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Interessante discussione.
Torniamo un attimo indietro, 300gr di cibo in 400 litri. Quantità pazzesca ma funzionale. In tutto il resto del regno animale è il predatore che si muove e caccia la preda. Qui avviene l'esatto contrario: è la preda che deve arrivare al predatore fermo. Ecco perchè grandi quantità e forte movimento. ( Niko la prossima volta io lascerei tutte le pompe accese, dovrebbero ringraziarti tutti gli animali presenti ;-) ) Possiamo ripetere in vasca una situazione simile? Certo , io ho più volte creato nuvole di Golden pearls con vitamine, nuvole di Reefbooster, nuvole di Cicloopeeze con Marine Deluxe, nuvole di Kent coralaccell, nuvole di pappone, etc..etc, ma non ho visto praticamente niente. Oggi continuo a creare queste nuvole ma mi domando chi le consuma??? Secondo voi, è possibile che una piccola quantità di plancton vivo si formi in vasca e venga utilizzato come cibo? Ciao |
Ciao Aster,
seguendo logica e continuando il tuo ragionamento dico... si, si possono creare quantità di plancotn vivo ciò che non credo possiamo riprodurre e la "maturazione" di questo plancton possiamo riprodurre "fito" e "zoo"..credo sia molto difficile riprodurli insieme e creare una di catena alimentare inciso- alle "Navi" o "vele" non ricordo (ops.. #12 ) di cattolica all'ingresso ci sono tre contenitori piuttosto grossi duve vengono illustrare ai turisti la riproduzione di plancton continuando il discorso concludo che se siamo in grado di produrlo una volta inserito i vasca.....o viene mangiato o muore non vedo altre soluzioni un passaggio del tuo discorso non mi è chiaro però.... "Oggi continuo a creare queste nuvole ma mi domando chi le consuma??? " scusami, non l'ho capita... #24 |
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2 esempi di preda che va dal predatore : 1) la tela del ragno 2) il cacciatore in appostazione (tu dovresti saperne qualcosa ;-) cmq.. il predatore che aspetta la preda e' piu' presente in natura di quel che si pensa... (il che e' anche ovvio per una questione di Consumi-risorse-ottimizzazione ) tornando alla questione a monte ... vorrei fare due considerazioni. anzi mettiamoci nei panni del polipetto di sps che vuole mangiare.... e qui io mi chiedo: - io polipetto di sps preferisco ciucciare soluzioni acquose (H&S marinedeluxe, reefbooster, ecc...) oppure catturare prede in sospensione vive o morte? io penso che la predazione sia piu' "gradita" (quella viva ancorpiu' di quella morta) e quindi il tutto si riduce in una domanda e cioe': Che tipo di vita animale o vegetale o combinata che sia possiamo fornire agli sps che sia delle giuste dimensioni per essere predata? e possiamo "coltivarla" in maniera semplice nelle nostre vasche o in ambienti ad esse collegate? |
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ciao stefano |
Ciao Stefano,
la mia idea (strampalata) era quella di utilizzare la vasca delle talee come vasca di coltura rotiferi (e copepodi :-)) ) e 4 vaschette da 5 litri in pvc o plexy bianco (di modo che rifletta all'interno la luce) come coltura di Fito, questo illuminato da un paio di T5 da 24W. Da qui con una dosometrica prelevo Fito e lo immetto nella vaschetta delle talee con DSB.... Che ne dici? potrebbe funzionare? tu che sei il mago dammi qualche consiglio!!! Grazie |
Caspa, c'è una buona quantità di letteratura scientifica per rispondere alla domanda "cosa mangiano i coralli". Non è qui il posto per passare in rassegna tutto comunque, se ci limitiamo ad esempio al genere Acropora, la cattura di cibo è concentrata tra bacterioplancton e nanoplancton, quindi con dimensioni che arrivano intorno a 50 micron. Roba fina, insomma ;-) A parte il batterioplancton, che sappiamo come produrre, due alimenti di dimensione adatta, tanto per fare nomi, sono le DT's Oyster eggs (circa 40-50 micron) e le Golden Pearls del formato più fine (50 micron). Sono entrambi alimenti che "non si vedono" per quanto sono fini, formano la classica "nuvola".
Tuttavia ci sono anche articoli sull'alimentazione dei coralli (articoli scientifici, non articoli su riviste di acquariofilia) dove si sperimenta con naupli di artemia appena schiusi e Pocillopora damicornis, evidenziando che avviene comunque anche la cattura dei naupli di artemia che sono decisamente roba grossina (450-500 micron!). Quindi anche se in natura sono molti importanti le prede piccole, non è detto che non siano un buon sostituto le prede più grandi, magari non le artemie, ma almeno i rotiferi (130 micron). Quindi da un lato sembrano molto ben mirati due cibi "morti" come le uova d'ostrica e le GP fini, ma d'altro canto non è detto che una bella quantità di Brachiumus plicatilis, anche se più grandino non sia molto utile. E il Brachiumus si può facilmente allevare e produrre anche in grosse quantità senza stare a nutrire con la Nannochloropsis, ma semplicemente con cibo conservato come il Roti-rich. Il mio dubbio, e qui bisognerebbe sperimentare un po', è se sia meglio alimentare con le Oyster eggs (care, piuttosto inquinanti, perfette come dimensione e valore nutrizionale) o con una bella quantità di rotiferi prodotti in casa (meno caro, ma forse molto meno valido nutrizionalmente). Sicuramente con i rotiferi non sporchi l'acqua o quasi, ma non so se hanno la stessa resa sui coralli. Io adesso vado avanti un mesetto con le uova d'ostrica, poi vediamo di provare per un po' i rotiferi. Si può pensare anche al refugium e all'"autoproduzione", ma secondo me questa possibilità è molto sopravvalutata, a meno che qualcuno non abbia 1000 litri di refugium, fatto come si deve, e dedicato ad una vasca da 100 litri. Le quantità di cibo cui penso io non sono "autoproducibili", io penso a fare venire l'acqua opaca tutti i giorni... e trovarsi i valori a posto il mattino seguente... |
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per nutrire i coralli sono necessari grandi quantità di rotiferi per MILLILITRO, difficilemnet sei in grado di mntenere questa cocentrazione in una vasca di grandi dimensioni in cui sono presenti predatori (coralli), pompe filtri etc etc. senza contare che il numero di rotiferi dipende dalla quantità di alimentazione che dai quindi vuol dire aggiungere grandi quantità di fitoplancton: tutto sto sistema porta a: acqua verde = la luce che filtra è poca per una vasca di coralli, inquinamento consistente. secondo me quello che hai in mente tu è una variante del refugium in cui cerchi di aumentare la quantità di cibo prodotto naturalmente; se è così le talee devi toglierle :-D :-D :-D , e IMHO ti rimane sempre il problema che hai bisogno di un grande refugium. meglio allevare i rotiferi con un sistema di allevamento intenso (8 9 individui per goccia) facendo prelevamenti costanti e copiosi. sui copepodi: non ne so tantissimo, sto iniziando a documentarmi ora MA: rispetto ai rotiferi sono MOLTO più esigenti in fatto di qualità dell'acqua -05 -05 -05 , si riproducono per via sessuata, quindi sono motlo più lenti rispetto ai rotiferi, alcuni sono parassiti e quelli onnivori pare si nutrano anche di rotiferi... quindi o gli uni o gli altri! ciao stefano |
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sul fatto che non inquinino...... IMHO dipende dalla concentrazione; in un sistema chiuso di 10 litri, inquinavano eccome! per alimentare coralli, semplicemente lasciandoli fluttuare nell'acqua ce ne vogliono veramente tanti: anche ipotizzando di somministrare 10 rotiferi per millilitro (che è veramente pochissimo), ce ne vogliono 1 milione per 100 litri di acqua quindi 3 milioni per acquari da 300 litri. tra l'altro per produrre 3 milioni di rotiferi al giorno, facendo una coltura superintensa (200 individui per millilitro) ci vogliono 15 litri di coltura AL GIORNO -05 . ah, pago una cena a chi riesce con mezzi casalinghi a mantenere quella concentrazione (200 individui per millilitro) per una settimana di fila senza crashare tutto!! :-)) ciao |
Ma in effetti le mie esperienze con i rotiferi mi hanno fatto capire che la produzione è scarsa a meno che non si ampli la superficie e si facciano molte vaschette tutte per i rotiferi. Alimentarli però non è difficile, c'è il Roti-rich che ti risolve tutto e ti permette di evitare di allevare fitoplancton che sarebbe una rottura di marroni improponibile.
Perché dici che inquinano? Da vivi? Io li allevavo sempre in acqua con salinità pari a quella dell'acquario proprio per non farli morire di shock osmotico una volta messi in vasca. |
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esperienza in piccolo: l'acqua della vaschetta in cui somministravo i rotiferi si inquinava che era un piacere, e veniva cambiata tre volte al giorno, aggiungo che la quantità di pesci vivi "in peso" era irrisoria. se riproduci le stesse condizioni "in grande" (non 10 litri ma 300) penso che l'inquinamento si "senta". opinioni: così per discutere facciamo un paragone con le golden pearls: sono di dimensione comparabile con i rotiferi, le butti e le lasci fluttuare allo stesso modo e inquinano, il fatto che siano "morte" potrebbe cambiare le cose a vantaggio dei rotiferi ma 1) bisognerebbe stabilire che l'inquinamento delle golden è quello che deriva dalle pearls non consumate dai coralli e non dalle sostanze di rifiuto prodotte a seguito del lauto pasto (sono ignorante in materia #12 ) 2) dopo 4 / 6 ore senza cibo i rotiferi cominciano a deperire e poi a morire di per loro; a questo aggiungi quelli che crepano per le pompe lo schiumatoio, l'infarto naturale etc etc solo considerazioni ovviamente, bisognerebbe provare |
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azz, detto così sembra facile..... forse il fatto che devi bollire l'acqua..... poi io lo tenevo in garage e la coltura si inschifezzava con ogni genere di roba... morale: dopo tre 4 giorni era piena di cianobatteri che era un piacere...
alla fine tra i pesci pagliaccio e i rotiferi non avevo più molto tempo "libero" così mi sono accontentato del roti rich... per me che sono pigro è l'ideale: dosi pochi millilitri in due secondi e passa la paura!! ciao stefano |
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... ... ... ... ... :-D :-D :-D Scusa, oggi sono un po' così :-)) Ma sai che il signor aldebaran qui alleva Amphiprion ocellaris, ecco perché vuole limitarsi il lavoro, lui oltretutto deve dar da mangiare ai pagliaccetti. Un applauso ad aldebaran che fa il modesto e non dice che alleva pagliacci #25 |
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Ho un paio di dubbietti da esporre riguardo al discorso densità dei rotiferi per millilitro d'acqua, avendo letto qualcosa sull'allevamento dei pagliacci , la cosa che Stefano correttamente dice è il fatto che la densità dei rotiferi nell'allevamento delle larve è un fattore fondamentale, il mio dubbio è : la stessa cosa vale per i coralli ?
Poi torno ad una cosa detta da Alessandro : Quote:
Ovviamente intendo un refugium fatto appositamente per la riproduzione di zooplancton (micro e macro) , con parte in DSB e alghe e parte in rocce e fondo di granulometria grossolana , il tutto almentato da phytoplancton . Sarebbe bello vedere un refugium di una certa dimensione avviato da almeno un anno o due per vedere la quantità e la varietà di cibo che esso produce. Resta comunque una cosa che non tutti possono permettersi di fare. |
ragazzi non ho ben capito una cosa...
allevando rotiferi ed utilizzandoli come cibo vivo avete notato variazioni nella salute dei coralli rispetto a quando li nutrivate con "cibo morto" oppure la situazione è rimasta assolutamente identica? Insomma vale la pena di provare lo sbattimento oppure, a conti fatti, non cambia poi più di tanto? Grazie ;-) |
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invece complimentoni, allevare non è una cosa da tutti! anzi, ha anche un pochino la mia invidia per l'abilità (e la pazienza e la metodicità). ....... comunque se droghi nannochloropsis col caffè, dopo i rotiferi saltano da soli in vasca :-D :-D ciao Stefano |
dove si trova il roti rick?
su the reefer hanno i rotiferi , e come cibo per loro hanno il phito vivo.... ma se ci fosse qualcosa da dargli in maniera più agevole sarebbe più facile allevarli. -28d# |
Nessuno ha mai usato una cosa del genere?
http://www.korallenriff.de/reaktoren.html La vidi in vendita su un sito tedesco alcuni mesi fa ma...costava troppo. Questa sera con un amico "smanettone" la progettiamo e spero me la riesca a realizzare con una vecchia vasca 80x30x40, divisa 25 fiti, 25 fito e 30 zooplanton. Affiancherà il mio refugium...solo che finisce in cantina per mancanza di spaziooooooooooooooo!!! -20 |
prometeo, per me non ti conviene fare una struttura del genere.... e' molto facile che un rotifero passi nella coltura di fito.... ed in poco non hai piu' fito... meglio tenere separate le vasche per il fito e per lo zooplancton/rotiferi.
Faccio i complimenti al Aldebaran che alleva degli spettacolari pagliaccetti, li avevo visti un mese fa, di due diverse schiuse.... uno spettacolo, viene voglia di fare una vsaca appositamente per allevarli.... poi leggi un po' e ti fai spiegare la dedizione che ci vuole e la poesia passa in gran parte.... Beh, intanto grazie Aldebaran, questa sera faro' una foto alla coppia di pagliaccetti che nuotano nella mia vaschetta delle talee #22 #22 #22 #22 #22 Ciao |
Diciamo che dopo anni di acquariofilia e riproduzioni nel dolce ho una gran voglia di riprodurre qualcosa anche nel mondo marino, qualcosa di più "vivo" di un corallo, che da le sue soddisfazioni ma per me non al livello di uno "stormo" di pagliaccetti! :-)
Il limite è proprio il cibo...per loro come per i coralli, quindi bisogna che a forza di tentativi si arrivi ad ottimizzare e auomatizzare alcune operazioni per riuscire a produrne un po', seppure non in quantità industriale, senza dover occupare stanzoni interi oppure ore o ore di tempo. (che manca sempre... -20) |
azzz mi avete sgamato, grazie troppo buoni #12 #12
pffft, purtroppo anche a detta di altri non sembra ci siano dati su quanti rotiferi vengano consumati dai coralli quindi è possibilisimo che la concentrazione indicata sia eccessiva...... come il contrario. In ogni caso su vasche grandi in cui i rotiferi devono andare a sbattere contro un polipo di acropora penso sia necessaria una concentrazione "minima", poi c'è l'ulteriore problema di quanti rotiferi i coralli hanno bisogno/possono mangiare prima che i rotiferi vengano frullati dalle pompe (ammesso che ciò avvenga). raccolti dallo schiumatoio etc etc insomma bisogna provare! piemme 74 il roti rich si trova in america prsso il florida aquafarm https://3kserver7.com/~frank/secure/...bj52101446.421 hanno un sacco di roba, di colture etc etc. se vuoi fare un acquisto sentiamoci prometeo: come dice gilberto se UN solo rotifero passa nella vasca del fitoplancton nel giro di poco ti trovi rotiferi grassi e niente fitoplancton; per questo TUTTI quelli che allevano fito e rotiferi collocano le colture di fito più in alto di quelle dei rotiferi. anche cercando di stare attento è facilissimo che una goccia cada dalla parte sbagliata. e parlo per esperienza -04 ciao stefano |
bellissimo sito!!!
certo che si incomincia ad aprire un nuovo mondo prima appannaggio di pochi. sono sicuro che un pò tutti in futuro ci cimenteremo in riproduzioni. oltre che nel tropicale sarebbe bello poter provare qualche riproduzione nel mediterraneo. in pratica cosa serverebbe per la coltura? una vaschetta, un aereatore senza la porosa, e se non si vuole uscire pazzi col fito , il roti-rich . serve altro? -28d# |
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#24 #24 :-D beh il loro libro secondo me è un must, con quello impari un sacco di cose. poi ci vuole: uno o due setacci, una lente di ingrandimento almeno 12X, qualche vaschetta, una sola oltre a non bastare è pericolosa, ogni vaschetta con il suo bel areatore, acqua marina, tempo, tempo, tempo, pazienza pazienza pazienza in definitiva se hai un po' di esperienza con artemie e simili non è complicato MA ci vuole un po' di tempo per impratichirsi con il meccanismo. poi dipende da quanti ne hai bisogno: se ti vuoi solo divertire a vederli con il microscopio basta una bottiglia da litro, se ne vuoi di più puoi arrivare anche a bidoni da 50 litri!! in ogni caso il fito che trovi su the reefer va benissimo. ciao |
i miei complimenti ad Aldebaran per il tempo e la passione che ha per il suo allevamento di pagliacci in primis..
sarei stato molto curioso di poter osservare al microscopio cosa Shimek ha tirato fuori nei suoi setacci (magari presente anche come sottococo in cambusa #19 )..io credo che i coralli in natura si nutrano di tutto di più..e cioè dalle sostanze detritose alla moltitudine (leggi migliaia di organismi differenti che passano il loro primo stadio vitale fluttuando nel mare, prima di passare a quello successivo) di larve planctoniche trasportati dalle correnti, tutto dipende dalla grandezza del polipo corallino...i rotiferi in vasca sono per adesso un buon compromesso, così come il nanocloropsis (o altri tipi di fito), i naupli di artemia e tutto quello che abbiamo a disposizione sotto forma di liofilizzato o congelato....in futuro speriamo di poter essere così all'avanguardia come gli americani........ cosa ne pensate? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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