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Questa discussione verte sull'incidenza di un fattore certo, la pressione idrostatica, che, una volta individato, si può solo osservare nelle conseguenze che comporta. Fine.
Senza delle osservazioni mirate, ogni affermazione sulla misura, sull'entità, dell'effetto è infondata, men che meno sostenibile. Il tutto nella considerazione che oggi si trovano in circolazione vasche alte dai 10 centimetri a più metri nei grandi acquari pubblici. Cosa cambia, sarà da scoprire. Non ho aperto una piscina per tuffi olimpici, vista l'immaturità del tema. http://img1.iol.it/c/imgv/foto/53196...o-53195477.jpg |
antani
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Mi aiuti a ricordare chi ha proposto il tema, aprendo un apposita discussione? |
Visto che non si fanno sconti: il progresso.
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Applicando la logica deduzione, visto che l'hai aperta tu....... ,tu saresti il progresso??
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Si ma cosi non germina.
Ti sei studiato cosa dice la letteratura internazionale? |
Ho solo dato una occhiata in internet, per vedere se, su questo elemento, erano presenti delle analisi soddisfacenti, e non trovandone traccia, ho posto la riflessione.
Le risposte, nella misura in cui sono accessibili dei sistemi di analisi, basta fare delle sperimentazioni per ottenerle. Può darsi, ed è probabile, che ci siano, delle riviste molto qualificate, che abbiano pubblicato degli studi su questo fattore. Al momento non ne conosco. |
le risposte stanno nei libri di fisica da decenni
:-D Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk |
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Per la cronaca, la "semina" per ora è stata: - la foto di una pentola a pressione, - la foto di una deficiente che si tuffa in un lago di m...a, - la foto di 6 semi di zucca salati, pronti per essere mangiati, - la convinzione che la pressione su fondo di un acquario promuova chissà quale "attività biologica della vasca". Ho una notizia per te: l'attività biologica che accade in vasca accade anche fuori dall'acqua, nella terra, nel fango e sul fondo di un lago. Chiamasi "ciclo dell'azoto": lo trovi descritto in TUTTE le guide sparse per il web che parlano di acquari (alcune di due o tre pagine, magari se ti capita dagli una letturina). Curiosità (magari off-topic): ma tu che vasca hai? |
Come non hai trovato niente?
in meno di 5 minuti http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...,d.bGQ&cad=rja http://mic.sgmjournals.org/content/150/6/1965.full E senza uso di cose particolari solo cercando su google. Resta solo il discorso che in vasca non hai pressione. |
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Le scoperte scientifiche, le han fatte tutte a partire dall'ignoranza, attraverso delle domande, da cui scaturiscono delle ricerche. Nell'origine di una ricerca volta ad approfondire una materia, non c'è nessun male, ne nessun obbligo a svolgerla. La basi del pensiero scientifico sono diverse dalla caramelle. |
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https://documents.htracyhall.org/pdf...-8561-8572.pdf Aspetti più interessanti, ci possono essere nei tempi di trasformazione dei resti organici che ne costituiscono l'alimentazione, per la maggiore escursione, che la pressione in cui sono immersi determina. |
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Tu non hai letto o guardato (ancora) nulla. Neppure Google o Wikipedia. Ti sei loggato e hai fatto un post con una domanda a caso. Niente di scientifico in quello che scrivi. E' proprio vero, dove ci sono troppi paroloni.... In ogni caso: - ti è stato fatto vedere quanto vale la pressione sul fondo di una vasca (con calcolo diretto, tramite link, ecc.). - hai letto (speriamo!) che a pressioni "non oceaniche" non ci sono cambiamenti di rilievo. - ancora continui a fare il povero incompreso che coltiva il "metodo scientifico". ...che ti devo dire... |
fantastica riflessione, peccato che in tutti e due i documenti si si parli di centinaia di, condizione molto comune nelle nostre vasche
:-D CONTERALLI, ti pare si possan confrontare le condizioni di pressione a migliaia di metri sott'acqua e a poche decine di centimetri? Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk |
Comunque, tanto per fare un esempio di progetto di ricerca, è fatto così.
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Quello che tu non è come si fa ricerca, e solo come si espone.
Non è che uno si alza alla mattina e dice voglio fare una ricerca riconosciuta dalla comunità scientifica, ci sono protocolli da seguire e permessi da chiedere, non è cosi semplice. Quello che si fa in casa non hanno nessun valore. |
Quello portato ad esempio è un livello universitario, che un acquariofilo può utilizzare e che vale in una prassi legale, sottoposta ad un esame vero. Io ho circostanziato dei limiti utili ad un lavoro del genere, in cui non c'è nulla di scandaloso per chi conosce ambienti qualificati e vi si attiene. Non trovando dei lavori sull'argomento specifico dell'acquario, ho riconosciuto approfondibile la cosa, come fase interlocutoria. Nessuno mi può dire, senza dimostrarlo, che quelle cartelle non si possono riempire con dei contenuti sperimentali, importanti sotto il profilo acquariologico, perché non ha neanche l'idea dello studio a cui ci si sta riferendo. Ciò non significa che io li conosca a quel livello di dettaglio, ma che si possono indagare seriamente.
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L'aquario risponde alle stesse regole della natura, con le dovute proporzioni.
Il problema che come puoi leggere le pressioni in gioco non sono riproducibili in vasca, e sotto a un certo livello non hanno effetti rilevabili, quindi mi pare ovvio sentenziare che in vasca la pressione della colonna d'acqua non ha alcuna influenza, diversamente della sua altezza. |
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Il tempo è galantuomo e sono lieto che ci siano dei partiti presi, prima di conoscere degli esiti. Vedremo se la certezza categorica di cui mi parlate è un fatto.
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Che cosa cambia a un batterio trovarsi a 0,03 bar o a 0,1 bar? |
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Sono piccole differenze quotidiane anche quelle qui sotto. Cambiano. http://img.over-blog-kiwi.com/0/71/3...ge004-0000.jpg |
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:-D Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk |
La variazione della pressione idrostatica non è un parolone a caso e dove si parla di valori doppi o tripli non siamo agli 0, ma ai 300%.
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sei forte in matematica eh, ti faccio un esempio se io ho 10 centesimi e tu ne hai il 300% secondo i tuoi paramenti la differenza è sostanziale quindi sei ricco sfondato :-D
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Peccato che anche un aumento del 300% non sortisce effetti :-D
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perchè analizzare un fattore ininfluente?
vedo che i pesci raggiungono longevità, tassi riproduttivi, dimensioni e mostrano comportamenti come in natura. indipendentemente dalla pressione, dato che quasi tutti i pesci che alleviamo sono di acque medio - basse :-) |
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Nell'ignoranza certa di una misurazione, non so di qual scienza vi facciate forza. Niente, qui, è niente davvero. |
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:-D P.s. hai ragione, l'ignoranza è certa ;-) Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk |
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Se ho un solo capello e tu tre, siamo pelati entrambi, eppure di capelli ne hai il 300% in più. D'altra parte, nessun pesce ne risente se con un guizzo passa da 1 m a 30 cm di profondità e poi a 0. Quote:
Comunque, se vuoi "l'esperimento" da fare, con un NORMALISSIMO test da acquario, puoi verificare l'accumulo di ammoniaca, nitriti e nitrati ad opera dei batteri in una vasca profonda 10 cm e profonda 30 (puoi usare la stessa vasca con lo stesso filtro e tenere, in diversi periodi, diversi livelli di acqua). E' una variazione del 300%. Prova (ma prova tu, invece di postare paroloni a caso) e poi torna qua che ne parliamo. Puoi anche inserire (in acqua pura) dosi note di ammoniaca e controllare quanti nitriti e poi nitrati si formano ad opera di un filtro maturo (non uno che lavora ad intervalli come il tuo: uno maturo). Così ti studi ben benino i batteri e ripercorri le tappe degli ultimi 100 anni (con foto mi raccomando). Poi ci risentiamo. |
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Pensa a chi si tuffa dal trampolino da dieci metri, che arriva a profondità ben superiori in meno di un secondo, senza problemi, e non si sono evoluti per fare questo. Nessuno ti ha detto che sei dieci centesimi. Continuo a non capire cosa vuoi dimostrare, leggo solo affermazioni senza senso #13 |
Chi sia l'autore di un esperimento non cambia rispetto ai suoi esiti, quindi la voglia di chi lo fa è un intimo estraneo alla considerazione scientifica, che non ha niente a che fare con il merito della questione.
Io non "devo" fare l'esperimento, ed ho il diritto di fare l'ipotesi, di cui mi si può contestare la fondatezza in modo assoluto se non c'è nessun elemento, in modo relativo se la sua distinzione é rilevante e chiara, perché è della metodologia. Se l'emotività delle persone ha dei sobbalzi se non ha delle risposte, il problema è un altro. Al cuore non si comanda, ma non è per San Valentino che si trattano questi argomenti. Porto l'esempio della temperatura dell'acquario, piuttosto che del ph, per far comprendere che i valori utili alla vita biologica non hanno niente a che fare con la scala di misurazione con cui si misurano. Se triplico la temperatura portandola a 75° per esempio, non ho fatto niente alla biologia della vasca? Quindi non ha nessuna fondatezza stabilire relazioni tra valori di misura a prescindere dai valori utili all'organismo oggetto di osservazione. Scandaloso e nient'altro, quindi, pensare, nell'ignoranza, di poter sostenere convinzioni scientifiche, rispetto ad un valore certamente incidente, fino a che non si è fatta una attenta osservazione sui suoi effetti, conoscibili al pari di temperatura, durezza, acidità, accettate dagli organismi che ci vivono. |
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cioè per te passare da 25 cm a 75 cm di profondità è biologicamente paragonabile al passare da 25° a 75° C
oooooooooooooooooooooooooooook.... |
Mi sono trattenuto dal commentare fino ad ora ma proprio non ce la faccio più:
#rotfl##rotfl##rotfl##rotfl##rotfl# |
Figurati che fa quando si accorge che passare da 1 mm di profondità ad 1 m richiede un aumento della pressione idrostatica del 100000% (sì, centomila percento, hai letto bene: mille volte tanto).
E tra un millesimo di millimetro di profondità ad un metro, del 100000000% (sì, CONTERALLY, del centomilioni percento: un milione di volte la pressione idrostatica). Domanda per CONTERALLY: ma allora perché mai se immergo un dito in acqua il dito non rimane schiacciato? |
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Parliamo di pesci o di batteri? Se di pesci quoto Ale87tv, le specie che comunemente alleviamo in vasca restano entro pochi metri (se non addirittura cm) dalla superficie#24 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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