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c'è c'è :-) sia noi di ap che le associazioni lo avevano, in più eravamo lì a spiegare :-)
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Ok, in effetti mi sembrava strano che non ci aveste pensato... :-))
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Avvy le cose sono ben spiegate, sia alle manifestazioni che qui sul forum, il fatto è che non tutti hanno voglia di imparare.
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Certamente, il mio era solo un appunto (inutile tra l'altro :-) ) visto che alla fiera, al contrario che sul forum, ci può anche passare gente che magari è solo curiosa di vedere qualcosa di nuovo.
Per il fatto che non tutti abbiano voglia di imparare concordo appieno. Per tornare in topic, dico anche la mia sugli acquari di comunità. Il problema è suddivisibile in due livelli: a) acquariofili o presunti tali disinformati e b) venditori impreparati. A) E' frutto di una scelta non ponderata, di una decisione istintiva. Si vedono in giro delle belle immagini e si pensa che sia un bel soprammobile, senza pensare che dentro ci andranno degli esseri viventi. Oppure si resta fregati da cartoni animati visti dai figli, come "Alla ricerca di Nemo" (che pure era stato creato con l'intento opposto) e si viene trascinati in un mondo sconosciuto, attratti solo dai colori e dalle forme. B) Il più grave secondo me, visto che chi compra può anche arrivare impreparato (anche se non dovrebbe), mentre chi vende dovrebbe avere l'obbligo morale di sapere cosa fa e dovrebbe saper spiegare a chi compra caratteristiche e bisogni della "merce". Questo problema è diffuso spesso nei garden center (ma non solo), dove il commesso viene spesso messo a turno, come se fosse un reparto qualsiasi. Per fortuna però esistono vari gruppi come questo e molti negozianti preparati. E penso che siano questi due fattori che stanno aumentando la consapevolezza delle persone verso un mondo così affascinante e complesso. Anch'io anni fa ero partito col classico fritto misto e senza informarmi, solo per rimettere in sesto una vecchia vasca di mio padre. Ora, dopo tante letture e informazioni, sto cercando pian piano di dare un senso ed una "forma" alle mie vasche. E per questo devo anche ringraziare alcuni negozianti (anche se pochi sul numero di negozi visitati). Oltre a voi, naturalmente. :-)) |
continuo a vedere mischiati due concetti: 1. vasca di comunità; 2. vasca da ignorante e insensibile. preferisco tenere assieme 3-4 specie che si integrano in una vasca che rispetta le loro esigenze piuttosto che vedere un bel branco di scalari in 100 litri rosicati che però stavano bene con quel teschio semisepolto nella sabbia con l'aria che spruzza dagli occhi
comunità non vuol dire mischione, per me ha davvero qualcosa in più rispetto alla vasca purista monotematica, e non solo per estetica ...non so se questo è IMHO abbastanza per voi ma solo perchè non ricordo le abbreviazioni da forum che per me non cambiano molto i significati espressi in forma estesa, mancanza mia! |
perchè nella realtà lo sono... far convivere 2 - 3 specie è possibile, ma ci vuole cognizione di causa, e allora è una vasca tematica o un simil biotopo... non un acquario di comunità, esempi con 4 specie con senso mi vengono in mente solo in acquari grandi, e rientrano comunque nel biotopo...
se metto 3 guppy, 3 platy, 3 molly, 3 portaspada in 90 litri non è un mischione, è un acquario che sulla carta funziona ma senza senso! stesso discorso di mettere 5 neon, 5 cardinali, 5 hypressobrycon e avanti... funziona sulla carta, ma non ha un suo senso... oppure mischiare cardinali, rasbore, betta, ciclidi nani... |
Scusa se mi sono magari espresso male, ma io ho parlato di "fritto misto", non di vasca di comunità. Avevo scritto riferendomi, come pensiero, all'intervento di Ale87tv sull'acquariofilia "prendi e consuma" perdendo di vista il titolo originale del topic #12
Per quanto riguarda questo concetto mi associo completamente a quanto detto da MarZissimo. Secondo me, per dirimere appieno la questione, bisognerebbe prima definire univocamente i vari termini |
non hai sbagliato di tanto... avy... nella testa comune (leggi: fuori da ap) comunità e fritto misto sono la stessa cosa... qui magari con comunità intendiamo i fritti misti meno problematici... ma se andiamo ad indagare alla fine si vedono le incompatibilità...
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:-D
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IMHO Io comunque per comunità intendo qualcosa di non tanto diverso dal fritto misto dal punto di vista della provenienza dei pesci. Entrambi constano di pesci provenienti dai vari continenti, magari anche da marte. La differenza la intendo nel senso che il "fritto misto" è fatto in modo del tutto incosciente (magari i pesci sono scelti solo in base al colore #07 ), mentre in un acquario di comunità si cerca di inserire pesci che necessitano di valori d'acqua simili (meglio ancora se si considerassero le stesse necessità in termini di corrente e di vegetazione folta o meno). Poi considero quelli "collocati", che magari prendono in considerazione le ecozone.. quindi abbiamo acquario asiatici (anche se magari contengono pesci provenienti dall'India e dalla Thailandia che in natura non si incontrano nemmeno per sbaglio), amazzonici, centro-nord america, africa.... l'area di riferimento è comunque ampia, ma più ristretta rispetto alla comunità. E' evidente che anche qui si rischia di fare un disastro, mettendo pesci con necessità differenti (magari pesci che amano la corrente e anabantidi che al minimo soffio della pompa concorrono a rintanarsi spauriti) e quindi anche qui la scelta deve essere coerente. Cioè.. in un acquario che rappresenta un'ecozona si pongono né più né meno gli stessi problemi che dovrebbe porsi chi fa un acquario di comunità. Da qui poi ci si perfeziona. E' un po' come se un satellite facesse una ripresa via via sempre più ravvicinata, lo zoom della telecamera ecco. Magari poi si passa a considerare un'ecoregione. Dall'ecozona, secondo me, ci si perfeziona sempre più non solo nella scelta dei pesci, ma anche delle piante. Poi infine considero il biotopo, la massima perfezione che possiamo raggiungere nel nostro piccolo, con i mezzi a nostra disposizione (siamo sempre comunque limitati). Come dite sempre, fare un biotopo equivale a sezionare un fiume o un lago (ecco perché penso che il modo migliore per realizzarlo sia con un paludario, che comprenda anche piante emerse che rappresentino le sponde del fiume, anche se magari non è sempre possibile trovare piante di piccola taglia derivanti dal biotopo considerato), e qui le alghe, i pesci e le poche piante si incontrerebbero davvero in natura. Come riferimento ho sempre l'articolo di Luca_fish Questo è quello che intendo, almeno in questa discussione il termine "biotopo" la intendo in quel senso, poi se stiamo parlando in sezione Primo acquario o in altre sezioni, invece che ripetere sempre che dire "acquario asiatico" non è dire Biotopo, chiudo un occhio e per biotopo intendo un'ecozona..anche se è un'interpretazione decisamente troppo estensiva e onnicomprensivo :-) Poi acquari con teschi, vulcani e megabolle, per me, sono un mondo a parte, che rovina senza subbio un acquario di comunità o ecozona. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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