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Hai qualche pregiudizio, che confuto, per il tuo bene, nel modo più frettoloso possibile.
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Ora, se ti applichi, trovi scritte anche le info che cercavi. Ora sei "orientato" e "istruito", devi solo leggere. Ch vitaccia, eh! |
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Ragazzi! Non sono un moderatore ma il forum è AcquaPortal e non AcquaPolemic... È normale dissentire ma non scanniamoci
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Beh, mi pare che:
- l'amico matematico ha chiesto, - gli è stato risposto - ha insultato - gli sono state date info e link da leggere Ora mi chiede se ho altro da fare: sì, io sì. :-D |
A parte le considerazioni sul metodo scientifico e sulle capitali della cultura nel nord Europa scritto da uno che abita in una città come Bologna e non in un paesino qualsiasi, da matematico non reputi anti-economico nutrire un animale per alimentare una pianta rispetto al nutrire direttamente la pianta?
In soldoni: la lumaca le sostanze azotate (ed altri elementi) non le crea dal nulla ma le assimila dall'ambiente in cui vive e ne ricede solo una parte all'ambiente. Il resto torna in circolo solo alla morte dell'animale. Quindi avresti un sistema virtualmente meno efficace. |
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Senza contare che se riesco a convincere mia moglie a farmi tenere un'altra vasca (7a) con la giustificazione che così abbiamo il basilico fresco già nevarrebbe la pena di per se!
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Non hai capito il ragionamento: in un vaso aggiungi l'acqua e la pianta assorbe i nutrienti. Fine.
Nel sistema da te proposto aggiungi acqua, le lumache e le eventuali alghe (altrimenti le lumache muoiono di fame) rubano una parte dei nutrienti destinati alle piante e ne rendono solo una frazione. Quindi alla fine invece dei conti, a parità di sostanze fornite al sistema, nel secondo caso le piante ne riceveranno di meno. È antieconomico in quel senso. 😉 |
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Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, poi ci si mette di mezzo l'entropia a complicare le cose. Non credo che il punto del thread sia se ci sia un modo più economico di coltivare delle erbette rispetto al tradizionale vasetto con la terra, visto che da millenni non si trova una soluzione più a buon mercato. Ovvio che in un ecosistema limitato per sostenere i processi anabolici dei micro e macro- organismi vegetali ed animali ci deve essere un apporto netto di sostanze nutritizie ed energia. Però ogniuno, nel rispetto del benessere animale, può sperimentare metodiche magari un pelino diverse, da tali esperienze (nel bene e nel male) ne abbiamo tutti da imparare. Io stp ancora aspettando che si maturi l'algae scrubber per vedere se può costituire un habitat idoneo alla crescita di Cyclops che poi ricadrebbero in vasca integrando la dieta degli mbuna con dei microrganismi "freschi" e simili a quellu presenti nell aufwchs loro alimento naturale.
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Ti terrò informato sugli sviluppi. |
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Il problema è DA DOVE VENGONO gli elementi coi quali dovrebbe campare il pothos (che trai i nutrienti dall'acqua rabboccata). Di vasche (quasi) chiuse ce n'è a bizzeffe (come è stato detto). E dove i problemi degli inquinanti/nutrienti, del numero di piante, di quanti e quali animali sono stati affrontati (e pure risolti). Ma evidentemente fa più figo parlarne pour parler che leggerli. Sugli sproloqui sulla robotica (che, per lavoro, bazzico) stendo un (pietosissimo) velo, assieme alle considerazioni sull'arduino (che uso, sia per lavoro che per hobby) e "l'intelligenza artificiale" (sic). Non si capisce perché dovrebbero rendere la coltivazione (che è un'altra cosa, ma lasciamo perdere) più "efficiente". PS: da matematico, a quanto devono stare i nitrati in 20 lt di acqua per crescere mezzo chilo di cetrioli in un mese? E' un valore compatibile con la vita dei pesci? Metti una crocetta sul sì o sul no (oh, scusa, sul "yes" or "not", come dicono all'estero). |
Per il discorso circa il mio "ecosistema" magari se ti incuriosisce puoi cercare il thread, riguardo al metodo da te prospettato vorrei, rispettosamente, farti notare che tu postuli che le sostanze nutritizie per gli organismi maggiori vengano fornite dalla crescita delle alghe. Queste, come tutti i vegetali, possono (grazie al ciclo di Calvin) produrre "dal nulla" ( in realtà da co2, h2o e luce solare) solo carboidrati ma per il resto necessitano di un apporto netto di sostanze azotate, potassio, ferro ed oligoelementi. Oddio magari riesci anche ad introdurre nel sistema anche vegetali azoto fissatori che utilizzano anche l'azoto molecolare atmosferico. Le piante non necessitano degli animali come "trasformatori" di macro e microelementi per poterli assimilare. Che io utilizzi l'acqua di scarto dell'acquario per le orchidee o che in agricoltura si usi il letame animale è dovuto al fatto che è uno scarto "a disposizione" ma le piante crescino ugualmente bene con il nitrato ed il fosfato di potassio. Aggiungere delle lumache ad una coltura idroponica che ha come scopo quello di produrre crescita vegetale è ridondante. L'uso di "refugium" di alghe o piante (fino all'uso di mangrovie) in acquari sia dolci che di mare invece ha un senso se mirato alla rimozione di sostanze di scarto in eccesso. Almeno secondo la mia logica da "biologo". Non entro nel discorso dell'automazione e delle schede arduino, raspberry-py e quant'altro perché mi sembra un non sequitur voler evitare "attrezzature" come piccole pompe ad aria od acqua ma prospettare l'uso della robotica (anche se low cost).
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Ma li devi introdurre comunque anche se hai animali, nessun organismo vivente "crea" sali inorganici. Le sostanze nutritizie utiluzzate dalle aghe che poi nutrono le lumache sono le stesse utilizzabili direttamente dalle piante "superiori", non è che un'alga riesca a metabolizzare sostanze che una pianta di basilico non può assorbire. Per crescere la pianta in idroponico fai prima e meglio a mettere solo la puanta ed un po di concime liquido completo. Se invece dici: ho piacere di tenere un animaletto in condizioni decorose in una vaschetta che vorrei fosse parte di un sistema idroponico allora i presupposti cambiano
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Paul hai centrato in pieno quel che stavo dicendo.
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Partiamo da un vaso d'acqua Da quello che mi risulta, da un punto di vista elementare, ho l'alga che usa i pochi nutrienti che già ci sono nell'acqua di rubinetto, quando muore torna com'era prima e così via. Se metto il vaso alla luce mi si riempie di alghe. Se aggiungo una lumaca, questa lumaca si mangia queste alghe e le trasforma in nitrati. Devo assorbire in modo efficiente i nitrati perché altrimenti la lumaca mi muore dopo poco. Qui entra in gioco il potos, o il papiro, o il bambù, o la lattuga, una qualunque, che crescendo fuori dall'acqua assorbe più di quello che fa un'alga. L'alga unicellulare o quello che capita, permette il sostentamento della lumaca che mi ricombina azoto e ossigeno in nitrati, e questi vengono dall'atmosfera, si inseriscono nel sistema tramite l'alga. Se non ci fossero animali, ci penserebbero i batteri a decompormi le alghe morte. io faccio competere la lumaca con le alghe unicellulari che così in teoria sono più efficiente nel produrre sostanza organica per le piante. Dalle mie reminescenze di chimica dovrò, immagino dopo un po', introdurre i micronutrienti tipo ferro e magnesio se ho squilibri, ma l'idea è che i macro, che sono più semplici siano soddisfatti. Cosa sbaglio? |
Dopo poco tempo i macro finiranno,non si creano dal nulla,e di conseguenza dovrai aggiungerli comunque
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Sbagli perché col tuo sistema devi "nutrire" alga, pothos e lumaca. Se invece delle lumache butti dentro un pizzico di mangime o una foglia morta (o una qualsiasi sostanza organica) devi nutrire solo alga e pothos. Se invece dell'acqua metti la terra devi nutrire solo il pothos e nessun animale è costretto a vivere in un ambiente indegno.
Questo in maniera molto schematica. |
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E infatti nelle colture idroponiche si usano nutrienti IN QUANTITA'. In un acquario, il meno possibile compatibilmente con le esigenze delle piante. Per questo ti consigliano: - l'autovasca (che ancora non hai letto, scommetto) se ti piacciono gli ecosistemi chiusi, - l'acqua dei cambi per bagnare il basilico in un vaso sul davanzale. Oltretutto alcune piante aromatiche risultano tossiche per la vita acquatica (per esempio il prezzemolo e piante resinose in genere sono sconsigliate). Dopodiché la vasca è tua (e noi i pecoroni, ecc. ecc.). |
ok. lascio il forum. non è utile.
edit: ho trovato l'utilissimo tasto "ignora" bene, c'erano sviluppi interessanti. |
Più utile se restituisci la laurea e chiedi indietro i soldi della retta.
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Un acquario studiato e condotto per gli animali che lo ospitano è degnissimo. Un vaso studiato per una pianta è spesso indegno per un animale, soprattutto se viene visto solo come un barattolo di concime. Due pesi e due modi di condurre una pozza d'acqua.
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Dimenticavo: i macroelementi non sono "ossigeno, idrogeno e carbonio" |
Perdonami ma forse devi rivedere più la biologia che la chimica, la lumaca non ricombina azoto ed ossigeno per produrre nitrati (che poi la pianta utilizza), questo lo possono fare solo gli organismi azoto fissatori. La lumaca come tutti gli animali digerisce le proteine in aminoacidi che in parte utilizza per i suoi processi anabolici (cresce) ed in parte catabolizza producendo ammoniaca/urea. Nei nostri acquari usiamo i filtri per trasformare l'ammoniaca in nitriti e quindi in nitrati che sono meno tossici per i nostri pesci. Se nell'acqua di partenza ci sono sostanze nutritizie a sufficienza perche le alghe possano crescere e nutrire la lumaca significa che ce ne sono a sufficienza per far crescere la pianta senza bisogno di alghe o della lumaca (che in effetti sottrae sostanze nutritizie al sistema per "finanziare" la sua crescita ed il suo metabolismo energetico e le restituirà -in parte- solo alla sua morte e decomposizione).
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Certo che non ho bisogno della lumaca per la pianta, infatti adesso non ce l'ho, non ho neanche bisogno della pianta se è per quello, e neanche del vaso... :-D |
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'Ste lauree prese all'estero... #07
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Le questioni etiche e morali le lascio alla competenza dei preti e dei filosofi, non mi interessa entrare nel merito e gradisco che nessuno entri nel merito morale di una mia decisione. Vivo in uno stato di diritto e c'è un ordinamento legislativo che definisce cos'è giusto e cosa sbagliato. |
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E qui torniamo al problema dello scegliere fonti adatte, visto che stai facendo domande su un sito di "acquariofilia consapevole" e non di giardinaggio. Quel che non capisci tu è che la lumaca compete con le piante, sfruttando le stesse risorse e che le alghe non prendono azoto dall'aria ma dall'acqua.
Per le questioni etiche, esse interessano chiunque abbia a che fare con esseri viventi. |
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Guarda che non ho mai sostenuto che le lumache ricevano azoto dall'atmosfera. Ed è la seconda volta che me lo scrivi. Non capisco perché siate tutti convinti di parlare con persone che non ci arrivano. Ti prego di rileggere quello che ho scritto, perché mi sembri una persona sensata. Per cortesia, dove si capisce che io ho scritto questa cosa, segnalamelo per farmi capire. è importante capire dove non ci si fa capire. e su questo forum mi sembra di parlare un'altra lingua.
Quello che ho scritto nel post precedente sulla morale non riguardava te. E sottolineo anche che non sono stato io a sollevare questioni di titoli di laurea, lingue, linguaggi di programmazione. |
E' inutile: o trolla, o la laurea l'ha presa a fantasilandia (per me trolla).
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Magari ti rendi pure conto del nonsense chimico nel quale ti dibatti tra questo popolo di pecoroni.
Dai quali (e non parlo di me) hai MOLTO da imparare (e non parlo di morale, preti, filosofi e prosopopea varia). |
il ciclo dell'azoto è a posto in un sistema del genere. Il ciclo non me lo ricordavo assolutamente.
Quindi non è un motivo per cui il sistema non dovrebbe funzionare, è la solita tangente del vanni per dimostrare cosa poi? Che sono un ignorante? Sì, vanni, se non fossi stato cosciente di non sapere qualcosa non avrei chiesto su un forum. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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