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faby 07-04-2010 23:47

Quote:

faby, non confondiamo il suolo con la sola tessitura dello stesso. Qui stiamo parlando di TERRA DA GIARDINO, formata da composti organici (decomposti e non) ed inorganici, quindi in grado di nutrire le piante. Non di sola tessitura del suolo (intesa come scheletro, sabbia, limo e argilla) e quindi semplice sabbia. E' normale che se mettiamo in acquario il "suolo" delle dune dietro una spiaggia, in pratica mettiamo solo sabbia. Ma se in un suolo ad alta concentrazione di sabbia c'è anche sostanza umica, allora questa avrà l'importante funzione di scambio cationico.
Non sto confondendo la tessitura con la terra, ma è vero che i componenti dei minerali possono essere delle sostanze nutritive ma questi di solito non sono accessibili alle piante perchè non solubili. Ad ogni modo la sostanza organica (umificata l'ho detto prima ;-) ) è importantissima ovviamente, ma tecnicamente un terreno di soli minerali potrebbe funzionare (senza considerare il fattore C/N e quindi la mineralizzazione) solo che non è conveniente.
In un suolo ad alto contenuto di sabbia anche se c'è tanta SO, di solito difficilmente si raggiungono valori corretti di CSC, certo però dipende sempre dalle proporzioni.

Quote:

La capacità di scambio cationico di un suolo deriva, oltre che dalle argille, dalle particelle organiche, ma quelle decomposte e non da tutta la sostanza organica in generale. Quello che dobbiamo evitare è l'eccesso di sostanza organiga INDECOMPOSTA, che non partecipa agli scambi cationici e di elementi nutritivi. Le sostanze umiche sono invece le benvenute (altrimenti che suolo sarebbe?). Anzi in una "terra da giardino" rappresentano una porzione preponderante.
In un qualsiasi suolo poi, una percentuale di argilla ci deve essere e solitamente c'è sempre, ma non deve rappresentare la componente maggiore (rispetto a sostanza organica, limo, sabbia e scheletro), altrimenti si ritorna al rischio anossia di cui sopra.
Il pregio di terre allofane come l'akadama (che è di origine vulcanica e non sedimentaria come la maggior parte delle argille) è che possiedono un alto scambio cationico pur rimanendo coese in granuli, senza quindi avere il difetto di sbriciolarsi a compattarsi in singole particelle d'argilla.
Be certo le sostanze organiche non umificate portano a marcescenze, quelle che vogliamo sono le sostanze organiche umificate (acidi umici, acidi fulvici, umina) che hanno le proprietà di cui si parlava prima.
L'argilla sì ovviamente da problemi di compattezza, ma se bene lavorato un terreno argilloso ha rendimenti molto maggiori, proprio a causa della alta capacità nutritiva (ad esempio i terreni dell' emilia-romagna, sono molto argillosi, pesanti, difficili da lavorare, ma le produzioni sono maggiori che in altre zone anche a clima più temperato).
Certo le terre allofane sono raccolte in glomeruli, però sono così solo a causa delle alte temperature a cui sono sottoposte (in modo naturale o artificiale) altrimenti sarebbe una massa polverulenta assimilabile alle argille.

Quote:

Il fosfato legato agli ioni alluminio e ferro presenti nelle particelle di suolo, deriva comunque dalla sostanza organica. Solo che i cationi presenti nel suolo (come lo sono alluminio e ferro) lo scambiano con i loro gruppi ossidrile (OH-) e lo accumulano mano a mano. Ma se le argille non vengono a contatto con la sostanza organica DECOMPOSTA, il fosfato (come il solfato) non si accumula.
Il fosfato nel suolo si accumula come fosforo inorganico e fosforo organico.
Il fosforo inorganico può essere:
fosfati inorganici sali di calcio in suoli basici(apatiti), sali di Fe e Al in suoli acidi (variscite, strengite).
il fosforo organico è nella maggior parte contenuto come fitina.
Circa il 40% del fosforo accumulato nel suolo non si sa a tutt'ora in che forma si trovi.

Quote:

Molti dei patogeni vegetali ed animali, non risultano tali se sommersi in acqua. La maggior parte degli insetti nocivi alle piante, in acqua muore presto. Stesso discorso per molti funghi patogeni e diversi batteri.
Poi, come ho detto prima, una corretta sterilizzazione si può tranquillamente effettuare
Questo sì, quasi tutti i patogeni che non sopportano la carenza di ossigeno, però alcuni ci sono volendo, infatti anche nelle risaie ad esempio si possono avere problemi di funghi patogeni tellurici come Phytophthora, Pythium, Verticillium.

Ale87tv 08-04-2010 12:10

e fare una maturazione del suolo extravasca? secondo me:
- stendere il terreno in uno strato sottile al sole per ottenere una solarizzazione, così facendo luce e ossigeno accelerano il processo di mineralizzazione della s.organica e limitando i patogeni, faccendo "fuggire" la parte di s.o. vivente
- dopo di questo mettere il terreno in un secchio con dell'acqua e lasciarlo la anche una settimana
- dopo questo seccarlo in forno o in stufa
fatto ciò posso inserirlo in una vasca già avviata, svuotata, inserito il fondo, riallestita e riempita di nuovo con tutti i materiali acqua compresa?

Entropy 08-04-2010 12:28

Quote:

Non sto confondendo la tessitura con la terra, ma è vero che i componenti dei minerali possono essere delle sostanze nutritive ma questi di solito non sono accessibili alle piante perchè non solubili.
Appunto. Non stiamo parlando di SUOLO sabbioso in quanto tale (cioè solo a livello di tessitura) ma di un TERRENO DA GIARDINO sabbioso, in cui comunque c'è una frazione preponderate di sostanze umiche, visto che ci crescono varie specie di piante. Altrimenti il nostro giardino assomiglierebbe più ad una spiaggia e non sarebbe più tale.
Infatti il mio "quote" iniziale era riferita a questa tua frase:
Quote:

Questo lo sto riportando perchè è realmente inutile inserire un suolo sabbioso, non avrebbe quasi nessuna rilevanza sulla nutrizione, in quanto apporterebbe pochissimo e tratterrebbe nulla.
Ossia, non confondiamo un TERRENO sabbioso ma preso da un giardino (quindi comunque maturo e ricco in sostanze nutritive) con un semplice suolo sabbioso inteso solo come classe granulometrica (= tessitura) e pura frazione inorganica.


Quote:

Ad ogni modo la sostanza organica (umificata l'ho detto prima ) è importantissima ovviamente, ma tecnicamente un terreno di soli minerali potrebbe funzionare (senza considerare il fattore C/N e quindi la mineralizzazione) solo che non è conveniente.
Scusa Fabio, ma qui non capisco cosa vuoi dire.....#13

Quote:

In un suolo ad alto contenuto di sabbia anche se c'è tanta SO, di solito difficilmente si raggiungono valori corretti di CSC, certo però dipende sempre dalle proporzioni.
Esatto. Dipende dalle proporzioni. E tornando a quanto ho detto poco sopra, un TERRENO DA GIARDINO sabbioso contiene molta sostanza umica, che possiede un CSC da 2 a 3 volte superiore (300 - 500 meq/100g) rispetto, ad esempio, a quello delle terre allofane, quindi più che sufficiente a veicolare le sostanze nutritive. Ricordiamoci inoltre che stiamo parlando di terre che devono rimanere sommerse in acqua(rio), quindi non abbiamo certo problemi di ritenzione idrica. Mentre in un suolo "terrestre" molto sabbioso, spesso è la mancata ritenzione idrica a provocare problemi di mineralizzazione ed assorbimento radicale dei nutrienti.

Quote:

L'argilla sì ovviamente da problemi di compattezza, ma se bene lavorato un terreno argilloso ha rendimenti molto maggiori
Hai detto bene. Un tale tipo di terreno produce ottimi rendimenti SOLO se REGOLARMENTE BEN lavorato, ossia arato, rigirato, erpicato ed areato, proprio per sfruttare le sue ottime capacità nutritive (nel tuo caso stiamo parlando di depositi alluvionali, richi anche di nutriente limo) ma evitare o ridurre le problematiche di asfissia e compattamento. Ma tali operazioni, in un acquario, le vedo ardue da attuare......;-)

Quote:

Certo le terre allofane sono raccolte in glomeruli, però sono così solo a causa delle alte temperature a cui sono sottoposte (in modo naturale o artificiale) altrimenti sarebbe una massa polverulenta assimilabile alle argille.
Proprio per questo che l'akadama è una terra particolare, costosa e non di facile reperibilità. Perchè proviene solo dalle foreste di Cryptomeria in Giappone, dove, NATURAlMENTE, si rinviene in agglomerati originati da processi vulcanici. Tant'è che quando viene lavorata, non viene compattata, ma sbriciolata in diverse e più regolari granulometrie.

Quote:

Il fosfato nel suolo si accumula come fosforo inorganico e fosforo organico.
Il fosforo inorganico può essere:
fosfati inorganici sali di calcio in suoli basici(apatiti), sali di Fe e Al in suoli acidi (variscite, strengite).
il fosforo organico è nella maggior parte contenuto come fitina.
Circa il 40% del fosforo accumulato nel suolo non si sa a tutt'ora in che forma si trovi.
D'accordissimo. Ma, in un giardino, il fosfato legato ad alluminio e ferro nei complessi di scambio è per la maggior parte quello derivante dalla sostanza organica decomposta. O al massimo da intenzionali fertilizzazioni (con concimi probabilmente a base di fosforiti, quindi provenienti da rocce sedimentarie, ma anche qui sempre di origine organica, perchè derivanti dall'accumulo di scheletri ossei).

Quote:

Questo sì, quasi tutti i patogeni che non sopportano la carenza di ossigeno, però alcuni ci sono volendo, infatti anche nelle risaie ad esempio si possono avere problemi di funghi patogeni tellurici come Phytophthora, Pythium, Verticillium.
Certamente. Ma stiamo parlando di risaie e colture intensive, quindi di habitat e condizioni particolari. In una comune terra da giardino, la probabilità che ci siano patogeni specifici che riescano a proliferare in acqua e sterminarci piante ed animali personalmente non la ritengo molto alta.
Ma ripeto, se si vuole sterilizzare il tutto, non ci sono problemi particolari.
Il bello dell'acquariofilia è che ci sono diverse strade che possono portare al medesimo risultato e strade identiche che possono condurre a risultati completamente differenti.
Tutto sta nel ponderare le azioni che si compiono e nel valutare le reazioni che si ottengono.

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv
e fare una maturazione del suolo extravasca? secondo me:
- stendere il terreno in uno strato sottile al sole per ottenere una solarizzazione, così facendo luce e ossigeno accelerano il processo di mineralizzazione della s.organica e limitando i patogeni, faccendo "fuggire" la parte di s.o. vivente
- dopo di questo mettere il terreno in un secchio con dell'acqua e lasciarlo la anche una settimana
- dopo questo seccarlo in forno o in stufa
fatto ciò posso inserirlo in una vasca già avviata, svuotata, inserito il fondo, riallestita e riempita di nuovo con tutti i materiali acqua compresa?

Questo rientra nell'ultima mia frase poco sopra. Ci sono varie strade che si possono percorrere.
Magari trovo superfluo lasciare la terra in un secchio d'acqua per una settimana. A che pro?#24

P.S.: poi ripulisco un pò gli OT.......

faby 08-04-2010 14:19

Quote:

Quote:
Ad ogni modo la sostanza organica (umificata l'ho detto prima ) è importantissima ovviamente, ma tecnicamente un terreno di soli minerali potrebbe funzionare (senza considerare il fattore C/N e quindi la mineralizzazione) solo che non è conveniente.

Scusa Fabio, ma qui non capisco cosa vuoi dire.....
cerco di spiegarmi.
Come abbiamo detto un suolo è formato dai vari componenti che possiamo racchiudere essenzialmente in frazione minerale e frazione organica.
Quello che intedo dire è che tecnicamente un suolo di sola frazione minerale, formato quindi sabbia, limo e argilla, senza sostanza organica, tecnicamente potrebbe funzionare perchè l'apporto di minerali dati dalla CSC dell'argilla e da quella minima parte di frazione solubile potrebbe essere sufficiente. Certo non consideriamo in questo modo la mineralizzazione della sostanza organica e quindi l'apporto di N e P dato da questa.
Questo discorso è solo legato al fatto che non possiamo avere una sostanza organica sufficiente in vasca, perchè la sua umificazione porta alla formazione di sostanze nutritive, N e P, ma che in vasca portano i noti problemi. Questo è uno dei motivi che poprio non mi convince del tutto della terra da giardino, come dicevi tu, nella norma la SO è elevata (anche se questo è veramente molto relativo, perchè dipende da come è stato gestito, a partire ad esempio dal metodo usato per lo sfalcio, le differenze sono enormi, ma possiamo considerarlo circa come un prato stabile...).

Quote:

Hai detto bene. Un tale tipo di terreno produce ottimi rendimenti SOLO se REGOLARMENTE BEN lavorato, ossia arato, rigirato, erpicato ed areato, proprio per sfruttare le sue ottime capacità nutritive (nel tuo caso stiamo parlando di depositi alluvionali, richi anche di nutriente limo) ma evitare o ridurre le problematiche di asfissia e compattamento. Ma tali operazioni, in un acquario, le vedo ardue da attuare......
certo, anche questo esempio era per il ciò che dicevo prima, il contenimento della frazione organica.

Quote:

Proprio per questo che l'akadama è una terra particolare, costosa e non di facile reperibilità. Perchè proviene solo dalle foreste di Cryptomeria in Giappone, dove, NATURAlMENTE, si rinviene in agglomerati originati da processi vulcanici. Tant'è che quando viene lavorata, non viene compattata, ma sbriciolata in diverse e più regolari granulometrie.
Sì certo, il fatto che sia solo naturale... be l'akadama originale Hard quality sì... di altre tipologie c'era stata già polemica in precedenza perchè prodotte con processi artificiali tramite cotture e pressioni, ma che hanno dato risultati meno efficienti soprattutto in compattezza.

Quote:

Certamente. Ma stiamo parlando di risaie e colture intensive, quindi di habitat e condizioni particolari. In una comune terra da giardino, la probabilità che ci siano patogeni specifici che riescano a proliferare in acqua e sterminarci piante ed animali personalmente non la ritengo molto alta.
Ma ripeto, se si vuole sterilizzare il tutto, non ci sono problemi particolari.
Il bello dell'acquariofilia è che ci sono diverse strade che possono portare al medesimo risultato e strade identiche che possono condurre a risultati completamente differenti.
Tutto sta nel ponderare le azioni che si compiono e nel valutare le reazioni che si ottengono.
Sì certo la potenzialità è minore, infatti questo è uno dei motivi per cui nelle colture si fanno le rotazioni, limitare la specializzazione. Diciamo però che la dotazione di patogeni di un suolo è veramente molto alta e varia. Una cosa interessante da provare è seminare la stessa pianta in 2 vasetti, uno con terra naturale, e uno con la stessa terra ma sterilizzata; quando queste saranno allo stadio di plantula, le si estrae dal terreno e si gurdano le radici. Quella nel terreno sterilizzato presenta una radice di di solito dritta bianca e piuttosto lunga (contiamo i fattori genetici) e la plantula è più sviluppata, mentre quella nel suolo naturale presenta moltissimi attacchi da patogeni identificabili come macchiette marroni, la radice è di solito corta e molto più ramificata, la pianta è più piccola.
Tutto questo è solo un esempio puramente acccademico ma che ho inserito solo per dire che cmq i patogeni ci sono e parecchi, certo alcuni sono specializzati ma molti invece sono polifagi e questo può essere un problema se per caso ci entrasse anche 1 sola spora di un fungo patogeno per una specie che intendiamo coltivare.
Certo puoi può arrivarci in altri 2000 modi ovviamente, però personalmente una sterilizzazione anche parziale la vedo bene (i funghi di solito resistono meno alle alte T).

Quote:

e fare una maturazione del suolo extravasca? secondo me:
- stendere il terreno in uno strato sottile al sole per ottenere una solarizzazione, così facendo luce e ossigeno accelerano il processo di mineralizzazione della s.organica e limitando i patogeni, faccendo "fuggire" la parte di s.o. vivente
- dopo di questo mettere il terreno in un secchio con dell'acqua e lasciarlo la anche una settimana
- dopo questo seccarlo in forno o in stufa
fatto ciò posso inserirlo in una vasca già avviata, svuotata, inserito il fondo, riallestita e riempita di nuovo con tutti i materiali acqua compresa?
be la solarizzazione da sola non ti mineralizza nulla realmente...
Se tu volessi veramente far mineralizzare si dovrebbe cercare di ottenere le migliori condizioni di vita per i microrganismi, lasciarli lavorare, in questo modo il suolo matura... Inconvenienti? nel frattempo invecchi:-D

Ale87tv 08-04-2010 14:19

pensavo di lasciarlo in acqua per "annegare" eventuali forme di vita terricole, in modo da evitare che muoiano in acquario, una settimana così sominciano a decomporsi e comincia a partire un a flora batterica adatta all'ambiente acquatico. dici che non serva? quindi secondo voi è possibile inserirla in una vasca già matura?
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si effettivamente, solo il sole non mi mineralizza, ma comunque almeno elimino le forme viventi di mesofauna...

Paolo Piccinelli 08-04-2010 14:31

Per me tutti i problemi paventati (o comunque il 99,8% di essi) si evitano con le semplici precauzioni che ho indicato all'inizio e che continuo a ritenere corrette anche alla luce di quanto scritto finora.

1 - uso di TERRA DA GIARDINO come descritta in modo p-e-r-f-e-t-t-o da Entropy, che come sempre ringrazio perchè ad ogni suo intervento imparo qualcosa di nuovo ed interessante

2 - copertura con ghiaietto inerte a grana medio/fine, per uno spessore di 5 - 7 cm

3 - maturazione senza fauna per almeno 8 settimane (in questo periodo vermi, uova, larve e patogeni di superficie crepano)

4 - inserimento di molte specie di piante, soprattutto di piante che si alimentano dalle radici (le più adatte al tipo di terreno presente saranno floride, le altre deperiranno e ci diranno da sole in che direzione muoverci)

5 - copioso cambio a fine maturazione e giro di test che, insieme all'esame visivo dello stato generale della vasca, ci diranno se è il caso di iniziare a popolare.

Da qui in poi a seconda della piega che prende l'acquario ci si confronta...

Ovviamente come scritto da Andrea esistono strade diverse che portano allo stesso risultato, ma partendo dal presupposto di buondottore, che era quello di risparmiare sul costo del terriccio fertile, e dalla mia esperienza sulla vasca da 576 litri, rimango della mia opinione.

Ovviamente sono un testardo, e per questo non esiste soluzione. :-))

Ale87tv 08-04-2010 14:38

quindi niente inserimento in vasca già matura? e se le otto settimane le faccio in un altro recipiente che non sia l'acquario?

Paolo Piccinelli 08-04-2010 14:41

e che vantaggio ne ricaveresti? #24

Ale87tv 08-04-2010 14:47

ne ricaverei il vantaggio di avere il fondo fertile nella vasca matura che ora ho senza fondo fertile, purtroppo ho i guppy dentro... invece se faccio maturare il suolo da inserire a parte, quando riallestisco posso mettere dentro i pesci direttamente...

Paolo Piccinelli 08-04-2010 15:01

appunto... non credo che un simile travaso si possa fare.
Non hai idea di che polverone ti si alza con la terra anche usando ogni accorgimento possibile, io non mi fiderei.

sotto vedi un'immagine della mia vasca 7 giorni dopo l'allestimento; noterai che l'acqua è torbida e verdina... la torbidità è batterica, la "verdinità" è data da alghe unicellulari.
entrambi i fenomeni consuimano ossigeno e quindi se ci fossero stati pesci non sarebbero stati bene... per non parlare dei valori totalmente sballati dovuti al pulviscolo in sospensione.

http://s3.postimage.org/4t_iS.jpg

Ale87tv 08-04-2010 15:09

qui avevi già il filtro maturo o nuovo? dici che il filtro possa influire? ma se il suolo è in un altro contenitore dove farlo "sfogare" e maturare non si formano lì le alghe e i batteri in eccesso? quindi se poi butto l'acqua e tengo la terra, magari la passo in forno, non risolvo niente?

Paolo Piccinelli 08-04-2010 15:14

svuotare l'acquario, levare il fondo, sostituirlo con un fondo nuovo e riavviare ributtando subito dentro i pesci è una operazione da non fare MAI, a meno di essere in piena emergenza.
Che poi possa riuscire è più dovuto ad una potente dose di -63 che di abilità!

Ale87tv 08-04-2010 15:16

mmmmm mi hai convinto... cavolo però se lo sapevo prima... vabbè sara una scusa per allestire un altro acquario...

Paolo Piccinelli 08-04-2010 15:25

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 2959233)
vabbè sara una scusa per allestire un altro acquario...

e ti lamenti? :-D

Entropy 08-04-2010 15:54

Quote:

Quello che intedo dire è che tecnicamente un suolo di sola frazione minerale, formato quindi sabbia, limo e argilla, senza sostanza organica, tecnicamente potrebbe funzionare perchè l'apporto di minerali dati dalla CSC dell'argilla e da quella minima parte di frazione solubile potrebbe essere sufficiente.
Fabio, ma in questo caso stai parlando di ambienti terrestri o del fondo dell'acquario?
Nel primo caso, esistono determinate specie definite "pioniere", in grado di germinare e sopravvivere in suoli poverissimi, ma non è il caso delle nostre piante di acquario.
Nel secondo caso, se non c’è sostanza organica o fertilizzazione, alla miscela di sabbia limo e argilla mancano diversi microelementi, oltre a N e P, fondamentali ovviamente per la crescita delle piante.
Tanto per fare un esempio, la sola akadama risulterebbe insufficiente ad un sano sviluppo della flora, se non venisse fertilizzata dal fondo o dalla colonna d’acqua.

Quote:

Questo discorso è solo legato al fatto che non possiamo avere una sostanza organica sufficiente in vasca, perchè la sua umificazione porta alla formazione di sostanze nutritive, N e P, ma che in vasca portano i noti problemi. Questo è uno dei motivi che poprio non mi convince del tutto della terra da giardino
Ma sta proprio qui il vantaggio.
Avere a disposizione delle piante macro e microelementi che però rimangano localizzati nel fondo. Ed è per questo che è importante ricoprire la terra da giardino con sabbia non troppo grossa: proprio per evitare che troppe sostanze nutritive (tra cui N e P) invadano la colonna d’acqua.
Quote:

Sì certo, il fatto che sia solo naturale... be l'akadama originale Hard quality sì... di altre tipologie c'era stata già polemica in precedenza perchè prodotte con processi artificiali tramite cotture e pressioni, ma che hanno dato risultati meno efficienti soprattutto in compattezza.
Quelle non sono akadama, ma terre tarocche e non fanno testo……..
Quote:

questo può essere un problema se per caso ci entrasse anche 1 sola spora di un fungo patogeno per una specie che intendiamo coltivare.
Se è per questo, è impossibile evitare che in un acquario entrino CONTINUAMENTE milioni di spore, batteri, virus e altri patogeni, già nel primo secondo che allestiamo la vasca. Tu puoi anche sterilizzare tutta la vasca, cuocere a 300°C il substrato e mettere in quarantena piante e pesci, ma se le condizioni risulteranno ideali (per loro) vedrai, ad esempio, come compariranno d’improvviso i cianobatteri, o il Volvox, o le BBA.

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv
pensavo di lasciarlo in acqua per "annegare" eventuali forme di vita terricole, in modo da evitare che muoiano in acquario, una settimana così sominciano a decomporsi e comincia a partire un a flora batterica adatta all'ambiente acquatico. dici che non serva? quindi secondo voi è possibile inserirla in una vasca già matura?

Cambierebbe poco. Invece di metterli vivi, in acquario ce li metti morti…..
Riguardo ad allestire una vasca già matura con terra da giardino, intendendo con questo svuotare tutto ripartendo da zero, ma mantenendo il filtro maturo, piante e pesci, quoto Paolo: è un rischio troppo grosso (per loro) inserire subito i pesci. Ma se per almeno un mesetto li tieni in una vasca a parte, è OK……
Oppure, come hai detto, ti allestisci un nuovo acqaurio e sperimenti.....:-))

Ale87tv 08-04-2010 15:57

non io, i miei...

faby 08-04-2010 16:06

Quote:

Fabio, ma in questo caso stai parlando di ambienti terrestri o del fondo dell'acquario?
Nel primo caso, esistono determinate specie definite "pioniere", in grado di germinare e sopravvivere in suoli poverissimi, ma non è il caso delle nostre piante di acquario.
Nel secondo caso, se non c’è sostanza organica o fertilizzazione, alla miscela di sabbia limo e argilla mancano diversi microelementi, oltre a N e P, fondamentali ovviamente per la crescita delle piante.
Tanto per fare un esempio, la sola akadama risulterebbe insufficiente ad un sano sviluppo della flora, se non venisse fertilizzata dal fondo o dalla colonna d’acqua.
mi permetto di dissentire da una parte della trattazione... In particolare la maggior parte dei microelementi sono di derivazione minerale, e cmq moltissimi di questi possono rimanere adesi sulle superfici colloidali delle argille. Forse non ci siamo capiti, sto parlando di un fondo che principalmente non apporta direttamente ma è in grado di accumulare, cosa che è sicuramente molto più efficace che inserire un fondo ricco di sostanza organica che in acquario è peggio di una bomba ad orologeria, certo se si fanno le dovute attenzioni la cosa è mitigata. Il discorso dei tempi di maturazione lunghi della vasca mi vanno benissimo, ma torno a dire che la vedo una cosa realmente poco realizzabile da una persona non sufficientemente preparata alla cosa, per questo contesto la dicitura prendi e metti in vasca e aspetti...
La storia dell'akadama è vera, ma vedi che torni al discorso mio? accumulo no apporto (in questo caso ma anche nel caso di una terra solo minerale).

Quote:

Ma sta proprio qui il vantaggio.
Avere a disposizione delle piante macro e microelementi che però rimangano localizzati nel fondo. Ed è per questo che è importante ricoprire la terra da giardino con sabbia non troppo grossa: proprio per evitare che troppe sostanze nutritive (tra cui N e P) invadano la colonna d’acqua.
Sì ok, teoricamente sarebbe perfetto, ma non stai tenendo in conto i moti di filtrazione che sono base dell'idraulica dei suoli saturi e che si isntaurano ugualmente. Inoltre se non hai moviemnto d'acqua porti anossia con tutte le conseguenze note. Quindi questo discorso in teoria funziona, in pratica non è così...

Quote:

Se è per questo, è impossibile evitare che in un acquario entrino CONTINUAMENTE milioni di spore, batteri, virus e altri patogeni, già nel primo secondo che allestiamo la vasca. Tu puoi anche sterilizzare tutta la vasca, cuocere a 300°C il substrato e mettere in quarantena piante e pesci, ma se le condizioni risulteranno ideali (per loro) vedrai, ad esempio, come compariranno d’improvviso i cianobatteri, o il Volvox, o le BBA.
Sì certo, infatti l'ho anche detto, ho solo detto che è una precauzione in più che si può prendere, diciamo che risulta più importante se prelevi terra da una zona che è satura o che lo è stata, si rischia una carica di patogeni specifici.

Ale87tv 08-04-2010 16:06

entropy mi tenti è che rischio di volare fuori io e l'acquario, se più non lo preparo e lo faccio maturare e poi faccio un cambio...

Paolo Piccinelli 08-04-2010 16:14

Quote:

Quote:

Questo discorso è solo legato al fatto che non possiamo avere una sostanza organica sufficiente in vasca, perchè la sua umificazione porta alla formazione di sostanze nutritive, N e P, ma che in vasca portano i noti problemi. Questo è uno dei motivi che poprio non mi convince del tutto della terra da giardino
Ma sta proprio qui il vantaggio.
Avere a disposizione delle piante macro e microelementi che però rimangano localizzati nel fondo. Ed è per questo che è importante ricoprire la terra da giardino con sabbia non troppo grossa: proprio per evitare che troppe sostanze nutritive (tra cui N e P) invadano la colonna d’acqua.

Scusate, volevo puntualizzare un aspetto importante: il passaggio di composti azotati e di fosforo in colonna avviene anche con molti fertilizzanti specifici per acquari... penso ad esempio al terra zero di elos, alla power sand di ADA o, peggio, all'aqua soil amazonia I e II sempre di ADA che vanno a diretto contatto con la colonna d'acqua.

In colonna nitrati e fosfati passano copiosi e nelle prime settimane li rilevi a fondo scala... anche se sulla confezione non è scritto, quindi alla fine sotto questo profilo la terra naturale non è poi così rischiosa, anzi lo è meno, perchè almeno sai che questo rischio esiste e ti regoli di conseguenza.

Entropy 08-04-2010 17:12

Quote:

mi permetto di dissentire da una parte della trattazione... In particolare la maggior parte dei microelementi sono di derivazione minerale,
Fabio, la maggior parte dei microelementi non significa tutti. Poi mancherebbero i macroelementi . Ed infine, in un suolo del genere, occorrerebbe parecchio tempo prima di vedere tali elementi solubilizzati e resi disponibili per i processi fisiologici.
Ti sfido a far crescere in un suolo (terrestre) solo minerale piante diverse da muschi licheni e poche altre erbacee.

Quote:

Forse non ci siamo capiti, sto parlando di un fondo che principalmente non apporta direttamente ma è in grado di accumulare, cosa che è sicuramente molto più efficace che inserire un fondo ricco di sostanza organica
Scusa, ma allora perché quando allestisci un acquario usi un fondo fertilizzato?
Ora che un fondo solo minerale cominci ad accumulare e rendere disponibili sostanze nutritive al suo interno, le piante che hai messo all'inizio sono belle che morte. A meno che tu non stia fertilizzando la colonna d’acqua, ma allora questo è un altro paio di maniche. Perché a questo punto il fondo sarebbe di importanza relativa.
Il vantaggio di uno strato di terra fertile (a parte il costo) è che abbiamo a disposizione delle piante (con un efficace apparato radicale) tutti gli elementi a loro disposizione (carbonio a parte) senza la necessità di fertilizzare l’acqua o il fondo. Se poi la popolazione animale sarà adeguata, così come il dosaggio del cibo, anche il rifornimento di N, K e P (i macroelementi che si consumano prima) saranno sempre sufficienti.

Quote:

Sì ok, teoricamente sarebbe perfetto, ma non stai tenendo in conto i moti di filtrazione che sono base dell'idraulica dei suoli saturi e che si isntaurano ugualmente. Inoltre se non hai moviemnto d'acqua porti anossia con tutte le conseguenze note. Quindi questo discorso in teoria funziona, in pratica non è così...
Fabio ma quali moti, ma quale anossia?!? L’anossia si genera in suoli troppo compatti, ma non è il caso della nostra terra, soprattutto se abbiamo radici che crescono ovunque. Ed è per quello che ho detto di evitare suoli troppo argillosi. Per i moti di filtrazione, questi sono direzionali ed ascendenti solo se utilizziamo cavetti riscaldanti per il fondo (che ovviamente sconsiglio) altrimenti il problema è decisamente relativo. Poi lo strato di sabbia fine sopra la terra fertile serve proprio a minimizzare gli scambi.
Se poi vogliamo metterla sulla PRATICA, sono oltre dieci anni che allestisco vasche con semplice terra fertile e, con le dovute accortezze (ma questo vale per ogni allestimento), non ho mai riscontrato i problemi che stai elencando. La vasca da 45 litri che ho postato nel topic sull'autovasca, gira che è una bellezza e non hai MAI avuto problemi di accumulo di sostanze nutritive in colonna (anzi). Stesso discorso per un attuale vasca da 35 litri (che poi presenterò). I miei consigli sono sempre frutto dell'esperienza: difficilmente mi metto a parlare di argomenti che non conosco personalmente (e se mi capita lo faccio presente.....) ;-)

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
Scusate, volevo puntualizzare un aspetto importante: il passaggio di composti azotati e di fosforo in colonna avviene anche con molti fertilizzanti specifici per acquari... penso ad esempio al terra zero di elos, alla power sand di ADA o, peggio, all'aqua soil amazonia I e II sempre di ADA che vanno a diretto contatto con la colonna d'acqua.

In colonna nitrati e fosfati passano copiosi e nelle prime settimane li rilevi a fondo scala... anche se sulla confezione non è scritto, quindi alla fine sotto questo profilo la terra naturale non è poi così rischiosa, anzi lo è meno, perchè almeno sai che questo rischio esiste e ti regoli di conseguenza.

Quoto. Ritengo che allestimenti che seguono particolari protocolli come quelli ADA o ELOS, siano decisamente più complessi e rischiosi rispetto ad un allestimento con terra naturale + sabbia nel fondo #36#

Paolo Piccinelli 08-04-2010 17:28

Quote:

Ritengo che allestimenti che seguono particolari protocolli come quelli ADA o ELOS, siano decisamente più complessi e rischiosi rispetto ad un allestimento con terra naturale + sabbia nel fondo
Per verificarlo basta controllare cosa succede ad uno di questi acquari quando torni ogni anno dalle 2 settimane d'ordinanza al mare...
La vasca con la terra è come l'hai lasciata, il plantacquario... beh, non proprio!#13

faby 08-04-2010 17:31

Quote:

Fabio, la maggior parte dei microelementi non significa tutti. Poi mancherebbero i macroelementi . Ed infine, in un suolo del genere, occorrerebbe parecchio tempo prima di vedere tali elementi solubilizzati e resi disponibili per i processi fisiologici.
Ti sfido a far crescere in un suolo (terrestre) solo minerale piante diverse da muschi licheni e poche altre erbacee.
pomodori su sacchetti di perlite pura, rose in sacchetti di perlite pura, ortive in perlite pura, radicazione di talee in perlite, germinazione di semi in perlite... Idrocoltura su argilla espansa (vermiculite)
giusto per fare esempi... Sono tutti metodi che si basano sul concetto accumulo rilascio, la fertilizzazione ovviamente è mirata per compensare gli asporti, ma anche in un terreno puro lo fai.

Quote:

Scusa, ma allora perché quando allestisci un acquario usi un fondo fertilizzato?
Ora che un fondo solo minerale cominci ad accumulare e rendere disponibili sostanze nutritive al suo interno, le piante che hai messo all'inizio sono belle che morte. A meno che tu non stia fertilizzando la colonna d’acqua, ma allora questo è un altro paio di maniche. Perché a questo punto il fondo sarebbe di importanza relativa.
Il vantaggio di uno strato di terra fertile (a parte il costo) è che abbiamo a disposizione delle piante (con un efficace apparato radicale) tutti gli elementi a loro disposizione (carbonio a parte) senza la necessità di fertilizzare l’acqua o il fondo. Se poi la popolazione animale sarà adeguata, così come il dosaggio del cibo, anche il rifornimento di N, K e P (i macroelementi che si consumano prima) saranno sempre sufficienti.
Nella maggior parte dei casi fertilizzi ugualmente in colonna, di solito in acquario non basta la fertilità del fondo a meno di piante scarsamente esigenti e che traggono sostanze solo dal fondo.

Quote:

Fabio ma quali moti, ma quale anossia?!? L’anossia si genera in suoli troppo compatti, ma non è il caso della nostra terra, soprattutto se abbiamo radici che crescono ovunque. Ed è per quello che ho detto di evitare suoli troppo argillosi. Per i moti di filtrazione, questi sono direzionali ed ascendenti solo se utilizziamo cavetti riscaldanti per il fondo (che ovviamente sconsiglio) altrimenti il problema è decisamente relativo. Poi lo strato di sabbia fine sopra la terra fertile serve proprio a minimizzare gli scambi.
Se poi vogliamo metterla sulla PRATICA, sono oltre dieci anni che allestisco vasche con semplice terra fertile e, con le dovute accortezze (ma questo vale per ogni allestimento), non ho mai riscontrato i problemi che stai elencando. La vasca da 45 litri che ho postato nel topic sull'autovasca, gira che è una bellezza e non hai MAI avuto problemi di accumulo di sostanze nutritive in colonna (anzi). Stesso discorso per un attuale vasca da 35 litri (che poi presenterò). I miei consigli sono sempre frutto dell'esperienza: difficilmente mi metto a parlare di argomenti che non conosco personalmente (e se mi capita lo faccio presente.....)
i moti ci sono e sono costanti, esistono anche le formule per calcolarli, tanto che si parla anche di velocità di filtrazione come la portata che passa per una superficie unitaria.
Con o senza cavetto i moti li hai lo stesso, e per fortuna visto che se l'ossigeno non ce lo porta l'acqua sotto la sabbia non ci arriva in altro modo. Le radici lo respirano ma non lo producono e quelle poche specie dotate di parenchimi aeriferi lo trasportano alle radici solo per loro stesse e non per le piante vicine e per l'aerazione del fondo.
Il non considerare il movimento dell'acqua nel fondo è una cosa a mio avviso poco realistica.
Il fatto che tu dici cose che hai provato mi fa molto piacere, ma chi ti dice che io non lo faccio scusa? Inoltre dovresti sapere quale variabilità hanno le prove pratiche, ci vorrebbe un campione statistico abbastanza alto, quindi integrare con il ragionamento mi sembra utile. Ad ogni modo per le tue vasche ok, ne sono contento e come ho già scritto forse 20 volte, non ho detto che la cosa non può funzionare, anzi la trovo interessante, altrimenti non avrei nemmeno partecipato alla discussione. Ad ogni modo le vasche di cui parli da quanto sono attive?


Posso dire una cosa? come vi scaldate in fretta ragazzi, non vi si può contraddire per nulla e...
Non è il modo di fare discorsi costruttivi a mio parere.

Entropy 08-04-2010 20:20

Quote:

pomodori su sacchetti di perlite pura, rose in sacchetti di perlite pura, ortive in perlite pura, radicazione di talee in perlite, germinazione di semi in perlite... Idrocoltura su argilla espansa (vermiculite)
giusto per fare esempi...
Fabio ma questi non sono esempi. Queste specie crescono perchè regolarmente fertilizzate. Noi stavamo invece confrontando il potere nutritivo di un suolo fertile con un suolo minerale nudo e crudo. Altrimenti si ritorna alla mia frase detta in precedenza:
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Originariamente inviata da Entropy
.....A meno che tu non stia fertilizzando la colonna d’acqua, ma allora questo è un altro paio di maniche. Perché a questo punto il fondo sarebbe di importanza relativa.

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Nella maggior parte dei casi fertilizzi ugualmente in colonna, di solito in acquario non basta la fertilità del fondo a meno di piante scarsamente esigenti e che traggono sostanze solo dal fondo.
Esatto. Infatti il punto sesto del mio primo intervento asseriva proprio che se si vuole mettere della terra da giardino occorre poi scegliere piante che traggono nutrimento dalle radici. In questo caso non serve assolutamente fertilizzare la colonna d'acqua. Ed il sistema si autoregola.
Ed in moltissimi casi si può fare a meno di fertilizzare la colonna d'acqua anche con piante che traggono nutrimento dall'acqua. Basta scegliere le piante giuste ed i giusti abbinamenti di fauna e cibo. Molte delle mie vasche non vengono affatto fertilizzate.

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i moti ci sono e sono costanti, esistono anche le formule per calcolarli, tanto che si parla anche di velocità di filtrazione come la portata che passa per una superficie unitaria.
Con o senza cavetto i moti li hai lo stesso, e per fortuna visto che se l'ossigeno non ce lo porta l'acqua sotto la sabbia non ci arriva in altro modo. Le radici lo respirano ma non lo producono e quelle poche specie dotate di parenchimi aeriferi lo trasportano alle radici solo per loro stesse e non per le piante vicine e per l'aerazione del fondo.
Il non considerare il movimento dell'acqua nel fondo è una cosa a mio avviso poco realistica.
Questo discorso vale per tutti gli acquari, compreso quelli fortemente fertilizzati nel fondo (terra da giardino a parte). Senza un cavetto riscaldante, il vetro del fondo dell'acquario è più freddo della colonna d'acqua che ha sopra, quindi i moti di filtrazione non tendono ad essere ascendenti. Ed in ogni caso non lo ritengo un problema rilevante.
Inoltre tutte le specie adattate alla vita acquatica modificano i propri tessuti di conduzione per aumentare la percentuale di aerenchima, finalizzato al trasporto dell'ossigeno in radici, fusti e foglie.

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Il fatto che tu dici cose che hai provato mi fa molto piacere, ma chi ti dice che io non lo faccio scusa?
Bene, quindi a maggior ragione lo dovresti sapere che, se ben allestito e condotto, un acquario del genere funziona......:-)

Quote:

Ad ogni modo le vasche di cui parli da quanto sono attive?
Attualmente ne ho una in funzione da circa un annetto. Un'altra più recente da circa due mesi. Ho anche un vasetto sul davanzale della cucina da 2 anni buoni.
Ma in passato ne ho avute altre, ormai dismesse.

Quote:

Posso dire una cosa? come vi scaldate in fretta ragazzi, non vi si può contraddire per nulla e..
Scusa Fabio, ma dov'è che mi hai visto scaldarmi....#30
Ci si sta serenamente confrontando.
E' normale che se uno dice una cosa e l'altro non è d'accordo, ribatte.
ma non mi sembra di aver utilizzato toni particolari #24
A parte forse due punti di domanda ed uno esclamativo consecutivi..........#24
Se tu mi scrivi:
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Sì ok, teoricamente sarebbe perfetto, ma non stai tenendo in conto i moti di filtrazione che sono base dell'idraulica dei suoli saturi e che si isntaurano ugualmente. Inoltre se non hai moviemnto d'acqua porti anossia con tutte le conseguenze note. Quindi questo discorso in teoria funziona, in pratica non è così...
è normale che io ti risponda che HO TENUTO conto dei vari fattori, perchè ho RIPETUTAMENTE fatto esperimenti in tal senso, altrimenti non stavo a consigliarlo. E ho messo la faccina per far capire il tono della cosa.
I moti di filtrazione sono argomenti talmente complessi che discuterli approfonditamente per l'allestimento di un fondo d'acquario risulterebbe (alla fine) un esercizio fine a se stesso (IMHO). Ma se vuoi dimostrarmi che così non è, ben venga......:-)

faby 08-04-2010 21:27

Entropy
il mio discorso sui terreni minerali ho già detto non era necessariamente correlato a questo metodo, ma era una veduta più aperta che può portare ad altri metodi.
Anche il discorso sulla filtrazione, stessa cosa.
Infatti ho un progetto che è volto proprio ad utilizzare questi 2 sistemi anche, collegati però con la regolare fertilizzazione in colonna per un plantacquario, devo ancora però pensare i particolari. Il tutto si basa però sul movimento dell'acqua nel fondo e trovare il modo di avere un fondo minerale e magari un'aggiunta organica male non mi fa, che possa trattenere e fornire nutrienti.

Paolo Piccinelli 09-04-2010 10:57

Quote:

Originariamente inviata da faby (Messaggio 2959914)
il mio discorso sui terreni minerali ho già detto non era necessariamente correlato a questo metodo, ma era una veduta più aperta che può portare ad altri metodi.
Anche il discorso sulla filtrazione, stessa cosa.

Faby, a me sembra che la parte preponderante di quello che hai scritto nelle ultime 2 pagine (o forse anche 3) derivi da altri tipi di esperienze, dai tuoi corsi di studio, da applicazioni differenti da quella in oggetto, da osservazioni di meccanismi e processi simili, ma in condizioni diverse da quelle riscontrabili e riscontrate in un acquario dolce con fondo in terreno naturale e blanda o assente fertilizzazione in colonna (...un attimo per prendere fiato...).
Detto in due parole, mi pare tu sia andato parecchio fuori tema per tentare di ripigliare Andrea...

fidati, è imprendibile!!!:-D

Sono io il primo ad apprezzare l'analisi scientifica e l'approfondimento teso a capire cosa succede fra i nostri 5 benedetti vetri, ma se ti diamo retta qui finiamo a parlare di fisica quantistica senza più avere la benchè minima attinenza al discorso di partenza; non che disdegni il principio di indeterminazione di Heisenberg, ma con la terra a fondo vasca non c'entra una cippa... TORNIAMO A BOMBA.

Per cercare una piattaforma comune che rimanga nello storico del forum a beneficio di chi si voglia cimentare in questa interessante ma non elementare esperienza potremmo enunciare in ordine di importanza i presupposti che riteniamo IMPRESCINDIBILI in questo tipo di approccio all'allestimento e poi discutere su una base concreta e circostanziata.

Siete d'accordo?#24

elmagico82 09-04-2010 12:00

delle volte il capo mastro è più competente dell'ing.edile, semplicemente perchè molte applicazioni pratiche si scostano causa fattori esterni dai fattori teorici.
nel campo dei substrati oltre questi si deve necessarimente tenere conto di molti fattori chimici apparentemente sottovalutati che possono influire negativamente .

leggere il libro della walstad, illumina su delle soluzioni talmente semplici ed elementari che lasciano inebetiti.
naturalmente non dobbiamo aspettarci risultati incredibili ma se sapute orientare bene danno grosse soddisfazioni.

non deviamo troppo la discussione perchè ricordiamoci sempre che ci sono utenti poco esperti...che non sempre sanno rimediare agli errori

elmagico82 09-04-2010 13:56

allora secondo me si deve capira cosa si vuol fare ..
una low tech è d'obbligo piante radicate coriacee che amino un substrato ricco e acido, crypto echino su tutte, piante a crescita veloce e galleggianti in abbondanza nella fase iniziale x ciucciare tutte le sostanze in eccesso, quindi ceratophillum pistia e perchè no della glosso che inizialmente crescerà verso l alto ma poi....
secondo me comunque è da usare una buona stratificazione la mia vasca test è fatta così fondo dal basso verso l alto
- lapillo o gravelit +bateri liofilizzati
-torba sbollentata
-terra da invaso non fertilizzata e non concimata( quelle da geraneo o rose)
- uno strato di reticella anti zanzare
-ghiaia fine o sabbia
naturalmente scordatevi di fare cambi di piante ...
ma con un fondo così ricco una buona maturazione almeno 40-50 gg è obbligatoria.

usare acqua non roppo tenera è un consiglio che mi sento di dare perche l acidità del fondo calera un po i valori dell 'acqua... di ph e kh

non immetere pesci che scavano... ma qualche tubercolaria si ossigena il fondo poi....
appena mi sovviene qualcos'altro scrivo

PS Picci il lavoro mi consuma... per fortuna che le mie vasche tranne una sgrat sgrat sono molto low tech...prometto di essere piu presente ....anche se con la mia connessione questo nuovo portale risulta pesantuccio

Entropy 09-04-2010 16:02

Quote:

uno strato di reticella anti zanzare
Perchè la zanzariera?

elmagico82 09-04-2010 18:44

La reticella perchè secono me lo strato fangoso + eventuali fanghi di detriti non deve essere mai toccato ne mosso neanche dalle tubercolate , perchè potrebbe portare a sgraditi scompensi ...poi è una mia idea ...oltre a esser ela base nutriente della flora ricordiamo che il fondo è un secondo polmone e filtro della nostra vasca...da qui dobbiamo creare la zona di nutrimento, la trasformazione organica per la creazione seppur blanda(in linea di equilibrio) di Co2, e la filtrazione biologica che un buon fondo da...

qui visti alcuni test sono da evitare le piante che seppur radicate raggiungo o fuoriescono dalla superficie perchè creerebbero un surplus id ossigeno che potrebbe rompere gli equilibri...

Entropy 09-04-2010 20:31

Quote:

La reticella perchè secono me lo strato fangoso + eventuali fanghi di detriti non deve essere mai toccato ne mosso neanche dalle tubercolate , perchè potrebbe portare a sgraditi scompensi ...poi è una mia idea ...oltre a esser ela base nutriente della flora ricordiamo che il fondo è un secondo polmone e filtro della nostra vasca...da qui dobbiamo creare la zona di nutrimento, la trasformazione organica per la creazione seppur blanda(in linea di equilibrio) di Co2, e la filtrazione biologica che un buon fondo da...
Stefano, in tal caso non hai considerato le radici delle piante, che crescendo (tanto e anche molto rapidamente) muovono continuamente il fondo, assorbono e scambiamo elementi nutritivi e modificano in continuazione i valori di pH e conducibilità. Un fondo immobile (nel tempo) che abbia piante e microorganismi vivi ed attivi non c'è. Pure con una zanzariera. Anzi, occhio che un rischio può essere, nel tempo, quello che la zanzariera diventi una trappola per le piccole Melanoides, che essendo fatte a cono, tendono ad incastrarsi tra i fori e lì rimanere. O passare comunque di sotto quando sono molto piccole. In definitiva non lo vedo un sistema risolutivo al problema che hai posto. E non possiamo neanche paragonarlo ad una sorta di "Metodo Jaubert dolce".
Ma poi, perchè non vuoi che il fondo melmoso venga toccato? Quali scompensi?

Quote:

qui visti alcuni test sono da evitare le piante che seppur radicate raggiungo o fuoriescono dalla superficie perchè creerebbero un surplus id ossigeno che potrebbe rompere gli equilibri...
Spiegami meglio questa cosa che il surplus di ossigeno nel fondo potrebbe rompere gli equilibri.......#24

elmagico82 10-04-2010 14:01

ti spiego io tengo un 40 litri dove faccio i miei test...esperimenti..latrina secondo mia madre...

avevo un fondo di torba e terre da invaso con 3 cm di master soil sopra e ricoperto da sabbia ...
qualsiasi painta mettevo cresceva e con illuminazione 2 lampade della enel da 15w 2700k
i vaolori erano ph 6,6 kh 5 gh 4 stabili rabboccavo solo con osmosi non immettevo ne fertilizzanti ne co2 , quando ho levato dalla mia vasca una nynphea il bulbo lo messo li e appena ha cacciato le foglie e hanno raggiunto il pelo dell acqua i valori sono sbalati tutti il kh è salito a 7 e anche il ph , quindi creo che abbia ossigenato troppo il fondo.. qualche piccolo scompenso l ha portato è spuntata qualche alghetta che poi è regredita col tempo ma cmq ha sballato l equilibrio...
riguardo la reticella credo che lo smuovere i fanghi possa portare un incremento di fosfati ma solo teoricamento perche nn ho parametri certi..

Entropy 11-04-2010 14:15

Quote:

Originariamente inviata da elmagico82 (Messaggio 2962659)
ti spiego io tengo un 40 litri dove faccio i miei test...esperimenti..latrina secondo mia madre...

avevo un fondo di torba e terre da invaso con 3 cm di master soil sopra e ricoperto da sabbia ...
qualsiasi painta mettevo cresceva e con illuminazione 2 lampade della enel da 15w 2700k
i vaolori erano ph 6,6 kh 5 gh 4 stabili rabboccavo solo con osmosi non immettevo ne fertilizzanti ne co2 , quando ho levato dalla mia vasca una nynphea il bulbo lo messo li e appena ha cacciato le foglie e hanno raggiunto il pelo dell acqua i valori sono sbalati tutti il kh è salito a 7 e anche il ph , quindi creo che abbia ossigenato troppo il fondo.. qualche piccolo scompenso l ha portato è spuntata qualche alghetta che poi è regredita col tempo ma cmq ha sballato l equilibrio...

Stefano, dubito fortemente che il cambiamento dei valori in vasca sia imputabile ad un aumento della concentrazione di ossigeno operata nel fondo dalla Nymphaea. Sicuramente la sua introduzione in acquario ha influito, ma i valori si possono essere modificati per altre variabili. Già il fatto che hai smosso il fondo per interrare il bulbo è un fattore da considerare. Ed un aumento di KH e pH potrebbe far pensare anche ad una diminuzione della flora batterica nitrificante.......

elmagico82 12-04-2010 09:37

Ergo smuovere i fanghi del fondo ... porta scompensi....
:-D

credo che siano state entrambe le cause ...poi sai...sn un informatico.. a chimica sn scarsetto...

carpakoi 24-08-2011 04:39

topic molto interessante , peccato che sia morto o quasi , usare terra comprata? ma per carità :-D , ce un eccesso di concime , poco compatto e quando il concime finisce ti ritrovi con una terra povera di elementi importanti per la crescità delle piante. Una buona terra vale mille volte di tanti concimi. Terra incontaminata non esiste o quasi , certo in montagna lontano dai centri abitati e sempre meglio del giardino vicino all'autostrada. Non sono daccordo di far cuocere la terra , e vero che si sterilizza ma si possono eliminare anche tanti elementi buoni che servono per le piante almeno quelle terrestri... Mettiamo il caso una pianta marcisce e si deve togliere radici e pianta , nel momento che si toglie la pianta non si forma un polverone tipo sabbia fine ?

ilVanni 24-08-2011 11:22

Quote:

Originariamente inviata da carpakoi (Messaggio 1061079784)
Mettiamo il caso una pianta marcisce e si deve togliere radici e pianta , nel momento che si toglie la pianta non si forma un polverone tipo sabbia fine ?

Dipende dalla "consistenza" del fondo. In ogni caso dopo un certo periodo il fondo tende a "raggrumarsi" ad opera dei batteri e spolvera molto meno (in pratica si deposita subito). Ne accenna la Walstad, e lo osservo da anni nella vaschetta delle dafnie, che ha circa un cm di terriccio sul fondo.
Per la prossima vasca low-tech stavo addirittura pensando di usare il fondo raccolto in un torrente (limo, sabbia e ghiaia). In quel caso sarei facilitato dal fatto che le particelle più "volatili" sono già state lavate via dall'acqua.

carpakoi 24-08-2011 13:14

Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1061080177)
Quote:

Originariamente inviata da carpakoi (Messaggio 1061079784)
Mettiamo il caso una pianta marcisce e si deve togliere radici e pianta , nel momento che si toglie la pianta non si forma un polverone tipo sabbia fine ?

Dipende dalla "consistenza" del fondo. In ogni caso dopo un certo periodo il fondo tende a "raggrumarsi" ad opera dei batteri e spolvera molto meno (in pratica si deposita subito). Ne accenna la Walstad, e lo osservo da anni nella vaschetta delle dafnie, che ha circa un cm di terriccio sul fondo.
Per la prossima vasca low-tech stavo addirittura pensando di usare il fondo raccolto in un torrente (limo, sabbia e ghiaia). In quel caso sarei facilitato dal fatto che le particelle più "volatili" sono già state lavate via dall'acqua.

non ho l'esperienza di piante acquatiche a livello radicale , ma se fosserò come quelle da giardino credo che una buona pianta con ottime radici dovrebbe tenere fermo il terreno , anche se forse 3cm di terra e 5 di ghiaia 2 - 3mm non dovrebbe creare prob

ps : sarebbe interessante tenere questo topic in evidenzia ;-)

Entropy 24-08-2011 16:27

Ragazzi/e, ho ripulito dagli OT e spostato la discussione in "Approfondimenti Dolce", così da non perderla e continuare ad ampliarla.
Mi raccomando: evitate gli OT e le domande personali su specifiche vasche ;-)

ursula 08-09-2011 20:42

salve io ho messo la comune torba da giardino passandola in forno e ricoperta di pietra lavica fine anch'essa presa in edilizia costo 0 e poi ho ricoperto con ghiaetto le piante crescono rigogliose e sane

marino62 31-12-2013 19:08

Salve, volevo chiedervi dalla vostra esperienza se questa soluzione di substrato in un 100lt va bene o no:
akadama fine 5 kg.
akadama grossa 5 kg
pozzolana in granuli 5 kg
torba in granuli150gr
osmocode 75gr
Viakadama grossa, 5 o + kg
pozzolana in granuli 5 o + kg
torba in granuli150gr
osmocode 75gr
rigrazio anticipatamente, aspetto una vostra risposta.

ilVanni 31-12-2013 21:39

marino62, qui si parla di terra da giardino.
Dovresti postare in Allestimento.
Comunque (IMHO) mi pare ci sia un po' troppo Osmocote e, mischiando fondi grossi e fini, i fini tendono a penetrare sul fondo e i grossi rimangono a galla, meglio fare una granulometria unica o due strati ben separati e spessi qualche cm in modo che non si mescolino.


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