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zucchen 19-10-2010 22:25

ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2 + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

La produzione di CO2 nelle ultime due reazioni può essere convenientemente
usata come ‘carburante’ nella fotosintesi.
La nostra attuale comprensione del processo di calcificazione, come proposto
da Ted McConnaughey, è basata su un modello trovato in molte alte specie,
incluse le alghe e altre creature terrestri.
Conosciuta come trans calcificazione, questo processo genera protoni (ioni H+)
che vengono ‘pompati’ dal tessuto del corallo nelle cavità corporee del polipo
dove abbassano il pH e causano la formazione di CO2 dal bicarbonato.
In questo modello, gli ioni di idrogeno vengono scambiati in un rapporto 2:1
col calcio usando l’enzima Calcium ATPase.
Ulteriormente, la CO2 rilasciata è poi resa disponibile come energia
per la fotosintesi dalle zooxantelle.

2H+ + 2HCO3- --> 2CO2 + 2H2O

Nel processo di pompaggio dei protoni, l’area dove avviane la calcificazione
mantiene un pH alto che favorisce la precipitazione di materiale scheletrico.
La calcificazione prende luogo nello strato inferiore di tessuto epidermico
chiamato epitelio calicoblastico.
Questa è l’area dove la superfice esterna del polipo che è in contatto con
l’acqua incontra lo scheletro.
Per calcificare, il calcio e la sorgente di carbonati devono essere disponibili a
queste cellule epidermiche.
L’acqua entra nella cavità corporea attraverso la bocca, dove le componenti
necessarie divengono poi disponibili per l’assimilazione.
Gli scheletri dei coralli crescono verso l’esterno come piatti verticali o spire,
occasionalmente uniti da elementi orizzontali, col risultato di un intreccio o
una stratificazione di carbonato di calcio.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i coralli non producono calcare solido,
ma scheletri variabilmente porosi.
In vari momenti della giornata e della notte, con vari ratei, e attraverso diversi
tipi di processi, sezioni del tessuto corallino dalla parte della calcificazione vengono
sollevati dallo scheletro in piccole aree chiamate lappets.
Da questi piccole tasche, che sono sigillate all’acqua, gli ioni di calcio (Ca 2+)
sono portati all’interno e quelli di idrogeno vengono esportati (H +),
pompandoli nella membrana corallina.
Il pH e la concentrazione di ioni calcio aumenta sostanzialmente nei lappets,
creando le condizioni ideali per la cristallizzazione di carbonato di calcio.
Attraverso una complessa serie di processi enzimatici e biochimici, il calcio
ed i carbonati vengono precipitati sulla superficie esterna delle cellule
calicoblastiche come aragonite.

Stefano G. 19-10-2010 22:31

Quote:

Originariamente inviata da zucchen (Messaggio 3227801)
ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2 + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

La produzione di CO2 nelle ultime due reazioni può essere convenientemente
usata come ‘carburante’ nella fotosintesi.
La nostra attuale comprensione del processo di calcificazione, come proposto
da Ted McConnaughey, è basata su un modello trovato in molte alte specie,
incluse le alghe e altre creature terrestri.
Conosciuta come trans calcificazione, questo processo genera protoni (ioni H+)
che vengono ‘pompati’ dal tessuto del corallo nelle cavità corporee del polipo
dove abbassano il pH e causano la formazione di CO2 dal bicarbonato.
In questo modello, gli ioni di idrogeno vengono scambiati in un rapporto 2:1
col calcio usando l’enzima Calcium ATPase.
Ulteriormente, la CO2 rilasciata è poi resa disponibile come energia
per la fotosintesi dalle zooxantelle.

2H+ + 2HCO3- --> 2CO2 + 2H2O

Nel processo di pompaggio dei protoni, l’area dove avviane la calcificazione
mantiene un pH alto che favorisce la precipitazione di materiale scheletrico.
La calcificazione prende luogo nello strato inferiore di tessuto epidermico
chiamato epitelio calicoblastico.
Questa è l’area dove la superfice esterna del polipo che è in contatto con
l’acqua incontra lo scheletro.
Per calcificare, il calcio e la sorgente di carbonati devono essere disponibili a
queste cellule epidermiche.
L’acqua entra nella cavità corporea attraverso la bocca, dove le componenti
necessarie divengono poi disponibili per l’assimilazione.
Gli scheletri dei coralli crescono verso l’esterno come piatti verticali o spire,
occasionalmente uniti da elementi orizzontali, col risultato di un intreccio o
una stratificazione di carbonato di calcio.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i coralli non producono calcare solido,
ma scheletri variabilmente porosi.
In vari momenti della giornata e della notte, con vari ratei, e attraverso diversi
tipi di processi, sezioni del tessuto corallino dalla parte della calcificazione vengono
sollevati dallo scheletro in piccole aree chiamate lappets.
Da questi piccole tasche, che sono sigillate all’acqua, gli ioni di calcio (Ca 2+)
sono portati all’interno e quelli di idrogeno vengono esportati (H +),
pompandoli nella membrana corallina.
Il pH e la concentrazione di ioni calcio aumenta sostanzialmente nei lappets,
creando le condizioni ideali per la cristallizzazione di carbonato di calcio.
Attraverso una complessa serie di processi enzimatici e biochimici, il calcio
ed i carbonati vengono precipitati sulla superficie esterna delle cellule
calicoblastiche come aragonite.


[QUOTE=zucchen;3227801]ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O


qui mi ero gia perso #12
puoi rispondere alla mia domanda :-))
a me sembra che i coralli crescano maggiormente di notte #13

buddha 19-10-2010 22:39

solo per pignoleria ed onor del vero correggo le formule chimiche

[QUOTE=zucchen;3227801]ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CnH2nOn (che è la formula grezza di un carboidrato, in particolare sarà glucosio C6H12O6+ H2O
2. Respirazione: CnH2nOn + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2+ + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

in questo interessante articolo non parla della temperatura..quinidi il problema è solo la luce? o neanche perchè se tengo il kh alto e quindi molta CO2 e di conseguenza bicarbonati dovrebbe calcificare ugualmente se il corallo trae energia eterotrofa ad es..

ALGRANATI 20-10-2010 07:22

Ragazzi vi prego ....non quotate ogni volta tutto il post degli altri altrimenti diventa un topic illeggibile.

morganwind 21-10-2010 16:23

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2 + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

La produzione di CO2 nelle ultime due reazioni può essere convenientemente
usata come ‘carburante’ nella fotosintesi.

Domanda: nella reazione (3.) di calcificazione se viene fornito al sistema carbonato di sodio (Na2CO3) e non idrogenocarbonato (NaHCO3), viene a mancare solo ed esclusivamente lo ione H senza impatti sulla creazione di CO2, vero carburante del processo do fotosintesi?

buddha 21-10-2010 23:25

il passaggio di idrogeno serve cosi' come a noi) a produrre energia, senza non avrebbero l'energia per vivere e tantomeno per calcificare..

morganwind 21-10-2010 23:51

Buddha...mi spieghi meglio?
vuoi dire che se do carbonato e non bicarbonato mancherebbe la parte energetica?

buddha 22-10-2010 07:09

No in realtà pensavo volessi dare carbonato in quantità e meno luce, dare carbonato o bicarbonato a livello chimico cambia perché il carbonato di sodio alza di più il pH , si danno jn miscela per farne un tampone..

zucchen 22-10-2010 19:45

Quote:

Originariamente inviata da morganwind (Messaggio 3230649)
1

Domanda: nella reazione (3.) di calcificazione se viene fornito al sistema carbonato di sodio (Na2CO3) e non idrogenocarbonato (NaHCO3), viene a mancare solo ed esclusivamente lo ione H senza impatti sulla creazione di CO2, vero carburante del processo do fotosintesi?

ste cose non le mastico cono :-)

buddha 22-10-2010 20:28

Come ti ho già risposti in privato il problema e' togli il sistema tampone carbonati/bicarbonati, il che e' un disastro per gli sbalzi di pH


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