquisto del singolo utente. O perlomeno non è questo, a giudicare dal suo contenuto, il suo scopo principale. Nasce per creare un sistema generale, e per constrastare a livello macro le importazioni illegali. Su questo fronte non si può negare che abbia ottenuto qualche risultato. Certo, sarebbe meglio una maggior chiarezza, un maggior rigore nel contrastare l'illegalità e una maggior elasticità e disponibilità nei confronti dell'appassionato che dovrebbe essere messo in grado, a mio avviso, per fare un esempio, di poter vendere una piccola talea senza doversi, per farlo, armare di ben due registri e di tanta immaginazione per rispettare delle norme piuttosto scadenti sotto il profilo qualitativo. Per il resto, è vero che il negoziante non mi risulta sia tenuto a rilasciarti alcun documento, salvo quelli di natura fiscale. E' pur vero, tuttavia, che una maggior fermezza da parte di noi tutti sarebbe auspicabile e probabilmente efficace. In fondo senza di noi i negozianti non possono andare molto lontano. Rama, anche tu purtroppo hai ragione. Su questi argomenti, sono e resto dell'idea che la salvaguardia della specie non vada rimessa al buon cuore dell'appassionato, spesso schiavo della sua stessa passione, ma ad un impianto normativo ben scritto, valido, e che viene fatto rispettare in modo rigoroso dalle autorità. Pretendere che ciò avvenga in Italia, considerando quello che accade quotidianamente in settori ben più delicati, mi pare francamente molto utopistico. A presto |
secondo me è una cosa inutile nel senso che gente che non sa niente di queste cose si è messa a scrivere una lista di animali vietati, e passi per ragni velenosi e serpenti e qualsiasi altro animale che provochi la morte, ma per il resto.......cos'è, sono anni e anni che stanno distruggendo tutto e se no sono accorti solo adesso??? un po troppo tardi mi pare #07 .............
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E comunque hanno iniziato nel 1973, quando tu non eri nemmeno nato. A presto |
ok io non ero ancora nato, ma da quanto tempo si importavano questi animali? non penso dal 1972..........va beh comunque sta di fatto che non avrebbero fatto questa legge se non ci fossero persone che comprano animali velenosi :-)) , a parte questo, il cites non lo possono fare i negozianti? da quello che ho capito è un foglio con scritto il nome del corallo (per esempio) e un numero. ma il numero è già scritto quando il corallo viene prelevato dall'ambiente?
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Gentile pepa,
ti suggerisco una lunga lettura dei post e degli articoli sull'argomento. Poi ne riparliamo :-) A presto |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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