![]() |
Quote:
Uso il JBL Ferropol e da qualche parte avevo letto che va usato "rigorosamente" a luci spente. Quindi ho sempre fatto così, cioè la sera almeno un paio d'ore dopo lo spegnimento dei neon? E' sbagliato? |
Quote:
Quelli della JBL ne sanno sicuramente mille volte più di tutti noi messi insieme, su come e quando si fertilizza. Forse ci vuole un po' prima che il prodotto si diffonda uniformemente nella vasca. Oppure vogliono che si impregni il fondo fertile, a beneficio di quelle piante che prendono i nutrienti dalle radici. Non ne ho idea, posso solo fare ipotesi. |
Sinceramente uso il Ferropol ormai da anni ma non ho mai letto nulla riguardo il dosaggio a luci spente o accese #24
In teoria: - quando le luci sono spente la vasca ha meno ossigeno e (ovviamente :-D) meno illuminazione che sono entrambi fattori degradanti dei chelanti usati per trattenere Ferro ed altri elementi nutritivi diciamo ... in sospensione e disponibili per le piante - quando le luci sono accese e, specialmente a metà foto periodo, siamo nel massimo dell'ossigenazione della vasca ... le condizioni 'degradanti' sono al massimo In pratica però, la quantità (indicata in etichetta) di fertilizzante che dosiamo normalmente basta per l'intera settimana e/o in base al numero di piante ed all'illuminazione ecc. ecc. diciamo che basta per 4 giorni circa .... ovvio che non possiamo mica mantenere la vasca spenta per 4 o 7 giorni ;-) Compatibilmente con i propri tempi diciamo che sarebbe meglio fertilizzare la mattina prima dell'accensione, ma vale, in pratica, quanto appena scritto sopra #36# ps. discorso diverso quando si usano fertilizzanti non chelati, li vale la regola (che non è scritta quasi da nessuna parte ma deriva dal mio buon senso) di fertilizzare la mattina e tutti i giorni in piccole dosi ... e dico 'mio' visto che sto scrivendo io assumendomi la responsabilità di quello che scrivo :-)) |
Quote:
Non è la JBL che dice di fertilizzare a luci spente. o almeno io non l'ho letto da una "fonte" JBL. Avevo trovato questa indicazione su un forum (non credo questo). Vedo se la ritrovo.... Ma generalmente (usando qualsiasi vostro prodotto), tutti voi fertilizzate a luci accese o spente? |
Dipende dal fertilizzante usato ;-)
|
io a seconda delle volte tra mezz'ora prima dell'accensione delle luci e le prime ore di fotoperiodo!
Stessa cosa se devo modificare la quantità di co2 che immetto! Non l'ho mai fatto per una particolare lettura, ma per una convinzione mia che "quando le luci sono accese, le piante dovrebbero essere nel momento di maggiore recettività di elementi"... Lungi da me avere una spiegazione scientifica che va oltre alla fotosintesi! Certo, ad averla (quella di scriptors direi che era anche abbastanza esaustiva, anche se non ho capito bene il discorso dei chelati...beata ignoranza chimica!) sarebbe meglio!! |
E' preferibile fertilizzare all'INIZIO del fotoperiodo, quando le piante sono più ricettive ad assorbire i nutrienti, hanno a disposizione più CO2 per trasformarli e metabolizzarli e le condizioni in vasca non sono troppo ossidanti.
Riguardo il cremor di tartaro, direi di lasciarlo perdere, visto le sue forti modificazioni sul pH e la sua pochissima solubilità in acqua. Insomma, ci vuole tanta preparazione per poterlo utilizzare ed i risultati sono minimi. Per il dosaggio di potassio "fai da te", meglio il bicarbonato di potassio (se si usa acqua di osmosi) o il nitrato di potassio (se si hanno molte piante e/o pochi pesci). riguardo invece il NOVOSAL, la questione è assai complessa. E' indubbio un suo apporto positivo nella somministrazione alle piante di elementi utili alla crescita delle stesse, come il potassio (soprattutto), ma anche zolfo, magnesio e calcio. Ma è altresì indubbio l’immissione in vasca di sodio e cloro in quantità paragonabili (per ordine di grandezza) al potassio. Ora, l’eccesso di sodio è sicuramente deleterio all’equilibrio osmotico della cellula vegetale e può compromettere l’assorbimento del potassio e del calcio. Ad esempio il potassio concorre all’attivazione di una cinquantina di enzimi ed il sodio ne inibisce questa funzione. Il fatto che si notano netti miglioramenti con il dosaggio in vasca di NOVOSAL dovrebbe essere messo in relazione allo stato assai debilitato delle stesse piante quando invece non lo si dosa per SOLI dieci giorni. In dieci giorni di mancata fertilizzazione una (qualsiasi) pianta non si può ridurre “veramente male”, con la crescita bloccata e le foglie che si staccano. Questo accade perché l’eccesso di sodio in acqua (rispetto al potassio che è stato tutto assorbito in precedenza) ed il suo accumulo nelle foglie provoca scompensi osmotici e mancati assorbimenti di ulteriore potassio, calcio e altro. Il momento in cui però andiamo ad introdurre di nuovo il NOVOSAL, aumentiamo subito e considerevolmente il rapporto potassio/sodio nell’acqua, che fa sì che il potassio venga assorbito e sostituisca il più dannoso sodio. Risultato: piante che si prendono una bella boccata “d’acqua” e crescono velocemente, visto che ora possono utilizzare tutti gli elementi presenti in acqua che non erano stati assorbiti prima per il basso valore del rapporto potassio/sodio. Ma se si smette di nuovo con il NOVOSAL si ritorna al punto di partenza. Il fatto è che questo, a lungo andare, potrebbe portare ad uno stallo finale, che può essere parzialmente rimandato o annullato da frequenti e/o consistenti cambi d’acqua, che riportano i livelli di sodio a valori accettabili. Ossia con il dosaggio di NOVOSAL (a mio avviso) la vasca è maggiormente dipendente dall’intervento umano. Meno “autogestita” insomma. Quote:
|
Ok, avrò bisogno di un pò di tempo per assimilare quanto detto!!
Sul momento di fertilizzazione siamo tutti d'accordo allora.Mentre per il novosal mi pare di aver capito che fa bene alle piante, ma che le rende dipendenti dalla sua somministrazione, giusto? Quindi come apporto di potassio, è consigliato il bicarbonato o il nitrato (quindi niente solfato). Ho bisogno di tempo!:-) |
Quote:
Senza aver mai visto il mio acquario, hai fatto un'analisi teorica dettagliatissima di quello che succede nella mia vasca, quasi come se fossi uno dei miei Hemigrammus e passassi la vita lì dentro. Chissà perché, continuo a stupirmi... :-)) Però... ho ancora qualche dubbio. Per esperienza personale e per articoli letti in giro, so che le Bacopa si associano al Potassio come le Alternanthera al Ferro. Ovvero, ne vorrebbero a palate, non gli basta mai. Io non sono come AlessandroC, che ne tiene una sola, isolata da una parte; la mia vasca ne è piena per metà, la uso come sfondo ed è fittissima; è di gran lunga la specie dominante. Devo dedurre che il mio acquario sarà sempre carente di Potassio. Questo potrebbe spiegare (in modo diverso) perché la mia jungla deperisce in soli 10 giorni, e guardacaso solo le Bacopa. Non posso usare il Bicarbonato perché le specie (animali e vegetali) sono tutte amazzoniche, e devo tenere acido il pH. Non posso usare troppo Solfato perché avrei un eccesso di Zolfo, simile a quello che adesso mi contesti per il Sodio. Non posso usare il Nitrato perché il carico organico è già alto. Mi vengono in mente due soluzioni: 1) Sfoltisco la foresta di Bacopa, lasciandone solo qualcuna, e faccio lo sfondo con la Cabomba. 2) Aggiungo Solfato di Potassio (e magari anche un tantino di Bicarbonato) all'attuale Novosal, in modo da aumentare notevolmente il rapporto Potassio/Sodio. Spero tanto che tu mi indichi la seconda via. - Primo, perché mi piace moltissimo lo sfondo di Bacopa - Secondo, perché sembra che anche la Cabomba non scherzi, come richiesta di Potassio (lo ha notato anche Yspanico in questo stesso topic). P.S.: Da un fornitore per agricoltura, avevo trovato l'Ossido di Potassio, ma si vende a sacchi da 50 Kg... #17 |
Quote:
Anche il “Seachem Potassium” altro non è che solfato di potassio. Quote:
Perchè l'ossido di potassio immesso in acqua diviene idrossido di potassio, ossia potassa caustica, molto irritante e corrosiva, nonchè utilizzata come elettrolita per le pile alcaline....... #30 Invece fertilizzanti agricoli come il nitrato di potassio, il cloruro di potassio o il solfato di potassio vengono tutti titolati, per il contenuto di potassio, come ossido di potassio (rispettivamente e generalmente al 44%, al 61% e al 50%). |
[QUOTE=Entropy;1060852478]
Quote:
Il negoziante leggeva sul catalogo, e aspettava da me un "sì" o un "no". Mi disse anche che il Nitrato di Potassio non lo possono più vendere, perché viene usato dai terroristi per fabbricare ordigni esplosivi. Tornando al Solfato, dopo la tua indicazione provo a miscelarne due terzi con un terzo di Novosal. Secondo i miei calcoli, dovrei quadruplicare o quintuplicare il rapporto tra Potassio e Sodio, a favore del meno dannoso Zolfo. Tra un paio di settimane riferisco. |
#25 ci voleva solo l'intervento di Entropy,per illuminarci...
io mi butto sul nitrato di potassio allora,visto che non ho un elevato carico organico. rox cos'è sta storia che non lo vendono più?neanche in farmacia? |
Ciao ragazz!
Vorrei far notare due cosette: 1) I solfati sono componenti di durezza, il cloro no... Ho scoperto da letteratura varia che il sodio favorisce la crescita dei vegetali* ed anche nei biotopi delle piante acquatiche il cloro ed il sodio sono gli ioni predominanti, molto più dei solfati di cui è già strapiena l'acqua di rubinetto! (* sempre dalla letteratura ho trovato che il cloruro di sodio è tossico per miolte piante a partire da 2 gr/l, valore ben lontano dalla concentrazione raggiunta con novosal...). 2) SEACHEM usa ossido di potassio, che però è una soluzione alcalinizzante (!) e non ne abbiamo proprio bisogno! ERGO: secondo me, vada per solfato, novosal ma non per l'ossido! |
Quote:
Solo che qui abbiamo una guida, non dovremo sbatterci i denti per mesi come abbiamo fatto con i lieviti. Quote:
Però ti fanno storie, una volta ho provato a chiederlo ed il farmacista aveva uno sguardo... Ho preferito rinunciare, non vorrei che mi portassero a Guantanamo. :-D |
Bene bene, magari potremmo studiare (solo con l'aiuto di qualche "chimico") un protocollo di fertilizzazione con rinverdente + potassio!:-)
Quindi il metodo migliore sembrerebbe il solfato giusto?Domani passo in farmaci a farmi una chiacchierata con la tipa! Rox, mi pare li avessi da qualche parte, potresti postare gli elementi presenti nel rinverdente?Magari riusciamo a creare qualcosa di completo, o a trovare qualche problema magari sfuggito! |
si ma l'ho pagato a peso d'oro dopo avere girato mezza Palermo...
in tutto questo fino alla settimana scorsa il nitrato di potassio lo usavo (questa setti no voglio vedere se l'aumento di pesci provoca un aumento di carico organico) ma la carenza di potassio l'avevo lo stesso...mah! |
Quote:
tenellus,io ho letto che il cloruro di sodio è tossico in concentrazioni di1294,6mg\L sì,ma per i pesci.non sò se per le piante è lo stesso. |
Quote:
Ovviamente in soluzione acquosa tali cationi si associano ad altrettanti anioni per formare sali. Ma come si formano sali con gli ioni solfato, allo stesso modo se ne formato altrettanto con gli ioni cloruro. A proposito: meglio parlare di cloruri (Cl-) che di cloro (Cl2) :-) Se poi per durezza intendiamo la conducibilità, allora rientrano nel conteggio sia i solfati che i cloruri ;-) Quote:
Quote:
Quote:
L'acqua di Roma ha un contenuto di solfati di 18 mg/l, contro i 7.9 mg/l di cloruro e i 6.4 mg/l di sodio. L'acqua "San Gemini" (che viene consigliata per i neonati) ha un contenuto di solfati di 60 mg/l, con i cloruri a 16 mg/l ed il sodio a 20 mg/l. L'acqua del pozzo di casa mia invece ha un contenuto di solfati di 13 mg/l contro i 28 mg/l di cloruri ed i 19 mg/l di sodio. Per la cronaca, il limite consentito per le acque potabili è fissato a 250 mg/l sia per i solfati che per i cloruri, mentre per il sodio è di poco inferiore (200 mg/l). Quote:
Quote:
|
Quote:
Le Caridina Japonica vivono in acque salmastre, se le metti nel Rio Negro le ammazzi all'istante. Non hanno certo paura del Cloruro di Sodio. Per contro, un Altum lo considera veleno, Paolo Piccinelli li tiene a pH 5. I Pelvicachromis Pulcher si trovano in tutto il Niger, alcuni in acque limpidissime e acide, altri in acque salmastre vicino alla foce. Potrebbero sopravvivere sia nell'acqua delle Japonica che in quella degli Altum. Sono solo tre esempi per dire che non si può stabilire un livello di tossicità uguale per tutti. Penso ad una mia conversazione di pochi giorni fa, sull'Alternanthera Reineckii e la Ludwigia Repens; così simili nell'aspetto e così diverse nei valori dell'acqua... Ma stiamo andando OT... ------------------------------------------------------------------------ Quote:
Quando ho scritto il mio post non avevo notato che l'aveva già detto Entropy. |
Ciao,
seachem l'ho avuto e sulla boccetta c'era scritto ossido di potassio... poi tra cloruro e solfato di potassio non credo che in pratica ci sia differenza! |
Quote:
Riporto testualmente dal sito della Seachem: "Le risorse di potassio più facilmente ottenibili sono il nitrato e il fosfato di potassio. Entrambi aggiungono l'uno all'altro nitrogeno o fosforo cosi come potassio, rendendo virtualmente impossibile raggiungere come obiettivo uno specifico rapporto di NPK . Flourish Potassium™ è ricavato dal solfato di potassio, lasciando all'acquariofilo la possibilità di aggiustare il livello di potassio senza intaccare l'azoto od il fosforo." ;-) Quote:
|
In uno c'è Cloro (cloruro) nell'altro c'è Zolfo.
Quale dei due è più usato dalle piante ? Quale dei due è più presente come eccesso in vasca ? Quale dei due eccessi è meno dannoso e/o più tollerato ? Quanto Potassio ho in un grammo di KCL e quanto in un grammo di K2SO4 ? (ad occhio dovrebbero essere simili) |
Quote:
Direi che tutta la nostra ricerca sul Potassio si potrebbe concentrare in quelle quattro domande, estendendole anche al Nitrato, al Fosfato e al Bicarbonato. Trovate le risposte, con la teoria siamo al 90%. |
Direi che se ne è discusso ed approfondito anche troppo sul forum, sia in teoria che in pratica ;-)
|
Mi sò fatto un pò di calcoli...
Dosando NOVOSAL per aumentare il potassio da 0 a 15 mg/l, aumento il contenuto di sale (cloruro di potassio e sodio) meno di 0,07 g/litro!!! :-D... fà ride! Ciao ------------------------------------------------------------------------ A partire da 2 g/l ci sono problemi per le piante! ... se abbiamo bisogno di 400 mg/l di K avremo problemi! CONCLUSIONE: State tranquilli col novosal! |
Perchè usare diverse unità di misura #24
Non rifaccio i calcoli dato che mi fido ma in pratica per aggiungere 15mg/l di Potassio si aggiungono meno di 70mg/l di Sodio. A che pro ? Consideriamo anche il Sodio aggiunto con il cibo, che mentre il potassio viene consumato non tutto il Sodio viene 'accumulato inutilmente' dalle piante e quindi tolto con le potature ... insomma il Sodio va sempre accumulandosi ... Insomma che a voi piace inserire Sodio in vasca mi stà anche bene (la vasca è la vostra), che si voglia far passare il Novosal come un prodotto 'miracoloso' assolutamente no. Per me meglio evitare aggiunta di sodio in vasca, specie se lo si fa per aumentare la concentrazione di Potassio (abbiamo fin troppi sali che permettono in tutta tranquillità di farlo). |
A partire da 2000 mg/l ci sono problemi per le piante!
Su 100 gr di NOVOSAL ci son 28,5 gr di K e 13,6 gr di Na, il resto è Cl: non capisco i 70 mg/l!? NOVOSAL è pratico e sicuro... e non è miracoloso... visto che non misuro il K aggiungo il potassio solo in rapporto all'acqua da cambiare...Ciao |
Quote:
Sono d'accordo con te che la percentuale di Sodio in vasca è molto bassa, dopo le prime somministrazioni, però Entropy e Scriptors stanno puntando l'indice sull'accumulo progressivo. In pratica, quel Sodio rende l'acquario più dipendente dai nostri cambi d'acqua. Qualche messaggio indietro avevo introdotto un'idea alternativa su cui nessuno è ancora intervenuto, così ho dato fondo ai ricordi di scuola per fare qualche calcolo da solo. Sono partito da quello che anche tu dici nel seguito: Quote:
Dobbiamo farlo senza Bicarbonato, per non alterare il KH e quindi il pH. Dobbiamo farlo senza Cloruro, già abbondante nel Novosal. Dobbiamo farlo senza Ossido, pericoloso nella sua trasformazione in Idrossido. Dobbiamo farlo senza Nitrato e Fosfato, in acquario quasi sempre in eccesso. Non rimane che il Solfato... ma di quanto aumenta lo Zolfo? Vi risparmio tutti i conti che ho fatto sulle varie formule, e passo al risultato. Aggiungendo 100 g di Solfato di Potassio (11 Euro, in farmacia) a 50 g di Novosal, il rapporto Potassio/Sodio dovrebbe passare da 2:1 a 10:1 (circa). Contemporaneamente, il rapporto Potassio/Zolfo arriva a 10:3, ma abbiamo visto che lo Zolfo è preferibile al Sodio, si accumula meno ed anche se lo fa è ben tollerato. A conti fatti, sciogliendo il tutto in 1.4 litri d'acqua, con circa 15 Euro si ottiene un litro e mezzo di integratore di Potassio al 5% (di solo Potassio, non dei suoi sali). Senza ricorrere a particolari offerte o promozioni, con quell'importo si compra un prodotto commerciale in flacone da 250 ml, al 2 o 3 % (5 - 6 % di sali). Il risparmio sarebbe pari a circa 12 volte. Se gli esperti di Chimica confermano i miei calcoli, direi che si può fare. Quello che mi preoccupa è il Magnesio. Il modo più economico per aggiungerlo è il "sale inglese", ma è anche lui un Solfato. Non vorrei che lo zolfo aumentasse troppo, ma comunque avremmo lo stesso problema con i prodotti commerciali. |
Allora?che dicono "i capi"?
|
Quote:
Per avere un buon rapporto tra Potassio e Magnesio, il "sale inglese" da aggiungere al nostro preparato dovrebbe essere circa 30 grammi (esattamente le bustine che si vendono in farmacia, 50 cent) Così facendo si dovrebbe ottenere un eccesso di Zolfo davvero minimo, rispetto alla richiesta media delle piante. |
riesumo questa discussione perchè molto interessato, in attesa di risposta da esperti sui calcoli di Rox.R
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:16. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl