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difficilmente controllabili senza dubbio Cursor ma per quanto riguarda il rischio posso assicurarti che è davvero molto vicino allo zero!
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Ma a proposito... Ci stiamo battendo su questo campo minato ma non abbiamo più chiesto a shire come si è evoluta la sua situazione di emergenza...
Con la Co2 a lievito l'unico inconveniente l'ho avuto nella vasca di un amico in cui ho incautamente omesso la valvola di non ritorno e per poco il liquido non si è riversato in vasca per il riempimento della bottiglia. Devi però stare dietro alla produzione di gas che da un momento all'altro cambia per effetto di temperatura, digestione dello zucchero ecc. Comunque chi somministra poca Co2 come me ha pochi problemi. |
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------------------------------------------------------------------------ sulla valvola di non ritorno non so nulla.. come funziona? |
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Se somministri CO2 con KH 14 per avere PH 6.8 SARESTI effettivamente un pazzo, perchè significa gasare i pesci. Se la somministri con KH 3 effettivamente il PH diventa instabile e rischi sbalzi (non è detto, ma rischi, senza, appunto, un controller ben tarato). Se affermi che la CO2 che metti in vasca contribuisce al riscaldamento globale, ciò è indubbiamente vero, ma molto meno della suddetta mucca. Come vedi i discorsi (e i caziatoni dei mod) possono essere giusti o sbagliati a seconda del CONTESTO, non so naturalmente se è o no il tuo caso, link non ne hai messi. Inoltre: 1) aggiungere CO2 senza modificare il PH è impossibile, direi, a meno di non avere KH talmente alti che il PH varia impercettibilmente di appena un pelo, MA NON SAI PIU' QUANTA CO2 HAI MESSO (e può effettivamente essere pericoloso per i pesci). 2) Usarla con la torba può essere pericoloso, perché, di nuovo, la tabella PK - KH perde efficacia e NON SAI PIU' QUANTA CE NE E'. 3) Per abbassare il PH oltre 6.5, la torba è d'obbligo (con la CO2 gaseresti i pesci già a KH 3). Questi concetti sono DETTI E STRADETTI sul forum. Io non vedo nessuna "moda" della CO2 (non oggi, almeno, c'era semmai anni fa, quando uscirono i primi impianti). Un'ultima osservazione: parli del controller del PH come unica garanzia "salvavita" per la vasca e poi fai la CO2 col lievito a casa di amici... usi forse la CO2 a lievito col controller del PH? |
E' un piccolo componente in vetro o plastica che inserito vicino alla vasca non permette all'acqua di tornare indietro nel tubo della Co2 / aeratore. La Co2 essendo un gas abbastanza instabile (soprattutto quella prodotta a lievito) ha la tendenza (qualora venisse a mancare la pressione nella bombola) a far defluire acqua dal tubo per effetto dei vasi comunicanti. Se l'acqua arriva alla bottiglia e i lieviti ricominciano a digerire zucchero, ti ritrovi con i lieviti direttamente in vasca con una conseguente esplosione batterica. Se guardi sui vari siti trovi valvole di non ritorno a prezzi ridicoli.
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[QUOTE=atomyx;1061352146]E' un piccolo componente in vetro o plastica che inserito vicino alla vasca non permette all'acqua di tornare indietro nel tubo della Co2 / aeratore. La Co2 essendo un gas abbastanza instabile (soprattutto quella prodotta a lievito) ha la tendenza (qualora venisse a mancare la pressione nella bombola) a far defluire acqua dal tubo per effetto dei vasi comunicanti. Se l'acqua arriva alla bottiglia e i lieviti ricominciano a digerire zucchero, ti ritrovi con i lieviti direttamente in vasca con una conseguente esplosione batterica. Se guardi sui vari siti trovi valvole di non ritorno a prezzi ridicoli.
------------------------------------------------------------------------ grazie per il chiarimento atomyx :) |
Atomix
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La CO2 è un fertilizzante naturale, praticamente diamo carbonio alla pianta per effettuare la fotosintesi e lei ci ricambia crescendo bene. In certe vasche dove per esempio non ci sono troppe piante e poco esigenti basta lo scambio gassoso naturale dell'acquario con l'ambiente suo e esterno. In acquari spinti a livello di piante esigenti e folti molto piantumati io sarei per la CO2 e un buon protocollo fertilizzante.. Ci sono casi in cui la CO2 è consigliata anche per contrastare la crescita algale ( alghe a pennello per esempio) ma non perchè l'anidride va a colpre le alghe, ma perchè aiuta le piante che diventano antagoniste. Il fatto che si sfrutti l'effetto acidificante dell'anidride in acqua se usata con criterio e coscienza non lo vedo un errore da fare. Chi alleva pesci acidofili è obbligato a mantenere i pH a valori consoni alle specie e non sempre si ottengono determinate condizioni dagli acidificanti naturali quali torba, foglie di catappa o altro..inoltre, seppur io li utilizzo e non ho ultimamente impianto di CO2, con questi metodi è difficile quantificare il potere acidificante. Comunque appoggio il tuo pensiero sul rispetto dei pesci .. Non abbiamo mai consigliato sia utenti che staff(almeno da quando scrivo assiduamente) prodotti chimici per acidificare perché abbiamo sempre scritto che i prodotti chimici funzionano fino a quando il principio attivo è in atto..se non si risolvono i problemi a monte è inutile fare uso di schifezze varie..col rischio di far del male alla popolazione vegetale e animale della vasca |
ragazzi comunque so che non c'entra nulla con la discussione ma visto che sicuramento siete più esperti di me volevo farvi una domanda: cercavo una coppia di endler e un rivenditore mi ha chiesto 5euro all'uno.. mi sembre esagerato come prezzo (per quel che so).. qualcuno sa dirmi dove posso trovarne a prezzi non eccessivi?
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Ah !!! Se fossi nelle vicinanze te ne regalerei a bizzeffe !
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luca21, ma aprire una discussione apposta no eh?
C'è il mercatino per queste richieste (e se passi dal Chianti di endler puri te ne do due chili gratis). |
Chi alleva pesci acidofili è obbligato a mantenere i pH a valori consoni alle specie e non sempre si ottengono determinate condizioni dagli acidificanti naturali quali torba, foglie di catappa o altro..inoltre, seppur io li utilizzo e non ho ultimamente impianto di CO2, con questi metodi è difficile quantificare il potere acidificante.
Comunque appoggio il tuo pensiero sul rispetto dei pesci .. Non abbiamo mai consigliato sia utenti che staff(almeno da quando scrivo assiduamente) prodotti chimici per acidificare perché abbiamo sempre scritto che i prodotti chimici funzionano fino a quando il principio attivo è in atto..se non si risolvono i problemi a monte è inutile fare uso di schifezze varie..col rischio di far del male alla popolazione vegetale e animale della vasca[/QUOTE] Appunto .. e lo stesso discorso vale per sistemi artigianali che spesso sono meno rischiosi degli impianti commerciali dato che la produzione di co2 e' inferiore .. ma se guardiamo il benessere degli animali non credo che il continuo modificarsi della quantita' di co2 disciolta con conseguente aumento/calo del ph sia molto positivo e sono certo che le differenze nei valori siano anche consistenti ..... A questo punto un phmetro e' la soluzione migliore #36#. |
Premettendo che la logica della statistica ha come regola che il rischio 0 si ha solo e quando l'evento non si verifica. Ciò vuol dire, che per non avere pesci morti, non dovremmo avere l'acquario, oppure per non avere un intossicazione da anidride carbonica, non si deve avere un impianto(di nessun tipo) di co2. In caso differente(ho l'acquario, ho l'impianto di co2) si entra nel campo delle probabilità, i vari accorgimenti di sicurezza( manutenzione della vasca) servono ad abbassare la percentuale che l'evento(incidente) si verifichi.
Ora, trovo abbastanza "ipocrita"(passatemi il termine), che qualcuno sconsigli gli impianti di co2,e poi scrive di usare( e che usa) quelli fai da te. Vabbè sarò scemo io che non capisco!! Qua si parla di un incidente causato dalla negligenza(perche di questo si tratta) di una persona, che ha messo un riduttore di pressione(forse per saldature, forse senza valvola di fino) non idoneo,e la colpa è della co2? Io controllo le mie vasche con la co2, penso di aver presso sufficienti accorgimenti per evitare incidenti, in quanto il controller che uso(acquatronica) mi permette di far attaccare l'impianto di co2, se il ph sale, oppure di far partire l'areatore se il ph scende troppo. Questo però, non vuol dire che sono a rischio 0,perche, come ho scritto precedentemente, per esserlo non dovrei aver NESSUN TIPO di impianto di co2. Nella vita non è l'uso di un qualcosa che è deleterio, lo è l'abuso oppure, come in questo caso, l''uso improprio. |
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io, all'epoca: diffusore askoll + bombola usa e getta + riduttore + 1 manometro di massima a 80 euro e qualcosa (online).
Un riduttore di fascia economica media lo si trova facilmente per 30, massimo 40 euro. Oppure si rischia. Però scusa, eh: se col fai-da-te spendo due euro invece di 80 - 100 magari vale il rischio, per risparmiare 10 euro su 40 (o addirittura 10 euro su 800) direi proprio di no. IMHO. ------------------------------------------------------------------------ OT (per i mod). Magari sta discussione andrebbe spostata dallo Sweet in Tecnica o Fertilizzazione. |
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Hai speso circa 30 euro, per un riduttore comprato dal ferramenta, che notoriamente non hanno la valvola di fino, ne tanto meno quella di non ritorno(ovviamente non deve tener conto di un potenziale ingresso fluidi). Uno per uso "acquariofilo" costa, compreso di quello che ho scritto" , una 10ina di euro in più, non 300. |
Forse lui intendeva la spesa totale di un riduttore + e ventuale controller ..... io ho cominciato con un impianto askoll a bombola usa e getta , dopo aver visto la difficolta' per impostare un numero fisso di bolle/minuto che si modificava spesso... ho deciso per un phmetro che comprato usato per 50 euro mi offre una comodita' e sicurezza di gran lunga superiore a metodi di regolazione manuale .
Il riduttore l'ho pagato 60 euro ed e' della hydor .. non c'e' bisogno di spendere 300 euro. E' un bene che gli impianti home-made producano una quantita' discreta di gas se no altro che stragi saltuarie ... |
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Io sarei curioso di vedere il riduttore che ha usato, perchè sono convinto, ma poesse che me sbajo, che la regolazione è stata fatta con il rubinetto di chiusura. |
Il mio riduttore di pressione è tipo questo senza manometro... http://www.aquaidea.com/riduttore-pr...1-pi-5621.html
pagato 23 € (ho ritrovato lo scontrino) la bombola di co2 me l'hanno regalata spesa 0 € contabolle.....un contagogge da flebo 0,40 € SPESA TOTALE 23,4€ . Torno ora dal negozio di fiducia qui a roma....riduttore di pressione...70 € elettrovalvola 52 € (la piu economica...) online MILWAUKEE SMS122 - PHMETRO 100€ totale 222 EURIIIIIIII hai ragione non sono 300 scusa..... ------------------------------------------------------------------------ Quote:
E CMQ VISTO CHE NESSUNO LO HA CHIESTO, MA AVETE DATO PER SCONTATO CHE IL RIDUTTORE DI PRESSIONE FOSSE ROTTO, HO SCOPERTO CHE MIO PADRE AVEVA CHIUSO IL RUBINETTO DEL RIDUTTORE, VISTO CHE A CASA ERANO PASSATI PARENTI CON ANNESSA MARMAGLIA DI MARMOCCHI, PER POI RIAPRIRLO SENZA CONTARE BOLLE O CAVOLI VARI..(NON SA NEMMENO COME SI FA)....IL RIDUTTORE FA SCHIFO SI.... MA FUNGE DA DUE ANNI.......!!!!!! |
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E noi come facciamo a sapere che tuo padre ha chiuso il riduttore per poi aprirlo a manetta se non ce lo dici tu ? Si e' finiti a parlare dell'attrezzatura scadente e di metodi fai da te perche' non sei il primo e non sarai l'ultimo ad avere incidenti simili .... padre o non padre .... non so' se hai capito cosa voglio dire , il tuo caso a prescindere dalle effetive cause ha messo in dubbio la sicurezza dell'utilizzo di co2 in acquario e ci sono persone pro co2 e altri che preferiscono farne a meno ........ |
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Ti dirò di più, tutt'ora non è affatto sicuro al 100% l'utilizzo di co2 (non potrà mai esserlo, così come per le altre cose); sui benefici si può essere d'accordo, ma sull'indispensabilità e sulla sicurezza certa non penso... |
Se ti si rompe il vetro del riscaldatore come e' successo a me, puoi avere la fortuna che ti scatti il salvavita o la sfortuna che ti si friggano i pesci...... eppure il riscaldatore in vasca lo devi tenere anche se per certi pesci non e' indispensabile ( sempre legato alla temperatura ambientale ).
Riguardo la co2, potremmo si farne a meno parlando di sicurezza, ma ha un notevole beneficio sulle piante in fase di fotosintesi. Pertanto, per chi ama piante ( non entrando troppo nel merito ), a mio avviso e' assolutamente consigliata, logicamente con le dovute precauzioni per la salvaguardia dei pesci;-) |
Purtroppo con quei riduttori sono successi diversi incidenti.
Poi a casa mia tutti sanno che non si tocca niente dell'acquario, ne le cose riservate esclusivamente. |
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Pensa che sono pure d'accordo :-) ! |
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Sei testardo e' :-D ... io pure e in quel caso ero convinto come te di quello che dicevo ( non vorrei riaprire vecchi asti e andare ot ) mettiamoci un macigno sopra di fianco e sotto :-D...
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Ma io non ricordo nemmeno la discussione sinceramente! :-D
Comunque ok! :-)) Chiuso OT! |
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Decidiamoci: colpa della CO2, del riduttore inadatto, della mancanza di elettrovalvola o del babbo che armeggia col rubinetto? Di che parliamo dopo decine di post, shire? Del problema che hai avuto o di Tuko che SE SBAJA? (e ti credo, pure io non ci capisco più un caxxo) |
E' sempre bello parlare di Co2...
Se non altro perchè fa discutere. Saltano sempre fuori un mare di questioni, di paroloni, di "io c'ho ragione e tu no" ma alla fine resta sempre qualcuno con i pesci morti, qualcun altro che ci prova a prescindere dagli errori altrui e qualche negoziante che aspetta a braccia aperte. Anche questa è esperienza. Per quello che so, sono anni che FERTILIZZO le piante dando poca Co2 (tanta non serve e l'eccesso fa morire). A quelli che mi dicono: "poca non serve a niente" rispondo che niente per le piante è peggio e poco è da sempre meglio di troppo. A quelli che credono che per acidificare sia sufficiente il gas... rispondo che in natura sono veramente pochi nel mondo gli ambienti naturali in cui una emissione di Co2 da parte del sottosuolo, svolge una azione primaria nell'acidificazione. Poi chi pensa il contrario mi dica (parlando di biotipo) quali pesci vivono in quelle zone e soprattutto se loro in vasca hanno quelle specie. Io continuo a restare della mia idea. Per acidificare uso gli acidificanti naturali, quelli che si trovano nelle sponde dei grandi fiumi sudamericani, nelle risaie cinesi e nei laghi in tutti i posti in cui naturalmente in acqua ci finiscono pigne, foglie ed il sottosuolo è ricco di torba. Il tutto senza disturbare nessuno. Un anno e mezzo fa mi sarei buttato dalla finestra quando un atomizzatore mi è esploso. Quando tieni un acquario come se fosse un bambino, un fatto del genere è paragonabile ad un ubriaco che ti investe il figlio alla fermata dell'autobus. E tu non gli compravi il motorino perchè avevi paura. Perdonate l' OT. |
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STA CO2 FA PIU FATTORE PSICOLOGICO CHE ALTRO....... |
Shire, puoi anche spenderci un milione, ma se qualcuno spalanca i rubinetti, c'è poco da parlare di pericolosità della CO2 o degli accessori "salvavita".
E' come se uno ti spenge il filtro o ti rompe l'acquario... Quote:
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[QUOTE=ilVanni;Che poi si possa far benissimo senza sono in perfetto accordo e lo faccio anch'io. Che sia solo "effetto placebo" è un falso dal punto di vista biologico e chimico.[/QUOTE]
Quoto in pieno, per quel che mi riguarda nei periodi in cui ho sospeso la somministrazione di Co2 o per la fine della bombola, o per problemi di manutenzione, ho sempre notato la comparsa di alghe sulle foglie delle piante e sviluppo rallentato delle specie più sensibili alla carenza. La Co2 può essere tutto tranne che un placebo. Se ne può fare a meno, come si può fare a meno di somministrare cibo vivo ai pesci o surgelati o verdure sbollentate. Ma se facendo questo noto che in effetti l'armonia in vasca sia chimica, sia estetica migliora, nei limiti del possibile preferisco attuare questi atteggiamenti. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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