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io quando costruii il mio filtro esterno queste prove le feci tutte e la teoria trovò riscontro nella pratica: Il mio filtro esterno chiuso collegato ad un secchio sopra il tavolo con 2 mt di tubo potevo tenerlo per terra oppure a fianco del secchio senza che diminuisse o aumentasse la portata. L'unico problema era l'innesco in quanto da per terra non riusciva ad innescarsi da solo ma era necessario riempire prima il tubo di ripresa. Le prove le stavo facendo con una pompetta da 400 lt/h e prev. 50 cm. Ovvio che con un filtro aperto invece la pompa deve spingere su l'acqua con le sue sole forze e qui la prevalenza è fondamentale: in quest'ultimo caso certamente vedrai la portata variare da 0 al massimo al variare dell'altezza del filtro. ;-) |
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io quando costruii il mio filtro esterno queste prove le feci tutte e la teoria trovò riscontro nella pratica: Il mio filtro esterno chiuso collegato ad un secchio sopra il tavolo con 2 mt di tubo potevo tenerlo per terra oppure a fianco del secchio senza che diminuisse o aumentasse la portata. L'unico problema era l'innesco in quanto da per terra non riusciva ad innescarsi da solo ma era necessario riempire prima il tubo di ripresa. Le prove le stavo facendo con una pompetta da 400 lt/h e prev. 50 cm. Ovvio che con un filtro aperto invece la pompa deve spingere su l'acqua con le sue sole forze e qui la prevalenza è fondamentale: in quest'ultimo caso certamente vedrai la portata variare da 0 al massimo al variare dell'altezza del filtro. ;-) |
Ragazzi ho guardato sul sito della Testra e ho guardatato sul manuale.
Hanno una serie di specifiche dove c'è una foto e dove c'è specificato che il filtro EX400 si puo' mettere 50-150 cm nel mobile. Date un occhiata e fatemi sapere. #22 http://www.tetra.de/tetra_cf/tet_int...08_TH50447.pdf |
Ragazzi ho guardato sul sito della Testra e ho guardatato sul manuale.
Hanno una serie di specifiche dove c'è una foto e dove c'è specificato che il filtro EX400 si puo' mettere 50-150 cm nel mobile. Date un occhiata e fatemi sapere. #22 http://www.tetra.de/tetra_cf/tet_int...08_TH50447.pdf |
St_eM, problema di innesco a parte, il tuo ragionamento è in parte corretto, in parte da rivedere. ;-)
Il peso della colonna in ingresso ed in uscita si bilanciano in un sistema STATICO, oppure in un sistema CHIUSO ED IN PRESSIONE, poichè la teoria si basa sul fatto che l'acqua è un fluido incomprimibile. ;-) Nel caso del filtro esterno accoppiato alla vasca, il sistema è dinamico e aperto, poichè la superice della vasca è libera. Nel ramo a valle della pompa l'acqua c'è sempre perchè vi è spinta, a monte della pompa invece possono esserci problemi: sistemare il filtro sotto la vasca serve a fare in modo che la pompa sia costantemente alimentata grazie al dislivello presente fra la pompa stessa e il pelo libero del liquido. Avere una certa pressione a monte della pompa serve a vincere la perdita di carico causata dai materiali filtranti (più sono sporchi e più ostacolano il flusso d'acqua) e ad evitare che la pompa caviti. La EHEIM consiglia di installare i suoi filtri in modo che la testata della pompa si trovi ENTRO l'intervallo di prevalenza e AD ALMENO 15 cm al di sotto del pelo libero. Sempre per analoghe discussioni, ho anche chiesto al servizio clienti di EHEIM un diagramma che correlasse dislivello e portata, ma mi è stato risposto che un diagramma quantitativo non esiste, poichè dipende dai molti fattori indicati sopra. Qualitativamente, a filtro vuoto, diminuendo il dislivello la portata aumenta... a filtro pieno (e magari intasato) e a lungo andare, prima o poi la pompa cavita e..... SBARABANG!!! -05 |
St_eM, problema di innesco a parte, il tuo ragionamento è in parte corretto, in parte da rivedere. ;-)
Il peso della colonna in ingresso ed in uscita si bilanciano in un sistema STATICO, oppure in un sistema CHIUSO ED IN PRESSIONE, poichè la teoria si basa sul fatto che l'acqua è un fluido incomprimibile. ;-) Nel caso del filtro esterno accoppiato alla vasca, il sistema è dinamico e aperto, poichè la superice della vasca è libera. Nel ramo a valle della pompa l'acqua c'è sempre perchè vi è spinta, a monte della pompa invece possono esserci problemi: sistemare il filtro sotto la vasca serve a fare in modo che la pompa sia costantemente alimentata grazie al dislivello presente fra la pompa stessa e il pelo libero del liquido. Avere una certa pressione a monte della pompa serve a vincere la perdita di carico causata dai materiali filtranti (più sono sporchi e più ostacolano il flusso d'acqua) e ad evitare che la pompa caviti. La EHEIM consiglia di installare i suoi filtri in modo che la testata della pompa si trovi ENTRO l'intervallo di prevalenza e AD ALMENO 15 cm al di sotto del pelo libero. Sempre per analoghe discussioni, ho anche chiesto al servizio clienti di EHEIM un diagramma che correlasse dislivello e portata, ma mi è stato risposto che un diagramma quantitativo non esiste, poichè dipende dai molti fattori indicati sopra. Qualitativamente, a filtro vuoto, diminuendo il dislivello la portata aumenta... a filtro pieno (e magari intasato) e a lungo andare, prima o poi la pompa cavita e..... SBARABANG!!! -05 |
Allora, pare che la cosa migliore sia restare entro la prevalenza dichiarata per il filtro. Perchè la prevalenza si può trascurare solo se il circuito è chiuso. Riporto l'informazione da persone fidate,ma non ho esperienza diretta su questo..
Per cui io ti consiglio il Pratiko o l'Eheim.. |
Allora, pare che la cosa migliore sia restare entro la prevalenza dichiarata per il filtro. Perchè la prevalenza si può trascurare solo se il circuito è chiuso. Riporto l'informazione da persone fidate,ma non ho esperienza diretta su questo..
Per cui io ti consiglio il Pratiko o l'Eheim.. |
Ecco apponto.. mi ha preceduto.. Grazie Paolo..
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Ecco apponto.. mi ha preceduto.. Grazie Paolo..
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Il motivo per cui a mio avviso viene di solito consigliato di utilizzare i filtri entro l'intervallo di prevalenza della pompa potrebbe essere legato al fatto che al di sotto di tale intervallo il filtro sarebbe in pressione rispetto all'esterno. Farlo funzionare continuativamente in tali condizioni sicuramente stressa in misura maggiore la struttura del recipiente e le guarnizioni e alla lunga potrebbe portare se non a perdite ad una diminuzione di affidabilità. All'interno dell'intervallo invece il filtro resta in depressione scongiurando ogni possibilità di perdite finchè la pompa è in funzione e limitando ogni sollecitazione sulla sua struttura. Sicuramente in fase di progettazione e dimensionamento del recipiente viene tenuto conto di questo. La differenza non è affatto trascurabile, io facendo le mie prove con un recipiente non perfettamente rigido lo vedevo gonfiarsi e sgonfiarsi all'accensione e allo spegnimento della pompa come fosse un palloncino! Un filtro deve poter funzionare incondizionatamente per anni, i materiali devono lavorare quindi nelle migliori condizioni possibili per garantire affidabilità e sicurezza. All'interno dell'intervallo di prevalenza devi progettare un recipiente che sarà destinato a lavorare sempre in depressione tranne per brevi occasionali intervalli di tempo, è evidente che i criteri e di conseguenza i costi saranno seppur leggermente diversi. Considera poi che se il filtro cominciasse disgraziatamente a gocciolare, anche solo perchè chiuso male o con una guarnizione sporca, in pochi giorni potrebbe allagarti la casa. Se invece sta in depressione al massimo entra poca aria che comunque verrà smaltita e al massimo provocherà un pò di rumorosità in più: altra motivazione forte per avallare i consigli dati dai produttori! |
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Il motivo per cui a mio avviso viene di solito consigliato di utilizzare i filtri entro l'intervallo di prevalenza della pompa potrebbe essere legato al fatto che al di sotto di tale intervallo il filtro sarebbe in pressione rispetto all'esterno. Farlo funzionare continuativamente in tali condizioni sicuramente stressa in misura maggiore la struttura del recipiente e le guarnizioni e alla lunga potrebbe portare se non a perdite ad una diminuzione di affidabilità. All'interno dell'intervallo invece il filtro resta in depressione scongiurando ogni possibilità di perdite finchè la pompa è in funzione e limitando ogni sollecitazione sulla sua struttura. Sicuramente in fase di progettazione e dimensionamento del recipiente viene tenuto conto di questo. La differenza non è affatto trascurabile, io facendo le mie prove con un recipiente non perfettamente rigido lo vedevo gonfiarsi e sgonfiarsi all'accensione e allo spegnimento della pompa come fosse un palloncino! Un filtro deve poter funzionare incondizionatamente per anni, i materiali devono lavorare quindi nelle migliori condizioni possibili per garantire affidabilità e sicurezza. All'interno dell'intervallo di prevalenza devi progettare un recipiente che sarà destinato a lavorare sempre in depressione tranne per brevi occasionali intervalli di tempo, è evidente che i criteri e di conseguenza i costi saranno seppur leggermente diversi. Considera poi che se il filtro cominciasse disgraziatamente a gocciolare, anche solo perchè chiuso male o con una guarnizione sporca, in pochi giorni potrebbe allagarti la casa. Se invece sta in depressione al massimo entra poca aria che comunque verrà smaltita e al massimo provocherà un pò di rumorosità in più: altra motivazione forte per avallare i consigli dati dai produttori! |
Avete letto sul manuale della Tetra ?
Io non ci capisco ... |
Avete letto sul manuale della Tetra ?
Io non ci capisco ... |
Si,li dice che lo puoi mettere da 40 a 150 cm dal livello dell'acqua dell'acquario..
Io cmq continuo a preferire il Pratiko o l'Eheim.. |
Si,li dice che lo puoi mettere da 40 a 150 cm dal livello dell'acqua dell'acquario..
Io cmq continuo a preferire il Pratiko o l'Eheim.. |
PRATIKO 100 O 200 ?
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PRATIKO 100 O 200 ?
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100..
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100..
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Come già scritto in decine di altri topic fotocopia di questo, devi ragionare in un contesto dinamico. Io costruisco per lavoro sistemi oleodinamici e sono abituato a trattare con cavitazione, pompe, aspirazioni che si intasano. Non è un caso che TUTTI i costruttori di pompe (parlo di pompe a palette, assimilabili alla girante dei filtri per acquario) dimensionino la luce di aspirazione in modo che sia di un buon 50% superiore alla luce di mandata ;-) Come giustamente scrivi, la depressione è fondamentale per il funzionamento del filtro... ma se la depressione non è controbilanciata dalla spinta idraulica generata dal dislivello, in caso di intasamento dei materiali filtranti diventa cavitazione= morte della pompa :-)) |
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Come già scritto in decine di altri topic fotocopia di questo, devi ragionare in un contesto dinamico. Io costruisco per lavoro sistemi oleodinamici e sono abituato a trattare con cavitazione, pompe, aspirazioni che si intasano. Non è un caso che TUTTI i costruttori di pompe (parlo di pompe a palette, assimilabili alla girante dei filtri per acquario) dimensionino la luce di aspirazione in modo che sia di un buon 50% superiore alla luce di mandata ;-) Come giustamente scrivi, la depressione è fondamentale per il funzionamento del filtro... ma se la depressione non è controbilanciata dalla spinta idraulica generata dal dislivello, in caso di intasamento dei materiali filtranti diventa cavitazione= morte della pompa :-)) |
Quindi conviene tenere il filrto più vicino possibile alla vasca per avere una portata maggiore? #24
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Quindi conviene tenere il filrto più vicino possibile alla vasca per avere una portata maggiore? #24
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Intervengo per esporre un chiarimento da me richiesto all'EDEN srl sui filtri 501 e 511.
Questa è la risposta avuta da un loro cortesissimo ingegnere via mail di cui copio parte del testo: Il modello 511 può essere posizionato ed innescato senza problemi sotto il livello della vasca, basta non superare la lunghezza dei tubi forniti nella confezione. Il modello 501 può essere posizionato, malgrado quanto citato nelle istruzioni per l'uso, sotto la vasca solo DOPO averlo innescato in parallelo al piano di appoggio della stessa. Io ho il 511 e mi trovo benissimo, per il 501 non ho potuto verificare ma lo farò appena posso. :-) |
Intervengo per esporre un chiarimento da me richiesto all'EDEN srl sui filtri 501 e 511.
Questa è la risposta avuta da un loro cortesissimo ingegnere via mail di cui copio parte del testo: Il modello 511 può essere posizionato ed innescato senza problemi sotto il livello della vasca, basta non superare la lunghezza dei tubi forniti nella confezione. Il modello 501 può essere posizionato, malgrado quanto citato nelle istruzioni per l'uso, sotto la vasca solo DOPO averlo innescato in parallelo al piano di appoggio della stessa. Io ho il 511 e mi trovo benissimo, per il 501 non ho potuto verificare ma lo farò appena posso. :-) |
grazie Burner,
quanto riferisce l'EDEN è coerente con quanto sto affermando ormai da alcuni post: da un punto di vista pratico il problema può essere infatti l'innesco mentre più preoccupante come ho già accennato potrebbe essere la questione sotto il profilo della sicurezza (da possibile allagamento intendo!). Paolo, scusa se insisto ma il lavoro che compie la massa di fluido discendente è sempre e comunque uguale a quello da compiere sulla massa ascendente e qui non ci piove. Nelle comuni condizioni di impiego il circuito pur non essendo chiuso è "assimilabile" ad un circuito chiuso e la pompa lavora a prevalenza zero o meglio la prevalenza della pompa serve solo a vincere le resistenze dei tubi e dei materiali. Il problema della cavitazione è un altro problema che ha relazione con quanto stiamo discutendo solo relativamente alla pressione presente a monte della pompa: sotto questo aspetto sarebbe conveniente tenere il filtro più basso possibile per avere pressioni più elevate atte a scongiurare il verificarsi del fenomeno. L'intasamento del filtro ovviamente può avvenire indipendentemente dalla posizione in cui si trova rispetto al pelo della vasca. Ho l'impressione però che il tipo di pompe che utilizziamo noi sia dimensionato in modo da rendere estremamente improbabile il verificarsi di questo fenomeno tant'è vero che in quelle regolabili la regolazione viene ottenuta ostruendo l'ingresso dell'acqua con una saracinesca! Le prevalenze sono troppo basse, queste pompe non cavitano nemmeno se le tieni nel lavello e tappi l'aspirazione col palmo della mano. Dimenticavo ...se in quest'ultimo caso cavitassero non avresti più la mano! :-D |
grazie Burner,
quanto riferisce l'EDEN è coerente con quanto sto affermando ormai da alcuni post: da un punto di vista pratico il problema può essere infatti l'innesco mentre più preoccupante come ho già accennato potrebbe essere la questione sotto il profilo della sicurezza (da possibile allagamento intendo!). Paolo, scusa se insisto ma il lavoro che compie la massa di fluido discendente è sempre e comunque uguale a quello da compiere sulla massa ascendente e qui non ci piove. Nelle comuni condizioni di impiego il circuito pur non essendo chiuso è "assimilabile" ad un circuito chiuso e la pompa lavora a prevalenza zero o meglio la prevalenza della pompa serve solo a vincere le resistenze dei tubi e dei materiali. Il problema della cavitazione è un altro problema che ha relazione con quanto stiamo discutendo solo relativamente alla pressione presente a monte della pompa: sotto questo aspetto sarebbe conveniente tenere il filtro più basso possibile per avere pressioni più elevate atte a scongiurare il verificarsi del fenomeno. L'intasamento del filtro ovviamente può avvenire indipendentemente dalla posizione in cui si trova rispetto al pelo della vasca. Ho l'impressione però che il tipo di pompe che utilizziamo noi sia dimensionato in modo da rendere estremamente improbabile il verificarsi di questo fenomeno tant'è vero che in quelle regolabili la regolazione viene ottenuta ostruendo l'ingresso dell'acqua con una saracinesca! Le prevalenze sono troppo basse, queste pompe non cavitano nemmeno se le tieni nel lavello e tappi l'aspirazione col palmo della mano. Dimenticavo ...se in quest'ultimo caso cavitassero non avresti più la mano! :-D |
#25 vi ringrazio tutti .... quindi prenderò un pratiko 100 e lo metto sotto il mobile e poi se mi allago vengo a casa vostra ;-) perchè una cosa è sicura ...mia moglie mi caccia di casa :-))
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#25 vi ringrazio tutti .... quindi prenderò un pratiko 100 e lo metto sotto il mobile e poi se mi allago vengo a casa vostra ;-) perchè una cosa è sicura ...mia moglie mi caccia di casa :-))
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St_eM, mi sbaglierò... ma hai ripetuto con altre parole il concetto che avevo detto io!! :-D :-D Il dislivello serve a scongiurare il rischio di cavitazione, per la portata è ininfluente (o quasi)... come da risposta EHEIM che ho riportato ;-) |
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St_eM, mi sbaglierò... ma hai ripetuto con altre parole il concetto che avevo detto io!! :-D :-D Il dislivello serve a scongiurare il rischio di cavitazione, per la portata è ininfluente (o quasi)... come da risposta EHEIM che ho riportato ;-) |
Buz, questo dissipa ogni dubbio sulla tua domanda.. Puoi lasciarlo dov'è il filtro xkè alzandolo non avrai un aumento della portata.. ;-)
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Buz, questo dissipa ogni dubbio sulla tua domanda.. Puoi lasciarlo dov'è il filtro xkè alzandolo non avrai un aumento della portata.. ;-)
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Sago1985, uff...avevo quasi sperato....
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Sago1985, uff...avevo quasi sperato....
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Dunque Paolo,
lungi da me il cercare la polemica, ma mi ci stai tirando per i capelli! Non posso avallare e lasciare in pasto agli utenti del forum tecnicamente meno preparati dei concetti tecnici che non tenendo conto delle più elementari leggi della fisica risultano palesemente errati e fuorvianti. Più volte ho letto grosse baggianate su questi temi su questo e su altri forum. Perciò vorrei portare all'attenzione qualche concetto e qualche numero per capire di che cosa stiamo parlando. In campo idraulico il coefficiente di cavitazione risulta direttamente proporzionale alla differenza tra la pressione media locale e la tensione al vapore del liquido la quale varia a sua volta con la temperatura. in generale quando questa differenza tende a zero cominciano a formarsi bolle di vapore all'interno del liquido. Il nostro liquido è l'acqua per cui facciamo un esempio pratico noto a tutti: a 100 gradi sappiamo che l'acqua bolle, infatti a questa temperatura alla pressione del livello del mare (1 atm) la tensione di vapore dell'acqua è pari alla pressione atmosferica, la differenza tra le due pressioni tende quindi a zero. Ora prendiamo in esame l'acqua alla temperatura che possiamo trovare nei nostri acquari, supponiamo, giusto per esagerare, di avere l'acqua a 35 gradi! A questa temperatura la tensione di vapore ammonta a circa 0,055 atm. e quindi per poter avere la formazione di bolle mancano circa 0,945 atm. Tradotto in colonna d'acqua, e quindi in prevalenza necessaria, se la colonna d'acqua corrispondente ad 1 atm è di circa 10 m., 0,055 atm corrisponderanno a circa 55 cm. Facendo la differenza otteniamo 9,45 metri che è su per giù la prevalenza necessaria perchè una pompa possa generare cavitazione trasportando acqua alla temperatura di 35 gradi. E questo solo se la ripresa fosse totalmente occlusa! Dal momento che le prevalenze delle nostre pompe generalmente non superano 1 o 2 metri, ne deduco che in nessun filtro da acquario si potrà mai verificare il fenomeno paventato. |
Dunque Paolo,
lungi da me il cercare la polemica, ma mi ci stai tirando per i capelli! Non posso avallare e lasciare in pasto agli utenti del forum tecnicamente meno preparati dei concetti tecnici che non tenendo conto delle più elementari leggi della fisica risultano palesemente errati e fuorvianti. Più volte ho letto grosse baggianate su questi temi su questo e su altri forum. Perciò vorrei portare all'attenzione qualche concetto e qualche numero per capire di che cosa stiamo parlando. In campo idraulico il coefficiente di cavitazione risulta direttamente proporzionale alla differenza tra la pressione media locale e la tensione al vapore del liquido la quale varia a sua volta con la temperatura. in generale quando questa differenza tende a zero cominciano a formarsi bolle di vapore all'interno del liquido. Il nostro liquido è l'acqua per cui facciamo un esempio pratico noto a tutti: a 100 gradi sappiamo che l'acqua bolle, infatti a questa temperatura alla pressione del livello del mare (1 atm) la tensione di vapore dell'acqua è pari alla pressione atmosferica, la differenza tra le due pressioni tende quindi a zero. Ora prendiamo in esame l'acqua alla temperatura che possiamo trovare nei nostri acquari, supponiamo, giusto per esagerare, di avere l'acqua a 35 gradi! A questa temperatura la tensione di vapore ammonta a circa 0,055 atm. e quindi per poter avere la formazione di bolle mancano circa 0,945 atm. Tradotto in colonna d'acqua, e quindi in prevalenza necessaria, se la colonna d'acqua corrispondente ad 1 atm è di circa 10 m., 0,055 atm corrisponderanno a circa 55 cm. Facendo la differenza otteniamo 9,45 metri che è su per giù la prevalenza necessaria perchè una pompa possa generare cavitazione trasportando acqua alla temperatura di 35 gradi. E questo solo se la ripresa fosse totalmente occlusa! Dal momento che le prevalenze delle nostre pompe generalmente non superano 1 o 2 metri, ne deduco che in nessun filtro da acquario si potrà mai verificare il fenomeno paventato. |
Ma al di là della prevalenza la possibilità di cavitazione non dipende in qualche modo dalla potenza della pompa (a quanto velocemente ruota la "turbina" alle sue caratteristiche di forma etc etc)? (sono profano di idraulica,perdonate le mie domande se possono sembrare idiote,faccio per capire) #12
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Ma al di là della prevalenza la possibilità di cavitazione non dipende in qualche modo dalla potenza della pompa (a quanto velocemente ruota la "turbina" alle sue caratteristiche di forma etc etc)? (sono profano di idraulica,perdonate le mie domande se possono sembrare idiote,faccio per capire) #12
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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