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Mi sono dimenticato di farla perchè sono stato occupato con la deposizione dei ram....
Domani provo... Che fondo hai e in che dosi fertilizzi? |
pure io ho fatto un test nel mio acquario di 100gg con fondo flourite, e ferro seachem ma non ho rilevato differenza tra l'acqua prelevata nel fondo, sopra il fodno e in superficie
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Ottimo!!!
Allora ho scoperto la causa della morte delle caridine... Volevo provare a spingere la vasca e vedere fino a dove potevo arrivare...mi sa che ho esagerato... :-)) |
bhe allora visto che hai scoperto, io cambierei il titolo in ... "occhio a non esagerare con il ferrro " ;-)
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Fatto... :-))
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il mio fondo non è fertile ...uso le pastiglie della saechem ..e fertilizzo a metà dose (protocollo italiano)...anche se ho la vasca extrapiantumata ...e credo basti e avanzi ..ogni settimana levo secchiate di potature.
il fondo dava 0 come in superficie ...come detto sopra era il giorno della fertilizzazione |
Ora faccio il test...
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La situazione con i cambi mi sembra un pò migliorata anche se cmq i valori del ferro nel fondo sono ancora molto alti, oltre 1mg/l.
C'è da dire però che che ho fatto un cambio da 50l, uno da 10 sabato e uno da 40 domenica...mi sa che sabato ne faccio un altro bello abbondante... La vedo dura riuscire a togliere tutto questo ferro dal fondo... |
Oggi è una settimana che non fertilizzo e le prime carenze si iniziano a vedere, gli apici del micranthemoides tendono ad un verde-giallo e così anche qualche foglia di glosso.
Ho dosato quindi 2ml di ferro contando che verrà assimilato dalle piante e non dal fondo. |
So che non centra un ca** ma devo dire bellissimo topic e molto intressante.....bravo Mix !!! ;-)
Senti dato che però adesso hai interrotto la fertilizzazione così bruscamente occhio appena ricominci...io un pò di tempo fa per un problema ho interrotto nella vasca grande la soministrazione di ferro e oligoelementi per circa 1 settimana e quando ho ricominciato, preso dalla voglia di rivedere i colori accesi delle piante ho fatto scoppiare un casino di alghe nella vasca perché sono partito troppo velocemente con i fertilizzanti !! ;-) Quindi con calma ora che ricominci !! :-)) |
Grazie dviniost :-))
Ho messo 2ml...prima ne mettevo 10ml :-)) Ora ricomincio con le dosi consigliate da seachem... |
Prova a mettere l'Excel Seachem se non erro rende il ferro di nuovo disponibile, in questo modo smaltiresti la scorta senza aggiungerne di nuovo http://www.seachem.com/products/prod...rishExcel.html ciao
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si in teoria è vero anche questo...io lo doso tutti i giorni senza fare il super dosaggio il primo giorno...
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Quote:
Per tirare su il ferro dal fondo serve una molecola chelante ed e' per questo che stavo prendendo in considerazione l'ipotesi di abbinare il ferro compo in modo da utilizzarne il chelante... |
si ne parlavamo in passato anche con ozelot e altri di questa ipotesi...
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E qualcuno ha provato?
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Quote:
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no non so se qualcuno ha provato...
si mette altro ferro tanto quando viene assorbito dalle piante rimane il chelante che si lega nuovamente al ferro accumulato...in effetti il calcolo su quanto alla fine ce ne sia disponibile non è facile da fare... |
Ha ragione mark...però se doso il compo fino ad arrivare a 0.5 di ferro in acqua una volta esaurito il ferro il chelante non riuscirà a tirare su ferro per più di 0.5 quindi non dovrebbero esserci problemi...
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si teoricamente è giusto... :-))
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Mi sa che questa settimana lo compro ed inizio a dosarlo...sono proprio curioso...
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facci sapere cosa ne esce
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ok... :-)
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Questo mi sembra identico al compo...che ne dite?
http://img143.imageshack.us/img143/6967/ferro5jk.th.jpg |
Se può interessare in un blog di acquariofili ho trovato questo:
Tratto da : http://www.vergari.com/Acquariofilia...utto.asp#ferro Il ferro viene somministrato in vasca in due forme: libero e chelato. Come ferro libero, esso può essere aggiunto ridotto (Fe2+) o ossidato (Fe3+). Come ferro libero, esso viene ben assimilato da piante e alghe in poco tempo e, in caso di sovraddosaggio, immagazzinato in particolari "serbatoi" proteici, detti fitoferrine. Su quale sia il ferro assimilato, vi rimando alla risposta a Paolo. A questo punto, però, c'è da dire una cosa; il ferro non può essere accumulato in grosse quantità nei vegetali perché tossico, e una pianta riesce a conservare una quantità di ferro che è, al massimo, pari a 3-3.5 volte il suo fabbisogno (al contrario di altri metalli, come ad es. lo Zn, che può raggiungere anche le 1000 volte, se non ricordo male). Oltre questo valore, il ferro non è più assorbito e resta in acqua. Al contrario di quanto normalmente si narra, :-((((, il ferro in acqua subisce un'ossidazione (che NON E' immediata) la cui velocità dipende dal potere ossidante dell'acqua in vasca. Più è alto il tasso di O2, più il ferro si ossida rapidamente (è l'ossigeno a ossidare il ferro, non l'acqua). Una volta che il ferro abbia raggiunto la forma ossidata di Fe3+, si lega a ioni OH- e origina idrossidi che, ai normali pH dei nostri acquari, sono praticamente insolubili e precipitano nel fondo. A questo punto, il fondo accumula ferro in grande quantità perché l'acquariofilo, che rileva SOLO 0.1 ppm di ferro in acqua, crede di essere in carenza, e continua a pompare ferro in vasca, col solo risultato di fertilizzare il fondo e non le piante che, nel frattempo, hanno già fatto il pieno e, anzi, iniziano a rischiare gli effetti tossici di un accumulo di ferro. Il ferro nel fondo, però, non ha finito il suo cammino. Col tempo, i batteri del fondo lo attaccano e lo riducono, riportandolo, all'insaputa dell'acquariofilo, nella colonna d'acqua dove, anche dopo aver sospeso da tempo la sua somministrazione, noi lo possiamo misurare anche in grosse quantità e per lungo tempo. Ovvio che il ferro in acqua, dopo un po', subisce il fenomeno sopra descritto e riprecipita nel fondo.... e il ciclo riparte. Il ferro chelato, invece, subisce un ciclo un po' più complicato, dato che prima di tutto deve essere liberato dai suoi chelanti (il ferro in acqua come chelato è sfruttato solo dalle piante e resta in soluzione anche per parecchi giorni, in funzione della stabilità del chelato formato). Il ferro può essere liberato dai chelanti o dalle piante e i batteri o dalla luce (fotoriduzione). Nel caso siano le piante, è ovvio che ciò accade in occasione dell'assorbimento e la faccenda non ci riguarda. Nel caso di batteri o luce, invece, il ferro entra in acqua libero e entra nel ciclo descritto nel caso precedente. |
Molto utile!!
Quindi l'utilizzo di un ferro chelato mi aiuterebbe... |
Ho appena comprato il ferro mostrato copra, stasera lo diluisco con ro e da domani inizio a dosarlo fino a portare il fe a 0.3 e vediamo quanto dura...
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Ho appena dosato 0.5ml di ferro...
L'acqua è diventata un pò giallina... -05 Con 0.5ml dovrei portare il Fe a 0.4mg/l Speriamo bene... :-D :-D |
per me non hai le basi per continuare a fare questo tipo di esperimenti, hai appena preso una botta, e ne vuoi subito riprendere un altra.
Mi ha fatto sorridre il fatto che tu abbia portata a 4 volte la dose in base a carenze. scusa ma il rosso non è dato solo dal ferro, e inoltre, dubito che il tuo occhio riconosca carenze e motivi. Ho fatto il test, e c'è una lieve differenza tra fondo e colonna d'acqua. Uso in alternato compo e iron, per il compo uso le dosi dell'iron divise per 4, per l'iron quelle seachem avanzato. |
Scusa ma che tipo di esperimento starei facendo??
Non mi sembra che portare il Fe a 0.4ppm tramite un ferro chelato sia una cosa per pochi eletti che richiede profonde basi da acquriofilo... Il fatto che abbia sovradosato l'ho già spiegato anche prima, volevo sia vedere come reagiva la macranda, sia vedere fino a che punto potevo spingere. Come segno mi sarei aspettato alghe e non certo una crescita pazzesca delle piante, nessuna alga ma un sacco di ferro nel fondo. E fidati che non so quante persone in questo forum avrebbero immaginato che un eccessivo dosaggio di Fe gluconato si depositasse nel fondo causando la morte dei crostacei... So che il rosso non è dato solo da Fe, alcuni sostengono che valori molto bassi e prossimi allo 0 di No3 e Po4 determinino un rosso intenso in particolari piante... |
Fidati, che anche un eccesso di ferro chelato si deposita nel fondo.
é l'eccesso il punto, su quali basi? |
Non mi sembra che 0.4ppm di ferro nella mia vasca, con le piante che ho, con l'illuminazione, con la co2 che somministro siano esagerati...
Scusa ma non ho capito questa frase:"é l'eccesso il punto, su quali basi?" #24 |
Devi considerare che il mondo è pieno di gente che non sa una mazza di quello di cui parliamo.
Poi arriva qua,e legge il tuo post. fa 1+1= ecco perchè il mio non è così o cosà. Quindi è bene sempre porre le cose in modo diverso. Ripeto, non hai scoperto nulla. Un eccesso di ferro crea comunque problemi, sia che chelato o gluconato. Spingere è un conto, moltiplicare per 4... |
Lo so di non aver scoperto nulla...fatto sta che nessuno c'era arrivato... :-D
Cmq nemmeno io l'ho scoperto, l'ho letto in un altro forum in cui un tipo aveva avuto un problema analogo al mio... Sul fatto dell' 1+1 non capisco a cosa ti riferisci... Non so tu cosa intendi per spingere una vasca ma ti spiego come la vedo io... Se devo spingere una vasca cerco di portarla all'estremo, vedere quando "cede" e poi tornare indietro di un passetto...In questo caso pensavo che l'allarme sarebbero state le alghe... Cmq questo metodo sinceramente lo applico ad ogni cosa di cui voglio scoprire il limite...la spingo al max e quando vedo che non regge più torno un passo indietro... |
punti di vista.
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Tu come fai a trovare il limite di una cosa?
Magari il tuo metodo è migliore... |
non penso si debba arrivare al limite.
preferisco la qualità alla quantità. Meglio una crescita lenta ma qualitativamente buona, che crescite spaziali e scadenti. |
Quoto in pieno...ma anche la crescita qualitativa ha vari livelli di velocità...c'è chi si accontenta e c'è chi vuole capire qual è la velocità max con cui può continuare ad avere una crescita qualitativamente buona, però purtroppo lo puoi capire sono nel momento in cui inizia a diventarti scadente, a quel punto devi fare un passettino indietro...diciamo che io sono più per il secondo approcio e tu a quanto pare per il primo...l'importante è avere belle piante... :-D
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io l'esempio migliore posso dartelo dal tatto.
qulitativamente un pianta spinta al limite, non è così soda e consistente quanto una rigogliosa. all'occhio puòò sembrare simile |
E su questo sono d'accordo...
Infatti anch'io mi baso sul tatto e me ne accorgo particolarmente mentre poto...il micranthemum ha le foglie belle carnose e la macranda un bel tronco vigoroso... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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