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IlQuarto 16-03-2014 14:04

ad esempio i per trasformare le piante non si usano virus, ci sono diverse tecniche di trasformazione.. si può usare il batterio Agrobacterium, che è un normale batterio ubiquitario del suolo.
Lui è in grado, naturalmente, di trasferire parte del proprio DNA alla pianta, e lo fa spontaneamente in natura. E non mi sembra che questo evento, determini rischia alla salute.
e si se vuole proprio evitare questo.. ci sono metodi di trasformazione dove non si usano altri microrganismi..
I plasmidi virali non si usano
ma poi ripeto ci sono tecniche "manuali" (iniezioni, "bombardamenti")
ma in ogni caso, i virus vegetali (fitovirus) non colpiscono animali e uomo

Ale87tv 16-03-2014 14:25

Quote:

Un gene di resistenza ad un patogeno può far in modo, ed è già successo, che le piante sviluppino resistenza ai pesticidi.
le infestanti sviluppano già meccanismi di resistenza, cosi come i funghi, per questo si corre sempre a sviluppare nuovi principi attivi chimici. Non ci sarebbe nulla di nuovo in questo senso.

Quote:

Non ne so molto di ingegneria genetica, ma già il fatto di andare a mescolare tra di loro il materiale genetico di specie che in natura non si incontrerebbero mai la dice lunga.
il grosso del vantaggio degli ogm è nel manipolare dna intraspecifico, velocizzando la selezione...
poi pensa ai vari ibridi interspecifici (frumento, colza, mulo, banane)

Quote:

Immettere questi transgeni in natura ha un rischio enorme. Il primo è che è un processo irreversibile e non conoscendo gli effetti a lungo termine di questo tipo di pratica per me sarebbe da evitare del tutto.
Non vi sono rischi evidenti, ne ipotizzabili. Se hai presente cos'è il mais adesso, e cos'è il teosinte da cui deriva, lo vedi da te che migliorare attraverso le biotecnologie non vai a influire sull'ambiente non coltivato...

Quote:

Non vorrei sbagliarmi, ma per introdurre geni estranei nel DNA di un ospite si utilizzano virus e agenti infettivi che vanno ad aggirare quelli che sono i suoi meccanismi di difesa.
Chi ci dice che questi transgeni non possano spostarsi tra una specie e l'altra e ricombinarsi!?
l'inserimento avviene in condizioni particolari e confinate, la moltiplicazione del seme successiva è ancora tradizionale.

Quote:

Per non parlare delle multinazionali che sono dietro a tutto questo solo per scopi di lucro.
l'agricoltura tutta è a scopo di lucro. nemmeno il cane muove la coda per niente ;-) Attualmente tutto il mais seminato è di genetica di 3 aziende (le altre acquistano linee genetiche vecchie delle 3 aziende) che sono le uniche che hanno il potenziale economico per fare selezione e biotecnologie. ed è giusto così, altrimenti torni a fare la fame con 50 qli di mais a ettaro invece di 160 ora e potenziali 200 con gli ogm.

Quote:

IV ovviamente sono ben lontano dal voler criticare il tuo lavoro. Ci mancherebbe! Per quello che ho potuto studiare io, è una pratica che mi trova del tutto contrario. Almeno per adesso. Poi fino a quando "si gioca" in laboratorio o in ambiente controllato, come dicevi tu, allora che ben venga.
il frumento che oggi mangi è nato come un incrocio e successiva duplicazione del corredo di 3 piante diverse, infatti ha un corredo esaploide, quello seminato è figlio di quello che negli anni 20 veniva migliorato alla cazzum inducendo mutazioni casuali con la bomba cobalto e poi riprodotto... molto meglio l'ogm attuale in cui le modifiche sono monitorate.

Quote:

Come diceva il nonno di spiderman: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". E l'uomo ha dimostrato nella sua storia di non saper gestire tutto questo potere. Non si può giocare a fare Dio quando non lo si è.
per non fare dio, dovremo tornare a essere cacciatori - raccoglitori... l'agricoltura è sempre stata modifica in maniera non naturale delle specie vegetali e animali (parliamo del mulo? del frumento? del colza? ) ... non coltivare ogm in italia è solo un pallino politico, dato che sta causando più danni ambientali che vantaggi... coltivare le varietà di soia RR consentirebbe di diserbarla con principi attivi a bassa tossicità... invece delle batoste che si usano ora..

non venitemi a dire che il futuro dell'agricoltura italiana sono le produzioni tipiche e di qualità, lo abbiamo già visto con il prosecco e con il radicchio di treviso cosa succede quando si aumentano le superfici "a qualità"... i prezzi crollano...

sergio43 16-03-2014 14:47

Dr. IlQuarto, mi sa che dovrai andare fuori dall'Europa a lavorare. Da queste parti c'è troppa ignoranza. :-)
------------------------------------------------------------------------
Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 1062361433)
Quote:

Un gene di resistenza ad un patogeno può far in modo, ed è già successo, che le piante sviluppino resistenza ai pesticidi.
le infestanti sviluppano già meccanismi di resistenza, cosi come i funghi, per questo si corre sempre a sviluppare nuovi principi attivi chimici. Non ci sarebbe nulla di nuovo in questo senso.

Quote:

Non ne so molto di ingegneria genetica, ma già il fatto di andare a mescolare tra di loro il materiale genetico di specie che in natura non si incontrerebbero mai la dice lunga.
il grosso del vantaggio degli ogm è nel manipolare dna intraspecifico, velocizzando la selezione...
poi pensa ai vari ibridi interspecifici (frumento, colza, mulo, banane)

Quote:

Immettere questi transgeni in natura ha un rischio enorme. Il primo è che è un processo irreversibile e non conoscendo gli effetti a lungo termine di questo tipo di pratica per me sarebbe da evitare del tutto.
Non vi sono rischi evidenti, ne ipotizzabili. Se hai presente cos'è il mais adesso, e cos'è il teosinte da cui deriva, lo vedi da te che migliorare attraverso le biotecnologie non vai a influire sull'ambiente non coltivato...

Quote:

Non vorrei sbagliarmi, ma per introdurre geni estranei nel DNA di un ospite si utilizzano virus e agenti infettivi che vanno ad aggirare quelli che sono i suoi meccanismi di difesa.
Chi ci dice che questi transgeni non possano spostarsi tra una specie e l'altra e ricombinarsi!?
l'inserimento avviene in condizioni particolari e confinate, la moltiplicazione del seme successiva è ancora tradizionale.

Quote:

Per non parlare delle multinazionali che sono dietro a tutto questo solo per scopi di lucro.
l'agricoltura tutta è a scopo di lucro. nemmeno il cane muove la coda per niente ;-) Attualmente tutto il mais seminato è di genetica di 3 aziende (le altre acquistano linee genetiche vecchie delle 3 aziende) che sono le uniche che hanno il potenziale economico per fare selezione e biotecnologie. ed è giusto così, altrimenti torni a fare la fame con 50 qli di mais a ettaro invece di 160 ora e potenziali 200 con gli ogm.

Quote:

IV ovviamente sono ben lontano dal voler criticare il tuo lavoro. Ci mancherebbe! Per quello che ho potuto studiare io, è una pratica che mi trova del tutto contrario. Almeno per adesso. Poi fino a quando "si gioca" in laboratorio o in ambiente controllato, come dicevi tu, allora che ben venga.
il frumento che oggi mangi è nato come un incrocio e successiva duplicazione del corredo di 3 piante diverse, infatti ha un corredo esaploide, quello seminato è figlio di quello che negli anni 20 veniva migliorato alla cazzum inducendo mutazioni casuali con la bomba cobalto e poi riprodotto... molto meglio l'ogm attuale in cui le modifiche sono monitorate.

Quote:

Come diceva il nonno di spiderman: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". E l'uomo ha dimostrato nella sua storia di non saper gestire tutto questo potere. Non si può giocare a fare Dio quando non lo si è.
per non fare dio, dovremo tornare a essere cacciatori - raccoglitori... l'agricoltura è sempre stata modifica in maniera non naturale delle specie vegetali e animali (parliamo del mulo? del frumento? del colza? ) ... non coltivare ogm in italia è solo un pallino politico, dato che sta causando più danni ambientali che vantaggi... coltivare le varietà di soia RR consentirebbe di diserbarla con principi attivi a bassa tossicità... invece delle batoste che si usano ora..

non venitemi a dire che il futuro dell'agricoltura italiana sono le produzioni tipiche e di qualità, lo abbiamo già visto con il prosecco e con il radicchio di treviso cosa succede quando si aumentano le superfici "a qualità"... i prezzi crollano...

Io aggiungerei anche che ci curiamo grazie agli OGM, ci vestiamo di OGM e mangiamo grazie agli OGM. L'unica cosa che non possiamo fare è coltivarli per far piacere a qualche (una) multinazionale europea che produce pesticidi e diserbanti.

Johnny Brillo 16-03-2014 15:22

Ale, ripeto, l'argomento è vasto e dovrebbe essere trattato da chi ne ha le competenze e non sono di certo io.

Hai ragione nel dire che "l'agricoltura è sempre stata una modifica..." ma selezionare esemplari di animali o piante, che si riproducono in modo naturale, che hanno le caratteristiche che a noi interessano di più, è ben diverso dall'andare a manipolare direttamente il DNA.

Da quello che ho letto, i rischi ci sono eccome: instabilità genetica, possibilità di trasferimento genetico secondario, progenie sterile ecc ecc.

Poi, come detto prima, l'uomo per me non è ancora in grado di poter gestire un tale potere. Il guadagno e la poca etica ci portano ancora a fare delle scelte discutibili e eticamente riprovevoli.

Basti pensare alla tecnologia "terminator" (modifica genetica che rende sterile la pianta).

Hai ancora ragione quando dici che tutto viene fatto a scopo di lucro, ma le multinazionali tendono a spacciare questi OGM come la soluzione ad ogni male e a minimizzare quello che può essere l'impatto ambientale. Non so se conosci la questione del Golden Rice.

Per come la vedo io, ci dovrebbero essere maggiori studi sull'ingegneria genetica e non da chi ci guadagna, ma da qualche organo competente super partes.

Un altro passo in avanti sarebbe quello di parlarne di più e fare più informazione a riguardo. Io stesso non ne so quanto dovrei e vorrei.

IlQuarto 16-03-2014 15:29

Quote:

progenie sterile
le piante transgeniche sono spesso volutamente ingegnerizzate per essere "sterili" proprio per non avere rischio di diffusioni..

Quote:

Per come la vedo io, ci dovrebbero essere maggiori studi sull'ingegneria genetica e non da chi ci guadagna, ma da qualche organo competente super partes.

Un altro passo in avanti sarebbe quello di parlarne di più e fare più informazione a riguardo. Io stesso non ne so quanto dovrei e vorrei.
si è questo il punto.. c'è forse una poca informazione.
e quella che c'è, è per certi versi sbagliata, condizionata da certi luoghi comuni che fanno vedere nel transgenico il male e nello scienziato "gente che gioca a fare dio"
poi ripeto lo stesso mondo scientifico è parzialmente diviso a riguardo


Quote:

Dr. IlQuarto, mi sa che dovrai andare fuori dall'Europa a lavorare. Da queste parti c'è troppa ignoranza.
:-)

Ale87tv 16-03-2014 15:39

non mischiare la tecnica con la politica, i poveri li ammazziamo sia con che senza ogm ;-) purtroppo se noi vogliamo stare bene...

nell'ambito del golden rice spesso si omette, che nell'ambito della green revolution inizialmente i sottonutriti in india sono diminuiti, salvo dopo alcuni anni riaumentare dato l'aumento del tasso demografico dovuto alla maggior disponibilità di alimento

Quote:

Hai ragione nel dire che "l'agricoltura è sempre stata una modifica..." ma selezionare esemplari di animali o piante, che si riproducono in modo naturale, che hanno le caratteristiche che a noi interessano di più, è ben diverso dall'andare a manipolare direttamente il DNA.
manipolare il dna è più sicuro... ci sono varietà di melo e pero (tradizionali) che non possono essere innestati direttamente su dei portainnesti (tradizionali) dato che i primi producono una gluconasi, e i secondi un glucoside cianogenetico, per innestarli devi passare attraverso un intermedio..

la sterilità della progenie non è un problema per gli agricoltori, perchè nemmeno oggi qualcuno semina ciò che raccoglie in italia (per quel che riguarda le colture oggetto di modificazione), dato che sono ibridi a 3 vie e la progenie sarebbe irregolare e non produttiva.

il mio professore di genetica diceva ancora 5 anni fa, che la sperimentazione è durata e finita da 10 anni.. senza prove di eventuali effetti negativi degli ogm...

l'aflatossina è naturalissima, adirittura bio, ma è la sostanza più cancerogena che esista..

IlQuarto 16-03-2014 15:41

si poi in effetti la resistenza, dei pesticidi, non dura che qualche anno..
un decennio al massimo
poi le piante, ma specialmente gli agenti patogeni (funghi virus o batteri) sviluppano la resistenza...
e da questo punto vista sono sicuramente più pericolosi i composti di chimici per l'insorgenza di specie resistenti

Johnny Brillo 16-03-2014 20:20

Quote:

manipolare il dna è più sicuro
Vedi questa affermazione mi lascia perplesso. Io, dall'alto della mia ignoranza in materia, trovo l'ingegneria genetica una forzatura contronatura.

Si va ad aggirare i sistemi di difesa degli organismi ospiti usando vettori artificiali che sono in grado di trasferire geni fra una grande varietà di specie diverse.

Ma veramente sono solo io a vedere qualcosa di sbagliato in tutto questo!? Cioè, si creano piante che non producono semi che è alla base della vita e della propagazione delle piante in natura.

Quote:

la sterilità della progenie non è un problema per gli agricoltori, perchè nemmeno oggi qualcuno semina ciò che raccoglie in italia (per quel che riguarda le colture oggetto di modificazione), dato che sono ibridi a 3 vie e la progenie sarebbe irregolare e non produttiva.
Quindi questa instabilità genetica c'è!? Non siamo di fronte ad una scienza esatta che modifica e mantiene stabili nel tempo questo tipo di modifiche apportate!?

I rischi, da quello che ho letto e studiato, ci sono. Altrimenti non ci sarebbe un dibattito ancora aperto in tutto il mondo tra molti scienziati e governi.

Quello che mi chiedo: è il caso di correre questi rischi visto che l'immissione in natura è un processo irreversibile?

IlQuarto 16-03-2014 20:53

Quote:

Si va ad aggirare i sistemi di difesa degli organismi ospiti usando vettori artificiali che sono in grado di trasferire geni fra una grande varietà di specie diverse.
No, non si interagisce in quel modo con la pianta.
Per veicolare il DNA esogeno, quello con il gene d'interesse nelle cellule vegetali, sono stati messi appunti diversi approcci biotecnologici. Questi possono essere classificati in metodi “diretti” e “indiretti”.

I metodi di trasformazione diretti si basano sulla possibilità di veicolare direttamente il DNA esogeno in una cellula vegetale.
Si distinguono due sistemi: la trasformazione dei protoplasti e la biobalistica.
Nel primo caso si introduce il DNA esogeno in cellule vegetali singole a cui è stata rimossa la parete vegetale: i protoplasti.
Si tratta di cellule ottenute da un tessuto vegetale incubato alla presenza di enzimi idrolitici dei polimeri di parete (cellulasi, emicellulasi e pectinasi) che degradano quest’ultima rilasciando cellule singole rivestite dalla sola membrana plasmatica.
Pur privo della parete, il protoplasto, è comunque una cellula con un suo catabolismo e un suo anabolismo e in grado di rigenerare la parete se reimmesso in un terreno nutritivo.
L’assenza della parete, rende possibile l’introduzione di DNA esogeno attraverso la membrana plasmatica realizzando quindi una trasformazione genetica.
Sfruttando questa caratteristica dei protoplasti, sono state messe appunto tre tecniche di trasformazione diretta:

trasformazione mediante elettroporazione.
La tecnica prevede l’introduzione del DNA esogeno nella cellula ospite attraverso l’impiego di pulsazioni di corrente elettrica.
I protoplasti vengono sottoposti ad uno shock elettrico che induce la formazione di pori transitori nelle membrane attraverso i quali il DNA è in grado di penetrare.
Il dispositivo che trasmette tali impulsi elettrici è denominato elettroporatore


trasformazione mediante peg.
I protoplasti vengono trattati con PEG (Polietilenglicole) e sali di calcio e magnesio che determinano una temporanea destabilizzazione della membrana plasmatica. Questo consente il passaggio del DNA esogeno dentro la cellula determinandone la trasformazione genetica;

trasformazione mediante microiniezione.
La tecnica prevede l’iniezione di piccole quantità di DNA esogeno nelle singole cellule.


Altro metodo diretto per realizzare la trasformazione genetica vegetale, è rappresentato dalla trasformazione mediante bombardamento o metodo biolistico.
La tecnica consente di veicolare il DNA esogeno direttamente nel nucleo della cellula ospite.
Il metodo consiste nel bombardamento ad alta velocità (300-600 m/s) delle cellule vegetali, utilizzando microparticelle in tungsteno o oro ricoperte dal DNA d’interesse in vettore di clonaggio batterico.
L’operazione viene realizzata mediante un acceleratore detto gene gun e attualmente sono state messe appunto particolari pistole che sfruttano lo stesso procedimento.


METODI INDIRETTI si basano essenzialmente sull’impiego di plasmidi batterici.
Tra questi il plasmide Ti del microrganismo Agrobacterium tumefaciens ha particolare rilevanza, è in grado di trasferire e integrare, in modo stabile e permanente, una specifica porzione del proprio DNA nel genoma delle cellule vegetali.

Poi va tenuto presente che tu trasformi una cellula, non una pianta..
dalla cellula poi rigeneri l'intera pianta.

Ale87tv 16-03-2014 21:12

Quote:

Ma veramente sono solo io a vedere qualcosa di sbagliato in tutto questo!? Cioè, si creano piante che non producono semi che è alla base della vita e della propagazione delle piante in natura.
ma lo fai già in un sacco di piante arboree ed erbacee, tutte le banane, tanti mandarini, uva da tavola... è tutta cosa già fatta...

e tutti gli ibridi commerciali producono semi inservibili all'agricoltura...


Quote:

Quindi questa instabilità genetica c'è!? Non siamo di fronte ad una scienza esatta che modifica e mantiene stabili nel tempo questo tipo di modifiche apportate!?
non hai capito... per qualsiasi ibrido da seme incroci due linee pure altamente omozigoti, per fare un eterozigote (f1) identico... ma se reincrociati, gli f2 sono diversi tra loro... è normalissimo...

perchè dici irreversibile? se io un anno semino mais gm, l'anno prossimo posso benissimo seminare mais non gm, basta che una ditta me lo produca...

il dibattito è molto più sentimentale che scientifico, e sicuramente non tutela i consumatori e l'ambiente... il 90% di chi partecipa al dibattito ha altri interessi sotto, molto più oscuri...

Johnny Brillo 16-03-2014 21:30

Quote:

Poi va tenuto presente che tu trasformi una cellula, non una pianta..
dalla cellula poi rigeneri l'intera pianta.
E cosa cambia? Si conosco gli effetti dell'immissione in natura di queste piante geneticamente modificate?

Si parla di essere viventi che crescono e si evolvono e rispondono ad ogni tipo di modifica proveniente dall'esterno.

Vogliamo poi parlare della possibilità di brevettare semi e geni!? Si è dato il via libera alla possibilità di brevettare LA VITA.

Mi ripeto, visti i rischi, per me c'è ancora molto da studiare ed approfondire prima dell'introduzione incontrollata di materiale geneticamente modificato in ambiente.
Purtroppo già se ne fa abbondante uso, non tanto in Europa, ma nel resto del mondo.
Spero solo che non si arrivi a pentircene quando sarà troppo tardi.
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Come perchè irreversibile?

Il DNA mica dura solo il tempo di una coltivazione!? E nell'arco di tempo che vengono coltivati gli OGM interagiscono comunque con terreno, batteri, altre piante, animali, insetti.

Il rischio di inquinamento genetico è elevato.

IlQuarto 16-03-2014 21:40

Quote:

Il DNA mica dura solo il tempo di una coltivazione!? E nell'arco di tempo che vengono coltivati gli OGM interagiscono comunque con terreno, batteri, altre piante, animali, insetti.

Il rischio di inquinamento genetico è elevato.
questa è una domanda che mi ricordo ha risposto un professore a un convegno.. una domanda proprio sull'interazione genica tra specie, o appunto su cosa potrebbe succedere se uno si alimentasse con materiale genico mutato

il prof risponde cosi " sono 40 anni che mangio insalata, noi tutti mangiamo insalata, eppure non mi risulta che nessuno abbia mai acquisito i geni dell'insalata"

da quel punto di vista il rischio di inquinamento genetico è impossibile

Ale87tv 16-03-2014 21:54

Quote:

Vogliamo poi parlare della possibilità di brevettare semi e geni!? Si è dato il via libera alla possibilità di brevettare LA VITA.
:-D emmmm.... anche qui gia lo si fà! e da un sacco! e a ben ragione!!! cioè io pirla che lavoro di selezione, devo farmi fregare da un genio che ripianta i miei semi? hai una minima idea di che lavoro c'è dietro a un sacco di seme di mais? è una cosa lunghissima e costosissima! tu non brevetti la vita, tuteli il tuo lavoro. Altrimenti ti cucchi il mais da 20 - 50 quintali ettaro se va bene...

vuoi sapere l'unica bastardata che conosco? il tanto caro kamut, paladino dei bio, dei salutisti, dei new age, è il grano coragen, varietà ANTICA e BREVETTATA!!!! quella è un ingiustiza, ma di quella nessuno ne parla... ;-)

Quote:

Il DNA mica dura solo il tempo di una coltivazione!?
certo che si! e il mais ha un polline pesante che non esce di molto dalla superficie! :-)

in america sono anni che lo mangiano ( e brutta notizia: ce lo mangiamo abbondantemente anche noi) e non si sono rilevati effetti negativi...

sergio43 16-03-2014 22:21

[QUOTE=Ale87tv;1062361776]
Quote:

il dibattito è molto più sentimentale che scientifico, e sicuramente non tutela i consumatori e l'ambiente... il 90% di chi partecipa al dibattito ha altri interessi sotto, molto più oscuri...
Può essere che chi ha il monopolio di pestici e diserbanti in Europa ha una bella lobby nei vari parlamenti europei e nazionali?

La gente ignorante è facile da suggestionare.

però nessuno sa da dove viene l'insulina per curare il diabete o il vaccino contro l'epatite (solo per dirne due) nessuno sa che l'enzima che ha coagulato il formaggio mangiato a tavola viene da un OGM (molti non sanno neppure da dove si ricavava quello di origine animale) nessuno sa che i pantaloni di cotone che indossa quasi certamente sono stati ottenuti da cotone bt, e che grazie a questo cotone gm molti contadini non si sono esposti a dosi letali di pesticidi, come accadeva prima. Nessuno sa che gli enzimi contenuti nel detersivo con cui ha lavato gli stessi pantaloni sono ottenuti con tecnologia OGM.

Tutti dimenticano che oggi 800.000.000 di persone soffrono la fame per la produzione inadeguata e per il costo degli alimenti mantenuto alto.

Tutte le principali società scientifiche italiane di agronomia hanno preso una posizione a favore degli ogm (ma soprattutto a favore della ricerca) e i media non danno loro voce.

Infine il principio di cautela... sono decenni che alcune piante sono coltivate senza problemi. Perché non viene permessa la coltivazione almeno di queste? Perché è facile suggestionare gli ignoranti su un argomento così suggestivo!

Ale87tv 16-03-2014 22:31

Quote:

Tutti dimenticano che oggi 800.000.000 di persone soffrono la fame per la produzione inadeguata e per il costo degli alimenti mantenuto alto.
sono d'accordo su tutto il resto, purtroppo su questo non ho molta fiducia, ma come ho già scritto non è una questione di tecnica, ma di politica...

sergio43 16-03-2014 22:46

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 1062361874)
Quote:

Tutti dimenticano che oggi 800.000.000 di persone soffrono la fame per la produzione inadeguata e per il costo degli alimenti mantenuto alto.
sono d'accordo su tutto il resto, purtroppo su questo non ho molta fiducia, ma come ho già scritto non è una questione di tecnica, ma di politica...

Infatti ho scritto anche "il costo è mantenuto alto", pero queste scelte contribuiscono (come tutti i discorsi sul biologico, sulle cosiddette produzioni tradizionali, ecc.). :-)

Infatti anche nel (purtroppo poco noto) rapporto congiunto dell'Accademia dei Lincei e Accademia nazionale delle scienze testualmente si riporta:
"La fame nel mondo, come la povertà, non è solo una questione di
produzione alimentare, ma è anche, e soprattutto, un problema politico,
nazionale e globale, di programmazione, di sviluppo agricolo e
territoriale, di progresso economico e sociale, di occupazione, di formazione
professionale, di capacità tecniche e scientifiche, di equità
negli scambi commerciali internazionali. La produzione di OGM si
offre come possibile opzione ma non può affrontare da sola le cause
delle crisi alimentari e dell’indigenza di vasti strati della popolazione
mondiale."

Questo non significa che possiamo permetterci da un punto di vista etico di rinunciare ad una opzione che può contribuire ad affrontare il problema della fame che oggi affligge ottocento milioni di persone.

Johnny Brillo 17-03-2014 01:15

Quando dicevo inquinamento genetico non parlavo trasmissione all'uomo bensì di contaminazione di altre colture, di trasmissione ad insetti o batteri e nel terreno.

Ale so che i brevetti già ci sono da tempo, ma questo non vuol dire che sia praticamente ed eticamente corretta. Non la trovo una giustificazione.

In America non sanno neanche cosa mangino perchè non c'è alcuna legge che preveda una etichettatura di questi prodotti. Gli interessi e le pressione delle multinazionali hanno la loro efficacia.

Gli effetti negativi sono che è stato trovato materiale geneticamente modificato anche in colture che non lo erano. Che il DNA è estremamente resistente e resta nell'ambiente per diversi anni dove può essere recuperato da agenti patogeni che possono acquisire resistenze ad antibiotici o pesticidi nel caso delle piante. Stesso discorso per gli insetti.
Che si può andare incontro ad una perdita di biodiversità che è la più grande ricchezza che abbiamo sul nostro pianeta. E ce ne sarebbero anche altri.

Per quanto riguarda la ricerca scientifica sugli OGM per patologie farmaci e quant'altro credo che nessuno sia contrario. Il discorso è se introdurre tali specie in natura e lasciare che materiale genetico modificato in laboratorio sia liberato nell'ambiente.

I pesticidi si utilizzano ancora adesso. Gli OGM resistenti a malattie e insetti non hanno cambiato poi molto visto che in un modo o in un altro quest'ultimi hanno sviluppato delle resistenze.

Se poi vogliamo toccare anche il discorso fame nel mondo non ne usciamo più. Certo è che chi produce e brevetta questi transgeni non sta pensando alla fame nel mondo, ma alla fame del suo portagli che è già bello grasso tra l'altro.

E non vedo negli OGM nessuna soluzione ad un problema che se solo di volesse si potrebbe risolvere.

Il cotone bt non lo conosco, invece ho letto del mais bt. E non c'è nulla di confortante.

Poi ognuno è giusto che la pensi a modo suo e si faccia una sua opinione. Ci mancherebbe!

Kwisatz 17-03-2014 12:00

Bravo ilQuarto!!!!

Gippy 17-03-2014 13:17

Congratulazioni!!! #25

IlQuarto 17-03-2014 14:33

grazie carissimi! #70


beh si in effetti ora stiamo parlando solo di OGM per fini alimentari.
Ma tanti sono i beni e anche i servizi (es depurazioni) che si possono fare utilizzando organismi geneticamente modificati.
Come è stato detto farmaci...
Materiale per protesi...

Cose pazzesche gente!!
Applicazioni incredibili!!!!
pecore che producono lana mischiata a seta di ragnatela di ragno
o piante di tabacco in grado di cercare le mine, nei campi minati

marcorsv1000 17-03-2014 14:59

@IlQuarto ma una ***** di pianta che produce eurozzi a mo di caschi di banane????con 110 e lode...bacio accademico...pubblicazione sulle maggiori testate mondiali.....una joint venture con piero angela (davanti ) e alessandro cecchi paone (dietro ).....non riesci a farla?


Tatatapatatalk

se pensi che tutto il mondo é sbagliato.....vedi che forse lo sbagliato sei tu(cit.)

IlQuarto 17-03-2014 15:00

:-D:-D magari

marcorsv1000 17-03-2014 15:02

E ma allora sono tutti anni buttati ...
:banghead::banghead::banghead:


Tatatapatatalk

se pensi che tutto il mondo é sbagliato.....vedi che forse lo sbagliato sei tu(cit.)

Luca_fish12 17-03-2014 20:56

Complimenti per la laurea!! #25#25 Bravissimo!!

Sul discorso ogm non mi addentro perchè è decisamente complicato...ho visto diversi servizi e mi sono fatto la mia idea, e penso che questo discorso sia un po' come la politica, se ne può parlare per giorni senza che nessuno cambi idea :-)

Johnny Brillo 17-03-2014 23:11

Si è parlato finora solo di OGM per scopi alimentari perchè il dibattito internazionale è proprio su questo argomento e a ragion veduta.

Nessuno credo sia contrario agli studi fatti in laboratorio dove la possibilità di dispersione nell'ambiente rasenta lo zero.

Sul campo farmacologico è sempre un bene andare avanti e sperimentare il più possibile, ma per l'immissione in natura per me c'è da rallentare e fermarsi a riflettere su cosa potrebbe comportare

Io ci vedo qualcosa di sbagliato in questo:

Quote:

pecore che producono lana mischiata a seta di ragnatela di ragno
Ma cosa c'entrano!? Ma perchè in tanti anni di evoluzione non si è mai ottenuto niente del genere!? Ma perchè la natura avrebbe messo dei paletti tra queste specie che non hanno nulla a che vedere le une con le altre!?

Con la biodiversità che abbiamo nel mondo c'è veramente la necessità imprescindibile di giocare con i geni per creare nuove specie mettendola a rischio?

Devo essere sincero, mi sarei aspettato una maggiore "sensibilità" sull'argomento da parte del forum.

Ho un'idea! Perchè non incrociamo i geni delle lucciole con quello dei discus!? Sapete che figata un discus che lampeggia di notte in vasca. #28g

Luca_fish12 17-03-2014 23:28

Johnny, secondo me non è questione di sensibilità del forum o meno...è proprio un discorso complicato ed è a sè stante...

Ci sono molte cose nel mondo che non vanno nel verso giusto, elencarle sarebbe impossibile (e proprio ora stanno parlando di una di queste su Report). Il fatto è che non tutte le persone hanno le stesse priorità, le stesse conoscenze, le stesse opinioni...
Se ne può discutere esponendo i pro e i contro della cosa, ma per ogni pro detto da qualcuno ci sarà un contro di un altro e si va così all'infinito.

Se tutte le persone ragionassero in un modo, magari simile al tuo o al mio, perchè nei supermercati non si vendono solo uova biologiche di allevamento a terra ma si vendono uova di galline allevate in batteria al chiuso? perchè le persone acquistano i prodotti solo in base al marchio e al prezzo e non leggendo l'etichetta e/o informandosi realmente su quello che c'è dietro?
Purtroppo le persone (o i consumatori, in termini economici) non dispongono dello stesso metro di giudizio sulle cose e questa è una realtà con la quale si fanno i conti ogni giorno...

IlQuarto 17-03-2014 23:35

ah no ho detto un'inesattezza.
é una capra, e produce la proteina della seta di ragno, nel latte.
E purificando questa proteina la si usa in medicina per la ricostruzione dei legamenti umani o fili di sutura

Questo materiale è talmente resistente che è una fibra migliore di quella in carbonio.
Po essere usata per fare i giubbotti antiproiettile.
PAzzesca!

non è questione di avere poca sensibilità JB
le applicazioni sono di solito per scopi ben precisi.. medici, sanitari, produzione beni servizi, biopolimeri...
non per giocare con discus fluo..
per quelle cose esiste la goofish :-)

Devi scindere tra OGM tanto per.. o OGM con un fine ben preciso.
Molti pensano a OGM stile frutto piu grosso, mela più rossa ecc.. esattamente stile discus fluo...
Ma fidati che la ricerca non si occupa di queste cose.. quantomeno quella fatta bene..


tornando alla mia tesi..
esempio
la mia pianta OGM, puo far chiudere le "fattorie della bile" e uscire gli orsi della lune da quelle gabbiette...
I costi di produzione dell'enzima, in quel modo, sarebbero tanto competitivi che non converrebe ne tenere un animale in gabbia, ne produrlo chimicamente

Kwisatz 17-03-2014 23:39

Sono pienamente d'accordo con luca, e ti faccio un esempio.
Nelle ultime 3 settimane ho dovuto coprire sia il mio turno che quello di mio padre a lavoro, arrivando intorno a 14 ore di lavoro al giorno. Una volta a settimana mi trovo a fare la spesa, talmente stanco da dovermi scrivere tutto per ricordarmi. Ora io non mi sono fatto problemi su cio che ho comprato, nemmeno di costo, semplicemente perche non avevo la minima voglia di farlo, anche se ne ho la sensibilità. Ora tu prendi chi non ha la sensibilità, secondo te è facile che abbia la voglia?

Inviato dal mio HTC One X utilizzando Tapatalk

IlQuarto 17-03-2014 23:45

è stato giustamente sottolineato..
tutti i jeans che indossiamo sono prodotti con cotone ogm.. non mi pare insensibilità

(questo dimostra anche che la questione allergie da OGM, spesso usata nelle campagne contro OGM ha poco fondamento)

Johnny Brillo 17-03-2014 23:47

Forse sono stato poco chiaro nei vari post precedenti. Il mio disappunto è SOLO per quanto riguarda l'immissione degli OGM in natura.

Parlando di piante e animali GM dobbiamo ricordarci che sono esseri viventi che come tali si modificano e adattano e interagiscono con l'ambiente esterno. Visti i rischi, non vedo come si possa farlo a cuor leggero.

Qui su Ap si parla di biotopi, di salvaguardare specie a rischio, di non tenere questa specie con quella per non creare ibridi, di rispettare la natura, ecc ecc. E poi...
Forse sbaglio, ma ci vedo qualche contraddizione.

Johnny Brillo 17-03-2014 23:58

Perchè su tante cose dobbiamo ancora essere educati e istruiti. Una di queste è il rispetto e la salvaguardia del nostro pianeta inteso come vita animale e vegetale. Salvaguardando quella che è la biodiversità e minimizzando quello che è il nostro impatto sul pianeta.

Qui l'unica cosa che mi sembra si stia minimizzando è la vita. Crediamo che il DNA sia solo un insieme di mattoncini. Togliamo qui e mettiamo li non curandoci delle interazioni e mutamenti che possono esserci considerate le moltissime variabili in gioco.

Citando Pascal: il tutto è diverso dalla somma delle sue parti

Ale87tv 18-03-2014 00:08

Quote:

Qui l'unica cosa che mi sembra si stia minimizzando è la vita. Crediamo che il DNA sia solo un insieme di mattoncini. Togliamo qui e mettiamo li non curandoci delle interazioni e mutamenti che possono esserci considerate le moltissime variabili in gioco.
ed è così che è!
prendi un mais non ogm e uno ogm, a te consumatore cosa cambia? niente!
all'ambiente cosa cambia? in meglio, elimino il trattamento con fosforganici in pre raccolta, utilizzo meno acqua, disperdo meno concimi!
a me coltivatore cosa cambia? sono sicuro di rientrare nelle spese (cosa di cui chi ha uno stipendio non determinato dal clima, non se ne rende conto)

non parlarmi di biodiversità minacciata dagli ogm, che semini un mais dekalb ogm o uno normale, comunque semino una pianta alloctona...
------------------------------------------------------------------------
Quote:

Purtroppo le persone (o i consumatori, in termini economici) non dispongono dello stesso metro di giudizio sulle cose e questa è una realtà con la quale si fanno i conti ogni giorno...
non è metro di giudizio, è questione di moneta sonante... il biologico nella gdo è irraggiungibile per molti consumatori...

Luca_fish12 18-03-2014 00:15

Quote:

prendi un mais non ogm e uno ogm, a te consumatore cosa cambia? niente!
all'ambiente cosa cambia? in meglio
#24 che ci siano interessi in gioco questo è fuori dubbio, ma non sono per niente d'accordo con queste due frasi...

Ho visto documentari con studi sulle coltivazioni di alcune imprese e non era proprio "niente" il risultato...
Diciamo che si dovrebbe continuare a studiare per migliorare la tecnologia anche in questo, ma per ora non c'è un livello di sicurezza sufficiente secondo me...

[Ripeto, sono tutte opinioni personali, alla fine è un discorso che gira su se stesso]

IlQuarto 18-03-2014 00:20

Quote:

Perchè su tante cose dobbiamo ancora essere educati e istruiti. Una di queste è il rispetto e la salvaguardia del nostro pianeta inteso come vita animale e vegetale. Salvaguardando quella che è la biodiversità e minimizzando quello che è il nostro impatto sul pianeta.
proprio nella salvaguardia del pianeta e nella biodiversità.
vista la domanda di cibo crescente, (la popolazione raddoppierà nei prox 50 anni), o disboschi ogni foresta per destinare tutte le terre alla produzione agricola... (Cosi si addio biodiversità) o cerchi di aumentare la resa produttiva.. aumente la resa per ettaro.. quindi OGM

Johnny Brillo 18-03-2014 00:28

Appunto! A me consumatore, se non cambia nulla, perchè dovrebbe interessare l'acquisto di un prodotto OGM? Cosa ci guadagno? Il rischio ambientale!?

Sulla perdita di biodiversità il rischio c'è. Le piante che vengono trattate con transgeni per farle produrre una sorta di insetticida andranno a eliminare solo gli insetti che le sono nocivi? Non credo.

E degli effetti a lungo termine di tutto questo cosa ne sappiamo?

Se qualcuno volesse approfondire l'argomento, secondo il mio punto di vista, può leggere la Campagna OGM sul sito di Greenpeace.

Per informarsi comunque basta andare in rete e si trova davvero di tutto. Sia a favore che contro.
------------------------------------------------------------------------
IV lo sviluppo dovrebbe essere sostenibile. Dobbiamo riuscire a sfruttare al meglio le risorse che abbiamo non creare qualcosa di nuovo e rischioso.

LA storiella della soluzione della fame nel mondo con gli OGM non sta in piedi. La fame c'è per ben altri motivi e per la prima volta siamo in un periodo storico nel quale se solo si volesse si potrebbe risolvere qualcosa.

Johnny Brillo 18-03-2014 02:46

Quando avete un pò di tempo vi prego di guardare questo documentario.

Clicca per vedere il video su YouTube Video

sergio43 18-03-2014 08:07

Quote:

Originariamente inviata da Johnny Brillo (Messaggio 1062363308)
Quando avete un pò di tempo vi prego di guardare questo documentario.

Quando hai tempo prendi una laurea come quella de IlQuarto così non avrai dubbi :-D:-D

Comunque ancora congratulazioni! Questa mi sembra la cosa più importante.:-)

Johnny Brillo 18-03-2014 10:43

.......#07

Vorrei anche risponderti, ma non apporterei niente di costruttivo e di interessante ad un argomento così importante. Quindi lascio perdere. ;-)

I complimenti al IV sono d'obbligo e glieli ho fatti anch'io più di una volta. Lo stimo come persona prima di tutto e, se i miei interventi sono visti come un intromissione in questo thread, potete anche cancellare tutti i miei post e posso farmi indietro senza problemi.

Sperando che non sia così, vi lascio un altro contributo video. Meglio lasciar perdere quello che dice il presentatore. 1/4 del mais sul pianeta è quello normale non quello modificato.

Clicca per vedere il video su YouTube Video

IlQuarto 18-03-2014 10:56

le risorse sono gia state sfruttate praticamente al massimo.
Tieni presente che le colture alimentari sono frutto di "Breeding" tutti incroci, nel corso della storia, da quando ha avuto nascita l'agricoltura ad oggi, sono sempre state incrociate varietà per realizzare miglioramento genetico.
Quindi qua qua i discorsi degli ibridi, salvaguardia di biodiveristà, vacillano.

la fame del mondo devi considerarla, ma devi capire che non parlo per luoghi comuni..
Capisco che i problemi siano altri.
Una stima oggi dice che le risorse alimentari che attualmente produciamo sono tranquillamente in grado di sfamare il 110% della popolazione mondiale.. eppure, c'è gente che crepa di fame, altri di obesità...
Pertanto hai ragione, il problema è altrove.... e io stesso considero il problema fame in un altra ottica.
Ma se consideri che si alza la vita media, i miglioramenti sanitari, l'assenza di grandi guerre o epidemie.. che in passato mantenevano bassa la popolazione mondiale, ..... entro 50 (stime) si raddoppia la popolazione mondiale.
Il breending genetico è gia stato fruttato fino all' osso, e l'incremento che puo garantire, in termini di resa, non è ancora elevatissimo.
Inoltre, ogni anno, parte delle terre coltivate, viene perso.
Fenomeni come ad esempio errate pratiche di irrigazione, fanno si che i suoli abbiano assunto valori di potenziale idrico tali (concentrazione di ioni) da essere inutilizzabili per l'agricoltura.
Gli OGM, POSSONO rappresentate un soluzione (attenzione,. non dico sono la sola è unica soluzione)
se si trovano altre soluzioni ben venga, il mondo scientifico è pronto a lavorare per trovarle.
La ricerca scientifica è fatta per mettersi in discussione, per riaprtire, per trovare altre vie..
anzi ci date lavoro in questo modo!!! :-)

Quindi, possono rappresentare una soluzione, visto che gli stress biotici /abiotici determinano una significativa perdita di resa produttiva
Occhio quindi, non solo piante resistenti a patogeni.
Ma piante resistenti a condizioni abiotiche particolari... es stress da freddo, caldo, siccità.

In più OGM può essere inteso anche solo un pianta dove vado a sovra esprimere un gene già presente nella pianta stessa. Quindi senza per forza dovere inserire geni esogeni di una altro individuo.
(vacilla la teoria del rimescolamento genico, e la presenza di DNA di altre specie in altre )
Per gli stress abiotici, es, le piante sovra esprimono proteine di per se gia presenti.
O le esprimono in modo costitutivo.




la Monsanto...
la hai ragione.. brevetti, merdate, corruzione..
Queste sono sempre le cause della politica del proibizionismo...
Ovvie conseguenze di certe cose..
stile alcol in america anni 20---

IlQuarto 18-03-2014 11:10

Quote:

I complimenti al IV sono d'obbligo e glieli ho fatti anch'io più di una volta. Lo stimo come persona prima di tutto e, se i miei interventi sono visti come un intromissione in questo thread, potete anche cancellare tutti i miei post e posso farmi indietro senza problemi.
No, anzi, io li trovo interventi giusti e più che legittimi e la conversazione interessante
Come ha detto luca la questione è complessa articolata e le opinioni possono essere anche molti discordanti e opposte.. é un tema che scotta e complicato questo...
Ovvio che sia cosi..
E la stima è assolutamente reciproca JB #70


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