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Paolo Piccinelli 04-12-2008 16:04

Quote:

Paolo, a parte il percolatore a pigne , il secondo stadio lo sai vero come lo vedo...?

Strato di lapillo, flusso moolto lento... etc etc
su questo non avevo il minimo dubbio... in pratica un filtro elos equilibrium dopato!! ;-)

luca2772 04-12-2008 17:34

Esattamente! #25
Dai che ci stiamo avvicinando #22 #22 #22

Resta però da sviscerare ben bene come si adattano i batteri a questo ambiente.

Mi spiego (poi depura):
la nitrificazione avviene in 2 fasi

FASE 1

NH4+ + 3/2 O2 --nitrosomonas-> NO2- + 2H+ + H2O + 66 kcal/mole

In questa fase il pH cala

FASE 2

NO2- + 1/2 O2 --nitrobacter--> NO3- + 18 kcal/mole

L'ossidazione dell'ammonio genera poca energia, quindi i batteri necessitano di molto ammonio da ossidare per crescere.
I batteri chiemio-autotrofi usano come substrato il carbonio inorganico disciolto (la nostra beneamata CO2), e l'ossidazione dell'ammoniaca fornisce l'energia necessaria

denitrificazione
Qui entrano in campo i batteri eterotrofi facoltativi, che riducono il nitrato in presenza di carbonio organico, che deve fornire 5 moli di elettroni per ogni mole di nitrato!

1/5 NO3- + 6/5H+ + e- ---> 1/10 N2 + 3/5 H2O + 17kcal/e-

Notare che durante la denitrificazione il pH tende ad aumentare...
...ed il pH ottimale per la denitrificazione è nel campo 7.0 - 7.5


Come fanno sti poveretti a campare? #24 #24 #24

Tutto porta a pensare che non sia riproducibile la denitrificazione in ambiente otrac, eppure... #18

luca2772 04-12-2008 17:34

Esattamente! #25
Dai che ci stiamo avvicinando #22 #22 #22

Resta però da sviscerare ben bene come si adattano i batteri a questo ambiente.

Mi spiego (poi depura):
la nitrificazione avviene in 2 fasi

FASE 1

NH4+ + 3/2 O2 --nitrosomonas-> NO2- + 2H+ + H2O + 66 kcal/mole

In questa fase il pH cala

FASE 2

NO2- + 1/2 O2 --nitrobacter--> NO3- + 18 kcal/mole

L'ossidazione dell'ammonio genera poca energia, quindi i batteri necessitano di molto ammonio da ossidare per crescere.
I batteri chiemio-autotrofi usano come substrato il carbonio inorganico disciolto (la nostra beneamata CO2), e l'ossidazione dell'ammoniaca fornisce l'energia necessaria

denitrificazione
Qui entrano in campo i batteri eterotrofi facoltativi, che riducono il nitrato in presenza di carbonio organico, che deve fornire 5 moli di elettroni per ogni mole di nitrato!

1/5 NO3- + 6/5H+ + e- ---> 1/10 N2 + 3/5 H2O + 17kcal/e-

Notare che durante la denitrificazione il pH tende ad aumentare...
...ed il pH ottimale per la denitrificazione è nel campo 7.0 - 7.5


Come fanno sti poveretti a campare? #24 #24 #24

Tutto porta a pensare che non sia riproducibile la denitrificazione in ambiente otrac, eppure... #18

Entropy 04-12-2008 17:38

Quoto Tuko (:-)) ) per quanto riguarda il range di ph idoneo alla vita dei batteri: per i nitrificanti (e come per molti altri) valori di 7-8 rappresentano l’optimum, ma anche a pH di 5.5-6-0 c’è “vita” (sicuramente a ritmi minori, ma c'è).
Quello che è invece utile sottolineare riguardo al discorso ANAMMOX è che il problema principale nell’avere un simile processo in vasca è l’impossibilità di selezionarlo e sceglierlo come unico ciclo. Infatti la nitrificazione ossica di ammonio e nitriti comunque avviene (volenti o nolenti) e visto che la velocità di trasformazione da ammonio a nitriti è molto più lenta di quella da nitriti a nitrati (tant’è che i Nitrosomonas risultano sempre la fase limitante del processo di nitrificazione) è difficile avere nel fondo quantità considerevoli di nitriti, perché questi, a differenza degli ioni ammonio e degli ioni nitrato, si formano lentamente e si accumulano difficilmente (con un ciclo a regime, ovviamente). Una soluzione è rappresentata dalla parziale nitrificazione, che non a caso viene spesso utilizzata (ultimamente) negli impianti industriali.
Mi spiego meglio.
Al processo ANAMMOX servono ammonio, nitriti ed assenza di ossigeno. L’ammonio viene prodotto e c’è. I nitriti invece non vengono prodotti in assenza di O2 e vengono consumati (velocemente) dai Nitrobacter in presenza di O2 (poca, 1/3 in meno rispetto al fabbisogno di O2 dei Nitrosomonas). In totale per la nitrificazione servono 2 moli di O2 per mole di ammonio (NH4++2O2→ NO3–+ H2O + 2H+). Con la nitrificazione parziale ne servono solo 0.75 moli e la reazione è la seguente:
NH4++0.75O2→ 0.5NH4++ 0.5NO2–+ 0.5H2O +H+
Da cui si ottiene l’ammonio ed i nitriti per il processo ANAMMOX.
Ma per fare ciò, a livello industriale, si usano dispositivi particolari, come il “membrane aeration bioreactor” (MBR) e operazioni di controllo su temperatura pH e domanda di ossigeno (DO) per ridurre l’attività dei Nitrobacter (NOB, nitrite-oxidizing bacteria) rispetto a quella dei Nitrosomonas (AOB, ammonia-oxidizing bacteria), così da avere abbastanza nitrito per il processo ANAMMOX.
In un acquario, però, (almeno per ora) la vedo più complicata……..

Quote:

600lt lordi....valori di partenza ph 5.6 kh2 ms 200
dopo 15 gg senza cambi 230ms ph 5.4-5.5 kh2 forse meno
3 settimane senza cambi 265ms ph 5.2-5,3 kh 1 forse meno
Questo avvalora la tesi esposta nel mio ultimo post...... #36#

Quote:

se abbiamo ,a valori acidi, una popolazione batterica ridotta non sarebbe meglio in una vasca avere un filtro sovradimensionato che uno ridotto come da protocollo OTRAC?
Sono completamente d'accordo, anzi l'accoppiata filtro interno + filtro esterno (in vasche grandi) potrebbe avere il suo perchè. E si può vagliare senz’altro anche l’uso di una sump (per chi se lo può permettere……).
Ma sottolineo e ribadisco la mia opinione sulla gestione O.TR.AC. : il ruolo delle piante è molto importante per mantenere stabile il sistema e ne semplifica decisamente la gestione. Idem per l'uso della torba e per il letto di foglie di varia natura. E l'uso di un fondo alto (e anche fertilizzato) non lo trovo affatto problematico (almeno non più della gestione di fanghi attivi nel filtro interno) e anzi può sicuramente aiutare e supportare la resilienza e la resistenza dell'acquario. #36#
Ovviamente ci vuole sempre e comunque "occhio allenato" e un pò di manico (non è certamente un allestimento da suggerire ad un neofita). :-)

P.S.: per la questione monitoraggio e confronto dati ed evoluzione vasche, disponibilissimo.... :-))

Entropy 04-12-2008 17:38

Quoto Tuko (:-)) ) per quanto riguarda il range di ph idoneo alla vita dei batteri: per i nitrificanti (e come per molti altri) valori di 7-8 rappresentano l’optimum, ma anche a pH di 5.5-6-0 c’è “vita” (sicuramente a ritmi minori, ma c'è).
Quello che è invece utile sottolineare riguardo al discorso ANAMMOX è che il problema principale nell’avere un simile processo in vasca è l’impossibilità di selezionarlo e sceglierlo come unico ciclo. Infatti la nitrificazione ossica di ammonio e nitriti comunque avviene (volenti o nolenti) e visto che la velocità di trasformazione da ammonio a nitriti è molto più lenta di quella da nitriti a nitrati (tant’è che i Nitrosomonas risultano sempre la fase limitante del processo di nitrificazione) è difficile avere nel fondo quantità considerevoli di nitriti, perché questi, a differenza degli ioni ammonio e degli ioni nitrato, si formano lentamente e si accumulano difficilmente (con un ciclo a regime, ovviamente). Una soluzione è rappresentata dalla parziale nitrificazione, che non a caso viene spesso utilizzata (ultimamente) negli impianti industriali.
Mi spiego meglio.
Al processo ANAMMOX servono ammonio, nitriti ed assenza di ossigeno. L’ammonio viene prodotto e c’è. I nitriti invece non vengono prodotti in assenza di O2 e vengono consumati (velocemente) dai Nitrobacter in presenza di O2 (poca, 1/3 in meno rispetto al fabbisogno di O2 dei Nitrosomonas). In totale per la nitrificazione servono 2 moli di O2 per mole di ammonio (NH4++2O2→ NO3–+ H2O + 2H+). Con la nitrificazione parziale ne servono solo 0.75 moli e la reazione è la seguente:
NH4++0.75O2→ 0.5NH4++ 0.5NO2–+ 0.5H2O +H+
Da cui si ottiene l’ammonio ed i nitriti per il processo ANAMMOX.
Ma per fare ciò, a livello industriale, si usano dispositivi particolari, come il “membrane aeration bioreactor” (MBR) e operazioni di controllo su temperatura pH e domanda di ossigeno (DO) per ridurre l’attività dei Nitrobacter (NOB, nitrite-oxidizing bacteria) rispetto a quella dei Nitrosomonas (AOB, ammonia-oxidizing bacteria), così da avere abbastanza nitrito per il processo ANAMMOX.
In un acquario, però, (almeno per ora) la vedo più complicata……..

Quote:

600lt lordi....valori di partenza ph 5.6 kh2 ms 200
dopo 15 gg senza cambi 230ms ph 5.4-5.5 kh2 forse meno
3 settimane senza cambi 265ms ph 5.2-5,3 kh 1 forse meno
Questo avvalora la tesi esposta nel mio ultimo post...... #36#

Quote:

se abbiamo ,a valori acidi, una popolazione batterica ridotta non sarebbe meglio in una vasca avere un filtro sovradimensionato che uno ridotto come da protocollo OTRAC?
Sono completamente d'accordo, anzi l'accoppiata filtro interno + filtro esterno (in vasche grandi) potrebbe avere il suo perchè. E si può vagliare senz’altro anche l’uso di una sump (per chi se lo può permettere……).
Ma sottolineo e ribadisco la mia opinione sulla gestione O.TR.AC. : il ruolo delle piante è molto importante per mantenere stabile il sistema e ne semplifica decisamente la gestione. Idem per l'uso della torba e per il letto di foglie di varia natura. E l'uso di un fondo alto (e anche fertilizzato) non lo trovo affatto problematico (almeno non più della gestione di fanghi attivi nel filtro interno) e anzi può sicuramente aiutare e supportare la resilienza e la resistenza dell'acquario. #36#
Ovviamente ci vuole sempre e comunque "occhio allenato" e un pò di manico (non è certamente un allestimento da suggerire ad un neofita). :-)

P.S.: per la questione monitoraggio e confronto dati ed evoluzione vasche, disponibilissimo.... :-))

Paolo Piccinelli 05-12-2008 12:08

Ho cancellato l'excursus sulla sump, che ritengo interessante riproporre in altro loco:

http://www.acquariofilia.biz/viewtop...379410#2379410

:-))

Paolo Piccinelli 05-12-2008 12:08

Ho cancellato l'excursus sulla sump, che ritengo interessante riproporre in altro loco:

http://www.acquariofilia.biz/viewtop...379410#2379410

:-))

Paolo Piccinelli 08-12-2008 12:21

Che bello avere il lunedì di vacanza, si ha il tempo di pasticciare con l'acquario... io ieri ho fatto questo, vediamo cosa salta fuori: #24 #24

http://acquariofilia.biz/viewtopic.p...384611#2384611

Paolo Piccinelli 08-12-2008 12:21

Che bello avere il lunedì di vacanza, si ha il tempo di pasticciare con l'acquario... io ieri ho fatto questo, vediamo cosa salta fuori: #24 #24

http://acquariofilia.biz/viewtopic.p...384611#2384611

flashg 17-12-2008 13:32

adesso conduco anche io un otrac!!!!!! da qualche giorno ,una settimana circa , il mio 450 litri con i discus ,in cui si intravedono le prime ripro dei ram, il ph si e' stabilizzato da solo ,senza ausilio della co2...
sto facendo varie prove e a seconda di come oriento il filtro interno sulla superfice dell'acqua posso avere un ph compreso tra 5,5 e 6,2 .ovviamente non oscilla ma se lo punto in alto ho6,2 se lo punto in basso ho 5,5 .adesso lo sto tenendo in alto e sto stabile a 6,2 il giorno la notte cala 6,1.
e' da circa un mese che reintegro con i sali del metodo otrac quelli della pagina iniziale,preparati dalle sapienti mani di perrycox,la conducibilita' la tengo costante a 150ms a 30 gradi ,quindi a 20grad, come si dovrebbe misurare, sara' ancora piu' bassa.
ho il camnbio continuo di circa 15 litri al giorno di osmosi diretta , ora mi chiedo e vi chiedo questo secondo voi e' sintomo che l'acquario si sta' stabilizzando oppure che e' precipitato il kh e allora qualcosa non va?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:32.

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