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MarcoA non è un discorso di perdere la concentrazione , è che devi spiegarmi meglio il tuo metodo di ragionamento e che percorso vuoi seguire perchè io non l'ho capito.......
comunque Co , Sn , I in molti fertilizzanti sono presenti ma in altri no , quindi non credo siano fondamentali.....forse il Co si ma gli altri 2 molto meno. L'Al e il F non li ho trovati in altri fertilizzanti.....per quanto riguarda il Ph non so proprio che dirti se non che in caso i sali si mettono chelati con EDTA o DTPA è meglio un Ph leggermente acido........solitamente nelle soluzioni di Cifo Mikrom si inserisce 1-2ml di HCl per facilitare la conservazione del prodotto....... |
Hai chiesto di partire da un fertilizzante commerciale e non dal peso secco come ho proposto e a me va bene, basta ce se ne faccia uno per volta (per non fare confusione). Lavoraimo in questi termini: mi sono scaldato perchè a fronte dell'obiettivo che ci siamo posti, hai inserito alcuni sali che non centrano nulla, aggiungendo tu stesso le variabili che hai paura facciano confusione.
Alcuni dei post precedenti forniscono spunti, altri denotano la convinzione che qualcuno possa arrivare ad una ricetta self made. Altri ancora però sono negativi, senza esprimere chiaramente il motivo della negatività, anzi contraddicendo lo spirito e i contenuti dei post positivi da te scritti. A questo punto non capivo io di cosa avevi bisogno. Per piacere la prossima volta esplicita chiaramente i tuoi dubbi. Per es.: "Marco, ho paura di non poter dare una mano efficacemente perchè non mi è chiaro cosa dobbiamo fare. Mi spieghi come intendi lavorare?" Prima di appendere al muro il nostro puzzle dobbiamo avere i pezzi e poi metterli insieme. Avrai visto che ho indicato gli elementi in forma ionica (Fe++, BO3--- ecc). Alcuni di essi possono assumere diverse forme, sgradite alle piante. Altri dei sali incogniti non saranno dei micro, ma avranno una loro funzione che potrebbe essere di stabilizzazione. Questa, assieme ai chelanti andrà analizzata solo dopo aver raccolto e contato i pezzi. Se lo facciamo prima confondiamo le idee. Dobbiamo lavorare con ordine e metodo. La combinazione dei pezzi del puzzle si chiama calcolo stechimetrico e lo descriverò con degli esempi a stretto giro. |
perdonatemi se mi intrometto ragazzi...ma credo proprio che siete partiti con il piede sbagliato
non si parte dalla composizione dei fertilizzanti di altre ditte ma dalla composizione a secco della pianta: http://s16.postimage.org/dzylr13g1/tabella_piante.jpg DiPancrazio82 io concordo pienamente con MarcoA in oltre hai messo in gioco elementi che alle piante non servono a nulla forse e dico forse serve un pò il cobalto per far assimilare meglio gli NO3 alle piante ma per il resto non serve nulla ne Al ne Cr ne F eccecc...ma scherziamo...questi sono elementi pericolosissimi un conto è averli nel fondo un conto è metterli in colonna al max gli elementi in traccia tipo vanadio nichel rubidio e cobalto servono ai pesci(ma non ne sono neanche sicuro) ma di certo alla piante non servono capito cosa serve alla piante e in che quantità(che è molto ma molto difficile e ci vogliono mesi) allora si può iniziare a parlare di chelazione o non chelazione per holyhope è inutile che continui a scrivere in maiuscolo che posterai tutte le ricette e questo post lo hai fatto per tutti eccecc... ti rispondo in modo chiaro e definitivo è inutile postare delle ricette(come hai fatto tu) che non servono a nulla fare un miscuglio di micro elementi...aggiungendo bicarbonati a manetta e non sapendo neanche le quantità di quello che si inserisce....e poi logicamente hai le alghe in vasca e devi sospendere tutto... |
Mi spiace che a te non serva studiare le esperienze degli altri anche se si tratta di aziende e di prodotti commerciali.
Per esempio sto studiando l'ipotesi che lo stagno sia inserito in forma Sn++ e in piccole quantita' per fungere da antiossidante per il ferro: se l'ipotesi e' teoricamente confermata possiamo decidere di usarlo o meno. Per esempio. Forse anche l'alluminio che e' fitotossico potrebbe risolvere dei problemi. |
non sono cosi' sicuro che sia cosi'......è ovvio che si debba partire dalla composizione delle piante ma secondo quelle percentuali si ha N-P-K = 15 : 2 : 10 ossia NO3 : PO4 : K = 66 : 6 : 10 = 11 : 1 : 1,66 ma secondo voi alle piante basta 1,66ppm di K per ogni 11ppm di NO3?
Il C rispetto al K è 45volte , ma di CO2 si cerca di dosarne 30ppm che di C diventa 8,2ppm......secondo me se si dosassero in vasca i ppm indicati in tabella si avrebbe un caos inimmaginabile.......per questo ritengo sia meglio partire dall'analisi di prodotti che hanno alle spalle ben altri studi. PS. proprio ieri ho letto il thread din un utente che stava settando al meglio la fertilizzazione fai da te per la sua vasca ed aveva la fortuna di poter testare l'acqua con uno spettrofotometro ottenendo cosi' valori decisamente piu' attendibili..........nella sua vasca doveva dosare piu' ppm di K che di NO3........ci sono molte interazioni dietro che non si comprendono dall'analisi della composizione delle piante. |
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infatti molte vasca vanno bene con no3 10 e po4 2 altre con no3 20 e po4 0,5...tutto dipende dalle piante eccecc per il C il discorso è differente perchè una parte viene fornito dal materiale in decomposizione |
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Il ruolo dell'alluminio non mi è ancora chiaro, ma credo sia inserito come Al+++. |
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Un ultima considerazione: Quote:
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è la ricetta completa che ho detto che non vi do se tu vedi ora la composizione del mikrom e quella della pianta a secco vedrai quali squilibri ci sono e li compensi... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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