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Grazie ancora Beppe.
Per quali elementi useresti le dosometriche (3 giusto?)? Perchè non in Sump? Dal sito di planctontech mi prendo le misure per quelli da sump, vorrei metterli li se possibile Per quanto riguarda la pompa di mandata, ho una nj4500 ed in vasca ci sono due scarichi da 40, posso calcolarlo lo stesso? Purtroppo devo saperlo a priori perchè la sump la devo far fare su misura :( |
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Cavolo, 4 cm di dislivello in vasca vogliono dire 40 litri....
Vuol dire che devo alzare di 8 cm il bordo sump :( Anyway, questa la sump dentro al mobile. Sulla destra mi rimangono 35x70 cm, altezza 56 per la parte elettrica. E' sufficiente? La sump tra la parte più bassa e la base del mobile ha circa 20 cm di luce dove infilare le mani per operare in sump, e 15 per il refugium. http://s13.postimage.org/aw8pd0s37/sump2_mobile.jpg |
Devi anche considerare che hai una vasca da quasi 600lt lordi!! Scusa ma hai una sump da paura come puoi avere problemi per stivare 40lt? In sump che livello hai deciso di tenere?...20 cm tra soffitto del mobile e bordo sump sono proprio pochi....non ci lavori!!!!...... scusami ma qualcosa non mi torna!#28g
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Eh lo so,
ma il refugium è colmo, la canalina pure, le taniche idem. Rimane solo la zona delle attrezzature tecniche. Il livello in sump attualmente è di 22 cm, poi ci sono disponibili i seguenti volumi: 495x665x75h (mm) pari a 24 lt. (sotto la canalina) ed alzando il bordo della sump 495x510x55h (mm) pari a 14 lt. per un totale di 38 lt da cui bisogna pure togliere il volume delle attrezzature! ;( E' complicato... :D In più Beppe il problema probabilmente è il mobile che è molto basso... Lo skimmer ad esempio lo devo far modificare su misura perchè in 56 cm di altezza non mi ci entrava... |
Trovato.
Faccio un buco per il troppo pieno a 25 cm sulla parete posteriore, che porta l'acqua in più direttamente nello scarico. Così lo spazio per mettere le mani nel vano attrezzature passerebbe da 20 a 30 cm. Meglio? |
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volume d'acqua fisso in base al livello da tenere volume dell'acqua della vasca che scende in sump in caso di fermo;-) pompa mandata. volume dell'attrezzatura tecnica (skimmer, pompa mandata, filtro letto fluido, pompe opzionali per accessori vari esterni alla sump, sonde strumenti, galleggiante di rabbocco) se poi decidi di mettere anche il reattore dentro devi pensare anche a quello. Solo e dico SOLO quando questo è definito correttamante con gli spazi per maneggiare tutto con facilità, allora pensa a dividere lo spazio rimanente e dedicarlo a refugium, filtro a alghe, rabbocco e automatismi vari. Ti dico tutto questo perchè di allestimenti della parte tecnica ne ho fatti diversi e l'esperienza insegna.;-) |
Mi hai fatto riflettere molto Giuseppe, soprattutto su sicurezza ed accessibilità.
Alla fine ho deciso di dare a tutte le componenti elettriche una profondità massima di 15cm, spero bastino, (quadro, ciabatte, centralina acquatronica etc...), saranno accessibili lateralmente (lato mobile piccolo a destra) aprendolo come un'anta. In questo modo posso allungare e molto la sump. Alla fine il refugium diventa di 50cm di larghezza e la sump riuscirebbe a tenere 45 litri di caduta dalla vasca principale prima di tracimare. Considerando che al massimo ne possono cadere 40 di litri penso di essermi tenuto sul sicuro. Avrò 26 cm di spazio tra bordo sump e bordo mobile per poterci infilare le mani. Non sarà una passeggiata ma il mobile così basso non mi permette di fare meglio. Ho inserito un troppo pieno nella parete posteriore, se dovesse ad esempio continuare a buttare acqua il carico dell'impianto osmosi almeno non allago il parquet :) Ho aggiunto anche un troppo pieno alla tanica dell'acqua di RO ed a quella della soluzione satura. Entrambe prevedono il rabbocco automatico, non si sa mai. In quella della satura metterò due sensori di livello, se tracima quella son dolori per l'acquario. Quindi nella malaugurata ipotesi non dovesse interrompersi il flusso del rabbocco, con il primo galleggiante chiudo il rubinetto di carico dell'osmosi, con il secondo (che metto più in alto, al limite massimo prima della tracimazione per troppo pieno) spengo la risalita. Al massimo dovrò buttare l'acqua della sump. Il refugium si salverebbe in quanto alimentato solo dall'acqua che passa per la canalina. Ho alzato il dislivello della canalina di 1mm, penso ininfluente in caso sia attiva la pompa di risalita ma decisivo se l'unico apporto d'acqua è quello del rabbocco della vasca con soluzione satura. Che ne dite? Ho deciso di lasciare le paratie, magari sono inutili magari no. Più che altro non riesco a capire quali potrebbero essere i problemi di gestione (a parte la pulizia). Ma avendo più spazio a disposizione e non avendo riscontri pratici qui da noi voglio vedere se le teorie del tizio di melev's reef sono corrette. Ho lasciato anche lo scomparto risalita, ingrandendolo. Questo perché vorrei "separare" in qualche modo più marcato l'acqua che scende dalla vasca da quella del refugium. In questo modo infatti il refugium scaricherebbe direttamente nello scomparto della risalita, lo skimmer scaricherebbe praticamente vicino il bordo di tracimazione, ed eventuali planctondose&co. potrei farli comunque scaricare nello stesso scomparto, senza che siano nuovamente trattati dallo skimmer. L'ho ingrandito (adesso è 27x27 cm) perchè vorrei mettere qui il sensore di livello per il rabbocco automatico e com'era stato fatto prima era più soggetto a cambi di livello dovuti alle tante variabili che potrebbero esserci. Più grande = più stabile. Ne convenite? Il livello in sump è sceso a 18 cm, avendo uno skimmer bipompa non dovrebbero esserci problemi. L'unico grande dubbio è sull'accessibilità della canalina per la potatura della salicornia. Per questo non ho grandi idee al momento per renderla più semplice. Vi chiedo inoltre, come fermare la luce che illuminerà refugium e canalina per evitare il proliferare di alghe nel resto della sump. :-) http://s9.postimage.org/wyc4n6e6z/sump3.jpg http://s14.postimage.org/xqe3su5ql/sump3_front.jpg |
Up
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ho appena finito di montare il mio primo acquario marino, ma al momento di inserire la sump mi sono accorto che è in condizioni pessime e dovrò sicuramente cambiarla (ed è per questo sono capitato su questa discussione).
Ho preso tutto usato, e dicendo tutto intendo che non dovrebbe mancarmi niente: niente a parte l'esperienza, per cui mi intrometto nel discorso soltanto come "libero inventore in erba". Se dico cavolate beh a volte anche una cavolata può far nascere un'idea buona. Dunque, visto che anche a me piacerebbe il "cambio acqua automatico" ho letto tutto questo tread, e mi sono venute in mente un paio di cose: 1) perchè usare una soluzione liquida satura di sale? non è più semplice preparare un tank di acqua di osmosi e poi versarci la quantità giusta di sale con una volgare mangiatoia automatica? e poi chiaramente miscelare il tutto con un agitatore a palette o una pompa di movimento? La mangiatoia automatica forse sarà da modificare un pochino e magari sarà da proteggere dall'umidità per non far impaccare il sale, ma si può risolvere.. 2) un tale in questo tread (scusate ma non ricordo chi) diceva che preleva l'acqua da scaricare dalla sump... se si può fare (io sapevo che si doveva aspirare dal fondo per pulirlo nello stesso tempo) allora si potrebbe fare un sistema molto semplice: Sul livello di lavoro della sump (livello mantenuto perfetto da un osmoregolatore), esattamente sul livello si fora e si crea un'uscita (uscita magari a rettangolo anzichè tonda) che porterà ad una elettrovalvola e tramite questa allo scarico in fogna. Per fare il cambio della quantità che si vuole basta pompare nell'acquario (non in sump, proprio nell'acquario vero e proprio in un posto lontano dallo scarico che va in sump) l'acqua salata nuova preparata nel tank di prima, aprire l'elettrovalvola della sump di cui abbiamo parlato prima, e automaticamente tanta acqua nuova entra nell'acquario di sopra e tanta acqua vecchia esce dalla sump di sotto, assieme. Si, bisogna che l'acqua che entri non faccia in tempo a raggiungere lo scarico della sump, ma credo che si possa fare.Magari fermiamo le pompe di movimento, boh. Ah, già: l'elettrovalvola serve per mantenere lo spazio nella sump se si ferma la pompa di mandata, ovvio. Controindicazioni? Saluti! |
Per quanto riguarda la "mangiatoia automatica" non ti porterà mai ad un risultato preciso. Con la dosometrica dosi quanto sale (disciolto) in acqua inserire per avere esattamente la salinità desiderata. Misurando il sale inserito a peso non puoi essere preciso.
In sump se devi aspirare lo puoi fare a prescindere dai cambi d'acqua. Con il cambio d'acqua manuale è più semplice aspirare, se lo fai automatico non puoi aspirare. Per quanto riguarda il cambio automatico l'idea non è malaccio. Approfondisco e ti faccio sapere. |
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Il sistema del rabbocco automatico l'ho scritto ierinotte tardi, stamani un pò più sveglio ho eliminato l'elettrovalvola e al suo posto in sump (la sump astratta, la mia è da cambiare) ho inserito una vaschetta alta un pò di più del livello ottimale dell'acqua in sump. Dentro alla vaschetta una pompetta che manda l'acqua che tracima direttamente in bagno, dentro lo scarico di plastica opportunamente forato dello sciacquone. La pompetta di carico e questa di scarico sono in parallelo, cioè collegate ad un'unica presa. si può automatizzare il tutto con sensori di livello ecc, se non si vuole che la pompetta di scarico giri occasionalmente a vuoto. chiaramente la vaschetta di cui sopra va incollata alla sump, per impedire il galleggiamento. Saluti! |
Il sale a peso lo si fa ma poi si misura la salinità ed eventualmente si corregge... Il sistema automatico deve essere per definizione automatico, almeno il più possibile :) Preferisco quindi utilizzare una dosometrica con il processo spiegato prima...
Per il cambio vero e proprio invece, credo sia più semplice questo: - Uso un serbatoio per preparare l'acuq nuova. - La metto in sump - riempio nuovamento il serbatoio appena svuotato stavolta non con acqua di RO ma con acqua dell'acquario - Butto in scarico. In questo modo evito una pompa aggiuntiva ed eventualmente sensore di livello, ed uso delle elettrovalvole su derivazioni per far fare i diversi percorsi all'acqua |
vabbè, il sale fallo con la dosometrica, io per ora lo faccio a peso. Ma a prescindere dal sistema che si usa per dosare il sale io sono per le soluzioni più semplici e sicure, credo si sia capito.
Non sono molto incline alle elettrovalvole, forse al lavoro ne ho viste troppe bloccate o non più a tenuta per le incrostazioni... Abbiamo tutti qualche pompetta da due lire, e sono talmente comode! dai corrente e il liquido si sposta nel tubo a cui sono collegate, lungo il percosrso che hai stabilito. Se prima immetti tutta l'acqua di RO ti ci vuole spazio in sump, e poi il cambio d'acqua non perde di efficacia in quanto il ricambio va a diluire un volume maggiore di acqua? Se invece la metti di sopra e la togli di sotto come pensavo io l'efficacia del cambio non varia, o almeno in minima parte, ma qui rasentiamo la teoria. Tu vorresti aggiungere tutto in sump e poi toglierla da dove? dall'acquario sopra? Beh, se devi fare il doppio passaggio (prima metto e poi tolgo) tanto vale usare i 2 tank che progettavi prima ma almeno prima togli poi metti, come da prassi comune. A fine settimana vado a prendere le rocce vive e, per bontà del venditore, un bel pò d'acqua che le ospita. ed inizio l'avventura con una sumpe che, ohibò, è tenuta su dal nastro adesivo da pacchi (non avevo altro) per evitare lo scollamento. Da domani giro per vetrerie a cercar di farmi fare una sump nuova.. e lascio al poi il progetto dei cambi d'acqua automatici. Con una vasca da 400 litri però prima o poi dovrò per forza automatizzare il cambio, di notte non voglio sognare taniche e secchi per casa che si rincorrono... Saluti |
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>> "Mica ho capito perchè vuoi metterla in sump e toglierla dall'acquario "
forse mi sono spiegato male... Uso un tank di miscelazione esterno, in cui preparo l'acqua che mi serve per il cambio con la giusta quantità di sale. e dopo vedremo come prepararla, se a peso o con soluzione satura. al momento del cambio farei arrivare quest'acqua -già salata al punto giusto e chiaramente in temperatura- direttamente nell'acquario, e contemporaneamente toglierei l'eccesso d'acqua così creato dalla sump. Questo per non togliere la stessa acqua nuova che immetto. Comunque qualunque sia il metodo per togliere la vecchia e mettere la nuova (ci sono diverse possibilità, e ognuno può usare quella che preferisce), credo che la discussione sia da riportare sul vero problema nell'automatizzare il tutto: la preparazione automatica dell'acqua salata. Se non vuoi usare un rifrattometro per dosare l'esatta quantità di sale, come intenderesti procedere? iniettando una precisa quantità di soluzione satura in una precisa quantità di acqua di osmosi? solo calcolando la quantità di sale e senza nessun controllo strumentale finale? penso che se non c'è garanzia di avere in tank l'acqua "giusta" tutto il discorso dell'automazione vada a farsi benedire.. saluti! |
Immettendo con dosometrica un'esatta quantità di soluzione satura, in un'esatta quantità di acqua di RO (misurata con sensore di livello) non ho margine d'errore. Ad evitare problemi (che possono sempre succedere) prima di metterla in sump misuro la densità con una sonda aquatronica.
Scusa gilgamesh, non ho capito nel tuo processo dove sta l'automazione nel fare acqua alla giusta densità. Nel senso, se l'acqua la prepari a mano come dici nell'ultimo post. Forse intendi automatizzare lo svuotamento, allora ok il tuo metodo può andare bene. Anche se credo non sia precisissimo, dato che senza paratie il livello in sump non è costante ma leggermente variabile a causa del forte afflusso d'acqua. Credo comunque che sia abbastanza preciso per effettuare uno svuotamento :) Fammi sapere quando lo fai come va. |
si, a questo punto automatizzerei lo svuotamento e riempimento.
Il senso di questo tread era il dimensionamento ottimale della tua sump, e il mio intervento era rivolto principalmente al risparmio di contenitori e passaggi. Comunque mi piace la mia idea di automatizzare svuotamento e riempimento, credo che la adotterò di sicuro. Mi piacerebbe automatizzare anche la preparazione dell'acqua, ma mi rimane lo scoglio del misurare il valore di salinità prima che l'acqua venga usata automaticamente. Hai ragione nel dire che immettendo la determinata quantità di sale in cristalli non potrei essere preciso, ma anche immettendo la determinata quantità di soluzione satura sarei impreciso alla stessa maniera. A quanto pare tu non hai questo problema, ma se per controllare la densità finale ti affidi al sensore dell'aquatronica... beh, dicono sensore di densità ma in realtà è un conduttivimetro, che da quanto ho letto su questo forum non si può sostituire ad un rifrattometro o alla peggio ad un densimetro a lancetta per preparare l'acqua. Si usa solo per determinare la purezza dell'acqua di RO. Se no era troppo semplice, no? D'altronde se guardi bene sul sito della aquatronica mettono la parola (densimetro), proprio tra parentesi... carini, eh? Densimetri elettronici che possano sostituire il rifrattometro in realtà ci sono, ma sono prevalentemente strumenti portatili da analisi, costosi e non idonei a pilotare carichi. Sfruttano la permeabilià del liquido agli ultrasuoni, per determinarne la densità, e richiedono tarature costanti. Ma se qualcuno sa di qualche apparecchio diverso per misurare e regolare la densità ( o se sa se la sonda dell'aquatronica può misurare davvero la densità) me lo dica e mi farà contento: allora si che potremo preparare soluzioni sature da dosare con pompe dosatrici. Ho già in testa il "saturatoredi sale": un reattore di calcio da due lire riempito di sale e lasciato lì in movimento... è già pronto! Fammi sapere se hai un metodo per far fare "acqua salata perfetta" ad un automatismo, lo adottereri anch'io! Saluti! |
Mi sa che Vi state complicando la vita.
Considerate che la miscela acqua sale una volta preparata non va conservata troppo a lungo. Seguo per curiosità |
Ovvio, la sonda acquatronica misura la conducibilità! Ma attraverso le tabelle di conversione conoscendo la temperatura si ricava la salinità.
La sonda sarebbe solo un check ulteriore in caso di failure della dosometrica o del sensore di livello, visto che con la procedura descritta non si ha margine di errore. Una soluzione satura è per definizione a salinità costante (ad una data temperatura). L'acqua di RO è a salinità 0. Se so quanta acqua di RO ho, conoscendo la salinità della soluzione satura posso determinare con precisione quanta soluzione satura immettere nell'acqua di RO per avere il risultato ad una determinata salinità. Eventuali piccolissime variazioni dovute ad esempio ad una non precisissima lettura della temperatura sarebbero "diluite" nell'acquario e non influirebbero sul sistema. Il peso del sale invece varia tantissimo con l'umidità, ecco perchè non può essere un sistema preciso. All'inizio avevo pensato anche io al peso, ma sarei dovuto intervenire manualmente ogni volta... Beppe, perchè non si può conservare? Basta rimettere l'acqua evaporata. No? :) |
Non ricordo tutti i dettagli ma i guru di chimica in diverse discussioni nel forum, parlano di precipitazioni o altri decadimenti delle caratteristiche chimiche.
Vediamo se interviene qualcuno degli esperti in chimica. |
Beppe, ho comunque previsto un agitatore attivato ad intervalli regolari, questo per assicurarmi la saturazione del sale disciolto.
Sono comunque curioso di sentire i chimici :) |
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Caro Poison, così il tuo progetto sembra valido... Ma a questo punto su cosa posso smontarti? ormai ho preso il ruolo dell'avvocato del diavolo, utilissimo sempre. mi resta l'ultima carta da giocare: Non puoi farti una soluzione satura del sale. Il sale da sciogliere non è un unico sale, ma una miscela di elementi, tra cui calcio, magnesio, iodio, ecc ecc. ( c'è un bell'articolo su http://www.acquaportal.it/_archivio/...test_sali3.asp ) Avevo il dubbio ma ho chiesto conferma al mio fratellino, laureato in chimica: saturando una tale soluzione ogni elemento arriverà alla propria saturazione, sconvolgendo di fatto i rapporti originari del sale. Calcolare i rapporti finali tra i vari elementi è un' impresa difficile e lunga, i vari elementi vanno poi ad interagire l'uno con l'altro e, a detta del fratellino, il calcolo è a livello di test universitario. Oltre a non sapere cosa butti in vasca poi il controllo col conduttivimetro ti porta a non sapere allo stesso tempo quanto di quel cosa ne butti in vasca.. Questo è quanto, e dispiace anche a me perchè poteva essere una bella cosa avere a disposizione un componente "liquido" per preparare l'acqua salata. La soluzione migliore, dice sempre il fratellino, è ancora quella di pesare il sale e discioglierlo. e poi controllare se i valori sono giusti. Saluti! |
Ciao Gilgamesh,
giusta considerazione, ma il problema della salinità non si pone. Dato per assunto che un sale di una marca avrà sempre la stessa concentrazione di elementi differenti, posso comunque portare a saturazione il sale stesso (con tutti gli elementi disciolti). A quel punto posso misurare la salinità e so che non si sposterà da quel valore ad una data temperatura. Con questo dato so esattamente quanta soluzione devo immettere nell'acqua di RO del cambio. Su una cosa mi fai riflettere, la saturazione degli altri elementi contenuti nel sale. Io immetterei in vasca questi elementi in concentrazioni differenti da quelle presenti all'inizio nel sale stesso. Credo però che questi elementi non siano presenti in maniera massiccia ed un cambio d'acqua di 20 litri settimanali su 800 totali non crei grossi problemi al sistema. Ma il dubbio rimane. Starò attentissimo i primi mesi nel valutare cosa succede, ti tengo aggiornato :) P.S.: L'avvocato del diavolo fai benissimo a farlo! |
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Provare non costa ma occhio perchè immetti in vasca concentrazioni sbagliate delle varie componenti chimiche del sale. |
Per le concentrazioni ti saprò dire.
Non so fino a che punto una concentrazione satura di stronzio in 20 litri possa creare problemi ad un acquario di 800. Potrei inserire a saturazione solo NaCl, dovrei però integrare il resto. Che non è semplice sia per le microquantità da inserire che per il numero di elementi. Oltretutto costerebbe di più. http://www.gatv.it/modules.php?name=...article&sid=93 Inoltre se la soluzione è satura nei primissimi cambi, non lo sarà in quelli successivi anzi la concentrazione diminuirà progressivamente con l'aggiunta di acqua di RO alla soluzione satura. Ma cercherò di capirlo :-)) Nel frattempo ho trovato in rete un prodotto per "cambio acqua automatico", ma che di automatico ha solo l'agitatore per lo scioglimento del sale. Prima metti l'acqua di RO, poi il sale (la tanica è poggiata su una bilancia, dopo l'acqua di ro si mette a 0 la tara e così introducendo il sale pesi quanto ne metti :-D) poi tramite pompetta agiti tutto ed infine metti in vasca. http://www.reefloat.com/awc30.html Che ha di automatico? #24 Rimango dell'idea che automatizzare davvero si può solo con una soluzione satura di sale e quindi due taniche di differenti misure. |
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altra pensata... Premessa: Ho trovato il valore della concentrazione del sale in vasca diminuito, senza sapere il perchè, e ho dovuto integrare preparando una soluzione più concentrata... e mi son chiesto: perchè non modificare il sistema di osmoregolazione e renderlo capace di reintegrare oltre al livello anche la densità voluta? e avendo questo, perchè non usarlo per ripristinare la quantità di acqua tolta durante un cambio, e creare così il tanto agognato "cambio automatico" ? occorrente: - un tank di acqua di RO - un tank di acqua preparata con salinità di CIRCA il doppio o il triplo del normale - Un sistema di misura della densità (conduttivimetro) - sensori di livello, pompette, tubetti e vario - un dispositivo logico di controllo del tutto (aquatronica, plc o altro) funzionamento: Quando il sistema avverte una mancanza di livello in sump, legge la densità dell'acqua dell'acquario e secondo il caso rabbocca o con RO o con La soluzione preparata a salinità maggiore. Magari con comodo e con le dovute pause per permettere al nuovo rabbocco (che sia RO o salata) di omogeneizzarsi col resto dell'acqua. Vantaggi: - si può fare un cambio in qualsiasi momento, aspirando da dove si vuole, il sistema provvederà da solo a ripristinare livello e densità. - La soluzione salata di rabbocco, nel tank, si può preparare a qualsiasi concentrazione, basta che sia compresa, anche grossolanamente, tra il valore ottimale e il valore di saturazione - Nel tank di preparazione automatica della soluzione salata si può utilizzare tranquillamente anche una mangiatoia automatica per versare il sale, nonchè un livello di RO non preciso. - Si può impostare da plc una densità voluta per l'acquario e il sistema - nel tempo - provvederà a raggiungerla in occasione sia dei cambi sia dei normali rabbocchi dovuti ad evaporazione. - Il plc monitora costantemente la densità dell'acqua dell'acquario: oltre alla visualizzazione o trasmissione immediata è possibile impostare soglie di allarme o richieste di conferme prima di intraprendere azioni correttive sulla densità. - a parte la sonda conduttivimetrica (e il plc) non sono necessarie parti di precisione o particolarmente costose, nè componenti critici di dosaggio. - nel tank di preparazione del sale non c'è bisogno di un'accurata pesatura del sale, nè di un accurato livello di RO. Collegamenti: ingressi plc: sonda conduttivimetrica in sump, sensore di livello sump, sensore livello min/max tank RO, sensore livello min/max tank acqua salata. uscite plc: pompetta in tank RO che butti in sump, pompetta in tank acqua salata che butti in sump, elettrovalvola (ev) su alimentazione a monte dell'impianto RO, ev riempimento tank RO, ev riempimento tank acqua salata, mangiatoia automatica, pompetta agitazione in tank acqua salata. Accessori: - Impianto di svuotamento per cambi o pulizia: basta una pompetta, si toglie quanto si vuole e da dove si vuole, e si convoglia direttamente in scarico senza dover riempire taniche per determinarne il volume. Accessori per automazione completa: - la stessa pompetta si fa partire in automatico per un certo tempo determinato, o fino ad un livello stabilito. Accessori vivamente consigliati: - galleggiante di minimo livello in sump che disabiliti la pompa di mandata / risalita in caso di livello in sump troppo basso. Punti critici: - Sensore di densità / conducibiltà: riesce il sensore di densità / conducibilità a dare letture precise in tempi utili? quali sono i tempi di reazione del sistema ad un singolo step di rabbocco? ma soprattutto: il sensore è affidabile? - influenza della temperatura sulla densità: forse è meglio integrare anche un sensore di temperatura: in caso di variazione della temperatura dell'acquario (vuoi un guasto al riscaldatore, vuoi altro che non vorresti) il sistema entrerebbe in funzione cercando di adattare la densità alla nuova temperatura.. Saluti! |
Post scriptum....
L'elettrodo per misurare la conducibilità può risentire delle correnti disperse e/o indotte, per cui la misurazione deve essere effettuata fuori dalla sump. mi sono divertito con paint (chi lo ricorda?) visto che qui non ho alcun programma di grafica: http://s15.postimage.org/x9urzq8br/Immagine.jpg sono bravino, eh?? ( a disegnare ) dunque, il bicchiere è appeso alla sump senza contatto elettrico con altro, l'elettrodo è immerso nel bicchiere. prima della misurazione parte la pompetta che riempie il bicchiere e molto oltre, l'acqua in eccesso ricade nella sump per naturale tracimazione dal bicchiere. si ferma la pompa e nel bicchiere isolato dal resto rimane l'acqua da misurare. si, mi piacciono le pompette... saluti! |
Nessuno è andato più avanti??
Era interessante... |
...tutto troppo complicato e macchinoso...
..l'acqua si prepara a parte in modo molto piu' semplice e sicuro e poi si cambia solo massimo una volta a settimana... ..quella per il reintegro è dolce e non crea problemi...... ..in una sump lo spazio non basta mai... ..la mia, dopo anni di esperienza e di tentativi, ha perso progressivamente tutte le paratie e gli scomparti...ora ha solo un vano per l'acqua di reintegro...il resto è un open-space liebramente sfruttabile....... ..lo ski è insieme alle altre apparecchiature perche basta un osmoregolatore ed il livello rimane costante... ..in cambio ho tutta la liberta possible di muovermi e spostare come piu' mi conviene e cambiare (se serve e se mi va) ski ed altro senza preoccuparmi troppo delle dimensioni... ..in acquariologia (come in molte altre cose) la semplicita' è un pregio ed un vantaggio.... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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