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luca4 05-05-2012 21:19

Ma insomma ....
Una ricettina facile non ce la date ??:-)):-D#25>:-(#12#rotfl#

vinciolo88piy 05-05-2012 22:48

Quote:

Originariamente inviata da luca4 (Messaggio 1061633498)
Ma insomma ....
Una ricettina facile non ce la date ??:-)):-D#25>:-(#12#rotfl#

abbiamo dato la composizione a secco delle piante, abbiamo dato i conti come sviluppare la ricetta ora quella la devi fare tu e poi se vuoi la posti e chiedi conferma di quello che hai fatto...

luca4 06-05-2012 00:09

Scusa Vinciolo,
come vedi dalle faccine e se leggi i miei immediatamente precedenti interventi era solo
per scherzare !
Nei 2 post subito antecedenti avevo parlato proprio del fatto che probabilmente a voler essere
davvero pignoli si avrebbe bisogno di protocolli di fertilizzazione differenti per ogni specie diversa
e aggiungerei anche in base alle condizioni di illuminazione temperatura etc differenti.
non si può proprio fare una ricettina uguale per tutti i casi e tutti gli acquari, già le differenti
qualità/quantità di mangime e di pesci e invertebrati presenti nell'acquario (oltre ai differenti
filtraggi e relative colonie batteriche , con relativa differenza di BOD ) pretendono dosaggi
differenti dei vari nutrienti.
Aggiungiamoci le differenze a volte enormi nelle necessità delle ns amate piante......

MarcoA 06-05-2012 09:32

Quote:

Originariamente inviata da luca4 (Messaggio 1061633478)
Un dubbio :
Ma non converrebbe chiedere a qualche biologo esperto se alcuni degli elementi presenti in tracce
nei vegetali acquatici siano davvero necessari ?
Mi spiego meglio , se alcuni elementi sono presenti in quantità bassissime FORSE (io non lo so altrimenti darei la risposta ) non sono indispensabili per la corretta crescita delle piante , o forse sono necessari solo per attività della pianta che possono o meno interessarci (fioritura, fruttificazione, produzione dei semi o produzione di sostanze da parte della pianta come sostanze antibiotiche, velenose ed altro a cui molti di noi potrebbero non essere interessati dato che non ci servono per i ns scopi, per un biologo invece probabilmente saranno il fulcro dei propri studi).
Addirittura alcune sostanze in un ambiente limitato e popolato di pesci potrebbero risultare più nefaste che utili in caso di disfacimento di piante che ne accumulino quantità elevate (come può accadere con certe oloturie nell'acquario marino).
Rame, cromo , nichel solfato etc. siamo sicuri che non sia meglio evitare di somministrarne ?
Le necessità delle piante acquatiche (e qui potrebbero poi esserci esigenze diverse tra le une e le altre, dato che in natura non troviamo 100-200 specie acquatiche tutte concentrate in una decina di acquari , ma sparpagliate in ecosistemi vasti e differenziati ) potrebbero per quanto riguarda la coltivazione in vasca non essere così legate alla presenza di tracce di certi elementi , che cmq utilizzando un po' di acqua non demineralizzata probabilmente dovremmo riuscire a garantire.
Per essere davvero scientifici dovremmo testare come nei laboratori su ogni singola specie cavia il protocollo più adatto e poi vedere come mediare il tutto in base alle specie da coltivare assieme, ma per dei semplici acquariofili con poche vasche a disposizione la vedo duretta.....
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Non vorrei che ci si volesse complicare la vita come si è costretti a fare per gli acquari marini, ma li vi è una necessità dovuta al fatto di partire dall'acqua ad osmosi per dover arrivare ad una che sia simile a quella marina e dalla criticità nell'allevamento di specie che mal tollerano cambiamenti e privazioni essendo abituate a vivere in ambienti stabilissimi e quasi omogenei (il mare è grande).
Noi invece trattiamo con specie molto più adattabili e con minori esigenze .
Poi se vogliamo davvero ottenere il meglio credo saremo costretti ad allevare ogni singola specie o poche specie con una prefissata "ricetta di vita" , ma in tal caso forse è meglio cercare di vedere cosa abbiano a tal
proposito già eviscerato i biologi che si siano occupati nello specifico della singola specie.

Fra i tre che hai citato il rame è provato a cosa serve, il nichel e il cromo non sono contemplati nelle tabelle della composizione secca delle piante, pertanto credo siano li per altri motivi, per esempio di stabilità dello specifico fertilizzante, perchè solo alcune piante lo richiedono o per chissà quale altro motivo. Ho insistito un po' sulla presenza di questo tipo di eccepienti alcune pagine fa, ma nessuno ha saputo dare una risposta. Siccome questa discussione è frequentata da gente che conosce molto bene le piante è lecito supporre che il loro scopo sia chimico o economico, più che biologico. Se ci fai sapere l'opinione del biologo che consulterai la terremo sicuramente in considerazione.

Non siamo obbligati a metterli, ma se ci fidiamo di un protocollo che li contiene, si, siamo obbligati a metterli. Inoltre tieni presente che i cosiddetti "Titoli" delle sostanze non sono completi e potresti averne anche se no sono dichiarati.

Siccome nutrirsi costa energie, se la natura ha fatto si che normalmente le piante li assorbano allora un mitivo c'è. Che io sappia l'unico elemento che è necessario, ma viene assorbito in quantità più alte del dovuto è il calcio. Non è traslocabile e non ha senso neanche parlare di riserve. Ci sono molti documenti sul web che spiegano la funzione di ogni specifico elemento, ti raccomando solo di leggerne più di uno, incrociando le informazioni per avere un quadro più completo.

MarcoA 06-05-2012 10:34

Vescicularia dubiana
Aegagrofila linnaei
Cryptocoryne balansae
Cryptocoryne wenditii
Anubias lanceolata
Pogostemon helferi
Echinodorus tenellus

E' presto per valutare gli effetti: ho appena iniziato.
Prima di fertilizzare solo la Cryptocoryne wenditii (una cultivar dalle foglie lievemente rossiccie) ha manifestato qualcosa di simile ad una carenza di ferro solo su alcune foglie. Le altre piante non dovrebbero richiederne molto, tanto che non hanno mai "protestato", a loro modo s'intende, per l'assenza.

Va considerato che quando il dosaggio è discontinuo (per esempio una o due volte a settimana) si deve andare in eccesso per garantire una copertura nel tempo. Tieni presente che il limite, spesso indicato in 1 mg/l, nell'intervista alla sachem di acquaportal è 0,5 mg/l (lo ritengo idoneo per piante poco esigenti in fatto di ferro).

Il dosaggio in continuo a goccia dovrebbe garantire da solo una costanza di disponibilità. Se consideriamo che di solito il ferro gluconato viene dosato in ragione di 1 volta al giorno (perchè è soggetto a precipitazioni) un calcolo spannometrico ci dice che 0,5 mg/l/24 h=0,02 mg/l in media (la cosa non è così squisitamente semplice, ma prendiamola con approssimazione). Pertanto ritengo che 0,05 mg/l costanti sia un buon valore di partenza da aggiustarsi poi in base alla risposta delle piante.

luca4 06-05-2012 22:16

Il problema del rame è che facilmente diventa tossico , e per animali sensibili può esserlo anche a dosaggi bassi,
quanto bassi esattamente non è facile stabilirlo (anche qui necessaria ricerchina per vedere se ci siano prove tossicologiche sui vari animali da noi allevati e gli effetti sul lungo termine, sul breve ,pochi giorni, sappiamo che molti pesci tollerano concentrazioni elevate come quelle contenute in alcuni medicinali mentre le stesse sono letali per molti invertebrati ) ma io proprio non me la sento di somministrare le dosi contenute in quasi tutte le ricettine pronte con il mikrom o simili.
Faccio una domanda ulteriore , la forma di rame contenuta in questi prodotti è davvero assimilabile dalle piante?
Non è che accade come per gli integratori alimentari per uso umano in cui è conenuto rame che purtroppo è in forma che l'organismo non assimila quasi per nulla e che (a parere del più grande esperto al mondo del settore ) parrebbe addirittura potenzialmente dannosa e che va anche a contrastare l'azione ancor più importante dello zinco ?
Allevando anche pesci nell'acquario e qualche invertebrato il dubbio è legittimo, non è che somministriamo ciò che forse non è indispensabile se non si utilizza solo acqua ad osmosi e rischiamo magari di fare qlc danno ?
Non esiste in commercio un integratore simile al mikrom ma senza o con ancor meno rame ?
Alcuni elementi sono utili a volte soprattutto per fini non indispensabili, ad esempio l'alluminio viene fornito come integratore per le ortensie per far diventare di un bel blu carico i fiori , ma se le ortensie le dovessimo mangiare glielo daremmo tutto quell'alluminio ? I nostri animali nell'acqua ci devono vivere , a meno che ci dedichiamo solo alle piante allora ritiro ogni dubbio ed è lecito provare qls cosa non le danneggi.
Quanta è la quantità di rame minima al di sotto della quale non avviene il corretto sviluppo della pianta
( fioritura e fruttificazione escluse ) ? E' stata mai determinata per le piante acquatiche (almeno in media) ?

vinciolo88piy 07-05-2012 10:21

guarda per certo posso assicurarti che se vedi la composizione a secco delle piante e dosi il mikrom per avere 0,15mg/l di ferro(l'altro 0,15mg/l di ferro va somministrato con ferro DTPA) il rame si trova perfettamente con la composizione a secco in oltre io lo uso ormai da anni ed ho in vasca red cherry e blu tigher(caridine) più 2-3 neretine zebrate(ho avuto anche discus enon sono morti) e posso assicurarti che il rame che si dosa non è assolutamente dannoso ed in proporzione con gli altri elementi

l'unico che nel mikrom è un pò altro è il Molibdeno (Mo) ma facilmente eliminabile con cambi settimanali di acqua...

composizione(espressa in mg/l) del mikrom dosando 0,15mg/l di Fe
Fe 0,150+0,15mg/l di FeDTPA o altro
Mn 0,150
B 0,019 un po carente va aggiustato
Mo 0,008 un po eccessivo
Zn 0,038 un pò carente va aggiustato
Cu 0,019

luca4 07-05-2012 23:41

Grazie Vinciolo ,
mi rassicuri sul funzionamento del Mikrom che vorrei provare.
Al limite proverò un dosaggio ancor più basso ed aggiusterò il ferro
aumentando la quantità di quello aggiunto al Mikrom per mantenere
il rame a livelli ancor più bassi.
Hai notato sofferenza nelle lumache (dovrebbero cmq essere più resistenti dei
gamberetti al rame ) ?
Hai preso in considerazione altre fonti di potassio come il citrato, l'aspartato o
addirittura il tartrato (di questo non ricordo il nome completo, ma so che genera una reazione
acida e mi pare si usi in enologia) per evitare l'accumulo di solfati ?

vinciolo88piy 08-05-2012 09:35

il rame non da nessun problema

per il potassio uso bi-carbonato e solfato

vinciolo88piy 10-05-2012 10:00

ragazzi ma nessun altro sta provando a fare un po di conti?...nessuno sta provando di fertilizzare?


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