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Stefano G. 16-01-2013 20:22

non è più semplice ed economico riciclare l'acqua dei cambi ? ;-)

kialilly 16-01-2013 20:31

Non so, da quello che avevo letto ci sono pareri discordanti sul riciclo del'acqua, anche se passata al microonde... c'era chi diceva che restano dentro gli organismi fatti fuori dalle microonde e si decompongono e la cosa non sembrava positiva. Ho appena letto che a uno che aveva avuto problemi di ripetuti collassi veniva detto di usare solo acqua nuova, visto che sono alla mia prima esperienza non volevo correre rischi!

Stefano G. 16-01-2013 20:33

gli organismi uccisi dal microonde in cosa si trasformano ??

ammoniaca , nitriti , nitrati e fosfati ;-)

di cosa si "nutrono" le alghe ??

ammoniaca , nitriti , nitrati e fosfati ;-)

kialilly 16-01-2013 20:51

In effetti l'avevo pensato anch'io che in teoria è proprio il caso di dire "tutto fa brodo", ma ero perplessa dal fatto che a chi aveva problemi spesso veniva detto che era colpa dell'acqua di riciclo. Per quello mi sembrava più sicuro piuttosto usare l'acqua minerale! All'inizio avevo pensato all'acqua di rubinetto ma ho pensato che lì ci siano davvero troppe schifezze!

ALGRANATI 16-01-2013 21:27

in genere chi ha problemi con il phito o utilizza contenitori sporchi oppure inquina le colture con rotiferi o gocce d'acqua della vasca che in brevissimo colonizzano con i batteri e i microorganismi il phito.

l'acqua dei Cambi passata nel forno va benissimo e oltre tutto anche rimettendola in vasca non ti cambia minimamente nulla nemmeno in una vasca piccolina come la tua.

kialilly 16-01-2013 21:52

Ok, visti i vostri pareri positivi allora non mi preoccupo di fertilizzare, per ora aspetto che la coltura maturi e se ce la farà poi procederò ad usare l'acqua sterilizzata della vasca.
Mi resta però un dubbio: visto che ambiamo ad avere nitrati e fosfati a zero, non è un po' povera per permettere la crescita del phyto?

Stefano G. 16-01-2013 21:55

nitrati e fosfati a zero ...... che impediscano la crescita di fitoplancton penso non esistano in nessuna vasca
dovrebbero essere a livelli non misurabili neppure con apparecchiature da laboratorio

kialilly 16-01-2013 22:04

Ok, non avevo idea di quanti nutrienti fossero necessari per permetterne lo sviluppo!
Se non sbaglio da una tabella che avevo trovato sul forum con la composizione del Guillard avevo visto che addirittura riportava per la soluzione di coltura 75 mg/l di NaNO3, per questo pensavo ci volesse un'acqua molto carica.

Stefano G. 16-01-2013 22:10

Quote:

Originariamente inviata da kialilly (Messaggio 1062044304)
Ok, non avevo idea di quanti nutrienti fossero necessari per permetterne lo sviluppo!
Se non sbaglio da una tabella che avevo trovato sul forum con la composizione del Guillard avevo visto che addirittura riportava per la soluzione di coltura 75 mg/l di NaNO3, per questo pensavo ci volesse un'acqua molto carica.

ti metto un passaggio di Camillo che spiega le quantità di fertilizzante ;-)
Quote:

Originariamente inviata da GROSTIK (Messaggio 1061230655)
Altra questione che spesso viene tirata fuori è l'eventuale problematica legata all'uso di fertilizzanti (lasciando perdere quelle per piante verdi che si usava in passato che presentavano un alto contenuto di rame), tenendo presente che in casa non tutti hanno i mezzi per poter fare analisi (centrifughe fotometri ecc ...) ho fatto un paio di conti per dimostrare che non c'è pericolo per le nostre vasche se si rispettano i giusti tempi di maturazione :-)
il fertilizzante guillard F/2 (quello citato in questi topic) contine tra gli ingredienti principali:

NaNO3 (nitrato di sodio)
attraverso i conti mi massa atomica in base alla concentrazione presente nel medium in partenza la quantità di NO3 è di circa 54,75ppm
NaH2PO4-H20 (diidrogenofosfato monoidratato)
come sopra la quantità di PO4 è di circa 3,45ppm

quindi questa è la quantità indicativamente di NO3 e PO4 che noi andiamo ad introdurre quando fertilizziamo il nostro fito, se si prende in considerazione la curva di crescita della coltura (vedi link in evidenza tradotto da Samual), sempre in base ad articoli e bibliografia una coltura (con reattori idonei) consuma un valore intorno al 90% di N e P dopo 10gg a temperatura di 25°C e di una certa densità algale ...... anche ipotizzando che le nostre produzioni domestiche abbiamo una resa inferiore diciamo un 50% di abbattimento in meno (per esagerare) alla fine avremo NO3 a 38,3ppm e PO4 a 1,03ppm
supponiamo di somministrare 100 ml di fito ad una vasca di 100 litri la quantità facciamo i conti ed ecco che l'apporto di:
NO3 diventa 0,024 ppm
PO4 diventa 0,001 ppm
delle quantità ridicole ..... nonostante la resa del reattore sia stata sottostimata ;-)


kialilly 16-01-2013 22:16

Ti ringrazio, questo post l'avevo visto proprio prima ma me l'ero dimenticato! Però in qualche modo conferma che l'acqua di coltura debba essere carica di nitrati, visto che una volta concimata parte da 54 mg/l.


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