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I trattamenti "a preventivo" quasi mai sono una buona scelta, anche perchè se vai in previsione (di un malanno) non sai neppure bene che cosa vuoi curare e la sola cosa che ottieni è una "overdose chimica" in vasca. I medicinali vanno somministrati - quanto più possibile - a ragion veduta (non solo ai pesci), anche perchè ogni organismo di fronte alle "ingerenze", ed anche una somministrazione di medicinali lo è sotto un certo punto di vista, sviluppa nel tempo delle "restitenze" ... e #07 non c'è peggior cosa che trovarsi di fronte a pesci che non reagiscono più ai farmaci. #13 #13 #13 Ricorda che i medicinali (quali più quale meno) incidono sul filtro e relativo ceppo batterico, e la cosa va sempre considerata con attenzione ... OK? Non è una buona abitudine trattare (in blocco) vasche di questa cubatura, specie senza un vero motivo: è lungo, è rischioso (ad esempio una eventuale "perdita di funzionalità" del filtro può risultare complessa da recuperare), può essere costoso (in termini di costo del principio attivo da usare), inoltre è faticoso (un cambio d'acqua extra del 50% dopo una cura pesante è - quasi - un must) ... Insomma, per il futuro, procacciati ALMENO una vasca di quarantena (c'è un articolo al riguardo in testa al forum, daglu una occhiata se credi!) che sia non meno di 100 litri e, se puoi, privilegia sempre i rimedi naturali: il sale, ad esempio, è ottimo (anche se le eventuali piante in vasca ... #06 #06 #06, attenzione ai "salti" di conduttività!), anche un incremento di temperatura può aiutare (occhio ai livelli di ossigeno). FACCI SAPERE ... ... ;-) |
fastfranz, mille grazie per il parere sempre illuminante!!! ;-)
In effetti qui non sono stato a spiegare tutto il procedimento, ma posso dire che: - il trattamento col flagyl l'ho prima discusso con Lele32 per capire le eventuali implicazioni per la fauna batterica del filtro ed abbiamo calibrato dosi e posologia in modo da nuocere meno possibile - in vasca erano presenti da 10 giorni i caeruleus, alcuni dei quali con ventre incavato e feci filamentose (tra l'altro refrattari all'aggiunta di aglio al cibo) -la sabbia del fondo viene dal Po e il dubbio che fosse infestata da protozoi mi attanagliava (l'ho lavata, ma non l'ho bollita) Tenuto conto di tutto ciò, del fatto che ora la popolazione è completa e che mi sono costruito un impianto di cambio acqua davvero fico (posso sostituire oltre 300 litri in meno di un'ora solo usando il dislivello - in pratica devo solo aprire e chiudere 2 rubinetti), ho affrontato il trattamento. Ho fatto così: ho dosato il Flagyl bello polverizzato in ragione di 1 pastiglia ogni 35 litri per 3 giorni ossigenando ben bene ed aumentando la temperatura da 23 a 25 gradi, ho sostituito il 60% dell'acqua ed ho filtrato il tutto per 48 ore con carbone iperattivo. Risultato: la chilumba è guarita e i caeruleus pure (tutti, tranne uno che si riprende più faticosamente)... Tra gli effetti ho avuto acqua torbida per qualche giorno e i nitriti si sono alzati, ma ho risolto con un altro bel cambio consistente e l'aggiunta di batteri vivi (bactinettes) direttamente nel filtro. Stringo le chiappe e spero che non succeda altro. |
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Ciao Enrico |
fastfranz, a bollire 100 kg di sabbia non ci ho nemmeno provato... #07 #07
Tra il cloro del primo riempimento e il flagyl spero di esserne fuori, le bestiacce stanno bene e si stanno colorando magnificamente (allego foto tetraspilus) :-)) :-)) malawi, sempre di conforto tu, eh ?!? :-D :-D :-D Ho trattato con dosi blande (farmaco per uso umano) e filtrato con carboni ben bene... sperémm!!! ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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