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Si hai 8,5 di kh e 14 di gh. Il sodio a 18 non è altissimo ma potresti tagliare l'acqua con osmotica per ridurlo un pochino.
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Un bel problema, come faccio a tagliarla, dovrei comprare taniche di osmotica, non c'è un altro metodo, ho il depuratore in casa ad uso domestico, forse potrei tagliare con quell'acqua, mi fa però 7 litri per volta.
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Aspetta no se intendi l addolcitore so che non va bene per l'acquario perché sostituisce gli ioni di calcio e magnesio con ioni di sodio quindi sarebbe peggio di prima.
Se non hai un impianto osmotico potresti usare acqua demineralizzata(quella in bottiglia). Ne prendi una che costa poco con basso contenuto di sodio. |
No, infatti, non dovresti avere problemi con queste quantità.
Forse quando tutto sarà finito penserei comunque ad un utilizzo dell'osmosi per abbassare un po' le durezze vista la presenza dei neon, intesi i pesci non le luci [emoji3] |
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https://www.iwmceasa.it/prodotti/osm...ncept-ph-plus/ ------------------------------------------------------------------------ Quote:
ti dirò la verità, i neon non li vedo male, semmai mi è morto un paio di danio zebrato. In ogni caso un impianto volante ad osmosi in salotto mia moglie me lo tira dietro, non so se rendo l'idea. |
Ok potrebbe andare bene allora. Per il conduttimetro vedi te io l ho preso su Amazon insieme al phometro a circa 20/25 € non di più, uno vale l'altro.
Sevenson ti ho scritto in privato dai in occhiata. |
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ok già ci sono, per quanto riguarda il conduttimetro è la stessa cosa del tds o sono apparecchi diversi? io ho il tds ma non so bene come usarlo, dell'acquario mi segna 680 e dell'acqua osmotica 270, inoltre per caso conosci un apparecchio chiamato CHIHIROS DOCTOR? |
Sarebbe meglio quello che misura in ec piuttosto che in tds. È un po alta come conducibilità. Sei a quasi 1000 microsimens.
Si l'ho visto ma non mi convince. In ogni caso non si può usare se hai più di 500 ppm. |
Io di fertilizzazione in colonna co capisco poco (la aborro) ma...
anubias (anubias!) ingiallita, piante più "demanding" invece restano verdi, la CO2 non manca (ma all'anubias non mancava neppure prima, fertilizzazione "made in casa" e (mi par di capire) MOLTO generosa (come va di moda oggidì: rinverdente a secchi, tanto costa poco). ... non è che tutto è imputabile a una bella clorosi? (ossia eccesso di ferro, che inibisce l'assorbimento dei principali cationi, per cui si manifestano paradossalmente i sintomi della carenza di: feroos stesso, magnesio, manganese, ecc. ecc.). Porta a foglie gialle e sviluppo affaticato. ------------------------------------------------------------------------ Per la luce: forse è sbilanciata (troppo blu, è una luce da marino), ma mi parrebbe sufficente come potenza. Bisogna comunque vederne lo spettro. Occhio a considerare i (famigerati, merdosissimi) lumen per litro con uno spettro che NON è da vasca dolce. Una luce blu ha pochi lumen perché il nostro occhio (leggasi: la definizione della potenza in lumen) vede peggio il blu. Ma le piante vedono benissimo il blu e il rosso, per loro i "fotoni utili" (per i pignoli: la radiazione PAR) nel blu (o nel rosso) è molta di più. Come ho scritto spesso in tempi meno sospetti: i led (da acquario) NON si misurano in lumen, checché se ne dica. L'illuminotecnica NON è acquarifilia. |
Si infatti per la fertilizzazione dato che la conosco perché usa la stesso gli ho consigliato di rivederla un po perché non si usa a ciclo periodico ma più a carenza quindi dovrebbe imparare un po meglio a conoscere le sue piante con un po di pratica ma ti assicuro che si possono ottenere ottimi risultati in questo modo. Molto probabilmente hai ragione te in quanto lui usa il cifo ferro e il rinverdente che ha anche lui una buona dose di ferro quindi può aver tranquillamente creato un eccesso.
Anche la concentrazione di sali disciolta in acqua misurata dal conduttimetro ne rileva un eccesso in quanto è molto alta. Io personalmente non arrivo neanche a metà. |
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grazie |
Ci sono quelli che misurano tds e ec prendi quello che va benissimo.
In teoria con questo metodo di fertilizzazione dovresti introdurre ogni singolo elemento a carenza. Ciò vuol dire che non si deve mettere a scadenza periodica fissa ma soltanto all'occorrenza.. Una volta che hai capito quanto mangiano le piante e quanto velocemente lo fanno puoi anche farlo diventare più o meno periodico. Ad esempio io metto il ferro ogni 15 giorni ma comunque mi aiuto con il test. |
Personalmente:
- se vuoi fertilizzare, usa solo i prodotti per acquari (anzi: solo UNA LINEA di prodotto). Il fai-da-te va bene se lo fai da te. Comprare il rinverdente alla Coop per sentito dire non è fai-da-te. Sono soldi NON risparmiati. - rimetterei la CO2 (specialmente se fertilizzi con un protocollo di fertilizzazione), per almeno "consumare" eventuali elementi in eccesso. - solo un'ipotesi, ma... non è che a forza di usare prodotti da banco hai troppo rame in vasca? Per le painte acquatiche non fa benissimo, e spesso i prodotti fai-da-te presi dallo scaffale dell'orto lo contengono eccome. - in tutti i casi, aumentare un minimo i cambi quando la situazione è critica (senza stravolgere la vasca) è una mano santa qualunque sia il problema (accumuli, mancanze di elementi, ecc. ecc.). Una specie di "reset". |
ho descritto come fertilizzo, solo a mio avviso sono stato scostante, solo di recente, da quando scrivo ho ripreso una certa rettitudine, ho ripristinato la co2 e vorrei anche fertilizzare con più costanza.
Ho da poco fatto un bel ricambio di parte dell'acqua, ma mettendo quella del rubinetto, ho paura a cambiare troppo spesso. Comunque potrei anche intensificare i ricambi, magari meno e più spesso. Una cosa che non so è ogni quanto va pulito il filtro e se va messa mano anche ai canolicchi e al materiale filtrante, o rimuovere solo le spugne. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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No IlVanni il rinverdente che si usa è esente da rame quello lo escludo. Un cambio d'acqua ci può stare perché hai la conducibilità alle stelle e bisogna rivedere le quantità di fertilizzazione come ti spiegavo prima. Si esiste e l'ho usato di recente solo per verificare la corretta somministrazione del ferro ma ti ripeto con il tempo e un po di occhio puoi farne a meno.
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Ero rimasto a fertilizzazioni fatte ogni tanto, e poi giornalmente o quasi, ma senza misurare nulla. Quote:
PS: Eviterei di stimare la fertilizzazione col conduttivometro, dato che non distingue (ovviamente) tre gli ioni, quindi una pisciata di pesce e un'aggiunta di ferro, pari sono (in termini di tds). Lo si usa (o almeno, c'è chi lo fa, non ho mai capito con che effettivi risultati) in vasche gestite con fertilizzazione frequente (anche giornaliera, sulla cui gestione sono un completo ignorante), in cui le aggiunte sono tutte controllate e gli elementi sono (soprattutto) aggiunti saeparatamente (imprescindibile se si vuole stimare una concetrazione misurando la tds). Occhio che molti prodotti (tra cui il ferro) col tempo precipitano sul fondo e sfuggono ai test (o al conduttivometro). Ma rimangono assorbibili dalle piante. Una nota: un misuratore di tds E' in pratica un conduttivometro (ossia misura la conduttività (EC)). la misura di EC (in milliSiemens/cm) è convertita dalla macchinetta in TDS usando un coefficiente fissato e ipotizzzando che la TDS sia data da un certo sale in soluzione (tipicamente cloruro di sodio). Quindi, se hai già un misuratore di TDS di quelli economici, hai già anche un conduttivometro. Anzi: la misura "vera" che fanno è la EC, quella "approssimata" stimando una concentrazione "standard" di ioni (tipicamente Na+ e Cl-) è proprio la misura di TDS. |
Infatti lui usa come anche io elementi separati. Il conduttimetro in ec lo uso per sapere quando dosare il potassio dato che è quello che più influenza la conducibilità. In genere si parte misurando la conducibilità poi si inizia l'introduzione di tutti gli elementi e passata qualche ora si rimisura e si segnano i 2 valori. Quando la conducibilità ritorna pressoché vicino al valore iniziale sappiamo che gli elementi sono stati assorbiti. Ne possiamo anche dedurre un rallentamento o un blocco delle piante. Il magnesio si inserisce quando il gh cala dato che è composto da calcio e magnesio. Questo più o meno è la procedura Standard ma comunque sono le piante a segnalare per prime un eventuale carenza e bisogna imparare a riconoscerlo da loro. Io sto imparando non sono ancora espertissimo ma comunque funziona e vedo i risultati.
I microelementi sono chelati con edta e stabile da ph 4 fino a 7,5 altrimenti non avrei potuto usarlo con le caridine. Il ferro invece è chelato con eddha stabile da ph 3,5 a ph 10. |
Ok, io ho preso online il misuratore in ec e tds cosi' poi potrò vedere differenze.
Bisogna poi giovine Manu che mi insegni come si usa, anche se qualcosa hai già detto qui sopra. Io per ora somministro co2 , anche se i Danio zebrato mi stanno tutti a galla, ma lo fanno anche quando non somministro, quindi cambia poco. I pesci migliori sono i titteya rossi, che non li smuove nessuno. I neon sono pochetti, spero che sto coronavirus si tolga di mezzo, che devo rimpinguare la vasca. |
Sostanzialmente si usa così il conduttimetro. Misuri prima e dopo la fertilizzazione poi misuri nei giorni a seguire l'andamento, non serve tutti i giorni magari un giorno si e uno no all'inizio più per curiosità fino a notare il valore scendere al livello pre fertilizzazione a quel punto sai che gli elementi sono stati assorbiti. Può essere che il valore non ritorna al valore iniziale perché qualcosa non viene assorbito perché manca qualcos'altro che ne impedisce l'assorbimento quindi si andrà a inserire solo quello che manca. Per questo devi imparare cosa segnalano le piante ma ci vorrà un po di tempo. In questo caso se uno facesse come facevi te che reinserire tutto a cadenza periodica andrebbe si a reintegrare quello che manca ma andrebbe anche a mettere altro di quello che c'era già e si andrebbe a creare un eccesso. Questo è quello che succede sempre con i fertilizzanti tutto in uno che si comprano in negozio e che portano a dover fare cambi d'acqua frequenti per andare a resettare tali eccessi. Con questo sistema con il tempo e un po di pratica si possono portare i cambi d'acqua anche a 6 mesi di distanza l'uno all'altro.
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Va bene tienici aggiornati.
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ho fatto mega cambio acqua perché misurato gh e kh sono rimasto a bocca aperta ovvero 30 a 25, insomma non ho capito come ho fatto e non ho idea cosa fare se non cambiare acqua in due tre volte.
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Soprattutto consigliando una gestione "senza cambi" (io non la consiglio, specie se si fertilizza molto, ma è un'opinione personale, ora vedo che va molto di moda). PS: OCCHIO alla CO2. OCCHIO che pensare di avere un KH e averlo invece molto maggiore può trasformare la vasca in una piccola camera a gas. La CO2 fa bene alle piante ma bisogna sapere quanta ce n'è (l'ampollina spesso fa più casini che altro, parlo per esperienza diretta e per innumerevoli casini letti negli anni qui sul forum). Lo scrivo per scrupolo, non conoscendo la preparazione di STEVENSON sulla CO2. ------------------------------------------------------------------------ PS: mi sono perso il nome del rinverdente. |
io la CO2 la doso al minimo dell'erogazione solo nelle ore di luce, poi mi fido dell'ampollina, se c'è altro metodo dimmelo così mi metto il cuore in pace.
ps. il rinverdente è della marca Fiorand |
https://www.acquaportal.it/tabella-co2-kh-ph/
https://www.acquaportal.it/chimica-in-acquario/ ma anche: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=413710 e varie discussioni nela sez. approfondimenti dolce. Il mio consiglio è di NON dosarla senza sapere almeno l'ABC di come agisce in acqua. Non saresti il primo a giocarti la vasca. |
Probabilmente in quell'acqua c'è il mondo a colori infatti fa bene a fare un bel cambio d'acqua per riazzerare tutto. Gia solo il fatto che ha delle durezze cosi alte vuol dire che c'è un problema di fondo.Il fatto di fare pochi cambi dipende proprio dal fatto di sapere gli elementi che si stanno dosando e il fatto di dosarli a necessità delle piante senza creare degli eccessi. Perché si cambia l'acqua se no? Perché ci è sempre stato insegnato così? No. Semplicemente perché l'acquario non è in equilibrio. In realtà non è tanto una moda ma una gestione più consapevole. Sempre che gli elementi vengano dati a necessità e non a scadenza periodica se no tanto vale comprare un fertilizzante tutto in uno e fare i cambi settimanali. Sono solo due visioni diverse sul come gestire il proprio acquario.
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Appunto: a forza di aggiunte in questa acqua c'è di tutto (nel senso di eccesso di eccessi).
Riguardo la gestione senza cambi e con ferilizzazione "a richiesta", sì, certo, se immetti solo quello che manca, va tutto bene. Però sono tanti gli elementi che, se in eccesso, si accumulano e/o precipitano, e rischi di ritrovarteli in soluzione quando non vorresti (per es. ferro e fosfati). Oltre a dover stimare le carenze una a una (non ci sono test per tutti gli elementi). La gestione senza cambi l'ho sperimentata pure io (ma "alla walstad, senza fertilizzare), però alla fine mi pare più semplice fare modesti cambi (cosa che anche in natura avviene automaticamente, a causa delle piogge e della continua portata dei fiumi). Inviato dal mio BLN-L21 utilizzando Tapatalk |
No mi dispiace ma secondo me stai sbagliando. I fiumi a cui fai riferimento con grosse portate d'acqua che scorre veloce non è da paragonare sicuramente al tipo di fauna e flora presente nei nostri acquari. La pioggia è più paragonabile a un rabbocco d'acqua dei nostri acquari. Basta solo vedere dove vengono presi la maggior parte dei pesci comunemente utilizzati negli acquari. Non sono presenti in corsi d'acqua veloci, anzi molto più facili trovarli in acque ferme e scure con grosso carico organico dato da foglie e animali in decomposizione.
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Ieri ho pulito il filtro, grazie al cielo è un operazione tutto sommato semplice. Io avevo scelto come filtro un eheim professionel 3, è un filtro potente, il lavaggio che faccio con acqua d'acquario risulta abbastanza semplice, unica cosa il peso del filtro...comunque ha le rotelle.
Mi è arrivato il misuratore ec e tds, anche se mi da come tds dei valori diversi rispetto il misuratore di solo tds che già avevo. vado a misurare, i risultati sono acqua rubinetto 653, acquario 1210, cosa devo pensare? |
Ciao sevenson71. Sicuramente come ti ho detto in quell'acqua c'è di tutto ormai. Devi sicuramente fare qualche cambio d'acqua per abbassare la durezza e di conseguenza anche la conducibilità si abbasserà. Se ti è possibile sarebbe meglio con acqua osmotica.
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Non dico che non si possa fare, mi pare un metodo parecchio laborioso, tutto qui. E se non lo si fa bene, ci si ritrova il GH (o il KH, o la conducibilità, ecc. ecc.) a valori elevati e non si sa perché, come in questo caso. Non sto criticando il metodo, ne sto mettendo in luce alcune "criticità" (lo scrivo non per te, ma perché lo sento consigliare un po' troppo per essere quello che è: una gestione un po' estrema (avrei anche da ridire sul fatto che venga considerata "naturale", ma è un'opinione soggettiva e personale). |
I cloruri sono ben presenti nelle nostre acque di rubinetto in abbondanza anche se tagliata con acqua osmotica ne rimane una quantità più che sufficiente e non crea particolarmente disagi alle piante un eccesso di questo elemento, i solfati vengono introdotti attraverso il solfato di magnesio. È l'unico vero motivo per il quale si va a cambiare l'acqua ma si può fare a distanza di molto tempo in quanto tale eccesso è ben tollerato dalle piante, il sodio come ben sappiamo invece non viene tollerato molto bene ed è spesso abbondante nelle nostre acque e per questo che spesso si taglia l'acqua con osmosi o si fa osmosi più sali o si usa acqua minerale a basso tenore di sodio, in genere si parte con il sapere che acqua esce dal rubinetto e si valuta quanto e come usarla in base alle analisi del fornitore obbligatorie per legge che si trovano online o su una bolletta.
Se ti va posso spiegarti anche gli altri elementi come introdurli e come si riconosce un eccesso o una carenza ma diventa un po lungo. Comunque ognuno decide come gestire il proprio acquario in base a tante cose. Io dopo anni con il metodo tradizionale di" metti tot di questo, dopo tot tempo cambia tot acqua" ho deciso di passare od un metodo alternativo ma non consiglio a nessuno di farlo. Bisognerebbe prima capire se l'acquario che uno vuole avere è di facile gestione o meno. Bisogna informarsi un po prima di cominciare con questo metodo se no si finisce come sevenson71 ad avere conducibilità alle stelle e durezze da capogiro. Purtroppo non basta aver visto un video su YouTube. |
HO cambiato buona parte dell'acqua, ma la conducibilità è rimasta su 950 circa ed il kh a 17, settimana prossima faccio altro cambio, solo non vorrei minare troppo l habitat dei pesci, anche se pochi. Ora è molto più limpida e carica di bollicine, tutte le piante emettono bolle, spero non sia cattivo segno. Ho cambiato almeno 300 lt e ho aggiunto acquatan della sera.
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Le bollicine subito dopo un cambio d'acqua sostanzioso è normale, non penso sia perling.
Hai misurato il ph? La conducibilità è ancora alta. Fai ancora un cambio tra una settimana poi il prossimo ancora se si potrà cominciare a uscire di nuovo prova a comprare acqua osmotica dal tuo negoziante di pesci. Se magari riuscissi a procurarti un impianto osmotico tuo sarebbe meglio. |
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Il rischio è appunto quello di finire per... Quote:
PS: io consiglio sempre (senza stravolgere i valori) meglio un cambio in più che uno in meno (ma sono "vecchia scuola" e noioso, me ne rendo conto). Ho anche opinioni molto "fuori moda" sul temibilissimissimo sodio (come risulta da letteratura scientifica, cominci ad essere un problema sopra gli 80mg/l per le piante più sensibili) e spesso ha senso preoccuparsene solo in vasche MOLTO spinte (v. per es. https://www.frontiersin.org/articles...017.01795/full oppure https://www.jstor.org/stable/1934427?seq=1 per vedere che 100 mg/l di sodio sono tollerati da quasi tutte le piante dei nostri acquari). Non che non sia meglio tenerlo basso, ma spesso i problemi sono ben altri. |
No no penso di essere un'esperto sto imparando attraverso esperienza diretta e leggendo tanto qua e là comparandola alla mia vasca per capire il piu possibile. Diciamo che non ci sono regole fisse perché ogni pianta manifesta la stessa carenza in modi diversi però se ci si sbatte la testa un po si può almeno capire la propria vasca come ci "parla".
Poi ci si aiuta anche con qualche test ad esempio e per esclusione. Diciamo che è complicato ma non impossibile. Comunque conta che molto spesso nei normali fertilizzanti commerciali oltre al solfato di magnesio viene introdotto anche il solfato di potassio mentre io metto nitrato di potassio. Questo significa che è più facile arrivare a concentrazioni più elevate con i metodi commerciali. Con il metodo che uso io basterebbe ad esempio avere qualche cryptocoryne o qualche echinodorus che sfruttano lo zolfo nella creazione di nuove radici per ritardare i cambi sostanzialmente. Mi è successo addirittura di andare in carenza di zolfo. Questo è un esempio di come ci si possa aiutare con i test perché azoto e zolfo si manifestano con sintomi uguali ma basta appunto un test dei nitrati per capire che se ne hai in abbondanza quello che manca è lo zolfo. Oltre a questo me lo segnalava l'egeria densa che cominciava a arrossarsi sui apici e non è un segno di "abbronzatura" come succede ad esempio all hygrophila Polysperma che diventa più rossa avvicinandosi alla luce ma un segno si carenza di zolfo per l'appunto, questo per dire che anche le piante ci "parlano " ma bisogna solo capire la loro lingua. |
Una vasca che cresce bene consuma più ioni di una vasca che stenta, ma prima o poi degli squilibri si verificano. E allora i cambi ti servono.
Inviato dal mio BLN-L21 utilizzando Tapatalk ------------------------------------------------------------------------ Poi ovviamente uno fa come vuole... Inviato dal mio BLN-L21 utilizzando Tapatalk |
Ragazzi nuova e vecchia scuola vi ringrazio, al momento ho fatto un cambio, metà lo avevo già fatto settimana scorsa, comunque nel prossimo week ripeto, non mi spiego come mai la conducibilità in ec si sia attestata comunque sui 950 col mega cambio fatto.
In ogni caso non so come misurare sodio, capire come mai il valore resti così alto, ma mi riprometto di cambiare fino ad arrivare almeno alla qualità del rubinetto, senza ambire a demineralizzata da osmosi, uno perché i negozi son chiusi, due perché dovrei comprarne a quintali, il che è impossibile, salvo che non ne bastino 10 lt a far sballare tutto. In ogni caso, anubias a parte( quella nana resiste benino) le varie vallisneria e l'echinodorus stano andando benone mentre una pianta anch'essa facile della quale non conosco il nome senza co2 si è molto rovinata, le foglie tutte mangiate. Ho anche un'esplosione di lumachine in acquario, da una che ne avevo vista una volta sono diventate centinaia e non so come fare per tirarle via. Il ph va su e giù con la co2 e mi preoccupa un po' il mattino è a 7.60 e nel pomeriggio con co2 accesa, si scende anche a 7.30, in ogni caso pesci stanno apparentemente bene, I danio zebrati se la cavano, i titeya stan benone e l'unico plecostomus è stabile, non cresce molto. Poi in tema di piante ho quello che un tempo era un pratino che è cresciuto a dismisura proprio davanti e devo potare, o meglio tagliare se non strappare ad ogni cambio, altrimenti salgono anche 60 cm. Vorrei piantare qualche pianta bassa davanti appena possibile, ma non so verso cosa orientarmi. Insomma vorrei evolvere con più piante per creare anche un sistema di cambi meno frequenti. Tutto qui. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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