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Ma insomma ....
Una ricettina facile non ce la date ??:-)):-D#25>:-(#12#rotfl# |
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Scusa Vinciolo,
come vedi dalle faccine e se leggi i miei immediatamente precedenti interventi era solo per scherzare ! Nei 2 post subito antecedenti avevo parlato proprio del fatto che probabilmente a voler essere davvero pignoli si avrebbe bisogno di protocolli di fertilizzazione differenti per ogni specie diversa e aggiungerei anche in base alle condizioni di illuminazione temperatura etc differenti. non si può proprio fare una ricettina uguale per tutti i casi e tutti gli acquari, già le differenti qualità/quantità di mangime e di pesci e invertebrati presenti nell'acquario (oltre ai differenti filtraggi e relative colonie batteriche , con relativa differenza di BOD ) pretendono dosaggi differenti dei vari nutrienti. Aggiungiamoci le differenze a volte enormi nelle necessità delle ns amate piante...... |
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Non siamo obbligati a metterli, ma se ci fidiamo di un protocollo che li contiene, si, siamo obbligati a metterli. Inoltre tieni presente che i cosiddetti "Titoli" delle sostanze non sono completi e potresti averne anche se no sono dichiarati. Siccome nutrirsi costa energie, se la natura ha fatto si che normalmente le piante li assorbano allora un mitivo c'è. Che io sappia l'unico elemento che è necessario, ma viene assorbito in quantità più alte del dovuto è il calcio. Non è traslocabile e non ha senso neanche parlare di riserve. Ci sono molti documenti sul web che spiegano la funzione di ogni specifico elemento, ti raccomando solo di leggerne più di uno, incrociando le informazioni per avere un quadro più completo. |
Vescicularia dubiana
Aegagrofila linnaei Cryptocoryne balansae Cryptocoryne wenditii Anubias lanceolata Pogostemon helferi Echinodorus tenellus E' presto per valutare gli effetti: ho appena iniziato. Prima di fertilizzare solo la Cryptocoryne wenditii (una cultivar dalle foglie lievemente rossiccie) ha manifestato qualcosa di simile ad una carenza di ferro solo su alcune foglie. Le altre piante non dovrebbero richiederne molto, tanto che non hanno mai "protestato", a loro modo s'intende, per l'assenza. Va considerato che quando il dosaggio è discontinuo (per esempio una o due volte a settimana) si deve andare in eccesso per garantire una copertura nel tempo. Tieni presente che il limite, spesso indicato in 1 mg/l, nell'intervista alla sachem di acquaportal è 0,5 mg/l (lo ritengo idoneo per piante poco esigenti in fatto di ferro). Il dosaggio in continuo a goccia dovrebbe garantire da solo una costanza di disponibilità. Se consideriamo che di solito il ferro gluconato viene dosato in ragione di 1 volta al giorno (perchè è soggetto a precipitazioni) un calcolo spannometrico ci dice che 0,5 mg/l/24 h=0,02 mg/l in media (la cosa non è così squisitamente semplice, ma prendiamola con approssimazione). Pertanto ritengo che 0,05 mg/l costanti sia un buon valore di partenza da aggiustarsi poi in base alla risposta delle piante. |
Il problema del rame è che facilmente diventa tossico , e per animali sensibili può esserlo anche a dosaggi bassi,
quanto bassi esattamente non è facile stabilirlo (anche qui necessaria ricerchina per vedere se ci siano prove tossicologiche sui vari animali da noi allevati e gli effetti sul lungo termine, sul breve ,pochi giorni, sappiamo che molti pesci tollerano concentrazioni elevate come quelle contenute in alcuni medicinali mentre le stesse sono letali per molti invertebrati ) ma io proprio non me la sento di somministrare le dosi contenute in quasi tutte le ricettine pronte con il mikrom o simili. Faccio una domanda ulteriore , la forma di rame contenuta in questi prodotti è davvero assimilabile dalle piante? Non è che accade come per gli integratori alimentari per uso umano in cui è conenuto rame che purtroppo è in forma che l'organismo non assimila quasi per nulla e che (a parere del più grande esperto al mondo del settore ) parrebbe addirittura potenzialmente dannosa e che va anche a contrastare l'azione ancor più importante dello zinco ? Allevando anche pesci nell'acquario e qualche invertebrato il dubbio è legittimo, non è che somministriamo ciò che forse non è indispensabile se non si utilizza solo acqua ad osmosi e rischiamo magari di fare qlc danno ? Non esiste in commercio un integratore simile al mikrom ma senza o con ancor meno rame ? Alcuni elementi sono utili a volte soprattutto per fini non indispensabili, ad esempio l'alluminio viene fornito come integratore per le ortensie per far diventare di un bel blu carico i fiori , ma se le ortensie le dovessimo mangiare glielo daremmo tutto quell'alluminio ? I nostri animali nell'acqua ci devono vivere , a meno che ci dedichiamo solo alle piante allora ritiro ogni dubbio ed è lecito provare qls cosa non le danneggi. Quanta è la quantità di rame minima al di sotto della quale non avviene il corretto sviluppo della pianta ( fioritura e fruttificazione escluse ) ? E' stata mai determinata per le piante acquatiche (almeno in media) ? |
guarda per certo posso assicurarti che se vedi la composizione a secco delle piante e dosi il mikrom per avere 0,15mg/l di ferro(l'altro 0,15mg/l di ferro va somministrato con ferro DTPA) il rame si trova perfettamente con la composizione a secco in oltre io lo uso ormai da anni ed ho in vasca red cherry e blu tigher(caridine) più 2-3 neretine zebrate(ho avuto anche discus enon sono morti) e posso assicurarti che il rame che si dosa non è assolutamente dannoso ed in proporzione con gli altri elementi
l'unico che nel mikrom è un pò altro è il Molibdeno (Mo) ma facilmente eliminabile con cambi settimanali di acqua... composizione(espressa in mg/l) del mikrom dosando 0,15mg/l di Fe Fe 0,150+0,15mg/l di FeDTPA o altro Mn 0,150 B 0,019 un po carente va aggiustato Mo 0,008 un po eccessivo Zn 0,038 un pò carente va aggiustato Cu 0,019 |
Grazie Vinciolo ,
mi rassicuri sul funzionamento del Mikrom che vorrei provare. Al limite proverò un dosaggio ancor più basso ed aggiusterò il ferro aumentando la quantità di quello aggiunto al Mikrom per mantenere il rame a livelli ancor più bassi. Hai notato sofferenza nelle lumache (dovrebbero cmq essere più resistenti dei gamberetti al rame ) ? Hai preso in considerazione altre fonti di potassio come il citrato, l'aspartato o addirittura il tartrato (di questo non ricordo il nome completo, ma so che genera una reazione acida e mi pare si usi in enologia) per evitare l'accumulo di solfati ? |
il rame non da nessun problema
per il potassio uso bi-carbonato e solfato |
ragazzi ma nessun altro sta provando a fare un po di conti?...nessuno sta provando di fertilizzare?
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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