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roby78, i vetri ogni quanto li pulivi?
crescevano?la calcificazioni , da quel che si legge, dovrebbe essere inibita con po4 >0.1...spiegaci #17 |
Ciao, vi riporto delle info... consiglio di partire con dosi inferiori a quelle indicate sulla linea guida e di aumentare dopo qualche settimana.
Fondamentale è il movimento che deve essere "giusto". In mancanza di un movimento adeguato, si può avere un abbassamento di ossigeno e del ph... oltre a produrre idrogeno solforoso. Platine biancastre sui vetri indica una produzione eccessiva di batteri. NP-reducing BioPellets nasce dall'esigenza di tanti acquariofili che vogliono fornire ai proprio acquario una vasta quantità di cibo senza impattare negativamente la qualità della propria acqua. L'allevamento di specie marine che richiedono grandi quantità di cibo ha fatto un grande passo in avanti attraverso l'utilizzo di questo nuovo prodotto; esempi di specie sono pesci come Anthias, coralli come Dendronephtya species e varie tipologie di filtratori. Alla base del sistema vi è il DOC; dosare carbonio (DOC - Dissolved organic carbon) rende l'acqua più cristallina rafforzando la resa della propria illuminazione sull'acquario, riduce ecessi di NO3 e PO4 ed apporta conseguenti beneifts ai coralli sino a fornire intrinsecamente una ricca fonte di cibo. Come lavorano L'effetto positivo degli NP-reducing BioPellets sulla qualità dell'acqua è basato sul principio dell'immobilizzazione. NP-reducing BioPellets sono composti da polimeri (macromolecole) biologicamente degradabili che possono essere utilizzati in un filtro a letto fluido o in un canister filter (filtro a cestello). I pellets permettono la crescita di batteri aerobici (organismi il cui metabolismo è basato sull'ossigeno molecolare) che conseguentemente consumeranno nitrati e fosfati simultaneamente. I batteri utilizzeranno il carbonio delle BioPellets, mentre azoto e fosforo sono presi dall'acqua come nitrato e (orto)fosfato. La conversione delle BioPellets organiche (insieme all'azoto e fosforo inorganico) in biomassa microbiologica è chiamata immobilizzazione. Inoltre, strati anaerobici si svilupperanno fornendo una denitrificazione aggiuntiva. Da sottolineare la elevata formazione di batterioplankton che fornirà una forte quantità di cibo al sistema. Il surplus di batteri sarà consumato dal filtro e attraverso l'alimentazione in colonna di organismi quali spugne e coralli, o asportati dallo schiumatoio. Di solito sono necessarie 2-4 settimane per consentire la crescita di sufficienti batteri al fine di diminuire i livelli di nitrato e fosfato. Il principale vantaggio di questo metodo, a differenza di dosare vodka o altre forme di carbonio, è che gli NP-reducing BioPellets stimolano una crescita localizzata di batteri invece di una crescita indistinta in acquario. Inoltre prevengono la crescita di cyanobatteri in quanto i batteri cresciuti sugli NP-reducing BioPellets entreranno in competizione con essi. In conclusione, con NP-reducing BioPellets l'acquariofilo sprecherà molto meno tempo non dovendo dosare fonti di carbonio quotidianamente. Linea guida NP-reducing BioPellets possono essere inseriti in filtri a cestello (canister filter) o in filtri a letto fluido. Quest'ultima configurazione porta a risultati migliori e previene ogni sorta di accumulo di detriti. Un dosaggio iniziale è di 0.5-1Lt di pellets per 500lt d'acqua. Dopo le prime 2-4settimane si noteranno i primi abbassamenti dei nitrati e dei fosfati. Per acquari spinti in cui è presente un'ingente quantità di cibo, quantità superiori sono consigliate. Un esempio sono acquari in cui sono presenti grandi quantità di coralli privi di zooxanthelle, spugne, etc.... Un buon consiglio può essere quello di iniziare con una dose non superiore ad 1ml/1lt e valutare costantemente i valori ogni settimana; dopo 2-4 settimane con attenta valutazione dell'esito dei test si potrà aumentare il dosaggio. Il flusso può essere calcolato visivamente: devono essere sempre in costante movimento, non vorticoso ma semplicemente in movimento. NP-Reducing BioPellets sono consumate dai batteri, dunque esse necessitano di essere aggiunte ogni 3-6mesi per compensare la quantità consumata. Questo può essere verificato attraverso l'ispezione del filtro. Queste sono delle indicazioni di massima essendo il tutto fortemente vincolato alla tipologia di acquario e al regime del dosaggio di cibo adoperato. E' fortemente raccomandato di tenere sotto controllo i valori di nitrato e fosfato in modo tale da comprendere se i dosaggi devono essere aumentato o diminuiti. Si consiglia inoltre di porre l'uscita del filtro in cui sono contenute le NP all'ingreso dello schiumatoio in modo tale da limitare la quantità di batteri che entrano in circolo nel sistema. Questa soluzione ha inoltre il benefit aggiuntivo di fornire un maggiore scambio di gas (rimozione della Co2 e aggiunta di O2). I pellets non devono mai essere utilizzati senza sufficiente areazione/movimento d'acqua, in quanto potrebbero portare a condizioni di bassi tassi di ossigeno e ph, specialmente durante la notte. In caso di necessità di cibo elevate, si raccomanda di utilizzare insieme ai pellets anche resine anti-fosfati. Importante: - Mantenere un flusso sufficiente d'acqua attraverso i BioPellets per prevenire produzione di idrogeno solforoso - L'uso di ozono e lampade UV è fortemente sconsigliato - Quando nitrati e fosfati sono già molto bassi in seguito all'introduzione delle BioPellets i test commerciali potrebbero non notificare la variazione. I pellets non si dissolvono in acqua Non stimolano crescita batterica o algale anzi sembra che quest'ultima presenza può ridursi ed una simile buona osservazione si è potuta osservare con i ciano-batteri. Il grande vantaggio da sottolineare è la non crescita di batteri sui coralli e una infinita fonte di carbonio per ridurre i valori di nitrato e fosfato. Vasche con molti SPS, LPS e gorgonie gioveranno dall'utilizzo di queste pellets in quanto sarà possibile fornire grosse quantità di cibo pur mantenendo molto bassi i valori di nitrato e fosfato. Viene raccomandato l'utilizzo in filtri a letto fluido in modo tale da poter creare maggiori condizioni aerobiche per i batteri. Le pellets non necessitano di essere sostituite ogni 6 mesi; esse sono consumate dai batteri e scompariranno lentamente dunque significa che bisognerà "integrarle"/"aggiungerle" dopo 6 mesi. Un caso particolare è l'utilizzo in dose dimezzata (per entrambe) di zeolite e pellets (preferibilmente in una calza al fine di facilitare il cambio della zeolite) in un reattore di zeolite. Si potrà notare una forte dose di "mulm" batterico. Si potrà notare dopo lo scuotimento una maggiore estensione dei polipi degli SPS. In questi casi lo schiumatoio potrebbe schiumare più scuro. Utilizzo senza schiumatoio Si sconsiglia vivamente l'utilizzo delle NP BioPellets senza l'uso di un efficiente schiumatoio; è molto importante che lo schiumatoio elimini eventuali masse batteriche in eccesso onde evitare blooming in vasca. Valutazioni personali Il prodotto in questione è un prodotto assolutamente nuovo e come tale va introdotto in acquario con parsimonia. Non ci sono fonti di informazione da cui poter valutare o studiare...attualmente bisogna essere volenterosi di "testare" questo prodotto che indubbiamente si affaccia al mondo acquariofilo suscitando notevole curiosità. Sicuramente non bisogna sperare che questo sia un prodotto miracoloso; il suo vantaggio è indubbiamente nella possibilità di somministrare un'ingente quantità di bioplankton, un'ingente quantità di cibo pur mantenendo i valori di NO3 e PO4 considerevolmente bassi |
Francesco S., ti rispondo oggi ...adesso non riesco.......sono di corsa :-))
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troppo complicata per me...anche se m ci vorrebbe con quella me**a di valori po4 che ho :(
pero interessante ...seguiro' lo sviluppo da dietro il palco... |
Francesco S.
Ok questa e' la teoria, interessante, suggestiva e che, se corrispondente alla realta' ci farebbe tutti felici. Ma tu li hai provati? Qui il problema non e' capire cosa dovrebbero fare ma cosa fanno realmente ;-) |
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Il vero problema è capire come si usano ecco perchè nel precedente intervento mi sono dilungato un pochino. Io penso di sapere come cominciare e come gestirle... poi tutto può accadere e magari faccio una *******. Comunque sarete informati |
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Ho pensato che quanto da te riportato fosse quanto dichiarato dal produttore e quindi tutto da verificare. Se invece sono tue considerazioni ben vengano. |
allora , ste biopalle se se ne mettono troppe aerrivano le patine sui vetri....se se ne mettono poche fanno poco....a questo punto cerco di aumentare un pochino la quantità e cerco di giocare con le pompe.
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Se hai platine sui vetri, diminuisci della metà e mantieni un flusso che ti permetta di smuovere tanto da non farle compattare. Dai il tempo ai battari di lavorare e tra qualche settimana valuti se (quella dose) ha portato mìglioramenti. Se ci sono stati anche se pochi mantieni la dose. Tra qualche settimana ricontrolla e se i valori sono rimasti invariati, allora aumenta di poco la dose e aspetta ancora qualche settimana. Ovviamante controlla il flusso. Se hai più materiale rischi che si compatti! Vai avanti cosi fino a quanto un trovi la "taratura" |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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