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Si e' quello che ho fatto: stavo cercando di diffondere come si fa a calcolare. La maggiorparte dei sali si trova in commercio. Quelli che non si trovano in commercio spesso mancano anche nelle ricette PMDD.
Capisci perchè nella mia visione eravamo "IN TOPIC"? Siccome non è banale io stesso ,in calce di una piccola infarinatura, ho chiesto di postare le domande chimiche nella sezione di chimica. |
Ciao domani ricomincio la fertilizzazione PMDD con la mia ricetta in due fasi che ho postato in precedentza. questa volta con dosi di 2,5ml ogni 100 litri tre giorni soluzione uno e 1 giorno soluzione 2.
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vinciolo88piy so che su ebay lo trovo ma se devo prendere solo quello con la spedizione mi costa meno quello seachem in negozio:-) |
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quello li ti dura almeno 3-5 anni...quindi vedi un po se si risparmia o no;-) |
Ho iniziato oggi il dosaggio della formulazione di microelementi da sali di farmacia, basata sulla composizione a secco delle piante. Per ora sono riuscito a dare copertura a Fe, Cu, Zn, B, S, Cl. Ho già in casa il Mo, ma la preparazione è un po' più laboriosa e sarà cosa dei prossimi giorni. Il Mn è un po' più difficile da procurarsi.
Ca e Mg li lascio stare perchè basta già il gH a fornirli. Sbloccati i micro e con la fauna che produce P ed N prevedo già carenze di K. Il prossimo passo sarà appunto il dosaggio di questo macroelemento. Adesso si tratta di osservare le piante e vedere dove si verificano carenze o eccessi. Quote:
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io ho cambiato la formulazione del ferro chelato(prima solo EDTA) ora EDTA,DTPA,EDDHA in quanto la Tonina Belem e fluviatilis non sembrano tollerare molto questo tipo di fertilizzazione cosa diversa per le altre piante che crescono molto bene sopratutto gli eriocaulon cambiata ance leggermente la formulazione dei micro se riesco in serata metto un paio di foto |
Uso ferro gluconato e lo doso goccia a goccia con l'acqua di reintegro, quindi è un po' diversa la questione: punto ad avere valori che si aggirano con costanza intorno agli 0,05 mg/l. In queste condizioni dovrebbe essere assorbito dalle piante prima di potersi ossidare. Ora sto facendo il makeup della vasca (nella tanica ho inserito la quantità per trattare tutta la vasca, non quella per la sola acqua di reintegro). Siamo a metà tanica e rilevo valori che si aggirano intorno a 0,025 ed il conto torna.
Per rispondere alla tua domanda si, devi chelarlo e le sostanze che hai citato sono le più usate, quindi vanno bene, ma non potremo confrontare le nostre due esperienze perchè le strade intraprese sono diverse. Non ho chelato gli altri micro, perchè in conentrazioni molto basse e meno soggetti ad ossidazione. Vediamo se va bene così. |
ma non è un po bassa la concentrazione di ferro? con che tipo di pinte stai testando?
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Un dubbio :
Ma non converrebbe chiedere a qualche biologo esperto se alcuni degli elementi presenti in tracce nei vegetali acquatici siano davvero necessari ? Mi spiego meglio , se alcuni elementi sono presenti in quantità bassissime FORSE (io non lo so altrimenti darei la risposta ) non sono indispensabili per la corretta crescita delle piante , o forse sono necessari solo per attività della pianta che possono o meno interessarci (fioritura, fruttificazione, produzione dei semi o produzione di sostanze da parte della pianta come sostanze antibiotiche, velenose ed altro a cui molti di noi potrebbero non essere interessati dato che non ci servono per i ns scopi, per un biologo invece probabilmente saranno il fulcro dei propri studi). Addirittura alcune sostanze in un ambiente limitato e popolato di pesci potrebbero risultare più nefaste che utili in caso di disfacimento di piante che ne accumulino quantità elevate (come può accadere con certe oloturie nell'acquario marino). Rame, cromo , nichel solfato etc. siamo sicuri che non sia meglio evitare di somministrarne ? Le necessità delle piante acquatiche (e qui potrebbero poi esserci esigenze diverse tra le une e le altre, dato che in natura non troviamo 100-200 specie acquatiche tutte concentrate in una decina di acquari , ma sparpagliate in ecosistemi vasti e differenziati ) potrebbero per quanto riguarda la coltivazione in vasca non essere così legate alla presenza di tracce di certi elementi , che cmq utilizzando un po' di acqua non demineralizzata probabilmente dovremmo riuscire a garantire. Per essere davvero scientifici dovremmo testare come nei laboratori su ogni singola specie cavia il protocollo più adatto e poi vedere come mediare il tutto in base alle specie da coltivare assieme, ma per dei semplici acquariofili con poche vasche a disposizione la vedo duretta..... ------------------------------------------------------------------------ Non vorrei che ci si volesse complicare la vita come si è costretti a fare per gli acquari marini, ma li vi è una necessità dovuta al fatto di partire dall'acqua ad osmosi per dover arrivare ad una che sia simile a quella marina e dalla criticità nell'allevamento di specie che mal tollerano cambiamenti e privazioni essendo abituate a vivere in ambienti stabilissimi e quasi omogenei (il mare è grande). Noi invece trattiamo con specie molto più adattabili e con minori esigenze . Poi se vogliamo davvero ottenere il meglio credo saremo costretti ad allevare ogni singola specie o poche specie con una prefissata "ricetta di vita" , ma in tal caso forse è meglio cercare di vedere cosa abbiano a tal proposito già eviscerato i biologi che si siano occupati nello specifico della singola specie. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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