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Stardo! :-d
No, labridi ne ho giá fiocinato uno di troppo. |
paolo io ho poca esperienza con le bestiacce[mi gratto] in passato se ho avuto qualche animale colpito ho preferito eliminarlo, solo al trasloco di questa vasca ho avuto una millepora attaccata da turbe quindi ho tagliato il ramo con le uova e basta dopo diversi mesi si è ripresa e adesso stà bene#36##36##36#
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Grazie di essere passato! ;-)
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Scusate se mi intrometto senza apporatare nulla alla discussione, ma chi conosce il ciclo vitale di questi platelminti potrebbe esporlo? Mi spiego meglio, se la riproduzione si verifica a "30 " gradi centigradi potremmo mantenere la vasca a " 29 " gradi. Purtroppo non sono riuscito a trovare lavori scientifici in merito.
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Non credo ce ne siano.
Comunque col freddo rallentano, ma non si fermano. La mia vasca ora sta a 23 gradi, piú di cosí non scendo, temo per i pesci. |
Questa estate la tricolor della mia vasca e' stata oggetto di interesse da parte di un nutrito gruppo di turbe con deposizione di uova alla cui base. La temperatura la mantenevo a 27 gradi. I polipi erano chiusi e prezentava un aspetto sofferente. Passata sotto il getto di una tunze e sciacquata per meno di 2/3 secondi sotto il getto di un rubinetto a temperatura ambiente, dopo un mese, abbassando la temperatura a 25 gradi, nutrendo molto, la tricolor si e' completamente rimessa. A quale temperatura dell' acqua avete notato deposizione di uova da parte delle turbe? Vediamo se riusciamo a raccogliere qualche dato specifico. Inoltre,aggiungo che in quel momento la vasca era particolarmente " magra ".
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La mia tricolor ha superato la terza estate turbellata e ora é in ripresa.
In estate sto fra i 26 e i 27,5... Da inizio ottobre col fresco il corallo sta meglio, ma loro sono ancora lí. La tricolor accanto invece non ha nulla. Secondo me l'insorgere di un attacco in massa dipende dalla presenza contemporanea di diversi fattori... Problemi in vasca (nutrienti alti o troppo bassi), variazione della temperatura, predisposizione del corallo, luce.... |
Turbellarie varie e Bayer advance
Dico la mia può essere uno spunto . Io le avevo in vasca . Dopo l'eccesso di kw non ne più viste . Subito dopo che l'acqua è tornata limpida e coralli in vasca non
Ho controllato e controllato i coralli prima di toglierli e niente . Può essere un PH alto a sterminarle ? |
Chi ha riscontrato un attacco con valori di nutrienti alti? Le turbe potrebbero essere dei commensali che con nutrienti bassi mutano, non trovando cibo a sufficienza, agendo come parassiti ed attaccando il loro ospite. Inoltre, credo, non conoscendone il ciclo vitale, che per la deposizione il fattore scatenante sia proprio la temperatura.
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Giovanni, lo spirito di un sergente della wehrmacht ti sta infestando!!!
...mi sa che ti serve un esorcista! :-d |
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Si, non ricordo dove lessi che un Ph alto ne rallenta metabolismo e riproduzione |
Allora dico le "mie" magari sono corbellerie
A - non esistono vasche immuni o sistemi per non farsi attaccare.. se ti è andata bene facendo X non vuol dire che X è un metodo per non averle... o farle andare via B - Sono molto vicine ad alcuni tipi di animali quindi un metodo e non mettere quei coralli o 1 2 esemplari al massimo ( semba una cretinata ma invece credo che sia l unico sistema sicuro al 100% ) e io ci sto pensando... C - Una volta attaccato il corallo si dovono trattare tutti i coralli appetibili per non meno di 4 settimane (28gg) D - la temperatura aiuta a non diffondere il contagio ma non cura nulla se non si fa nulla in estate le trovi solo un pò piu riposate ed in forma E - un corallo marrone è meno attaccabile ( perchè tessuto indurito dalle alghe simbionti e meno appetibile ) F - Se trattate un corallo se possibile mettetelo sul fondo vicino ad un vetro laterale spesso vedrete le turbellarie che hanno resistito di notte "cambiare casa" ovviamente levatele ( per questo si trattano tutti i coralli assieme o si spostano solo...) G- in natura veri predatori non esistono perchè in natura sono pochi diffusi come essere vivetnti quindi nessuno si è veramente specializzato nella sua predazione H - il nome scientifico è Amakusaplana acroporae in america viene conosciuto come AEFW ovvero acropora-eating flatworm I - Pesci e invertebrati sono una grande "cavolata" ( scusate chi si sente offeso io la penso cosi) stesso discorso gatto e topo... in natura guerra in casa ( e quindi in vasca) con quel ben di dio super saporito che gli diamo ma ti pare che si vanno a mangiare una turbellaria? l unico è il sitema crucco gamberetti famelici ed affamati e 15 min in cura e poi levare sperando che non abbiamo fatto troppo danni tipica foto della cattività http://i47.tinypic.com/2isv3w6.jpg |
PS chi vuole leggere un pò
http://translate.google.it/translate...g-flatworms%2F cito solo... Gli adulti che depongono più batch di uova sullo scheletro di corallo, ogni lotto uovo ha 20-26 capsule uovo, e ogni capsula contiene tra 3-7 embrioni. Lo sviluppo embrionale dura circa 21 giorni Read more: http://reefbuilders.com/2011/04/15/a...#ixzz2ilouMsRk caz... ogni deposizione sono più di 100 esemplari #06 |
io lessi questo http://www.reefkeeping.com/joomla/in...ke-you-see-red
e quindi decisi di inserirlo... di planarie rosse non ne ho vista più una in vasca e di red bug non ne ho avuti in questi anni... |
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Molto interessante, premettendo che in materia non ho molta esperienza, vorrei in parte commentare le tue osservazioni.
Al punto A, forse quello che affermi e' frutto di una mancanza di informazioni sul "nemico". Perche' il metodo X e' stato efficace? Probabilmente rispondendo a questa domanda possiamo fare un passo in avanti. Al punto B ti chiedo quale sono,secondo la tua esperienza, le acro piu' colpite e per quale motivo. Al punto D, sicuramente la temperatura bassa non cura ma probabilmente ostacola o rallenta alcune funzioni. Quali??? Al punto E, un corallo marrone forse e' allevato in una vasca grassa ove le turbe trovano cibo senza dover "mangiare" il loro ospite. Quindi forse sono fondamentalmente commensali e non parassiti obbligati. Concordo pienamente con la tua ultima osservazione. |
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punto A non solo in italia dove siamo pochi e squattrinati ma nel mondo non si è trovato 1 solo sitema o protocollo valido per tutti il problema grande è che di solito si fà rifermento alla natura... qui in natura di turbellarie non sono quasi mai trovati.. quindi esperienze poche punto B... bhè semplice le piu belle :-)) in linea generale le acropore ramificate piu colpite di quelle arborescenti le acropore spolipanti piu colpite di quelle con pochi polipi colori chiari più colpiti degli scuri i bianchi vanno a nozze come specie... bhè millepore prostrate molto soggette efflorescent e tricolor al 99% arrivano punto D sono animali a sangue freddo quindi temperature basse metabolismo basso... si mangia meno quindi meno riproduzione e meno sviluppo punto E sarà .... io dico che è propio duro da bucare ma magari sbaglio |
l unico metodo efficace è tenere la vasca stabile ;-)
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a parte gli scherzi ovvio che sia una cosa buona ma non si può pretendere che l evento incoltrollabile non succeda..... purtroppo in una vita di una vasca il problema è dietro l angolo lo sapete meglio di mè quindi inutile nasconderci dietro il dito... la stabilità è tutto ma non è sempre possibile averla nei secoli dei secoli ... amen :-)) |
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a seconda del periodo riproduttivo, della temperatura e delle condizioni dell'acqua, alternano due tipi di fasi: *riproduzione ASESSUALE, durante i periodi favorevoli, per scissione trasversale , formando nuovi individui in catene o in coppie *riproduzione SESSUALE, o fecondazione incrociata, che avviene quando la temperatura si abbassa e\o il fotoperiodo che non coincide col suo bioritmo e in cui ogni individuo ha entrambi gli organi maschile e femminile: - l'organo maschile comprende una coppia di testicoli, un organo copulatore detto cirro ( pene ), e una vescicola seminale dove viene trasportato lo sperma. - l'organo femminile comprende una coppia di ovari, ovidotti e borsa copulatrice ( vagina ). Entrambi ricevono spermatozoi durante la copulazione; le uove vengono fecondate nell'ovidotto e convogliate nella vescicola seminale dove avviene la fecondazione e la nascita di una cellula detta Zigote , che viene rivestito di una sostanza resistente alla siccità o a condizioni avverse e che si attacca a pietre, coralli , vetri, sabbia ecc ogni deposizione consta si 100-250 uova che si si schiuderanno in altrettanti individui distinti. E non è tutto, quando non possono attuare una di queste due riproduzioni, interviene il cannibalismo, e fanno in modo di mangiarsi tra di loro, e farsi a pezzi, da ogni pezzo poi si formerà un individuo completo, ma solo dalle parti del capo o degli organi di alimentazione. Quote:
a loro interno ha delle strutture per mantenere l'osmoregolazione.. la temperatura bassa, fa loro un baffo poiché riescono lo stesso a preservare la specie. |
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tramite terminazioni nervose e organi sensoriali "sentono" la bassa temperatura e si riproducono sessualmente producendo quell' uovo, che è la forma di resistenza capace di sopravvivere ad alte, basse temperature e all'asciutto....dopo che si ripristinano le condizioni, meccanismi cellulari fanno si che la membrana esterna all'uovo sì rompe e la larva inizia il suo ciclo energetico per accrescersi. in questo modo,preservano la specie....non per niente i più antichi fossili dei platelminti risalgono al Precambriano (circa 550 milioni di anni fa), quindi si sono evoluti perfettamente sviluppando capacità uniche... Inviato dal mio LG-P990 utilizzando Tapatalk |
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guarda a parte tutto... io ho scritto "punto D sono animali a sangue freddo quindi temperature basse metabolismo basso... si mangia meno quindi meno riproduzione e meno sviluppo" tu scrivi " la temperatura di per sé rallenta la loro attività" ora sarà meno precisa ma nel succo mi sembrano due fresi più che simili... cmq finiamola qui :-) |
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Per xiphias: per quale motivo ad un certo punto si nutrono del loro ospite. Pensavo potessero essere commensali che in condizioni di oligotrofia incominciassero a nutrirsi del tessuto dell'animale ospite. Comunque dalle tue affermazioni deduco che sono assolutamente presenti in tutte le vasche.
------------------------------------------------------------------------ Inltre no credo che un tessuto piu' ricco di zooxantelle sia piu' coriaceo. A meno che le zooxantelle non producano una qualche sostanza sgradita alle turbellarie. |
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se il corallo ha abbastanza energie per produrre muco protettivo le turbe continuano a mangiare solo quello senza danneggiare il tessuto ....... se il corallo è debole loro sgranocchiano quello che trovano ..... con la differenza che il muco è prevalentemente composto da glucosio essenzialmente, aminoacidi e acidi grassi (grazie xiphias ;-)) in pratica se il tessuto ha più zooxantelle non è più coriaceo ..... ha più energie e sostanze per produrre muco e difendersi ;-) |
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se il corallo ha muco in abbondanza non si avvicinano proprio,per loro il muco è veleno. viceversa se il corallo non produce muco ,lentamente le turbe depositano il loro muco sul corallo soffocandolo,depositando anche le uova sotto il loro muco . |
può essere, come può essere che sia meno appetibile....in fondo il loro nutrimento si basa appunto sulle zooxantelle,tant'è vero che alcuni turbellari possono inglobarli al loro interno svolgendo funzioni accessorie....
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Copia di un mio messaggio in risposta ad Oceanoo non troppo tempo fa:
E' un problema prevalentemente di acqua e in parte di salute del corallo. Se l'acqua è "buona", difficilmente se le prendono anche i coralli malconci. Se l'acqua ha qualcosa che non va, se le prendono anche i coralli sani. Cosa sia a non andare nell'acqua ancora non lo so... Sono convinto che ci sia un qualche elemento che le stimoli, perchè le ho viste classicamente diffondersi quando ho provato a dare oligoelementi, anche con la vasca in piena salute. Quasi sempre, facendo cambi ingenti e ristabilendo quindi le giuste condizioni dell'acqua, se ne vanno da sole senza fare nulla, anche se ci sono le uova, tranne nei casi molto avanzati come in foto. Su animali molto grandi, anche se sono presenti turbe con uova, spesso l'animale continua a crescere. Su una piccola talea basta anche una sola turbellaria grossa a fermare la crescita fino a far morire l'animale prima che compaiano le uova; in questo caso, basta soffiare via il verma con un getto d'acqua forte. In genere quando le condizioni degli animali sono buone ci sono in giro poche turbellarie grosse, che non depongono. Quando le condizioni sono scarse, si riproducono velocemente con molte uova e molte turbellarie di piccole dimensioni. Generalmente le turbellarie stazionano nei punti più riparati e più difficilmente raggiungibili del corallo, tipicamente dove i rami si dividono. Illuminando il corallo da sotto con una luce "calda" quando le luci della vasca sono spente rende molto più facile vedere morsi, uova e vermi. Aggiungo e ripeto quello che ho scritto in cento altri topic: come ha detto Chris, se soffiate in vasca e vanno su altri coralli sani, non accade nulla...le ho viste più volte finire su una mia humilis in perfetta salute e da allora è solo cresciuta senza alcun segno di malessere, ma potrei dirvi altri 10 specie diverse su cui sono andate. Settimana scorsa da Cono una talea di Millepora verde 10 x6cm aveva addosso circa 120 turbe tutte grandi come l'unghia di un mignola... (abbiamo fatto la foto al fondo del secchiello dove le abbiamo raccolte). Da sole potevano ricoprire più volte tutta la superficie dell'animale. La talea era in un punto infausto ed era l'unico animale di tutta la vasca ad avere le turbe. Tolte di dosso e spostata si sta riprendendo perfettamente. Niente bagni assassini. Ho provato per mesi ad avere in vasca grosse acro fissate su roccia, con turbe e uova addosso. Rimessa in sesto la vasca, le turbe sono sparite da sole. Fare bagni preventivi IMO è solo deleterio. Fare bagni a tutti gli animali "appetibili" idem. Tutti gli animali le possono prondere. Ho un efflorescens che non ha mai visto le turbe in 4 anni. L'unica cosa da ristabilire in vasca sono le condizioni ottimali dell'acqua. Fare bagni agli animali per poi rimetterli nella stessa acqua che favorisce l'insediamento di turbe non può che essere negativo: l'animale si becca il bagno chimico e poi torna dove le condizioni sono identiche. La soluzione più semplice in caso di attacco diffuso sono grossi cambi multipli ravvicinati, parlo di cambi del 50%, ovviamente partendo da acqua di osmosi verificata come ottimale. |
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Per mè mandarle in giro per la vasca non è un buon sistema ma è solo la mia opinione |
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Io in quel modo ho dato sollievo momentaneo alle colonie colpite e ho finito per contagiare anche quelle sane. |
Trovare turbellarie in vasca su più di un animale significa che qualcosa non va a livello di acqua.
Mandandole in giro voi, accelerate solamente un processo inevitabile, a meno di "normalizzare" le condizioni chimico-fisiche idonee dell'acqua. Questo è l'errore. Le turbe sono una manifestazione, non una causa. Al contrario quando ci sono un paio di turbe su un animale, anche se si staccano e vanno su animali sani, nella mia esperienza e mi pare quella di qualcun'altro, non accade nulla. O siamo fortunati (sempre), oppure qualcuno dovrebbe avanzare ipotesi su come mai da noi non accade. Certo, non nego che quando da Cono abbiamo visto quante turbe c'erano sulla sua millepora che ho descritto sopra, non mi è nemmeno venuto in mente di mandare tutte in giro per la vasca. Credo anche io che se 10 turbe grosse come un'unghia finissero su una talea, per quanto sana, potrebbero daneggiarla a sufficienza; ma una turba su un animale sano, non gli fa un baffo. IMO. |
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prendiamo una vasca a caso (la mia)... nitrati zero, nitriti zero, fosfati fra zero e 0.03, densità 1,026, calcio 450, kh 9,5, magnesio 1350, ph 8.3 silicati non a zero, ma vista la quantità di spugne in vasca servono... altro non so. cosa c'è che può "non andare"?!? #24 metalli? non credo... ne soffrirebbero tutti i coralli. oligoelementi? idem, faccio cambi regolarissimi alternando le marche di sale. boh?!? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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