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pjolino, il problema sta nella precisione di 1°. se ti accontenti, se ne trovano pure di più economici. ci dev'essere un post nella sezione faidate
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Per adesso ho "risolto" settando il termostato a 26 gradi e facendo andare a palla le ventole (24 su 24).. Temperatura regolare e costante sia di giorno che di notte, anche se immagino che così facendo i consumi "domestici" aumenteranno un tantinello in questi mesi estivi.
Niente.. vorrà dire che la bolletta la paga LEI stavolta !!! |
pjolino, io faccio andare la ventola a cicli di due ore (due ore si, due no e cosi' via) nelle 12 ore di fotoperiodo (con un normale timer meccanico a "dentini").
La temperatura oscilla tra 27 e 28°, gli animali (robusti) non soffrono, il termoriscaldatore non parte, le orecchie della moglie (e le mie) ringraziano. Chiaro che dipende dalla temperatura esterna ma giocando sulla durata dei cicli la soluzione c'è sempre. Cmq il termostato di aquariumline penso vada bene (il venditore è serio). |
Conosco Arturo "telefonicamente".. è mi sono sempre trovato benissimo con loro, anche quando i corrieri ci hanno messo lo "zampino". Ad ogni modo ti ringrazio per i consigli Raffaele.. e proverò a tarare la ventola facendola andare a "cicli" di due ore, come mi hai consigliato tu.
Saluti, Pjo |
Non ho mai realizzato qualcosa del genere, ma credo che si stia facendo un po’ di confusione!
So che ormai il nostro amico pjolino ha già risolto optando per l’utilizzo delle ventole, ma credo che qualcun altro potrebbe trovarsi nella sua stessa situazione, e siccome io non sono pienamente d’accordo con quanto asserito da alcuni di voi, mi va di chiarire alcuni punti! Ovviamente spero che nessuno si offenda, lo faccio con spirito costruttivo, solo per far chiarezza! Naturalmente anche io posso aver fatto delle considerazioni errate, quindi sono pronto a discuterne! ;-) Innanzitutto la prevalenza, non rappresenta una distanza, bensì un’altezza da superare! Questa altezza però non và misurata da terra fino al pelo dell’aqua, ma dal pelo dell’acqua in su! Infatti se io prendessi un tubo lungo anche 100 metri, immergendone un capo all’interno della vasca e mantenendo l’altro capo affianco alla vasca, se provassi ad aspirare un po’ di acqua pian piano il tubo si riempirebbe, e il livello dell’acqua all’interno del tubo raggiungerebbe la stessa quota che ha l’acqua all’interno della vasca! (principio dei vasi comunicanti!) Quindi nel nostro caso, se ipotizzassimo che entrambi i capi del tubo fossero immersi in acqua, non ci sarebbe assolutamente alcun dislivello da superare, pertanto la prevalenza sarebbe assolutamente nulla! Quindi secondo mè non è importante la prevalenza che ha la pompa, bensì la sua portata, e questo perché le uniche forze che la nostra pompa dovrà sopraffare saranno le forze d’attrito, la cui sommatoria sarà direttamente proporzionale alla lunghezza del percorso che l’acqua coprirà all’interno del tubo! Ovviamente però, calcolare le perdite di carico con precisione non è semplice, perché bisogna tener conto di diversi fattori, come la rugosità interna al tubo, la sezione, eventuali curve, rubinetti, raccordi e via dicendo (ognuno di questi elementi comporta delle perdite di portata, o per meglio dire aumenta la forza dissipata per superarli). Se io mi trovassi in una situazione del genere, ovviamente eviterei di compiere delle curve a gomito, così come eviterei gli angoli a 90°, ma farei fare al tubo delle curve ben più ampie… Inoltre, io moterei la pompa solo a metà del percorso, poco prima del refrigeratore e per l’andata userei un tubo di sezione più ampia. In questo modo, l’acqua arriverebbe fino alla pompa solo grazie la spinta che riceve dalla caduta, poi dopo la pompa monterei immediatamente il refrigeratore, e all’uscita userei un tubo di sezione ridotta, in modo da non vanificare il lavoro svolto della pompa, soprattutto nel tratto verticale. Così facendo, pur avendo un tubo lungo 8-9metri, per avere una portata dai 300 ai 500 litri/h all’interno del refrigeratore, ad occhio e croce credo basterebbe una pompa con una portata pari a 1200-1500 litri/h. Ho commesso errori?!? Spero che il mio intervento possa essere d’aiuto a qualcuno! :-)) Ciao Panti |
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Oddio.. alla fine delle ventoline sono stra-contento, anche perchè l'effetto è stato immediato e la spesa "contenuta".. Ma adesso sto cercando di arginare un altra "valanga" di problematiche.. quali 1) evaporazione eccessiva 2) umidità in casa 3) abbassamento del PH 4) difficile gestione dell'accensione-spegnimento rispetto alla temperatura con un semplice timer. Mi sà che ci riprovo con il refrigeratore da "esterno".. hehe |
pjolino, se ti può consolare ho dei forti dubbi che a quella distanza ti avrebbe mantenuto una T decente
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Ops!
Scusate, non stavo seguendo più il post :-) Quote:
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Siamo sempre là ! Non deve aspirare, ma spingere dentro per mandare al refri, la pompa avrebbe bisogno (sempre che il discorso della strada in orizzontale valga = 0 ) di 1.50mt circa per salire in vasca. Questo però è un problema per 2 motivi: 1) La pompa che "spinge" dalla vasca al refri, manda almeno 1000/1500lt-mentre lui ne ha bisogno di 300-400 al passaggio sul Refri 2) Se strozzasse la pompa per far arrivare al refi il giusto flusso, la pompa non riuscirebbe più a salire in vasca! Quote:
Sul principio dei vasi comunicanti io stò progettando la mia prossima Sump ;-) |
Per calcolare la prevalenza necessaria bisogna considerare innanzi tutto la differenza di quota tra ingresso e uscita del fluido. In questo caso, pompa e scarico sono alla stessa quota, quindi basterebbe diciamo un 20cm di prevalenza.
Tuttavia, bisogna considerare le perdite di carico, che trattandosi di uno scambiatore a piastre non sono molte, e tuttavia un circuitop di quasi 10m con diverse curve qualche perdita ce l'ha... A mio avviso una pompa da circa 1000L/h con prevalenza almeno 1m dovrebbe essere sufficiente a garantire una portata di circa 500l/h su un circuito del genere. Attenzione però a pulire spesso il circuito e anceh lo scambiatore (ioi ci faccio girare dentro almeno una volta all'anno l'acido muriatico... vedeste che schifo che esce!!!!) Tuttavia mettere un TECO MICRO in terrazzo è un suicidio... Funzionerebbe peggio! E' una cella di Peltier, più alta è la temperatura ambiente, meno raffredda! Visto che le nostre case sono sempre più fresche che non l'esterno, è sempre meglio tenerlo dentro. |
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E comunque non utilizzerei più il Teco (che ho già venduto) ma un refigeratore più performante collegandolo ad una New Jet 1200 con prevalenza 1.5 mt |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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