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freeride1 17-07-2008 08:05

si ok,ma non credi che ai cittadini italiani spettino meno servizi (ed efficienti)rispetto al resto d'Europa?Parlo di sanità,di infrastrutture,servizio di trasporto pubblico...hai mai provato a girare Parigi in metrò?Hanno tipo 13 linee...Milano 3!!
Mi sta bene pagare e pago tutto sempre,ma poi sembra di vivere nella Spagna di 10-15 anni fa...

condormannaro 17-07-2008 09:02

Quote:

Originariamente inviata da freeride1
si ok,ma non credi che ai cittadini italiani spettino meno servizi (ed efficienti)rispetto al resto d'Europa?Parlo di sanità,di infrastrutture,servizio di trasporto pubblico...hai mai provato a girare Parigi in metrò?Hanno tipo 13 linee...Milano 3!!
Mi sta bene pagare e pago tutto sempre,ma poi sembra di vivere nella Spagna di 10-15 anni fa...

E pensi che per ottenere servizi migliori si possa passare attraverso una imposizione fiscale più morbida rispetto ad altri paesi europei?

Su, andiamo...

Il gap che ci separa (non sempre e non su tutto) da alcuni altri paesi, di certo non lo si può colmare riducendo la pressione fiscale che, è bene ricordarlo, è piuttosto in media con l'europa (salvo voler considerare "oppressivi" uno o due punti in più in alcuni settori).

Il ritardo italiano in certi campi è dovuto a tante ragioni, che qui sarebbe lungo e complesso affrontare. Oltre che fuori luogo.

Le grida delle prefiche, al seguito del carro funebre del Bel Paese, tendono comunque a lasciarmi sempre piuttosto perplesso.

Mi piacerebbe infatti sapere, per esempio sull'imposizione fiscale, quale sarebbe la formula magica suggerita dai novelli Mago Merlino.

Anche il Mago più famoso ed importante, il Mago di Arcore, quel tipo bassetto che tanto piace agli italiani (la storia si ripete sempre, impietosamente), ha dovuto fare marcia indietro e con la bacchetta magica ha fatto rapidamente dimenticare a tutti quello che aveva detto fino al giorno prima del plebiscito, e cioè che avrebbe abbassato le tasse.

Neanche lui lo può fare, perchè i conti sono numeri, e i numeri...contano.

Per quanto riguarda le comparazioni con gli altri paesi, non v'è dubbio che la metro milanese non è all'altezza di quella di Parigi.

Quando però tornerai a Parigi, ti consiglio di non limitarti a prendere la metro per andare dal Louvre alla torre Eiffel, ma di farti una bella passeggiata nelle Banlieue. Allora capirai tante cose, e ti renderai conto che non è tutto oro ciò che luccica e che se noi abbiamo i nostri problemi, altri hanno i loro, spesso peggiori dei nostri.

Se poi, per avventura, avrai l'ardire di spingerti in paesi che si trovano a meno di un'ora di aereo da noi, ad est, allora ti renderai conto che gli italiani, del tutto immeritatamente, godono di privilegi impensabili rispetto a popolazioni che la storia ha punito, e continua a punire, in modo indecente.

L'Italia è certamente un paese arretrato su molti fronti. Il principale è quello culturale. Il resto è una conseguenza.

Del resto è difficile immaginare una situazione diversa in un paese che si ostina a premiare persone, schieramenti e comportamenti che in un mondo normale sarebbero non premiati, ma perseguiti e puniti.

O forse qualcuno pensa che non ci sia un legame fra la nostra storia, il nostro oggi, e il nostro ritardo?

Per fortuna gli italiani hanno capito tutto: la soluzione è abbassare le tasse.

Geniale.

A presto

freeride1 17-07-2008 09:20

sono piuttosto in accordo con ciò che dici,ma credo che si dovrebbe dare un pò di respiro alle tasche degli italiani;io sono un piccolo imprenditore non un politico quindi non ho la ricetta magica per venirne fuori...ma di certo l'area Euro ci ha bastonati per benino #23 .Se penso a cosa potevo fare con 2 milioni di lire al mese 7 anni fa...oggi mi vergogno quasi a dare quasi 1000€ al mese alle mie dipendenti.
Lasciamo perdere i discorsi sui politici...non porta a nulla -97b

condormannaro 17-07-2008 09:30

Certamente la creazione di una moneta unica ha creato numerosi problemi.

Un dazio probabilmente necessario, per godere degli indubbi benefici di una Unione più forte e coesa.

Per il resto, lasciamo pure perdere la politica. Lasciamo anche però perdere la pressione fiscale, visto che è piuttosto difficile parlare di questa senza parlare anche di politica.

Sarebbe un po' come tentare di parlare di pane senza parlare del panettiere.

A presto

freeride1 17-07-2008 09:52

ma non so quanto fosse necessario avere un'Europa più coesa...abbiamo visto che in caso di interventi di peace keeping siamo divisi;poi farci buttare il latte italiano ed acquistarne delle quote dagli altri,oppure regolamentare il calibro di ortaggi e frutta e tanto per fare un esempio...tutto ciò mi lascia perplesso

lucapoz 17-07-2008 10:05

scusa bubba21, ho due domande da farti...


ma che lavoro fai? e sopratutto..come fai ad essere già operaio a 19 anni? io è due anni che lavoro..e sono sempre apprendista...e a fine mese arrivo a malapena ad 800 euro... -20

condormannaro 17-07-2008 10:25

Quote:

Originariamente inviata da freeride1
ma non so quanto fosse necessario avere un'Europa più coesa

Io tuoi genitori, o i tuoi nonni, lo sanno certamente bene.

Senza andare troppo indietro, e quindi limitandoci ai soli ultimi 90 anni (la vita di una persona), ricordo una prima guerra mondiale fra Italia, le attuali Austria ed Ungheria, la Francia, la Germania, l'Inghilterra, la Russia. Ricordo poi una guerra civile in Spagna. Ricordo l'invasione d'Albania. Quindi una seconda guerra mondiale, che in Europa ha visto impegnate Germania, Polonia, Italia, Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Finlandia, Russia, Austria, Croazia, Grecia, Albania ecc. Ricordo Dresda. Ricordo l'Olocausto. Salò. Ricordo Budapest e Praga. Il muro di Berlino. Ricordo gli Ustascha, la guerra Serbo-Croata. La Bosnia. Srebenica. Sarayevo. Il Kosovo.

A tutto questo, preferisco discutere di quote latte e di ortaggi. E se oggi fra noi discutiamo di quote latte ed ortaggi, invece che di confini, rivedicazioni, colpi di Stato, omicidi reali, razze, religioni e supremazia, lo dobbiamo soprattutto ad una mutata visione dell'Europa. E questa visione passa inevitabilmente anche attraverso l'unione monetaria.

Molti forumisti sono giovani, e non hanno fatto nè mai faranno il servizio militare. Lo devono anche alla moneta unica, anche se per capirlo occorre ragionarci un minuto sopra.

A presto

Federico Rosa 17-07-2008 10:38

condormannaro, scusami ma dipende tutto dal paese con cui ti raffronti in italia la pressione fiscale è stimata intorno al 42-43 %, se guardiamo alla svezia intorno al 50-51 % siamo dei signori ma se ci paragoniamo con la spagna 37 % (che è il paese zona euro che ci sta con il fiato sul collo) stiamo a rosicare. La media dell'europa unita a 12 è il 41 % quindi noi siamo 1-2 punti percentuali in più rispetto alla media. Se le percentuali non sembrano così drammatiche il discorso cambia se le rapporti al reddito pro capite, in europa stanno peggio di noi solo grecia e portogallo che però hanno una pressione fiscale di circa 37-38 %. Ogni paese ed ogni capitale ha i suoi problemi che spesso derivano dalla loro storia. Ogni nazione ha i suoi talloni di achille (uno solo non ce l'ha nessuno) ma siamo sinceri in questo periodo non conviene investire nell'azienda italia...non per questo me ne vado ma è un periodo in cui bisogna tener duro chiunque ci sia al governo...

Federico Rosa 17-07-2008 10:45

condormannaro, la vera unità europea se la godranno i nostri nipoti per ora siamo un insieme di paesi che litiga su tutto con a capo un euro parlamento che non serve quasi a niente e che non si avverte nella vita di tutti i giorni. Ma il tempo cambierà le cose e già poter dire "in spagna e francia" le cose non vanno così significa che un pochino cominciamo a sentirci tutti europei e questi paragoni (come se fossero dei diritti uguali per tutti) non possano che far del bene.

freeride1 17-07-2008 10:51

condormannaro, ,ok...ma non sono più i tempi in cui ci si ammazza per un confine per fortuna;il pericolo semmai arriva da Oriente.E qui non proseguo.
Io il militare l'ho fatto e sono grato allo Stato per avermi obbligato;ne ho ricavato una grande esperienza ed un attaccamento all'Italia che prima non avevo.
Quello che intendo è che a me,uomo della strada,l'Euro ha dato il vantaggio che all'estero pago come in Italia.Punto.E' il nostro potere d'acquisto che ci penalizza.Quanto guadagna un operaio all'estero?O quanto costa l'energia elettrica in Francia?Se avessi l'azienda oltralpe a fine anno avrei risparmiato circa 14000€;sai che vasc mi farei con quei soldi?? #22 #19
Abbiamo troppe magagne nel bel paese...io in tutta onestà non vedo una via d'uscita,ed aver investito 400mila € in un'attività ora come ora mi fa perdere il sonno la notte #23 #23


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