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PS per firstbit: auguri e benvenuto tra i maggiorenni (il 9 aprile battesimo del fuoco ?) |
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Discussione sicuramente interessante, avete detto tutti molto.
Io avrei però una proposta da fare a due fautori di nanoreef piuttosto distanti l'uno dall'altro. Perchè non fare un post, metterlo in evidenza, dove si indicano al neofita 2 o 3 vasche tipo, a partire dagli animali cui è destinata la vasca, poi dimensioni, luce, movimento, rocce, schiumatoio se necessario, osmoregolatore, specie animali allevabili, integrazioni, test, sale, tecnica utile ma non indispensabile, prime indicazioni per iniziare. Il tutto dando idea del tempo necessario da dedicare alla vasca e magari con 1 o 2 foto esemplificative per tipologia di vasca. In modo molto conciso, non un trattato, ma qualcosa da cui un neofita possa iniziare a discernere cosa fare. Io avrei pensato a tre tipi di vasche: Vasca GABRIELE Vasca leletosi Vasca berlinese mista molli/duri Signori gabriele, leletosi e..... berlinese cosa ne pensate? :-)) Ciao L |
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quoto
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grandissimo lester....è quello che volevo proporre io
oggi in treno stavo pensando alla mia prossima vasca e mi siete venuti in mente con questo post.... ho pensato che sarebbe davvero bello pubblicare delle schede basate SOLO ED ESLCUSIVAMENTE sul metodo di conduzione con tutti gli accessori vasca ben esposti alla vista di tutti....e includere foto esplicative..... dei mini-depliant di varie tipologie di vasche..... se io dovessi iniziare ne sarei felice....almeno potrei capire quale tipologia di vasca mi piace di più, capirne le difficoltà o la semplicità addirittura, capire quali accessori sono per me fondamentali ecc ecc ecc le vasche sul nanoportal sono una buona partenza però non sono catalogate in tipologie.....così cominciamo a dare dei termini precisi, come dice grumpy.....e facciamo vedere le varie tipologie con foto ad hoc lo facciamo???? #24 |
ottima la catalogazione per tipologia ma dobbiamo stare attenti a non farci prendere la mano... spesso una tipologia rischia, infatti, di divenire limitativa per la vasca in oggetto arrivando persino a non valorizzarla al meglio!
p.s. grazie grumpy :-)) |
Ragazzi scusate se mi permetto...
Esperienza nel nano ne ho veramente poca. E quelle poca che ho devo ringraziare qualche libro e soprattutto il forum. Però visto il topic dell'argomento era: "Gestione nanoreef: Quale metodo scegliere come e perchè",credo che ci siamo un tantino allontanati dal tema iniziale . Un neofita che viene sul forum si troverà spaesato, perchè qui si sta parlando di qual'è la definizione di Nanoreef e non dei metodi di gestione. E anche gli esperti possono costatare che ci sono 2 o 3 topic con i metodi giusti o sbaglitati che siano e il resto... "no il nano è....", "oppure potrebbe essere..." Allora apriamo un topic definizione di nanoreef... così ci si mette d'accordo... una volta raggiunto un punto di incontro chi non avrà le caratteristiche "decise in consiglio" non potrà entrare nel forum! -05 Penso che questa sia un assurdità. Il forum è uni strumento che serve sia ai neofiti per muovere i primi passi e "bisognerà fargli l'helpdesk" (e penso che ogniuno di noi ha chiesto aiuto almeno una volta), sia al biologo marino che ha fatto riprodurre uno squalo balena in una boccia per pesci rossi. :-D Penso che questo sia lo spirito giusto del forum. Se nn fosse così penso che ora stia scrivendo nel forum sbagliato. Ho trovato innanzi tutto cortesia, disponibilità e tanti tanti buoni consigli. E poi qualche buon affare sul mercatino. Personalemente credo che chi vuole lo skimmer o no oppure qualche altra divoleria per gestire il nano è libero di farlo. Le caratterstiche del nano? Metti una mano insaponata o lavata male in 10 litri e una in 1000 litri... che effetti ha? Ecco la differenza tra nano e i "cuginoni". :-) Scusate lo sfogo. -04 |
Tra le attrezzature che invece considero in sovrapiù nel nano ( con sps e lps) invece vedo il reattore di calcio e il reattore di kalkwasser..fino ai 120 litri e forse più io di queste due cose ne farei a meno vista la possibilità d' integrare con integratori commerciali opportuni (aggiustando le dosi al litraggio della vasca ovviamente) e/o faidate..il primo perchè se non ben tarato mi fa correre il rischio di inserire CO2 in vasca con conseguente impatto deleterio sul ph e perchè mi fa inserire anche fosfati se la corallina non ne è pura..su un litraggio così basso è molto pericoloso..e poi un reattore in un nano occupa troppo spazio..il reattore di kalk perchè inanzitutto la considero un rischio per la precipitazione di fosfati sul fondo che potrebbe rilasciarli più in la tutti di un sol colpo..e perchè cmq non si riesce ricorrendo al metodo della tanichetta goccia a goccia..a mantenere satura la soluzione di idrossido di calcio..che precipita causa passaggio di aria e CO2 sul fondo della stessa..
tanto meglio a questo punto sarebbe un fondo alto di aragonite sugar size o più fine o di carbonato di calcio puro e aragonite e/o un bel dsb che sciogliendosi a un ph più alto agisce meglio ai rapidi cambiamenti del sistema.. certo andrebbe poi integrata visto il consumo in vasca..questo secondo la mia opinione.. |
Quoto in pieno zefiro!
Con integratori commerciali Red Sea riesco a mantenere Calcio ad ottimi livelli facilmente. Anche Magnesio Stronzio Iodio e Molibdeno. Visto il litraggio ridotto durano anche un bel po!!! #22 |
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E' esattamente ciò che intendevo e mi sembrava che in questo modo si potesse rendere un servizio abbastanza completo a chi si avvicina al nano. Se si completassero le schede con cenni di manutenzione e gestione delle vasche, si darebbe un'idea anche sul medio periodo di ciò che significa gestire una tipologia di nano piuttosto che un'altra. Scusate, magari sono un po' OT, ma tendo sempre ad essere più pragmatico che teorico. Cià #17 |
per il reattore di KW sono d'accordo con zefiro ma il reattore di calcio io ormai me lo sogno la notte! faccio una fatica enorme a tenere su calcio e carbonati!
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Dai, adesso non esageriamo coi reattori... ci manca solo il metodo nanozeovit!
Scherzi a parte, la sommistrazione continua e stabile di calcio sarebbe una gallata, ma questo poi è proprio eccessivo... :-D :-D :-D |
il nano zeovit c'è già stato caro edvitto....
anzi, I nano zeovit #36# |
Dai spiega e fa vedere, please :-))
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il nano di pieme74 era a conduzione zeovit ad esempio..quello vecchio di rama idem..ma ha dei problemi collegati allo zeovit stesso vedi dosaggi in litraggi così bassi..
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comunque anc' io faccio una fatica allucinante a mantenere il calcio, mi sa che tra un po arriva un piccolo schruan.......sto gia pensando come ridurre la co2 in uscita :-))
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Questa discussione mi ricorda molto un'altra fatta nella sezione dolce, 3-4 anni fa. Ricordo che l'autore del post aveva definito questa sua filosofia di gestione low-tech naturale.. Uno dei passaggi più significativi di quel post riguardava la "assurdità" della guerra senza quartiere alle alghe, senza comprendere che probabilmente il problema non era le alghe stesse, quanto piuttosto l'ostinazione dell'acquariologo ad allevare piante che evidentemente non erano nelle condizioni orttimali per sopravvivere. Ed in questa guerra proliferano i post in cui si suggerisce ogni sorta di artificio, dalle resine, alla co2, a neon mostruosi. perfino antibiotici ecc. Da tutta questa letteratura forumesca deriva l'idea (sbagliata) che per avere una buona vasca sia necessaria tutta una serie di optional, che invece sono fondamentali solo per biotopi assai particolari. Non vi dico la mole di polemiche sollevata.
Io credo che da parte di molti utenti del forum ci sia l'idea che un nanoreef debba necessariamente essere il massimo del nanoreef, cioè la vasca adatta ad allevare anche le specie più difficili. Invece così non è. L'HQI non è fondamentale.....lo può`essere in certe condizioni e per certe specie. E cosi tante altre cose. La mia esperienza di reef è nulla (sto partendo ora) e vengo dal mediterraneo, tutto un altro mondo, un'altra filosofia! Credo che la domanda di originale di Grumpy stia proprio qui: lui ha l'idea che il concetto di nanoreef includa anche quello di una certa filosofia di gestione. |
quello che dici è giusto....non fa una grinza
penso però che un nano debba anche dare questa possibilità, nell' acquariofilia non ci sono limiti a mio avviso.....tutto si puo fare basta farlo con criterio essendo consapevoli di quello che si sta facendo. Sono passato dal biologico con qualche molle per arrivare ad una vasca di quasi soli sps e lps (questa è in breve la storia del mio nano e quindi la mia esperienza personale) penso che in certi casi aiuti come reattori schiumatoi e hqi servano e come. Anche se va considerato che non sono cose per principianti o meglio per principianti non documentati..... Porto l' esempio di max 1000 che seguito da lele e opportunamente informato è partito da subito con sps (era quello che voleva) e stà avendo risultati incredibili..... |
ho notato che l'idea del catalogo proposta da lester37 e leletosi ha preso vita!!!
concordo pienamente Quote:
Il solo fatto di aver fatto chiarezza sulle diverse tipologie di gestione, attraverso anche delle foto dei risultati ottenuti sicuramente eviterà la proliferazione di post cloni (es pl si o pl no, alghe nel periodo di maturazione, schiumatoio che non schiuma, quanti K°), che sono un sintomo di confusione e di incertezze. Io non sono assolutamente contrario all'utilizzo delle più avanzate strumentazioni, a patto che non si indirizzi una persona ad acquistare 2000 euro di attrezzature per far crescere un molle poco esigente e facilmente allevabile sotto 10 euro di lampadina, 10 euro di pompa e .... Come tutti ho iniziato molto entusiasta questo hobby ma è stato veramente difficile districarsi fra le innumerevoli leggende, se partivo da zero e se non mi dedicavo alla lettura di qualcosa prima di iniziare il tutto avrei ottenuto un c..... #18 + persone si avvicinano ai nano e più sarà facile per tutti reperire attrezzature idonee alle + disparate esigenze Quote:
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#13 dio mio, mi sono appena iscritto, ho appena allestito un nanoreef e già mi sembra di stare su un altro pianeta. Qui si parla di skimmer, HQI, letto fluido e io non so nemmeno di cosa state parlando e quale sia la loro utilità #13 -28d# ( sicuramente mi vergogno di questa mia incompetenza e per il fatto di aver allestito un nanoreef senza sapere queste cose), per cui penso che una definizione di nanoreef vada assolutamente data o si rischia di sconvolgere la povera testolina dei profani come me. Il mio negoziante mi disse: il nanoreef è un biotopo in miniatura che non ha bisogno di alcun attrezzo acquarofilo perchè grazie alle rocce vive e ai loro microrganismi diventa un ecosistema indipendente. Ora sentendo parlare di queste attrezzature mi viene da chiedermi:- "dovrò rinunciare a questo hobby perchè non riuscirò mai a supportarlo economicamente o dovrò fare un mutuo per non rinunciarci?". Posso capire che le considerazioni fatte da un totale inesperto in materia come me servano a ben poco, ma penso di parlare a nome di tutte quelle persone che si avvicinano per la prima volta a questo magnifico mondo e leggendo certe cose rimarranno, come me, dubbiosi se la loro definizione di nanoreef sia alinea o umana!!!
Scusate il tono ironico ma cerco di sdrammatizzare sulla mia ignoranza in materia. #12 :-) |
il tuo negoziante in parte ha ragione, con molta probabilità lui si riferiva al nanoreef con metodo naturale.............per chiariti un pò le idee, ti consiglio una lettura a questo link........ ;-)
http://www.acquaportal.it/nanoportal/tecnica.asp |
infatti si..è un biotopo in miniaura..ma in base alle specie e al biotopo che vogliamo costituire bisogna usare la giusta atrrezzatura in termini di filtraggio (skimmer rocce sabbia etc etc..) in termini di movimento e in termini di illuminazione..alcuni biotopi necessitano di pochi elementi per essere costituiti con un'attrezzatura relativamente semplice ed altri necessitano di un allestimento più "esigente"...tutto sta nel capire dall'inizio cosa vogliamo ricreare in miniatura e di conseguenza pianificarne attrezzatura e gestione..
Ho letto un altro post e lasciami dire che cmq il tuo negoziante di fiducia è un cretino se ti fà inserire i pesci in vasca fin dal primo giorno...predica bene e razzola male.. -04 -04 |
vi ringrazio tantissimo tutti e due. Ho paura di andarmi a leggere le risposte dell'altro post...!!!!!
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come ti ha detto mikel sul nanoportal trovi tutte le informazioni sui diversi metodi di gestione......quindi buona lettura... ;-)
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come tutti quando vedono un acquario di barriera rimangono ad occhi spalancati per la bellezza del colore della vasca e dei suoi abitanti...
Ho riallestito un acquario di acqua dolce, avevo solo 3 gamberetti dentro e mi divertivo un sacco a guardarli in un 80 litri... ma la mamma voleva pure i pesci ecosi'... Personalmente mi piacciono guardare le piccole cose che caratterizzano un acuqario, una nuova fogliolina, una piantina che cresce ecc ecc... Per questo sono partito con un nanoreef, non voglio pesci o cose simili, ma solo invertebrati, per ora mi accontento di poco e vedere degli spirografi che dopo 3 giorni dall' inserimento della vasca escono fuori e' una gioia! Per me un nanoreef e' un quadro in lento e continuo movimento, non so se vorro' avere di piu' delle poche cose che ho adesso, se succedera' questo penso che cambiero' tipologia di acquario e di allestimento... ora sto con il mio nanoreef naturale e seguendo i vostri consigli lo faccio andare avanti, consigli contrastanti a volte, ma sempre consigli ben accetti P.s. poca gestione significa invertebrati poco esigenti questo e' il punto da capire |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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