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Gio che gli altum siano acidofili sono d'accordo, e sicuramente non sarebbe sbagliato come consiglio di massima, quello che però io volevo sottolineare è che il ph non lo ritengo un valore assoluto, sono 3 anni che sono nelle mie vasche (prima in un 400 lt poi in questa) ho potuto osservare i loro comportamenti e (vale solo per i miei) posso dire con sicurezza che NON hanno problemi con ph anche neutro, quello che invece soffrono di piu sono gli inquinanti.... quando si alzano vanno un po' in stress e si corrodono i segmenti piu esterni delle pinne.
Ovviamente sono d'accordissimo con te sulla variabilità dei valori nelle diverse stagioni.... anzi mettiamoci oltre alla durezza e ph anche la temperatura che nella stagione delle piogge scende anche di diversi gradi. Per quello che non possono esistere valori assoluti in acquariofilia, perchè non esistono nemmeno in natura. |
appunto, quello che intendevo: meglio un ambiente "basico" ma stabile nell'insieme piuttosto che pericolosi sbalzi #70
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Ragazzi non sono d'accordo mi dispiace allevare altum a ph basico è contronatura mettetela come vi pare..
Non possono essere paragonati migliaia di anni di evoluzione con qualche anno di allevamento in cattività . Comunque non mi fisso sul singolo valore 6,5 ma mi fisso sul fatto che vadano allevati a ph acido e durezze basse il kh a 3-4 e gh poco più . Sono d'accordo con te sul discorso stagioni Cartiz. |
Che valori non corretti ma costanti siano meglio di sbalzi continui, è risaputo.
Discorso ben diverso essere pienamente cosciente quando si acquista una specie delle sue esigenze e poi non garantirgliele. Le specie acidofile devono stare a ph acido. C'è poco da dire. Quando non si possono/vogliono garantire queste condizioni è semplice, non si prendono. Detto questo ti faccio i complimenti per l'allestimento. Molto d'effetto. Quasi mi piaceva nell'altro layout più spoglio. Le piante non mi sembrano in formissima. Le hai inserite da poco? |
La casa dei miei angeli
Sinceramente non capisco quale sia il problema. Mauro ha semplicemente lasciato i valori dell'allevatore e non mi sembra che i pesci siano in sofferenza, anzi! Poi per il fatto dei pesci che non possono vivere in valori differenti da madre natura secondo me anche qui lascia il tempo che trova, noi stessi esseri umani siamo in continuo adattamento alle nuove condizioni climatiche, un umano di 100 anni fa ha caratteristiche differenti da un umano di oggi. Si chiama evoluzione. Non vedo perché non possa avvenire anche per i pesci. Le continue selezioni portano a una modifica del loro adattamento in condizioni che in natura sono sfavorevoli, vedi stendker. Voi la chiamate forzatura, io la chiamo evoluzione... magari li è un po estremizzato, ma è realtà ragazzi! Poi se vogliamo tirare fuori la storia che se un neofita legge queste pagine, può farsi un idea sbagliata e va indirizzato per la strada giusta, è un altra cosa...ma le vostre risposte mi sembrano sempre dei copia e incolla di decine di altri post decise da una "scaletta". Mi dispiace. Senza offesa.
P.s. Non mi pare di aver letto comunque che li tiene a ph8. Non è una critica verso nessuno ma una riflessione. Saluti, Paolo. |
Le specie che noi alleviamo in acquario ci hanno messo centinaia di anni per evolversi in un determinato ambiente. Qualche anno in cattività non si può paragonare nella maniera più assoluta.
Sennò iniziamo a fare degli esperimenti. Teniamo gli scalari in acqua con poco ossigeno, forse fra qualche anno inizieranno ad uscire fuori dall'acqua e quelle che adesso sono pinne si trasformeranno in zampe e quelle che adesso sono branchie in polmoni. L'evoluzione,e la storia ce lo insegna, è un processo lento. Anche il pensiero delle persone si sarebbe dovuto evolvere, ma se siamo ancora qui e la continuiamo a pensare in questo modo dai ragione a me che l'evoluzione è un processo lento. Senza offesa. Io vorrei ribadire un solo concetto che mi sta particolarmente a cuore: Se sappiamo, già prima di acquistarli, che certi pesci vanno tenuti in un certo modo che noi non vogliamo/possiamo garantirgli, allora cosa li prendiamo a fare????????????????? |
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Beh qui però parliamo di modifiche genetiche, non di capacità di adattamento. Io ho specificato che le continue selezioni fanno si che la specie abbia modo di adattarsi maggiormente ad altre condizioni ambientali. Ed in questo credo siano molto più veloci dell'uomo visto che noi per passare 3/4 generazioni impieghiamo circa 100 anni. Alcune specie di pesci in 100 anni passano almeno 80 generazioni se pensiamo che in un anno circa sono riproduttivi... Non sto dicendo di tenere gli altum a Ph 8, non lo farei mai. Ma da 6,5 a 7 sinceramente credo che vivano bene ugualmente. Lasciamo stare per un attimo i valori, io i pesci sono abituato a guardarli e poco a correggere sempre i valori in acqua che vuol dire stare sempre con le mani dentro a scombussolare la stabilità della vasca. Ma qualcuno ha chiesto a Mauro se gli altum hanno mai avuto segno di disagio per quell'acqua? Se hanno preso malattie da stress causa valori sopra madre natura? |
Non so se hai ben presente cos'è il pH. Quella che per te è solo uno 0,5 in realtà indica una notevole variazione nell'acidità dell'acqua.
Personalmente non vedo perchè lasciar perdere i valori. Così come non lascerei perdere un allestimento inadeguato o coinquilini inadeguati. Sono tutte componenti che contano ed influiscono sull'allevamento di una specie. Quando questi punti sono ok allora si può ragionare su tutto il resto. Ripeto, non vuoi o non puoi portare i valori nel range giusto, non li prendi. In una vasca del genere, con lo stesso tipo di allestimento, avrebbe potuto farci un bel Malawi con haps. Usava acqua di rubinetto o di pozzo e non avrebbe dovuto correggere minimamente i valori. Acqua dura e ph basico. Non me ne voglia l'autore del topic, lo prendo giusto come esempio. Non credo che gli altum gli siano saltati nel sacchetto con l'acqua e gli abbiano puntato una pistola alla testa dicendo: portaci a casa e non fiatare! Se uno li prende sa a cosa va incontro. |
Certo che ce l'ho presente e per questo ti dico che non ha preso gli altum allevati a ph 6 e buttati in vasca a ph7, visto che già dall'allevamento li ha presi con quei valori. Ripeto ancora, i pesci stanno bene Mauro? Noti segni di disagio o malattie? [emoji28]
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parliamo di pesci allevati da generazioni a quei valori..
secondo me ha più senso mantenerli, piuttosto che "costringerli" a valori rilevati in un tal corso d'acqua, in un determinato periodo dell'anno e in cui mai hanno vissuto gli esemplari in questione. allora dovremmo considerare tutti gli sbalzi che ci sono in natura, tener conto delle variazioni durante l'arco del giorno/mese/anno un altro esempio semplice: noi li costringiamo a una determinata temperatura con l'utilizzo di un riscaldatore. in natura? lo sbalzo termico tra giorno e notte? una giornata più o meno soleggiata? questa non vuole essere una critica ma un osservazione. |
Prima di dire qualcosa posto 2 foto, scattare circa 3 anni fa:
L14 foto scattata il 23-6-2011 http://s16.postimg.cc/baofo3doh/L14.jpg foto scattata il 08-8-2011 http://s28.postimg.cc/r0dwbq9d5/image.jpg Video girato a marzo di quest'anno: https://www.youtube.com/watch?v=MudKhhJd4Es" title="View this video at YouTube in a new window or tab" target="_blank">Clicca per vedere il video su YouTube Video Non guardate le piante io sono da sempre un incapace con le piante anche se mi ci metto di impegno non ottengo risultati. Io dico che in 3 anni sono cresciuti bene anche a Ph "alto" (come dite voi). Ma c'è anche una spiegazione del perchè il ph è così alto (e anche del perchè io non lo reputo fondamentale) come vi ho detto effettuo cambi con acqua a 40 TDS che in soldoni ha un KH di 2°/3° questo porta ad avere un ph non proprio stabile soprattutto gia dopo 2 o 3 giorni dal cambio quando sicuramente questo valore (kh) scende ancora e di conseguenza dovrebbe scendere anche il ph, ma io ho messo una soffiante nel filtro (oltre la pompa) che aumenta il flusso e favorisce l'ossigenazione, questo fa si che il ph non sia mai troppo basso. Quindi torno a dire, se dopo 3 anni la crescita è stata buona (a mio parere ma magari voi la ritenete insufficente) e l'acqua ha una bassa conducibilità e quindi bassa durezza devo stare qui a strapparmi i capelli perchè non ho il ph a 5 ? Ovvio che se poi vi fissate sui valori del rio negro qui siamo lontanissimi.... ma gli altum non vivono SOLO nel rio negro e io ho scritto chiaramente che sono rio inirida F3. Volete che li tengo tutto l'anno a PH 5 T30° e conducubilità 20 microS ? così si ammazzano di botte per riprudursi tutto l'anno senza mai portare 1 riproduzione a termine perchè è impossibile in una vasca simile con le conseguenze note ? ase volevo una vasca di ciclidi che si menano allora facevo una vasca di mbuna. |
Per abbassare il pH ti basterebbe usare la torba che, oltre ad acidificare, ha anche un effetto tampone che stabilizza il pH.
La stagionalità in acquario è un discorso più ampio e complesso. Qualcosa già si ottiene con gli sbalzi di temperatura tra inverno ed estate quando inevitabilmente sale. In realtà non so neanche se è possibile tenere quel numero di esemplari in vasca tutti insieme. Per gli scalari si parte da un numero folto per poi isolare la coppia e togliere gli altri. Credo, ma non sono sicuro, che il discorso valga anche per gli altum. In quel modo non avresti alcun tipo di scontro e potresti portare a termine le riproduzioni. Bisognerebbe chiedere a @davide.lupini Allora, seguendo il tuo ragionamento, io dovrei tenere i miei mbuna ad una temperatura bassa e a pH acido così non stimolo le riproduzioni e non si menano. |
Gli mbuna erano un esempio di pesci caratterialmente molto "rissosi" ma non è paragonabile la chimica/fisica di un lago rispetto a quella di un rio che a volte non arriva nemmeno ad 1 mt di profondità
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Io credo che dire " meglio allevarli a ph basico ma stabile piuttosto che acido ma con possibili sbalzi nei valori" sia troppo comodo , tra l'altro discorso gia' sentito da altri quì sul forum .
Che siano f4 o anche f10 si parla sempre di secoli di evoluzione contro qualche anno . Se si ripetono sempre le stesse cose e' perche' ci sono delle cose che sono di base , da lì si parte . Anche su questo tema ci sono quelli che dicono " ok ma sono temi vaecchi di dieci o piu' anni ... le cose cambiano " e si spazzia su vari temi non solo sugli altum o discus ... e quelli che invece dicono , ok l'acquariofilia si evolve ma alcune cose non possono essere stravolte da un giorno all'altro ( e in questo caso anche 20 anni sono niente rispetto all'evoluzione di una specie) . Poi ogni uno e' libero di pensarla come vuole :-). |
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Ho scritto che ho provato ad allevarli sia a 7 che a 6 di PH senza notare differenze, in 3 anni che ce li ho sotto gli occhi le cose sono 2 o sono cieco o un po' ho imparato a capire quando stanno bene o quando qualcosa non va che dite ? |
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Non e' che si guarda solo il ph ma appunto gh / kh ecc.. I pesci si vede che stanno bene , nessuno lo mette in discussione vedendo i video e le foto e capisco che tu possa sentirti sotto accusa come una persona che non tiene ai propri animali .. io e altri semplicemente diciamo , se si vogliono allevare al meglio gli animali bisogna tener conto delle condizioni in cui vivono in natura perche' si sono evoluti a vivere in quelle condizioni e tu stesso sapendo di aver ricreato quelle condizzioni nel tuo acquario sapresti di aver fatto il meglio per loro . Ripeto e' lo stesso discorso dei discus a ph 8 con acqua non proprio tenera :-)) ... i discus sono belli si riproducono quindi va bene così . Tu puoi essere a favore o meno , io la seconda . |
Asterix non mi sento sotto accusa, cerco solo di spiegare il mio punto di vista e di gestione della vasca, poi sapendo i trascorsi degli altri topic in questa sezione sapevo che non tutti sarebbero stati d'accordo con me.
Il confronto e le critiche le accetto soprattutto quando sono ben motivate, anche perchè io non sono un esperto ne un maestro anzi.... |
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Concordo con quanto detto da Asterix e DUDA. Inoltre mi fa piacere sentire da Cartiz certe parole. In altri topic si è spesso degenerato, per fortuna non è questo il caso.:-)
C'è un bell'articolo sul portale di Ale con la collaborazione di altri appassionati ed esperti del forum. Tratta proprio dell'argomento di cui stiamo parlando. Lo trovate QUI. |
Guardate, ho dovuto affrontare spesso l'argomento "genetica" allevando Dendrobates, "rane tropicali in CITES" di non "facilissima" reperibilità...il fattore variabilità genetica è portato all'estremo li e la differenza tra F1 e wild è già evidentissima e rafforza il concetto che quanto più ci si avvicina al "concetto" di wild, non parlo solo di esemplare ma anche di parametri vitali, chimica, struttura ambiente...tanto più si ottiene il vero vigore dell'animale. Lo stesso vale per i pesci che, purtroppo per loro, non manifestano con altrettanta "intolleranza" (leggi deperimento e morte) il disagio e, complice il prezzo abbordabile diventa semplicissimo mettere estetica e praticità davanti a tutto, dopotutto non fanno versi, non parlano, non si esprimono con smorfie e occhiate, con quel che costano che durino 2 anni (invece di 10) ci va quasi a genio. Ho fatto gli stessi ragionamenti da pischello qualche anno (azz, un decennio se conto) fa con la mia prima vasca.
Ora chi viene a trovarmi non capisce la mia vasca...purtroppo...tocca ogni volta spiegare. |
Duda non so bene come fanno i grandi allevatori ma non sono molto convinto di quel che dici, se incrocio un F18 (tanto per sparare un numero alto) con un wild torno ad avere una prole F1 quindi in realtà se tutti periodicamente reincrociassero esemplari riprodotti con wild ci sarebbero in giro molto F1-F2 forse qualche F3 ma poco piu in la.... il rinsanguamento viene fatto ma non con esemplari wild bensì con esemplari di altri ceppi altrimenti la selezione va a farsi benedire.
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Ho letto con interesse tutto il post,
credo che oltre ai pesci valga anche per le caridine o no ? Come mai nel Web non ho mai trovato vasche biotopo Sulawesi? Fine Ot |
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Ci sono , pensado che tu l'abbia cercato in italiano io ho provato a scrivere sulawesi acquarium biotope e escono video su you tube e forum con immagini poi che siano precisi anche su valori ecc lo lascio giudicare a voi ma comunque si tenta sempre di fare una copia della natura tra quattro vetri .
Ogni specie in acquario puo' e dovrebbe essere allevata ricreando le condizioni degli ambienti di origine dall'allestimento ai valori , poi magari uno non vuole ricreare proprio un biotopo ma almeno a valori ... Cartiz ma con animali con varieta' wild f3 o f 20 si fanno riproduzioni con esemplari wild di cattura per rinforzare il patrimonio genetico , la selezione non c'e' su specie con livrea selvatica dato che sono ricercati e belli proprio perche' sono con forme e colori naturali . Il tipo di selezione di cui parli viene fatta per ottenere varieta' di forme e colori diverse da quelle selvatiche esempio guppy - platy ecc .. e' diverso . |
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gli Altum rispetto ad uno scalare sono un pò diversi, diciamo che un gruppo di scalari fai fatica a tenerli a lungo in vasca anche perchè la riproduzione è notevolmente più semplice e veloce uno scalare "commerciale" in 8 mesi si riproduce, un wild o comunque f1/f2/f3 in 12/15mesi è maturo sessualmente e pronto a riprodursi. il problema è che, quando entrano in ripro, si tozzano per bene e se ci son troppi esemplari in vasca le deposizioni falliscono in continuazione e alla lunga non è salutare per la femmina, per cui sarebbe opportuno allevarli in coppia partendo da un gruppo. la riproduzione degli Altum è nettamente più difficile e complessa da ottenere, anche il loro comportamento non è proprio come quello degli scalari sono molto più gregari per cui un allevamento in gruppo è da prediligere, al massimo si potrebbe isolare la coppia in caso di formazione e riproduzione, ma anche qui è un evento non alla portata di tutti e lo si ottiene a valori estremamente bassi. per il discorso allevamento e valori in genere prendo con le cautele del caso i valori dati dagli allevatori perchè spesso parliamo di differenti categorie, l'allevatore che lo fa per mestiere sfrutta a suo vantaggio una carateristica dei ciclidi che è l'adattabilità, per cui a valori bassi tengo solo i riproduttori i giovani li faccio crescere a valori più umani, così abbatto i costi di gestione e li preparo per i vari negozi a cui finiranno. l'allevatore hobbista o il più semplice appassionato sono un altra categoria, per cui dovrebbe essere relativamente più semplice gestire una vasca con valori che siano più adatti alla specie. sono d'accordo sul fatto che sia sbagliato allevarli a vita a ph 5, ma è altrettanto sbagliato allevarli a ph 7 e rotti a vita sono entrambi degli "estremismi", personalmente sono per una gestione più stagionale. tanto per fare un esempio gli Altum non è che vivono a ph 4,5 sempre, sono stati pescati anche a ph 7,2 con durezze nulle. sicuramente la gestione stagionale è uno sbattimento, però è fattibile #36# io una torbata all'acqua la darei :-)) per il discorso genetica, non è che se riproduco un f0 con un f20 magicamente miglioro la fisiologia, quella rimane :D al massimo ne migliori il patrimonio genetico evitando tare che si ripercuotono principalmente sulla morfologia dell'animale, però le esigenze rimangono le stesse |
Davide ti ringrazio per l'intervento chiarificatore. Sei un pozzo di scienza.:-))
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Bella risposta #25 !
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Ciao Davide hai ragione, volendo sbattersi un po' sarebbe bello ricreare anche la stagionalità, anche perchè gia mi sono sbattuto con l'alba e tramonto per un anno ora potrei puntare anche alle variazioni di stagione.... ci penserò.
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Mi inserisco (anche senza la preparazione di Davide :-)))
Certo la cosa migliore sarebbe proprio il ricreare la stagionalità......purtroppo per, inesperienza, mancanza di tempo, info precise, tecnica etc.. si finisce per consigliare valori costanti, valori che fanno comunque meno danno di gestioni "incapaci". Due esempi: Salmastro; molti consigliano variazioni di salinità, variazioni che si verificano più volte negli estuari. Federico Sibona mi disse: "ma in natura, se il mutare di salinità è sgradito, il pesce cambia posto/livello di nuoto, in vasca come fà??", ottima osservazione......ho mantenuto con successo una salinità costante. Pseudomugil gertrudae range valori di ritrovamento: Temperatura: 12\34° pH: 3,68\9,4 Conducibilità: 12\646 µS/cm Durezza: 0\320 ppm Alcalinità: 2\180 ppm Alcuni esemplari vivono in acque molto simili (se non peggio) a quelle degli altum.......senza sapere la provenienza esatta dei propri esemplari e non conoscendo perfettamente la stagionalità, a che valore li alleviamo?? per conto mio a valori medi e costanti. |
Malu in fondo qualcosa di simile lo fanno gia molti, quando ad esempio per stimolare la riproduzione di alcune specie si fanno cambi con acqua piu fresca rispetto a quella della vasca o si aumenta un po' il cibo magari usando quello congelato.
Ovvio non si può passare da un estremo all'altro, restando nel mio caso non passerà da 7 a 4 di ph magari farò da 6 a 7 magari cambiando solo la durezza così da far scendere il ph senza dover aggiungere particolari acidificanti. Però il tuo intervento in pratica è in linea con quello che abbiamo scritto io e gioco, cioè che una gestione costante a valori comunque compresi nei range dell'habitat è sicuramente meglio che la ricerca di una condizione anche dificile da mantenere. |
Beh, malù parlava di valori nella media. Se il massimo valore di pH a cui si trovano è 7,2 e tu li tieni a 7....sei in pratica ad uno degli estremi non nella media.
Poi sul fatto dei valori stabili credo che siamo tutti d'accordo a riguardo.:-) |
Io ho portato un paio di esempi un po "estremi", di molte delle specie più allevate, si conoscono abbastanza con sicurezza i parametri in natura, quindi anche non riuscendo a fare la stagionalità meglio tenere valori consoni alla specie.....i cardinali li terremo a ph 6 e durezza bassa e i carassi non a ph 6 e non a durezza bassa.
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perchè detta così se non ho un pesce locato non posso fare una stagionalità non avendo dei valori noti mi metto a cavallo e non sbaglio, personalmente non lo vedo del tutto corretto. la stagionalità in molte specie non si lega al solo ph ma spesso anche alla t°, per allevarli al meglio, evitare le troppe riproduzioni, prolungare loro la vita ed evitare anche patologie la stagionalità non ti dico è d'obbligo ma quasi. ti faccio qualche esempio, (mi scuserete io parlo di ciclidi perchè son quelli che conosco meglio) conoscendo i range degli scalari di ph 5/7,5 li allevo a 6,5 e stò sul sicuro (uno scalare maturo sessualmente non ha particolari problemi di ph si riproduce anche a ph 7). bene ogni 15gg cascasse il mondo una coppia matura si riproduce, ci puoi regolare la sveglia, mettiamo che sia l'acquariofilo perfetto che li tiene in vasca da soli senza compagni che li stressano e completa le cure parentali, dopo circa 2mesi i genitori li scacciano e son di nuovo pronti per riprodursi, in un anno se tutto va come dovrebbe fanno 6 riproduzioni. parliamo di animali che in natura concentrano l'attività riproduttiva in pochi mesi, se va bene portano avanti 2 covate. e parlo del caso migliore con cure parentali e tutto altrimenti le 6 riproduzioni facilmente raddoppiano se non di più. già con una "stagionalità" più semplice e ridotta alla sola t° riducendo gradualmente di qualche ° le riproduzioni si riducono notevolmente e vengono dilazionate. con gli Apistogramma in base alla specie si può agire su entrambe, ph se sono specie tendenzialmente acidofile (agassizii, viejita, macmasteri ecc...) abbassando o innalzando gradualmente il ph ne stimolo la riproduzione, se li tengo sempre a ph costante magari proprio in quei range in cui sono stimolati a riprodursi come dice Tuko metto su un asilo, oltre a ridurre di molto la salute della femmina. con specie più basiche es gli uruguagi e di zone subtropicali, si può agire anche solo sulla t° ad es. alcune specie di Gymnogeophagus necessitano di una stagionalità e di svernano a basse t° per diversi mesi. fondamentalmente una stagionalità è possibile farla con pochissimi accorgimenti, tanto per ricordare un topic in cui si parlava di questo tema era il topic sui trifasciata di MarZ, che di locato forse avevano solo la farm ceca da cui provenivano :-D per come la vedo io, non può e non deve essere prerogativa delle sole specie locate ma può essere utilizzata anche per altre specie, sempre in base alle loro esigenze e alla conoscenza dei propri animali, come giustamente dice Mauro bisogna conoscere i propri animali che è fondamentale per capire il loro stato #36# |
Naturalmente il tuo discorso non fa una grinza........
I tuoi consigli sulla gestione sono tanto validi quanto "sottili", vanno capiti e va capita la loro efficacia e ridotta pericolosità, molti acquariofili ricercherebbero la stagionalità come il biotopo......inseguendo una chimera finirebbero per fare più danno che guadagno. Ho generalizzato apposta proprio perchè difficilmente la maggior parte degli utenti, motiverebbe una gestione come hai fatto tu ;-) Comunque la cosa più importante l'hai detta.....occorre conoscere bene i propri ospiti. |
Splendido argomento la stagionalità, splendido argomento il suo salvaguardare l'aspettativa di vita dei nostri ospiti tramite l'intervento sul metabolismo.
Stagionalità.. spesso giustamente associata alla forbice di PH durezze e temperature in vasca, ma facilmente riconducibile anche a differenti fotoperiodi, cambi di acqua, diversa alimentazione, altezza dell'acqua, flusso di uscita dal filtro, e tante altre piccole accortezze che spesso deliziano gli ospiti in vasca facendogli in parte mutare abitudini e salvaguardare un comportamento il più possibilmente derivante dalle proprie caratteristiche etologiche. Ciao a tutti Massimo |
Massimo, però c'è da dire che alcune cose sono irriproducibili, altre sono molto difficili.... e infine resta sempre il dilemma, vale la pena ricreare le condizioni naturali quando il fatto stesso di parlare di un piccolissimo spazio ristretto tra 5 vetri rende il tutto gia poco naturale ?
Mi piacerebbe ricreare stagionalità, io finora ho solo aggiunto l'affetto alba e tramonto .... ma ammetto che certe cose sono davvero inarrivabili. |
Non voglio né tediare né uscire OT.
Il "sistema vasca" è una condizione a cui non si può prescindere. Il ricreare una stagionalità in vasca in realtà è molto più semplice e fisiologico di quanto si possa pensare ed influisce in modo diretto sul metabolismo dei pesci allungandone le aspettative di vita e contribuendo a mantenere in parte un comportamento vicino a quanto avviene in natura. Se ne vale la pena o se sia funzionale dipende tutto dal modo di vivere questa nostra passione. E' funzionale o vale la pena allevare sul balcone e/o in casa cibo vivo da dare ai ns ospiti o è più funzionale limitarsi al congelato? (il secco non lo considero...) Ognuno ha il proprio punto di vista, ognuno raggiunge il proprio equilibrio, ma quello che davvero beneficia maggiormente i pesci è facilmente ipotizzabile. Ciao Massimo |
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semmai di finire da grandi qui dentro.. http://s28.postimg.cc/imdstk88p/download_6.jpg ...oppure di avere la possibilità di passare il breve lasso di tempo della loro vita in condizioni mutevoli e non sempre forzatamente duplicate. Semplificando: vi piacerebbe aver scandita la vs giornata con la luce che si accende e spegne alla solita ora, temperatura ph e durezze sempre uguali, sempre il solito cibo alla solita ora, acqua sempre dello stesso colore, ecc... Certo, alla fine possiamo vantarci di avere pesci che crescono cmq, che si riproducono cmq e che vengono anche a mangiarci dalle mani... Che magari avranno eredi incapaci di rincorrere del cibo vivo avendo avuto per "evoluzione" l'insegnamento che tanto il cibo gli arriva dall'alto ad una certa ora.. Torno a dire: ognuno raggiunge il proprio equilibrio e fa quello che intende e si sente di fare. Bisognerebbe solo capire se ai pesci quell'equilibrio davvero piace oppure cercare prima dei pesci a cui quell'equilibrio potrebbe piacere avendo necessità un po più blande. Ne dettaglio quando riproducemmo gli altum da un gruppo di circa 7\8 esemplari, fu tutto piuttosto naturale, vasca da 200, PH sotto il 6, tre lati coperti con cartoncino, molte zone d'ombra, acqua scura, bassa conducibilità, cibo vivo. Nessuna coppia fissa, ma un gruppo che si autoregolava ed in cui gli equilibri cambiavano di continuo. Situazione similare la si può osservare anche con gli scalari in vasche grandi e con gruppi corposi, verificando così la loro predisposizione al cambiamento del partner riproduttivo. Ciao Massimo |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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