AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Pubblica un tuo articolo (Dolce) (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=39)
-   -   Il substrato con terra da giardino (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=272234)

Ale87tv 29-11-2010 16:07

si si stessa mia linea di pensiero come dicevo all'inizio.. se volete un'acquario perfettino e subito pronto, lasciate perdere...

nocelletese 30-11-2010 02:52

e se si facesse come "picci" che mescola gravelit-torbiera-e terriccio leggermente sabbioso
se si potesse fare cosi, a questo quali terre comprare?
guardate questo
http://www.poco-prezzo.it/redirect.p...&out_type=ebay
ti dice anche il ph, bisognerebbe trovare un'altro terriccio allo stesso ph
http://www.perlite.it/CosaPerlite.asp (la perlite)
oppure un terriccio per bonsai?
in modo da conoscere il ph.
quali dati ad esempio ph-salinita' consigliate?

flavio2 30-11-2010 07:40

i consigli sono ardui....cmq è proprio la torba che eviterei perchè troppo organica (marcescenze, troppi elementi concimanti dopo la decomposizione-ossidazione che è piuttosto veloce, troppo leggera, e pH tra 6,5 e 7,5 sono valori a caso.......anche con diverse cariche batteriche la torba è tendenzialmente acida, almeno salvo casi eccezionali e per brevi periodi) certo in un acquario dove la mettereste nel filtro potreste provarla anche come substrato, magari la torba scura che è più rara ma più estetica.
Per perlite, agriperlite, il discorso è diverso......primo problema farla affondare perchè tendenzialmente galleggia, secondo il colore chiaro che eviterei ma a quello si potrebbe rimediare, i sali ossidi ecc spero siano stabili e poco solubili ma cmq 6,5-7,5 di pH è un valore casuele...se tu riuscissi a affondarla, a livello sperimentale sarebbe forse più interessante, nei suoi interstizi si formerebbero milioni di batteri simile a un filtro sottosabbia, molto interessante ma non certissimo il risultato bella osservazione comunque....solo non mi convince questa dicitura: Solubilità • Solubile in soluzioni alcaline
concentrate e in HF
• Moderatamente solubile (< 10%) in NaOH

flavio2 30-11-2010 07:56

Meglio una terra compatta da giardino, non il primo strato perchè troppo organico, rimuovi almeno 15 cm, poi la sciogli (mescoli) con della sabbia finchè non vedi che evita di aggregarsi e diventare cemento appena la giri, tocchi, comprimi leggermente.
Di sabbia ne va dal 30 al 50% come alcune zone dei campi da golf (in america arriva addirittura al 90% sabbia e 10% torba)
L'unico problema è sapere il pH della tua terra.....
Per vedere tendenzialmete il pH potresti sciogliere la tua terra in acqua distillata e poi usare un piaccametro o una cartina tornasole a basso raggio (quelle che vanno da ph 6 a 8 con tanti intervalli e che costano 5 euro, e non quelle che vanno da pH 1 a 12 che costano 23 euro e che hanno intervalli di un punto.....)
Non usare la terra che concimi, ne sabbia tagliente.

Ale87tv 30-11-2010 22:00

e tieni conto che in italia, in linea di massima, molto probabilmente hai una parte di calcare attivo

flavio2 01-12-2010 14:59

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 3304528)
e tieni conto che in italia, in linea di massima, molto probabilmente hai una parte di calcare attivo

Esattamente, eccetto torbiere , zona del Verbano, e poche altre, avrai pH basico e delle percentuali alte di calcare....
Potresti sempre usarla per un chiocciolaio #rotfl##rotfl#

Ale87tv 01-12-2010 19:12

dove fare selezione di physa? ;-)

nocelletese 05-12-2010 18:55

quindi si potrebbe acidificare con della torba e mettere del gravelit

flavio2 05-12-2010 22:14

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 3306110)
dove fare selezione di physa? ;-)

Disgraziato non usare i miei post contro me stesso!!!!
-d14-d14-d01-d01-d01-d01

angelo p 19-12-2010 22:17

grigo :come procede l'acquario con la terra d'orto?#21

grigo 19-12-2010 22:40

Direi bene, adesso ne ho fatto un altro con la ghiaia più grossolana e confermo che Ale87tv ha ragione l'acqua tende a ingiallirsi come se ci fosse l'acido tanninico dentro , probabilmente nell'altra vasca non succede perchè la ghiaia è molto più fine ...

angelo p 19-12-2010 22:46

il terriccio utilizzato è sempre lo stesso?

grigo 19-12-2010 23:35

stesso sacco di quello dell'altro acquario ormai sarà in piedi da più di un mese e non ho avuto problemi

maxstan 20-04-2011 20:03

Ragazzi ci ho provato anche io.... e devo dire che ho riallestito il tutto dopo un mesetto...alghe a gogo... e acqua che piu gialla nn si può....

angelo p 20-04-2011 20:30

Quote:

Originariamente inviata da maxstan (Messaggio 1060850902)
Ragazzi ci ho provato anche io.... e devo dire che ho riallestito il tutto dopo un mesetto...alghe a gogo... e acqua che piu gialla nn si può....

qualcosa non ha funzionato ?#24
terriccio non adatto?

Ale87tv 30-04-2011 23:20

o anche substrato che è tornato in superficie, piantumazione non adeguata, troppa luce o troppo poca, piante con apparati radicali non invasivi.

a me dopo quasi un anno rende ancora bene, ma come ho già scritto non è una cosa "pronto e partito" adatto per i neofiti. continuo ad avere qualche bba

grigo... mi sembra che carne al fuoco per modificare il primo post ne abbiamo ;-)

grigo 01-05-2011 20:29

verissimo ale87tv mi scuso per non avere più messo mano al topic . Concordo con te per quanto concerne che non è una cosa adatta ai neofiti o per lo meno , non da fare prima di aver letto con cura e attenzione l'articolo della Walstad ed avere la certezza che il terriccio che si utilizza sia completamente privo di sostanze chimiche nocive.
Aggiungo un particolare all'articolo , dove viene detto che la sabbia o la ghiaia troppo fine non andava bene , ecco io invece erroneamente ho usato proprio la sabbia con sotto il terriccio e devo dire che il risultato è stato davvero buono e non ha ancora dato alcun problema .
Chiedo agli utenti di avere ancora un po' di pazienza perchè entro il fine settimana dovrei avere la foto della vasca a un anno e di alcune piante inserite in vasca dopo 8 mesi .

angelo p 01-05-2011 20:51

attendiamo allora ;-)

Alex_Milano80 01-05-2011 22:14

Scusate l'intromissione, solitamente posto nel "marino"... ma sono stato dolce per anni.

Ho il libro della Wesltad e già 5 anni fa ho allestito una vasca di 100 litri con il suo metodo, e ho avuto ottimi risultati. Adesso voglio allestire un piccolo cubo da 30 litri dolce e seguirò lo stesso metodo.

I principi che usa la Walstad non sono affatto bizzarri, spiega la biologia del mondo sommerso con parole semplici in modo che sia comprensibile a tutti. Racconta come avere una vasca squisitamente "piantumata" pur avendo una vasca LOW-TECH.
Tutto quello che normalmente viene seguito nella gestione di una vasca è consigliato dalle case produttrici le quali promettono super vasche ma rigorosamente HIGH-TECH.
Le aziende hanno tutto l'interesse a promuovere vasche "biologicamente" tirate che necessitano di tutti i prodotti della casa produttrice per ottenere i risultati promessi. Vasche dove tutto è sterile a partire dall'acqua di osmosi e dove tutto deve essere costantemente integrato (spendere) perchè funzioni: si integra la luce perchè quella solare non va bene, si integra concime perchè il fondo viene sifonato, si integra CO2 perchè il sistema studiato in quel modo non la produce da solo... ma nei laghi dove cribbio stanno le bombole di CO2? La Walstad spiega che le piante hanno anche altri modi di procurarsi il carbonio oltre all CO2

La Walstad non fa cambi di acqua, usa la terra dell'orto, la luce del sole, niente CO2 e altre bestemmie per chi ha seguito le "basi" dell'acquariofilia, peccato che tutte queste "basi" vengono pubblicate o almeno sponsorizzate dalle aziende di settore...

Di manuali e libri della Dennerle , Tropica e company su come avere una vasca "olandese" ce ne è una vastissima scelta, ma in nessuno ho mai trovato scritto che la Nuphar lutea è incompatibile con la Lemma minor perchè libera una tossina nell'acqua e la stermina: l'azienda se può te le vende entrambe, la Walstad invece te lo dice e con un numerino ti riporta nella bibbliografia dove puoi addirittura risalire alla ricerca scientifica che lo dimostra.

Oppure la tendenza ad avere un KH bassino rispetto all'acqua del rubinetto quando la Walstad spiega come le piante sommerse abbiano 5 metodi di ottenere carbonio, e la CO2 disciolta è solo uno dei 5... alcune piante se non hanno la CO2 prendono il carbonio dal carbonato nell'acqua e camperebbero benissimo anche senza tutto l'impianto di CO2. La Walstad spiega come scegliere le piante seguendo dei criteri che vanno oltre al solo aspetto fisico.

Non esiste un metodo giusto e uno sbagliato, come il Berlinese e il DSB nel marino... sono semplicemente percorsi diversi per ottenere la stessa cosa: una vasca BELLA. il mio consiglio è di leggere il libro e farvi un'idea personale. Perchè se si vuole provare il metodo va seguido e non "interpretato": la Walstad è responsabile di quello che scrive non di quello che gli acquariofili capiscono #23

angelo p 01-05-2011 22:47

è molto, molto interessante quello che hai scritto, sono d'accordo però con ale87 tv che non è cosa da principianti #07.

Alex_Milano80 01-05-2011 23:01

Quote:

Originariamente inviata da angelo p (Messaggio 1060871420)
è molto, molto interessante quello che hai scritto, sono d'accordo però con ale87 tv che non è cosa da principianti #07.

Sono anche io daccordo con ale87, infatti non ho scritto il contrario.

Secondo me entrambi i metodi sono difficili per il neofita e il perchè lo dimostra il fatto che son pochi i neofiti che al primo tentativo tirano fuori una vasca alla Takashi Amano anche quado investono cifre considerevoli.
Personalmente penso che quello LOW-TECH non è un metodo difficile ma nel caso di intoppi le variabili sono tante e c'è poca gente che ha esperienza diretta, insomma il neofita non saprebbe proprio come arrabattarsi, gli consiglierei la via più tradizionale perchè sulla classica vasca HIGH-TECH è stato scritto tantissimo ed è più facile trovare la soluzione all'intoppo.

grigo 01-05-2011 23:06

In fin dei conti cos'è cosa da principianti ??? Se uno legge alla lettera i consigli giusti fa quello che vuole, basta provare ...
Il fenomeno dell'acqua gialla , tanto per dire , lo si ha solo nei primi 2 o massimo 3 mesi . Intanto che qualche pezzetto di terriccio vaga ancora per il filtro e la vasca ( si parla di pochissimo che spesso manco si nota ).
Poi certo se vogliamo entrare nello specifico della chimica di ciò che avviene la cosa si complica , se non si hanno studi alle spalle dell'argomento, e sembra tutto dannatamente difficile .
C'è inoltre da dire che anche con i prodotti acquistati in negozio l'errore è sempre dietro l'angolo e le probabiltà di fare un macello sono tante e si vede nella sezione " primo acquario ".
In parole povere è impossibile non commettere errori da neofita , chi non commette errori non esiste perchè all'inizio tutti ne abbiamo fatti , dunque perchè non tentare con la via del terriccio come substrato ???( visto che il margine d'errore c'è sempre ma una giusta informazione abbassa le possibilità di sbagliare ? )

Alex_Milano80 01-05-2011 23:19

grigo hai ragione, c'è una sola ragione per cui a un neofita consiglierei la via classica, ed è il fatto che in caso di problemi troverebbe aiuto più facilemente, ma questo l'ho spiegato bene nella mia ultima risposta.

A chiunque volesse seguire il metodo della Walstad gli consiglio di comprarsi il libro e leggerselo, perchè per funzionare deve essere eseguito come descritto e non interpretato. Le variazioni vanno lasciate a chi ha già più esperienza e vuole fare esperimenti.

Non basta leggere il riassunto fatto da altri su acquaportal per seguire il metodo... sul libro ci sono tante sfumature che si colgono magari alla seconda lettura perchè le informazioni date sono tante: è un piccolo corso di biologia non un manuale "pronti all'uso".
Però il bello del libro è che spiega con parole davvero semplici e comprensibili anche a chi non è un genio in scienze.

grigo 01-05-2011 23:27

scusa alex milano postavo la risposta mentre postavi anche tu dunque non avevo letto ...
Come darti torto? Hai ragione a questo non avevo pensato ...
Beh dico che chiunque potrebbe provare , poi al massimo se gli va male il costo è pressochè zero e al massimo ricomincerà la vasca diversamente .
In ogni caso devo rimettere a posto l'articolo iniziale . Appena posso lo sistemo .( entro la settimana promesso )

angelo p 01-05-2011 23:33

Quote:

Originariamente inviata da Alex_Milano80 (Messaggio 1060871477)
grigo hai ragione, c'è una sola ragione per cui a un neofita consiglierei la via classica, ed è il fatto che in caso di problemi troverebbe aiuto più facilemente, ma questo l'ho spiegato bene nella mia ultima risposta.

A chiunque volesse seguire il metodo della Welstad gli consiglio di comprarsi il libro e leggerselo, perchè per funzionare deve essere eseguito come descritto e non interpretato. Le variazioni vanno lasciate a chi ha già più esperienza e vuole fare esperimenti.

Non basta leggere il riassunto fatto da altri su acquaportal per seguire il metodo... sul libro ci sono tante sfumature che si colgono magari alla seconda lettura perchè le informazioni date sono tante: è un piccolo corso di biologia non un manuale "pronti all'uso".
Però il bello del libro è che spiega con parole davvero semplici e comprensibili anche a chi non è un genio in scienze.

scusami: potresti cortesemente dire il titolo esatto del libro e la casa editrice ?#21 grazie

Alex_Milano80 02-05-2011 00:17

Quote:

Originariamente inviata da angelo p (Messaggio 1060871521)
Quote:

Originariamente inviata da Alex_Milano80 (Messaggio 1060871477)
grigo hai ragione, c'è una sola ragione per cui a un neofita consiglierei la via classica, ed è il fatto che in caso di problemi troverebbe aiuto più facilemente, ma questo l'ho spiegato bene nella mia ultima risposta.

A chiunque volesse seguire il metodo della Welstad gli consiglio di comprarsi il libro e leggerselo, perchè per funzionare deve essere eseguito come descritto e non interpretato. Le variazioni vanno lasciate a chi ha già più esperienza e vuole fare esperimenti.

Non basta leggere il riassunto fatto da altri su acquaportal per seguire il metodo... sul libro ci sono tante sfumature che si colgono magari alla seconda lettura perchè le informazioni date sono tante: è un piccolo corso di biologia non un manuale "pronti all'uso".
Però il bello del libro è che spiega con parole davvero semplici e comprensibili anche a chi non è un genio in scienze.

scusami: potresti cortesemente dire il titolo esatto del libro e la casa editrice ?#21 grazie

Mi sembrava fosse già stato citato nella prima pagina del topic, ma ripetere non fa male:

"Ecologia dell'acquario di piante" di Diana L. Walstad casa editrice AQUAEDI
io lo comprai in un negozio di acquariofilia ma si può comprare online, è ancora in catalogo: http://www.aquaedi.eu/gocce_di_aquae...uar_piante.asp

Ale87tv 03-05-2011 13:53

Quote:

Originariamente inviata da grigo (Messaggio 1060871500)
scusa alex milano postavo la risposta mentre postavi anche tu dunque non avevo letto ...
Come darti torto? Hai ragione a questo non avevo pensato ...
Beh dico che chiunque potrebbe provare , poi al massimo se gli va male il costo è pressochè zero e al massimo ricomincerà la vasca diversamente .
In ogni caso devo rimettere a posto l'articolo iniziale . Appena posso lo sistemo .( entro la settimana promesso )

bene bene, leggiti le discussioni che ha postato tuko, e se ti serve basta chiedere ;-)

grigo 20-05-2011 19:26

!!!ABEMUS ARTICULUM RESCRIPTUM !!!

(Leggere a Pag 1 per i risultati)

Andy66 03-06-2011 16:52

Quote:

Originariamente inviata da Alex_Milano80 (Messaggio 1060871363)
...
I principi che usa la Walstad non sono affatto bizzarri, spiega la biologia del mondo sommerso con parole semplici in modo che sia comprensibile a tutti. Racconta come avere una vasca squisitamente "piantumata" pur avendo una vasca LOW-TECH.
Tutto quello che normalmente viene seguito nella gestione di una vasca è consigliato dalle case produttrici le quali promettono super vasche ma rigorosamente HIGH-TECH...

Concordo parzialmente con quanto hai scritto. Sicuramente con la gestione proposta dalla Walstad (ho il libro autografato da lei ;-) ) puoi avere una vasca discreta spendendo quasi zero, ma la scelta della vegetazione è estremamente limitata.

Per quanto riguarda le vasche olandesi è vero che la gestione è maggiore, ma non è vero che i costi siano così elevati. Basta cercare e ragionare. Sai quanto mi costa mensilmente la vasca in firma tra CO2 e fertilizzanti? Tra i 3 e i 4 euro al mese... certamente lo start up ti costringe ad acquistare un pò di hardware, ma oggi con una spesa tra i 50 e gli 80 euro compri una bombola di CO2 con riduttore di pressione, con 40 euro un impianto di osmosi e con 15 euro una elettrovalvola. E la CO2 in natura le piante non la prendono esclusivamente dai carbonati ma durante il giorno consumano quella prodotta da loro e dalle piante emerse durante la notte... oltre quella prodotta dalla fauna che abita il biotopo... suggerisco di accoppiare il libro della Kasselmann a quello della Walstad...


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 06:31.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,12756 seconds with 13 queries