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Si, probabilmente le vie che percorriamo sono diverse. Anche se credo che non abbiamo un metodo di analisi scientifica che ci permetta di valutare correttamente quanto accade sotto il profilo biochimico all'interno delle nostre vasche. Presupponiamo che le cose vadano in un certo modo. All'inizio anche nella mia vasca con poche rocce, solo skimmer e reattore di calcio avevo No3 non misurabili, al punto tale da avere qualche colonia che mostrava segni di sofferenza. Anche nella mia vasca ho 3/5 cm. di sabbia. Ma con il passare del tempo i nitrati sono saliti, sempre a valori non preoccupanti, ad un livello tale che le colonie non presentavano più quei colori che volevo.
Quindi, senza far uso di sostanze per l'apporto di carbonio, ho aumentato semplicemente il substrato per incrementare il processo di respirazione anaerobica. La riduzione del nitrato risulta assolutamente stabile e la vasca mi sembra girare meglio. Con questo non voglio assolutamente dimostrare che il mio sia il metodo migliore. Sicuramente è un metodo semplice, stabile e credo privo di effetti collaterali. Matsushita, appena capisco come fare posterò qualche foto. Il programma mi da qualche problema. |
Se si prende un filtro esterno e NON si costringe l'acqua ad attraversarlo ma solo lambirne la superficie si crea semplicemente un secchio di Calfo. A questo punto che siano siphorax, cannolicchi, corallina grossolana o sabbia è la stessa cosa: si crea una zona prima anossica e poi anaerobica nel fondo e si ottiene "denitrazione".
Ho tentato prima di inserire il discorso dei po4 ma non ci sono riuscito. Spesso si pensa che possano essere i no3 il nostro problema ma invece sono i fosfati, semplicemente per due motivi: non si chiude il loro ciclo e la di essi misurazione non è facile (quante volte leggiamo di utenti che dichiarano fosfati zero con test colorimetrico salvo poi averli alle stelle misurati con fotometro). Per questo a coloro che dichiarano nitrati sconfitti bisognerebbe sempre chiedere come sono messi a po4. Io ho due dsb (vasca e sump) i no3 non sono un problema (0,2), ma sono costretto ad usare carbonio (per non usare le resine) per tenere i fosfati entro lo 0,05. |
Non riesco ad inserire le immagini. Quando clicco sul riquadro che mi indica di non spuntare immagini hard mi compare una piccola icona gialla con un flash e si chiude il collegamento. Cosa posso fare?
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RoladDiGilead, non è automatico ricreare condizioni di anossia limitandosi a ridurre il flusso solo in superficie. Nel secchiello di Calfo si utilizza sabbia fine, come nel DSB. Al contrario, utilizzando del ghiaietto a granulometria più grande, non riesci ad avere un ambiente privo di ossigeno.
Ovviamente per i fosfati il discorso è assolutamente diverso. Personalmente, non volendo utilizzare sistemi a riproduzione batterica, utilizzo una quantità minima di resine in un filtro a letto fluido. Per quasi 600 lit. lordi ogni mese cambio circa 100 ml di resine della Seachem. |
Forti, la mia vasca vecchia è durata 5 anni. Aveva 70kg di rocce in 500 litri. Inizialmente aveva 5cm di sabbia sugar, che poi ho tolto, ma nitrati e po4 sono sempre stati zero senza fare nulla di particolare. Anche io non sto cercando di dimostrare che il mio metodo sia milgiore. Forse ho sempre utilizzato tanta luce, anche perché in quella stessa vasca, con le stesse rocce, durante il trasferimento nella nuova, ci ho lasciato i pesci e solo 6h co due neon blu. Dando solo il cibo secco ai pesci i nitrati sono saliti a fondo scala del test. Avevo anche movimento ridotto, per essere preciso.
Luca |
Premetto che sono un pessimo fotografo. Inoltre la vasca non è al top con coralli non particolarmente in forma a causa del trattamento che sto praticando con Ascarilen per combattere le planarie. Spero di non fare guai...
http://postimg.cc/gallery/12swc6cgi/ |
Hei,ma dove la tenevi nascosta?
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Quello che avviene in mare, e' la somma in parametri perfetti, di cio' che in tanti anni di acquariofilia marina, cerchiamo di riprodurre attraverso metodi diversi. Premesso che chi piu' chi meno, con vari metodi si punta e si raggiungono piu' o meno gli stessi risultati, io resto un fautore della stabilita', nel bene e nel male. D'altronde, basta scartare dagli esempi, vasche giovani 1/2anni, e prendere in considerazione vasche "rodate", anche di 6/7anni, per capire che ogni uno raggiunge risultati piu' o meno apprezzabili, utilizzando metodi molto diversi. Pero', queste vasche sono tutte accomunate da un unica cosa,......stabilita' e costanza. Nel tempo, e' risaputo che in qualsiasi vasca, avvengono adattamenti,successi e sconfitte lungo il corso dell'esistenza stessa di una vasca. Se selezione ed adattamento, e' parte integrante del reef, credo debba avvenire in vasca la stessa cosa. Molti pensano che quando sorgono problemi, tocca intervenire d'urgenza e si ricercano cause spesso inesistenti. Io penso che una vasca che gode di ottima luce, triade stabile ed inquinanti appena rilevabili, puo' raggiungere qualsiasi risultato.
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Ci sono riuscito:-)
Si Ink, come ho scritto le varibili sono troppe per standardizzare un tipo di conduzione. Alla fine degli anni 80, pre internet, avevo una vasca marina con molli e due faretti HQI da 150watt, pieno di pesci e senza rocce vive. Uno schiumatoio piccolo ed un filtro biologico. Nitrati a 0. Dopo qualche anno mi venne la brillante idea di ripulire il fondo sostituendo i "2" cm. di sabbia con corallina nuova. Si impennarono i nitrati che non riuscii più a recuperare. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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Gran bella vasca,.....attento con l'ascarilen.
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Forti, credimi, senza alcun tono polemico, spero sia chiaro. Da anni leggo di magnifiche vasche USA con nitrati a 5ppm usando le radium hqi. Io non sono mai riuscito a farli alzare sopra lo zero. Nel tentativo, aumentando il cibo , ho sempre prodotto danni prima di vedere comparire i nitrati. Sono d'accordo con voi che le variabili sono infinite; per esempio ho giusto fatto ieri una scoperta sulla temperatura che mi ha lasciato basito. Ho sempre pensato che 24 fosse ottimale e, sopra 26 deleteria. Da Ron Shimek leggo che 28,è ottimale; sotto 26 stressante e sotto 24 non compatibile con la vita. In pratica negli ultimi 3 anni, ho tenuto la vasca per 6 mesi all'anno in situazione di stress e per i restanti 6 mesi in situazione di incompatibilità con la vita.
Luca |
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Inoltre non credo, come prima hai scritto, che dei normali cannolicchi possano costituire un substrato in condizioni anossiche. ------------------------------------------------------------------------ Maledetto correttore ....che nel tempo possa "ridurre".... |
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Inoltre a 28 gradi le mie acro scuriscono un po'. Comunque non sono in grado di obiettare argomentando in maniera scientifica. Effettivamente con nitrati più altini i coralli sembrano stare bene, solo i colori ne soffrono un po'. Per i fosfati, riprendendo il discorso di prima, è la stessa cosa. Con valori molto bassi i coralli, a mio avviso, ne soffrono. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
------------------------------------------------------------------------ Scusate se vado in ot, ma da qualche giorno ho immesso 20 ml di Ascarilen. Le planarie sono quasi tutte morte. Pensavo di ripeter il trattamento tra 10/15 giorni. |
Si, ho esperienza.
Quello che potrebbe succedere, e' un improvviso collasso batterico, e visto che durante la "cura", gli animali sono sotto stress,...rischi davvero grosso. Io ho ripreso una 150lt. Per un pelo, ma ho avuto problemi trascinati dietro per mesi, fino ad arrivare a smontare la vasca. Io ti consiglierei di inrobustire il trattamento, isolando i cannolicchi per poi abbondare di carboni,batteri e cambi. Capisco quanto sia frustrante lottare con le planarie, ma purtroppo si finisce facilmente per cadere nella trappola ascarilen. Roland, non e' una questione di culo, ma di pasienza. In passato, mi sono titrovato a dover eliminare animali in rtn o spostarne altri in punti piu' favorevoli, nel tempo necessario, di raggiungono equilibri fenomenali, senza intervenire praticamente su nulla. Soprattutto per quanto rigurda animali ed sps, prenderli sempre piccolissimi, se cresceranno abituandori ai ritmi e valori della vasca, i problemi futuri calano vertiginosamente. |
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Strunzata o meno... questa è la fonte:
http://www.ronshimek.com/salinity_temperature.html a me sembra sufficientemente attendibile. Inoltre, se cercate qualche esperimento su SPS non tengono mai la temp sotto 26°C. Infine, la riproduzione di massa dei coralli, avviene in piena estate, quando le temperature sono più elevate durante l'anno. Credo che i coralli si riproducano solo nelle condizioni più favorevoli. La riproduzione, per ogni organismo vivente, è la prima funzione a venire a mancare quando le condizioni non sono ottimali. Ora non voglio dire io che sia una conditio sine qua non per mantenere una bella vasca, ma Shimek la pensa così e la cosa mi ha colto parecchio di sorpresa. Se guardo la temperatura di ciascuna delle vasche del mese di reefkeeping che mi piace, tengono tutte almeno 26°C. Luca |
Anche a me pare poco credibile come cosa,mi risulta che.i reef abbiano cominciato a soffrire con le temperature che hanno raggiunto i 28 gradi.
In vasca tengo la minima a 23,5 e non vedo sofferenze rispetto a quando raggiunge i 28,oktre mi preoccupo assai,per natura non credo negli idoli, per cui per me tutti sono contestabili anche shimek. |
io ogni volta che ho avuto un espulsione di uova, dopo i coralli sono morti , secondo il mio modestissimo parere si riproducono perché in situazione di stress e non perché stanno bene .
p.s. curiosità...shimek ce l ha mai avuto un acquario ? |
Christian, non so... cercalo tu e fammi sapere.
Luca ------------------------------------------------------------------------ Mi pare sia risaputo che tutte le forme di vita si riproducono perchè stressate, non per diffondere la propria specie... Luca |
Noto un tono ironico, hahahaha
È però altrettanto risaputo che molte specie si riproducono più facilmente quando in pericolo di vita o sotto stress,(salvaguardia della specie),tanto per fare un esempio il rilascio di planule da parte degli anemoni quando li siringhi,in quel.momento non sono forse sotto stress? |
bhè.. se intendi l amplesso sono d'accordo con te .. alla fine l accoppiamento oltre a diffondere la specie è un momento di piacere ...ma qui si parla di animali dove ci sono parecchi dubbi e pareri discordanti , non credo che un corallo si ecciti a sparare uova , io la vedo come un cambio di condizione , un probabile pericolo , vedi el nino .. dove una situazione di bleaching non permette la riproduzione , come dice tene ,la salvaguardia della specie.
per quanto riguarda la mia esperienza i colori migliori l ho sempre visti a temperature basse, a temperature più alte il corallo cresce anche meno perché cala l assimilazione di calcio. |
Dubito che la riproduzione di massa della barriera corallina sia un esempio di riproduzione da stress. Le planule sono infatti diverse sotto ogni aspetto.
Luca |
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Discutere ed approfondire e' sempre molto interessante, ma per quanto riguarda le temperature, credo si tratti unicamente di istinto maturato dirante il lungo processo di evoluzione. Le barriere nei secoli, sono sempre morte e risorte, soprattutto nell'arcipelago hawaiano, dove i "punti caldi", hanno piu' volte fatto morire e nascere diverse isole e diverse barriere. In fine non si sono mai estinte, anzi, la biodiversita' e' sempre aumentata. Sappiamo tutti bene, che la narriera esiste grazie a tre' condizioni imprescindibili,....molta luce, molto movimento, temperature alte. Per stato di fatto, uno dei tre' elementi "la temperatura", sta' letteralmente accelerando il naturale processo di morte e "speriamo" resurrezione. Purtroppo, tendiamo troppo alla denaturalizzazione dei normali processi che regolano i cicli vitali delle barriere coralline. In fondo si chiamano cosi', grazie alla veloce morte dei coralli, senza i quali non esisterebbero questo meravigliosi ecosistemi. Troppo spesso dimentichiamo il fulcro dell'acquariofilia e cioe' l'enorme capacita' di adattamento delle specie animali che ospitiamo,.....illudendoci che se vivono e crescono e grazie alla nostra bravura. Per quanto riguarda la riproduzione, sono processi legati a dei veri e propri orologi temporali che spesso, come avviene in alcune specie, sincronizza animali in diverse parti del mondo, dove condizioni?clima ed orari sono nettamente diversi.....date stabilita' ad una vasca ed avrete il vostro ecosistema,....tutto qui! Poi se la vasca deve essere solo una vetrina, sappiamo bene come "ingrassare" gli animali e come svestirli per renderli coloratissimi. Lo smarromamento esiste anche sulle barriere, e non credo che in milioni di anni di evoluzione, i coralli se ne volessero privare. Uragani, fasi lunari e di conseguenza cambi di maree, e quindi anche spettri di luce, fanno parte della sana gestione con metodo "mano de dios", alla quale la natura e' abituata......concludendo, acqua in vasca e mani in tasca.
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Credo che organismi abituati a condizioni stabili da millenni, preferiscano quelle medesime condizioni, non quelle che fanno comodo a noi o che pensiamo siano migliori.
Luca |
Esattamente. Pero', contrariamente a cio' che si pensa, la barriera ha grandi variazioni,....ma lungo la giornata. Basta pensare alla cosa piu' semplice,.....un acro che di mattina, riceve un tot di luce con un determinato spettro ed una determinata temperatura. Magari dopo poche ore, si ritrova 4 metri sott'acqua, con una luce,corrente, temperatira etc. Totalmente diversi. Sono animali molto adattabili, molto piu' delle specie mediterranee.
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Che figata!
Dai nitrati siamo passati ai fosfati ed ora aal temperatura :-D :-D Manca la luce! Chi inizia?? |
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Roberto vai a vedere i dati rilevati negli ultimi 30 anni. Non basarti su quello che dicono ai telegiornali. In quel link ci sono i dati se ti interessano.
Luca |
Luca,purtroppo mastico poco e male l'inglese,ma da cose lette in passato e foro viste il reef se la passa poco bene proprio da quando i 28 gradi in certe stagioni sono diventati una costante e non l'eccezione
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La velocita' dei cambiamenti, posti sui tempi della natura, e' come uno starnuto nella nostra vita. I cambiamenti ci sono sempre stati, cosi' come la barriera e' sempre morta e rinata. Ci sono animali "barriera australiana" con una adattabilita' molto alta, ed altri di provenienza "indonesiana", molto sensibili alle variazioni,...perfino per calcalcolare i tempi relativi alle sistematiche ere glaciali o la velocita' della crosta terreste nei millenni, si sono esaminati gli strati fossili della barriera. Ritornando alla resistenza, se cosi' non fosse, non si potrebbero allevare sps in nessuna vasca al mondo, viste le continue ed ingovernabili varianti. |
http://s1.postimg.cc/5cxnfxvaj/Scher...e_21_22_55.jpg
http://s21.postimg.cc/8sn05fqer/Sche...e_21_32_24.jpg Questo grafico rappresenta la temperatura media dal 1982 al 2008. La variazione massima dei valori è stata di un grado. Significa che per 26 anni (anche durante i mesi dell'anno) la temperatura non ha mai subito variazioni superiori a 1°C. Se guardate nell'indopacifico, la temperatura media è esattamente 28°C. Poi volete parlarmi di stabilità e di El Niño? e che 28° fa male ai coralli? Questo è ciò che accade in natura... Luca |
Certo luca, accade quello che in vasca non possiamo garatire, stabilita'. Poi se un animale e' abituato a vivere a 28', in vasca avremo sicuramente un altro animale abituato a 24'. E' appunto il grande spirito adattivo di alcuni animali a consentirci di allevarli. A quanto e' successo di avere uno o piu' animali che si sono bloccati in crescita o hanno mostrato sofferenza per mesi, mentre altri animali sprizzavano salute? Credo sia successo a molti se non a tutti. Ebbene, io ho visto vasche riprendersi da sole, cosi' come tracollare sotto l'azione di mille variazioni, rincorrendo un animale che iniziava a tirare.
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a 31- 32 gradi ci arriva nella stagione piu calda se la media e' 28 gradi #24
che ne pensi luca ? Interessante pero' sarebbe provare a tenere costante sui 27 - 28 per un annetto :-)) |
31 - 32 non so... 30 sicuramente in superificie.
Lo stesso Ron Shimek dice che le acropore di profondità sarebbero meno adattabili proprio perchè sotto le variazioni sono molto limitate. Un guru che conosco, che ha fatto immersioni già oltre 20 anni fa in indonesia e barriere coralline varie, dice che da quello che misurava lui, la temperatura era stabilissima durante l'anno e mai sotto i 26°C. E' stato lui a mettermi la pulce nell'orecchio... proprio perchè secondo lui sotto 26° "è male". Penso anche che nel blucoral si teneva una temperatura parecchio alta e la crescita era mostruosa. Me lo aveva detto Mario Conti di persona. Non sto però dicendo che punto ai risultati del blucoral, sia ben chiaro. Certo è che le HQI rimangono un punto di riferimento nell'acquariofilia. Io stesso ricordo bene la vasca di Robbax, che montava una sola HQI plusrite da 400w per 8h ed era fantastica, con colori netti, nè scuri, nè troppo chiari. Di certo chi usa le HQI ha più il problema di tenere bassa la temperatura, piuttosto che alta, a differenza di chi ha i led o i T5. Christian io ora ho messo 26,5°C. Intendo lasciarlo arrivare a 28 - 28,5°C in estate. Un anno così intendo farlo. Poi vediamo. Ah, ho rimesso i T5. 18 T5 da 54w. Luca |
"Male" non credo proprio , sono 10 anni che la tengo a 24 gradi .. e se li non scende sotto i 26 come fa a dire che e' male ? #24
Vedrai che con i t5 cambia musica #70 |
Christian, non so dirti se abbia provato. Il senso di questa cosa, comunque non è che a 24°C i coralli muoiono, ma che se un corallo va a 100% a 28°C, va a 90% a 26° e 80% a 24° per sparare due numeri. Poi come giustamente è stato detto, ci sono specie che sono più adattabili di altre.
Quello che scrive Shimek è che ogni specie ha un area di diffusione, il cui centro ha le caratteristiche ottimali. Man mano che ci si allontana dal centro, le condizioni cambiano e l'animale riesce a vivere, ma sempre più a fatica,e quindi anche riproducendosi meno man mano che le condizioni diventano più lontane da quelle ottimali. E' ovvio che non abbiamo animali che vengono tutti dalla stessa zona climatica, ma la maggior parte degli animali indonesiani vengono dallo stesso posto. Gli australiani hanno forse necessità differenti. Perciò è sicuramente vero che un corallo può andare a 100 a 28° e un altro a 24°C, sebbene purtroppo non sia facile capire la differenza, perchè credo fatta di segni molto sottili e molto diluiti nel tempo. Con i T5 ora devo star attento a non bruciare la vasca nei primi tempi. Spero anche io di vedere risultati, perchè non li vedo da anni ormai... Luca |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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