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wow... mentre leggevo sono rimasto senza parole...
Ho guardato le foto delle varie specie di betta e ho notato che quella selezionata (Betta Splendens) ha delle pinne molto più vistose e grandi. Io, non sapendo nè leggere nè scrivere a primo impatto mi piace di più esteticamente il Betta Splendens, ma sapendo che è una specie selezionata sarei un po' titubante a sceglierla. Ma come ho detto sono un neofita quindi chiedo anche a voi. Poi se non li prendo dal negoziante dove li prendo?? Potrei optare di farmi le ferie in Thailandia vicino una bella risaia e sperare di prenderli lì! #rotfl# #rotfl# Bando alle ciance, volevo dirvi che nei messaggi di ieri si vede proprio la passione che c'è in voi COMPLIMENTI!!!!!!! #70 #25 #70 |
Allora:
I valori... Come detto si può tenere il pesce agli stessi valori tutto l'anno, il pesce di certo non soffre, ma se vuoi fare le cose fatte bene si può puntare a realizzare un minimo di stagionalità chimica... Certo, se prima vuoi prendere la mano con la torba e fare esperienza fai pure ;-) io sono come te... Prima vasca coi poecilidi (nel mio caso guppy), poi sono passato a una seconda vasca e sono andato sull'asiatico (trichopodus leeri, un trio nel Rio 180) e ho iniziato la mia esperienza con la torba, subito cercando di emulare grossolanamente una stagionalità chimica e per ora procede bene, quindi non è nulla di impossibile :-)) In quei paesi (Indonesia, borneo, Vietnam, ecc) con l'arrivo della primavera inizia la stagione delle piogge. La pioggia ha durezze nulle (kH 0 gH 0, tipo acqua osmotica) e, piovendo, i bacini idrici si allargano perché vengono invasi dall'acqua. Però, al contempo, visto che l'acqua che arriva ha durezze nulle, i sali disciolti vengono "diluiti" su un volume d'acqua maggiore. In parole povere, con la pioggia le durezze si abbassano. La prima conseguenza è che, visto che il kH diminuisce, il pH cala (il kH fa "effetto tampone", se non sai cosa sia cerca online che trovi spiegazioni eccellenti) e quindi i materiali organici (tipo torba) del fondo acidificano di più l'acqua. Questo processo aumenta fino all'estate (quindi in primavera durezze basse e pH acido). Verso settembre/ottobre finisce la stagione piovosa e inizia quella secca. L'acqua evapora e non piove più, quindi, visto che evapora solo l'acqua e non i sali in essa disciolti, i bacini d'acqua si riducono, ma la quantità di sali rimane la stessa grossomodo e quindi i sali rimangono più "concentrati". Quindi le durezze aumentano fino a valori medi (non acqua dura comunque eh) e, visto che il kH sale, per l'effetto tampone anche i pH sale (fino a valori neutri in media, difficilmente sopra il 7/7,2). Questo processo continua per tutto autunno-inverno finché con la primavera non riinizia il ciclo. Questa è una spiegazione grossolana e magari nemmen troppo precisa scientificamente ma più o meno è così. Nella pratica io aumento o diminuisco la torba a seconda dei periodi per gestire questi valori, nulla di più. Una volta presa la mano con la torba non è difficilissimo ;-) Per quanto riguarda il cibo... Beh cerca, come sempre, di variare la dieta il più possibile, surgelato e vivo (io per ora il vivo non ce l'ho, ma ho 4 tipi di surgelato), qualche liofilizzato, come cibo secco io non lo do quasi mai, saltuariamente magari... Poi io una volta alla settimana lascio digiuno e una volta, sempre ogni settimana, preparo una poltiglia a base di aglio, per tenere in forma l'apparato digerente e prevenire parassiti intestinali (anche se in natura gli anabantidi mangiano perlopiù larve e insetti a pelo d'acqua, in effetti il vegetale me lo schifano abbastanza i miei leeri). Per il fotoperiodo fai come ti han detto, parti da 5/6 ore e aumenta mezz'ora la settimana fino a 8h almeno, al brico con 4/5€ prendi un timer che una volta impostato e messo nella presa va da solo spegnendo e accendendo le luci periodicamente :-)) |
Adesso che mi hai parlato che si potrebbe emulare la stagionalità chimica, mi interessa sempre più intraprendere quest'avventura asiatica!
In linea di massima ti sei spiegato bene, mi sono documentato sui valori minimi/massimi di durezze e pH e ho trovato questi risultati: gh 5 - 10 kh 3 - 8 pH 5.5 - 7 Voi concordate? Per la temperatura? 25-28°C? I pesci vanno alimentati 2 volte al giorno o di più? |
una volta basta e avanza
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È più facile far danni di sovralimentazione che per la fame ;-)
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Quoto andre8... anzi io inserirei anche un giorno di digiuno alla settimana ;)
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Sisi, l'avevo anche consigliato io prima nel commento sopra :-))
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capisco ed apprezzo la volontà di spiegare il corso degli eventi naturali e la volontà di riprodurre una certa stagionalità, ma se e quando si affronta questo argomento non è corretto farlo in modo approssimato ma si deve entrare nel dettaglio, altrimenti è molto più semplice ottenere effetti nefasti piuttosto che positivi. Innanzi tutto non esiste una stagionalità tipo per quelle aree, passiamo da aree tropicali ad altre subtropicali, con delle variazioni molto ampie di habitat in pochi km. Semplicemente in malesia possiamo passare da torbiere con ph estremamente acidi a zone calcaree fino ad arrivare ad ambienti costieri con acqua salmastra. é quindi ovvio che ogni ambiente agisce in modo differente ai cambiamenti stagionali. Ancora più nel dettaglio ci sono mutazioni stagionali differenti per ogni singolo ambiente. Ancora più nel dettaglio ad esempio Betta del complex splendens , come gli stessi splendens o imbellis o mahachaiensis, li possiamo trovare nelle classiche risaie, in torbiere, i corsi d'acqua calcarea o addirittura in ambienti palustri con valori di salinità per nulla esigui. Da qui l'esigenza di conoscere la location corretta dei pesci che si allevano. Tutto questo quando abbiamo tra le mani pesci che arrivano o derivano da pesci originari di zone ben precise. In questi casi è d'obbligo ricreare le condizioni necessarie ad allevare quei pesci. Nel caso di pesci commerciali, nati in cattività nelle farm asiatiche o dell'est europa, purtroppo ricreare la stagionalità non porta a nulla, anzi spesso porta a compromettere una salute già al limite in pesci nati tra gli antibiotici delle farm. Ancor più problematica la situazione quando si parla di betta splendens di selezione commerciale, purtroppo a causa della selezione stessa, parecchio fragili ed inclini a problemi cutanei. Riassumendo, una stagionalità operativa (non chimica) è necessaria ed obbligatoria in caso di pesci che hanno delle esigenze reali e specifiche, diventa invece puro diletto e talvolta negativa in caso di pesci commerciali che hanno in partenza un salute più "esile". Unica vera necessità per limitare il metabolismo dei pesci, ed assicurare loro una aspettativa di vita superiore, variare la temperatura in vasca tra estate ed inverno, pilotando dunque anche gli eventi riproduttivi. Ciao a tutti Massimo |
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Infatti andre8 hai ragione ... sono sempre cose belle da sapere e da condividere... magari spaventa un pò l acquariofilo alle prime armi ma dimostra appieno che questo non è un hobby da prendere alla leggera perchè parliamo di esseri viventi. E condividendo questi "studi" è uno dei modi per sensibilizzare le persone a far stare bene i nostri amici pinnuti ;)
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Beh massimo é un boss perni betta e un pun to di riferimento, non mi permetterei (anche perché non potrei) di dirgli qualcosa e ciò che ha scritto é giustissimo ovviamente, però evidente ci siamo capiti male perché mi ha corretto qualcosa che non ho detto ;-) :-))
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Semplifico subito, nessuna correzione, non è nelle mie corde correggere qualcuno e ultimamente anche con il termine consiglio sono un po alle strette.
Semplicemente ogni tanto provo ad inserire qualche argomentazione motivata per provare ad osservare le situazioni da altro punto di vista. Il problema, quando si affronta un argomento in un forum generalista, si tende a rispondere in modo generalizzato, che pur essendo corretto come principio, spesso porta a far fare errori a chi recepisce le informazione nel modo non corretto (spesso è colui che legge senza entrare nella discussione) Tornando al discorso delle stagionalità, sicuramente quanto letto rappresenta un singolo aspetto di una casistica di certe zone tropicali, che siano asiatiche o ancor meglio amazzoniche, ma la sua trasposizione alla gestione delle nostre vasche potrebbe avere ripercussioni da nulle a negative. Spiego meglio. Senza entrare troppo nella differenza tra pesci commerciali o di estrazione wild, la stagionalità porta a differenti situazioni mutevoli nella vita di un pesce e di queste la differenza di PH è forse la meno "sentita". La stagionalità per un pesce è scandita dal proprio metabolismo, che ha come fattori principali la temperatura e l'alimentazione. Sono i due parametri per dare al pesce quel rallentamento nel processo di crescita, necessario per evitare di essere sempre in periodo riproduttivo e quindi diminuire le aspettative di vita. La tolleranza al ph è normale in ambito naturale, diventa invece più delicato in ambito domestico. Generalizzando, possiamo tranquillamente dire che per un pesce in cattività è essenziale avere stabilità di "acqua", dove per stabilità mettiamo nel calderone Ph, durezze, conducibilità, qualità dell'acqua, ossigeno disciolto, ecc.. Il mutare "chimico" di qualche frazione di punto il PH, è di fatto o ininfluente o in alcuni casi controproducente quando le "manovre" messe in atto per modificarlo rendono instabile altri valori non monitorati, o la stessa popolazione batterica. Riassumendo, per pesci commerciali, che le stagioni non sanno nemmeno che faccia hanno, il mutare valori potrebbe essere controproducente, non lo è invece un minimo di stagionalità improntata alla gestione delle temperature e alla varianza quantitativa e qualitativa di cibo. Per pesci "wild type" diventa al contrario essenziale conoscere le corrette condizioni di vita dei loro antenati, non tanto per evitare di farli star male (in quanto i pesci sono fortemente adattabili) quanto per evitare di fare una selezione con il "sistema vasca" con valori etologicamente non iniziali rispetto il ceppo di origine. Spesso una modalità di basso profilo aiuta di più a mantenere equilibrio in vasca rispetto una ricerca del pelo nell'uovo quando non serve. Nel dettaglio, per far star bene dei betta selezionati commerciali, bastano valori leggermente acidi ottenibili semplicemente con un mix di acqua di RO e acqua di rete, con in più un paio di foglie di catappa in vasca utili a prevenire infezioni cutanee ed ambrare un filo l'acqua. E' solo una chiave di lettura, ognuno è libero di affrontare le proprie avventure come meglio crede, nel rispetto delle specie mantenute. Buon lavoro. Massimo |
adesso la mia "risaia" si presenta così, ho dovuto potare tutte le piante e buttarne un bel po', le crescita emersa è impressionante
http://s23.postimg.cc/5vln4yuy3/DSCN9792.jpg prenditi i Betta splendens e stop, senza pensare ai discorsi sulla stagionalità etc |
Si certo, se prendi roba da farm o betta selezionati puoi salutare come detto la stagionalità. Il mio discorso era fatto in quanto si era parlato anche di specie non selezionate e/o locate ;-)
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Grazie mille a tutti... #70
Mi sa che farò così, prenderò i Betta Splendens per farmi un po' le ossa... e chissà, forse in un futuro mi approccerò con una specie non selezionata. :-)) Vi terrò aggiornati quando inizierò i lavori di riallestimento. GRAZIE!!! CIAO!!! #28#28#28 |
a me piace molto... Presi i betta?
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Ehmm no... diciamo che sono un po' in ritardo nel programma prestabilito perchè voglio fare le cose ben fatte. Questa settimana proverò a fare delle prove in una bacinella per vedere quanta torba serve per abbassare il PH e anche come mi dovrò comportare durante i cambi.
Sto facendo le cose con calma progettando tutto nei minimi particolari così in teoria non ci dovrebbero essere imprevisti in futuro. |
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Oggi inizio i test!
E userò della torba della SHG... Non vedo l'ora di iniziare!!!:-)) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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