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Certo che gli Endler li somigliano parecchio....
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...ack_ba%22r.JPG |
Sembrano i loro "cugini di campagna"... :-))
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che bel disastro ambientale
non sono per niene entusiasta di una simile situazione, se accadesse dalle mie parti ne sarei davvero amareggiato; ricordo i racconti delle generazioni che non ci sono più e che hanno vissuto prima della globalizzazione. parlavano fieri di ambienti incontaminati, in cui era ricorrente l'incontro con una fauna ricca e generosa, adattata in centinaia di anni, migliaia forse, in un areale ristretto a cui conferivano una particolare valenza ecologica.
ormai dobbiamo rinunciare a tutto questo, centinaia di specie autoctone vengono rimpiazzate dalle più aggressive concorrenti tropicali (cinghiali, testuggini, castori, pesci, insetti e tanti altri gruppi)che causano nuovi problemi che non saremo pronti a fronteggiare. le nicchie ecologiche in cui i nostri nonni trovavano davvero il paradiso vengono invase sotto i nostri occhi che voi mi dite dovrebbero essere lieti e compiacenti? mi dissocio, e glielo darei io un bel premio a sto signore che alleva pesci tropicali |
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che le nuove specie introdotte possano prendere il sopravvento sulle specie autoctone non c'e' dubbio, lo hanno fatto in molti casi e in molte parti del mondo. non sono sicuro che questa sia necessariamente una cosa negativa, ritengo che gli ecosistemi non siano statici ma dinamici, molto piu dinamici di quello che pensiamo. anche senza l'intervento dell'uomo le specie animali si spostano e diventano a tratti invasive e soppiantano altre specie autoctone. |
Ma senza l'intervento dell'uomo si spostano a velocità infinitamente inferiori e quindi c'è il tempo perché si instaurino nuovi equilibri. Se di botto una nuova specie si trova in un territorio in cui non era mai stata e non incontra fattori limitanti, può diventare una catastrofe ecologica. Conosciamo moltissimi esempi di questo tipo. Poi non dico che questo sia il caso dei guppy, però i risultati si sanno DOPO,quando non si può più tornare indietro.
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più che agli endler somigliano molto ai guppy wild |
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non c'è niente di buono nel fatto che "le nuove specie introdotte possano prendere il sopravvento sulle specie autoctone" se le prime sono state introdotte indiscriminatamente e con fini di lucro, nella totale ignoranza delle conseguenze che inevitabilmente si avranno a carico delle specie autoctone. la dinamica delle popolazioni non è una tua opinione, esiste e si basa come ti hanno detto sul concetto che ogni elemento ha un pabulum e un fattore di contenimento all'interno della popolazione stessa; la dinamica è guidata dalle infinitesime interazioni fra gli anelli di questa catena. se ci si mette di mezzo l'uomo e il suo portafoglio la catena si spezza, con consegunze che non ci è dato di sapere se non, appunto, "dopo" |
Ragazzi, volevo sapere se i guppy wild (che somigliano molto a questi, se non addirittura gli stessi, infatti sono proprio identici) sono più piccoli dei normali guppy.
Al max il maschio arriva a 2 cm ed è piccolo molto, anche perché non ha la coda lunga come nei classici. A questo punto potrebbero essere già adulti e non poco più che avannotti. |
certo! i guppy wild sono piccoli come un endler e senza code enormi
sono anche più robusti e hanno meno problemi... |
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gli equilibri dell'ecosistema sono cambiati? certamente si l'ecosistema e' stato danneggiato? io penso di no Quote:
ritengo che con il tempo si ritorni ad un equilibrio, del resto tutti gli ecosistemi tendono all'equilibrio. le conseguenze negative ci possono essere per alcune specie, forse per l'uomo, ma non per l'ecosistema in sè. |
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Quindi, essendo anche selvatici, sono più resistenti alle malattie o altro? |
hanno più variabilità genetica, quindi sono più tolleranti ad alcune malattie, ma soprattutto le tare genetiche vengono selezionate dai predatori
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Stessa cosa coi Platy..
Chissà se vivessero lì anche dei neon ma questi fanno le uova.. non saprei. |
no si estinguerebbero a causa dei valori che ipotizzo siano basici e di acqua dura
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certo che si arriva sempre a un equilibrio, ma sarà sempre meno complesso di prima (minore biodiversità) e quindi più labile; tu stesso arrivi a dire che sarà l'uomo a piangerne, non pensi che sia ora di pensarci bene prima a come stiamo modificando gli equilibri? anche perchè quando una specie si estingue, scompare per sempre |
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pace :) |
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Essendo guppy Wild ma selvatici ho fatto bene ad inserirli insieme agli altri? Succederebbe un casino? per ora tutto ok, mangiano e inseguono le femmine. Sono tanti nell'acquario ma li riconosco per la coda a "spada" che gli altri non hanno, e anche grazie a dei puntini neri e arancio sul corpo. |
l'importante è che sia passato anche questo aspetto della discussione che inizialmente è stato tralasciato ma che invece mi sembra molto in tema; non si può negare la responsabilità che sta dietro a certe idee che finisce di riperquotersi anche su chi ha idee diverse, pace-28
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hai fatto bene, perchè è comunque un ceppo reinselvatichito... diverso sarebbe stato se fossero stati di un ceppo wild originario con location
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Per cui i figli sarebbero un mix Wild-"normali".
Avevo letto in precedenza che era un peccato mischiarli. Voglio provare.. vi terrò aggiornati prossimamente. |
se hai un ceppo wild, che proviene da una zona dove i guppy sono autoctoni, non devi mai mischiarlo con i commerciali.
ma questi sono commerciali reinselvatichiti, quindi non c'è problema. |
Ma allora si sa esattamente da dove sono stati prelevati? Ho casa nel Viterbese... e sono curioso di andare a vedere con i miei occhi.
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nonostante questo pero' le estinzioni sono un fenomeno naturale, esistono da sempre, da prima della comparsa dell'uomo. e penso anche che le estinzioni abbiano un ruolo ben preciso, liberano il campo, lasciano spazio all'evoluzione di nuove specie. alcuni hanno perfino teorizzato che ogni tot milioni di anni compare una specie animale che con il proprio comportamento causa una estinzione di massa. l'ultima di queste specie sarebbe l'uomo ;) non dimentichiamo che l'uomo e' una specie come tutte le altre, inserito nell'ecosistema, siamo sicuri di riuscire a comprenderne il funzionamento e quindi giudicare che cosa e' bene e cosa e' male? ci sono cose che comprendiamo, il ciclo dell'energia, la catena alimentare, ce ne sono altre che invece ci sfuggono. ad esempio ho letto proprio su questo forum di un gruppo di acquariofili che si era messo in testa di ripopolare una zona con dei pesci che erano scomparsi, ne riproducono migliaia di esemplari, li reinseriscono in natura.. e muoiono tutti! sono andato decisamente OT ma e' un argomento che mi interessa molto, e a volte mi scaldo un po' a parlarne :) |
Vi posto un video :) fatto da me... e aggiungo che ci sono diverse specie... non solo Guppy
Ps. Non mi interessa sentirmi dire "Quei pesci andrebbero tolti" o frasi di questo tipo. Buona visione! Clicca per vedere il video su YouTube Video |
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che sia giusto o sbagliato, e' comunque sempre emozionante vedere in natura pesci che normalmente alleviamo nei nostri acquari |
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Complimenti per il video !
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Non vedo quale problema potrebbe creare un piccolo scorcio del genere, infondo si estende solo in un area circoscritta, non potrebbe succedere nulla di pericoloso o considerato "contro natura"... Io libererei pure qualche ampullaria in quel laghetto :-))
Speriamo duri questo ecosistema autosostenente, secondo me durerà poco con tutta questa publicità che si sta facendo in giro..fra poco i curiosi distrugeranno tutto se il comune non fa qualcosa! |
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non sono d'accordo ci sono popolazioni di pesci autoctoni differenti in ogni posto, ma quelli non sono colorati e coccolosi, quindi non vanno tutelate... molto meglio quello che si vede in negozio!
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assolutamente no sono soggetti a tutte le malattie dei poecilidi e nello stesso modo. la tara genetica è un altro discorso, non si riscontrano casi così come si dice quotidianamente in quanto i commerciali hanno una gran variabilità genetica (al contrario di popolazioni wild mantenute in purezza) |
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tetra dice che ormai è così e non si può far niente... come le capre!!!! certo che possiamo fare e tanto, la prima cosa è capire la portata del problema, studiare la complessità dei sistemi, la loro evoluzione e la direzione dove stanno andando (o dove li stiamo mandando). l'uomo in quanto organismo pensante ha il compito di evolvere proprio in funzione della biodiversità, in quanto riserva di vita e risorse da cui ha sempre attinto e continuerà ad attingere (finchè dura), e quindi deve tutelarla, studiarla, conoscerla e rispettarla. leggo solo una marea di teorie banali e egoistiche, ma qui non è il circo; ma mi fa molto piacere il parere concordante anche di una sola persona#70 ------------------------------------------------------------------------ alek non dire che t'interessa l'argomento perchè ti scaldi ma non approfondisci le argomentazioni |
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io le mie argomentazioni cerco di darle, le puoi leggere nei miei precedenti messaggi, sono sicuramente incompatibili con le tue, ma chi dice che tu hai ragione e io ho torto? chiuso qui per me, non ho nessuna intenzione di litigare :) |
ci vorrebbe davvero poco a insultare in un forum, quello che non mi piace sono le risposte che a te sembrano esaudienti, ma non lo sono, dovreste ammettere che siete spinti dalla curiosità come bambini davanti al giocattolo nuovo, e ve ne infischiate altamente se il gioco è una comunità di animali che abitano un luogo e non un altro. e questo non è sintomo di stupidità ma di ignoranza e ipocrisia, basterebbe aprire gli occhi. ma bada che mi riferisco al modo di fare, non alle persone
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come diceva qualcuno, se avessi le risposte insegnerei teologia :) |
quello che intendo è che in queste cose la natura ci da tutti i segnali per capire se una cosa porta a un miglioramento o a un peggioramento, la teologia lascia il tempo che trova, è dottrina, accettazione; la biologia è un mondo che si basa su pilastri che affondano nel terreno, che reggono dei muri, rivestiti con delle piastrelle, che supportano un tetto, che regge delle tegole... è tutto collegato e ha un senso solo nella sua interezza
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Sono contrario all' introduzione di specie alloctone di qualunque tipo, detto questo ho letto la discussione d' un fiato, mi dispiace che finiamo sempre spaccati in due, quelli del partito bianco e quelli del nero.
Sono d' accordo nel dire che chi ha liberato queste razze alloctone andrebbe preso a calci nel cuIo anche se i pesci inseriti forse non faranno mai danno apparente. Devo dire anche che il mio sogno acquariofilo più estremo è fare il bagno in un posto come quello (magari con acqua un pò più fonda)? secondo me è meraviglioso !!! |
ciccio, è arrivato il momento di un bel laghetto?! ;)
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hehe, la buca c'è già, per la sorgente (fredda) sto scavando, 10 anni fa c' era :-))
PS grazie per il video tera PPS non riesco a smettere di guardare il video, sei stato bravissimo tera #25 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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