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se la cura la stai facendo in vasca principale ,la medicina uccide una parte di batteri buoni per anto quando hai filtrato devi ,per una settimana reintrodurre i batteri.
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se la cura la stai facendo in vasca principale ,la medicina uccide una parte di batteri buoni per anto quando hai filtrato devi ,per una settimana reintrodurre i batteri.
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e fare un trattamento in vasca a parte a tutti i pesci in acqua con sale?
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e fare un trattamento in vasca a parte a tutti i pesci in acqua con sale?
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A questo punto penso sia inutile il sale se è fallito il primo ciclo di cura.....Piuttosto occhio alla T quando fai i cambi ;-)
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A questo punto penso sia inutile il sale se è fallito il primo ciclo di cura.....Piuttosto occhio alla T quando fai i cambi ;-)
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il sale debella l'ittio e questo tentativo non è stato fatto. ergo: sale tra i 3 e i 6 grammi di sale da cucina non iodato per litro d'acqua anche in unica soluzione (vuol dire versare tutto il sale in vasca senza farlo sciogliere a parte), temperature non troppo elevate (24#25 gradi va benissimo), areatore. mantenere questa concentrazione per 10 giorni / 2 settimane dalla scomparsa dei sintomi e riportare la salinità a zero. NB: il sale nuoce alla maggior parte delle piante, o si tolgono le piante o si tolgono i pesci per trattarli, se si tolgono i pesci non è necessario trattare anche la vasca dato che l'ittio sparisce da solo in assenza di pesci NB2: se oltre ai poecilidi ci sono altri pesci meglio restare sui tre grammi a litro, se si voglino salvare eventuali gamberi o lumache meglio spostarli durante il trattamento, consiglio di fare il caclolo sui 3 grammi per litri lordi di acqua, così non si sbaglia e non si rischia di metterne poco |
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il sale debella l'ittio e questo tentativo non è stato fatto. ergo: sale tra i 3 e i 6 grammi di sale da cucina non iodato per litro d'acqua anche in unica soluzione (vuol dire versare tutto il sale in vasca senza farlo sciogliere a parte), temperature non troppo elevate (24#25 gradi va benissimo), areatore. mantenere questa concentrazione per 10 giorni / 2 settimane dalla scomparsa dei sintomi e riportare la salinità a zero. NB: il sale nuoce alla maggior parte delle piante, o si tolgono le piante o si tolgono i pesci per trattarli, se si tolgono i pesci non è necessario trattare anche la vasca dato che l'ittio sparisce da solo in assenza di pesci NB2: se oltre ai poecilidi ci sono altri pesci meglio restare sui tre grammi a litro, se si voglino salvare eventuali gamberi o lumache meglio spostarli durante il trattamento, consiglio di fare il caclolo sui 3 grammi per litri lordi di acqua, così non si sbaglia e non si rischia di metterne poco |
#24 #24
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il sale nn serve per la cura dell'ittio!!!!!!!! io nn so sulla base di quali informazioni basi la tua tesi.temperature basse favoriscono il proliferare di prassitosi in paRTICOLARE DELL'ITTIOinfatti il processo evolutivo del parassita e' molto legato alla temp sopratutto aiifine della sua moltiplicazione.molti libri riportano mtodi di cura su questo ciliato incremenando al temp a 30 gradi per un periodo che puo' arrivare addiritturas per 3 settimane.il parassita e latente all'interno della vasca da sempre ed in casi di diminuzioni termiche il processo evolutivo aumenta ,la prova si ha quando hai uno sbalzo termico ,che indebolendo il pesce organicamente ne risulta particolarmnte nn immune .questo e 'qeullo che so e sappimao in campo acquariolfio e le prove sono legate al numero di casi manifestati. :-) |
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il sale nn serve per la cura dell'ittio!!!!!!!! io nn so sulla base di quali informazioni basi la tua tesi.temperature basse favoriscono il proliferare di prassitosi in paRTICOLARE DELL'ITTIOinfatti il processo evolutivo del parassita e' molto legato alla temp sopratutto aiifine della sua moltiplicazione.molti libri riportano mtodi di cura su questo ciliato incremenando al temp a 30 gradi per un periodo che puo' arrivare addiritturas per 3 settimane.il parassita e latente all'interno della vasca da sempre ed in casi di diminuzioni termiche il processo evolutivo aumenta ,la prova si ha quando hai uno sbalzo termico ,che indebolendo il pesce organicamente ne risulta particolarmnte nn immune .questo e 'qeullo che so e sappimao in campo acquariolfio e le prove sono legate al numero di casi manifestati. :-) |
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ehm mi sono persa qualcosa?....problemino il filtro interno wave che ho non prevede spazio per il carbone...se lo tengo appeso ma del tutto in vasca comunque fuorin del filtro?
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ehm mi sono persa qualcosa?....problemino il filtro interno wave che ho non prevede spazio per il carbone...se lo tengo appeso ma del tutto in vasca comunque fuorin del filtro?
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questo è ciò che riporta un famoso ittiopatolo
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questo è ciò che riporta un famoso ittiopatolo
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mi fa piacere che vi appassionate all'aqrgomento ma vi ho scritto per chiedere aiuto non per discutere su sale non sale....ormai la cura costawert è andata la mia domanda era sul carbone ma ok....
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mi fa piacere che vi appassionate all'aqrgomento ma vi ho scritto per chiedere aiuto non per discutere su sale non sale....ormai la cura costawert è andata la mia domanda era sul carbone ma ok....
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Scusa ma li lasciavo discutere -28d# ubi maior minor cessat :-)) :-))
Mi pare strano che non ci sia il posto per il carbone, comunque se proprio è così fai pure come hai scritto. So che la zeolite si può appoggiare sul fondo perchè ha un effetto calamita, il carbone ha effetto colino, cioè l'acqua gli deve passare attraverso...ma a mali estremi estremi rimedi :-) |
Scusa ma li lasciavo discutere -28d# ubi maior minor cessat :-)) :-))
Mi pare strano che non ci sia il posto per il carbone, comunque se proprio è così fai pure come hai scritto. So che la zeolite si può appoggiare sul fondo perchè ha un effetto calamita, il carbone ha effetto colino, cioè l'acqua gli deve passare attraverso...ma a mali estremi estremi rimedi :-) |
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penso che questo scambio di opinioni tra me e il moderatore possa interessare più i neofiti che noi due ;-) |
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penso che questo scambio di opinioni tra me e il moderatore possa interessare più i neofiti che noi due ;-) |
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mi scuso anche io per essere andato ot cio' nonostante la discussione e' interessante amio modo di vedere epuo' essere di auto a tutti.per anto quando sara' terminata i acordo con mario apportero' modifiche se necessario nelle schede di malattie.garanrtisc cmq un supporto a ilapacch97, .
ilapacch97, nel caso i cui nn ci sia opsto pe ril carbone se sonopassate almeno 24 ore dal termine delle cura puoi effettuar eun bel cambio i ACQUA facendo attenzione alla temp di immissioneil costawert nn e' cosi' devastante ocme sembra ed in un paio di cambi .probailmente il medicnale se ne va mario86, personamente penso che ci siano filosofie di pensiero diverse anche tra biologie veterinari e penso anche che il tutt0 dipenda molto dai tempi in cui i testi siano scritti. io personalmente ne ho tre di cui due sono quelli che maggiormente uso ,uno e zupo e l'altro e untergasser.in entrambi nn associano come cura il sale per 'ittio ,il blu di metilene e' consilgiato da zupo ma nn da untergasser. entrambi i testi riportano tutto sommato pero' che la causa principale della comparsa dell'ittio e' causata da un abbassamento termico.il motivo di questo e che oltre ad accellerarne la moltiplicazione del parassita indebolisce il pesce e quindi in questo stadio lo rende possibile preda del ciliato.l'indebolimento 'e cosi' speigato da zupo:essendo i pesci animali a sangue freddo un abbasamento termico crea un emolisi (OVVERO UNA ROTTURA DEI GLOBULI ROSSI). entrambi i testi e molti ALTRI LIBRI di acquriolfia dicono che molti agenti che in determinate situazioni diventano patogeni fanno parte della stessa flora batterica per tanto e' possibile che tutti i microrogansimi che creano patologie sono gia' all'interno di vasche adeguatamente mature. questo e' quello che so e quello che ho letto.sicuramente a mio modo di vedere in campo acqauriofiolo ci osno molte e svariate teorie ed essendo questa "scienza"nn esatta l'esperienza porta a dtermiati comportamenti ed azioni.io ssono del'idea che medicnai per uso acquariolfio che curano questa patologie ve ne sono una miriade ed e' sempre melgio affidarsi a questi che sperimantare .anche perche' i libri da cui traiamo conoscienze sono scritti da medici veterinari o biologi e qundo applicano un aterapia lo fanno ocn cognizione di causa,volgio dire tengono conto di moltissimi fattori ,per cui a loroi funziona a noi nn sempre. :-) ciao lele |
mi scuso anche io per essere andato ot cio' nonostante la discussione e' interessante amio modo di vedere epuo' essere di auto a tutti.per anto quando sara' terminata i acordo con mario apportero' modifiche se necessario nelle schede di malattie.garanrtisc cmq un supporto a ilapacch97, .
ilapacch97, nel caso i cui nn ci sia opsto pe ril carbone se sonopassate almeno 24 ore dal termine delle cura puoi effettuar eun bel cambio i ACQUA facendo attenzione alla temp di immissioneil costawert nn e' cosi' devastante ocme sembra ed in un paio di cambi .probailmente il medicnale se ne va mario86, personamente penso che ci siano filosofie di pensiero diverse anche tra biologie veterinari e penso anche che il tutt0 dipenda molto dai tempi in cui i testi siano scritti. io personalmente ne ho tre di cui due sono quelli che maggiormente uso ,uno e zupo e l'altro e untergasser.in entrambi nn associano come cura il sale per 'ittio ,il blu di metilene e' consilgiato da zupo ma nn da untergasser. entrambi i testi riportano tutto sommato pero' che la causa principale della comparsa dell'ittio e' causata da un abbassamento termico.il motivo di questo e che oltre ad accellerarne la moltiplicazione del parassita indebolisce il pesce e quindi in questo stadio lo rende possibile preda del ciliato.l'indebolimento 'e cosi' speigato da zupo:essendo i pesci animali a sangue freddo un abbasamento termico crea un emolisi (OVVERO UNA ROTTURA DEI GLOBULI ROSSI). entrambi i testi e molti ALTRI LIBRI di acquriolfia dicono che molti agenti che in determinate situazioni diventano patogeni fanno parte della stessa flora batterica per tanto e' possibile che tutti i microrogansimi che creano patologie sono gia' all'interno di vasche adeguatamente mature. questo e' quello che so e quello che ho letto.sicuramente a mio modo di vedere in campo acqauriofiolo ci osno molte e svariate teorie ed essendo questa "scienza"nn esatta l'esperienza porta a dtermiati comportamenti ed azioni.io ssono del'idea che medicnai per uso acquariolfio che curano questa patologie ve ne sono una miriade ed e' sempre melgio affidarsi a questi che sperimantare .anche perche' i libri da cui traiamo conoscienze sono scritti da medici veterinari o biologi e qundo applicano un aterapia lo fanno ocn cognizione di causa,volgio dire tengono conto di moltissimi fattori ,per cui a loroi funziona a noi nn sempre. :-) ciao lele |
Allora mettilo appeso, il più possibile vicino all'ingresso dell'acqua nel filtro.
Ciao |
Allora mettilo appeso, il più possibile vicino all'ingresso dell'acqua nel filtro.
Ciao |
Che il sale possa giovare anche per l'ictyo l'avevo sentito anch'io, è una vecchia cura. Credo comunque che un medicinale sia più efficace e anche dia meno problemi in acquario. La temperatura hanno sempre detto tutti di alzarla...
Certo se l'ittio non è presente in nessun modo, il solo freddo da solo non la può causare. Ma qualche parassita pronto ad approfittare più o meno lo troviamo dappertutto! |
Che il sale possa giovare anche per l'ictyo l'avevo sentito anch'io, è una vecchia cura. Credo comunque che un medicinale sia più efficace e anche dia meno problemi in acquario. La temperatura hanno sempre detto tutti di alzarla...
Certo se l'ittio non è presente in nessun modo, il solo freddo da solo non la può causare. Ma qualche parassita pronto ad approfittare più o meno lo troviamo dappertutto! |
lele 32, sono andato a controllare "malattie dei pesci d'acquario" di untergasser, la seconda edizione aggiornata, ed effettivamente nelle terapie con il sale (p 142 della mia edizione) riporta la costia e non l'ittio...
#24 proverò a buttare giù qualcosa io perchè, per lo meno per quel che riguarda i poecilidi si possono trattare in un secchio senza dover buttare medicinali in vasca, senza dover togliere le piante, senza dover filtarre a carbone attivo e fare cambi parziali, quindi, per molti aspetti, una terapia col sale è molto + vantaggiosa per una buona parte dei pesci. adesso che hanno messo i medicinali al bando per quel che riguarda i poecilidi, il cui stato sanitario è pietoso a dir poco, bisogna pensare alla prevenzione prima che alla cura, ed un trattamento in funzione preventiva sale e poi (non insieme) formalina, debellerebbe la maggior parte delle rogne, comunque provo a cercare su altre risorse. |
lele 32, sono andato a controllare "malattie dei pesci d'acquario" di untergasser, la seconda edizione aggiornata, ed effettivamente nelle terapie con il sale (p 142 della mia edizione) riporta la costia e non l'ittio...
#24 proverò a buttare giù qualcosa io perchè, per lo meno per quel che riguarda i poecilidi si possono trattare in un secchio senza dover buttare medicinali in vasca, senza dover togliere le piante, senza dover filtarre a carbone attivo e fare cambi parziali, quindi, per molti aspetti, una terapia col sale è molto + vantaggiosa per una buona parte dei pesci. adesso che hanno messo i medicinali al bando per quel che riguarda i poecilidi, il cui stato sanitario è pietoso a dir poco, bisogna pensare alla prevenzione prima che alla cura, ed un trattamento in funzione preventiva sale e poi (non insieme) formalina, debellerebbe la maggior parte delle rogne, comunque provo a cercare su altre risorse. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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