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x Rebecca: per fare il rialzo ho usato esclusivamente ghiaietto rossiccio opportunamente distribuito; per stabilizzare il tutto ho frapposto, come si vede dalla foto, un legno di mangrovia tra la parte emersa e quella acquatica, per bloccare il più possibile la ghiaia in quel punto ed evitare che scivolasse progressivamente nell'acqua. Un po' comunque "cala" sempre, quindi ogni tanto la devo riprendere a mano dalla zona acquatica e rimetterla in quella emersa.
x Mirco: Per quanto riguarda Uca burgersi, cambiavo l'acqua una volta la settimana, alternando l'acqua dolce con quella marina per simulare le maree. Questa specie da me si è sempre riprodotta da novembre-dicembre fino a marzo-aprile, dopo di che entrava in una fase di pausa estiva, in cui non si accoppiava più. Forse influiva il fatto che d'estate la temperatura raggiungeva i 28°C, o forse la specie anche in natura ha una en precisa stagione riproduttiva. Come ulteriore cambiamento stagionale, variavo la durata delle ore di luce: 9-10 d'inverno, 12 d'estate, aumentando gradualmente le ore di luce seguendo il nostro ritmo stagionale. Come alimentazione: pastiglie vegetali per pesci, latterini, gamberetti (palemonidi) con guscio, cozze sgusciate, insalate varie, frutta varia, carote bollite, zucchine bollite, fagiolimi bolliti, ecc. La durata e la modalità di incubazione sono le stesse che ti ho descritto per i Sesarma. In una stagione riproduttiva ogni singola femmina da me ha rilasciato fino a 4 covate. Per quanto riguarda Sesarma sp., la riproduzione avviene solo in acqua salmastra. Io li tengo per 6 mesi (inverno) in acqua dolce a 24°C. Gli animali non si accoppiano, ma mangiano molto e effettuano diverse mute. Poi a primavera comincio a "salare" l'acqua, con cambi settimanali, fino ad arrivare a cambi d'acqua con il 5-10% di acqua marina e il 95-90% di acqua dolce. In queste condizioni la femmina comincia a fare le uova. L'alimentazione è la stessa che usavo con gli Uca, se non che, essendo i Sesarma più predatori, fornisco loro anche cibo vivo come chiocciole di terra di dimensioni opportune, lombrichi e piccoli insetti come le cavallette. |
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cardisomacarnifex posso chiederti dove hai trovato gli uca? io avrei preferito quelli o i cardisoma ai sesarma, ma non li ho trovati! li ho ordinati anche su acquaingros ma mi hanno detto che non li avevano disponibili!
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Già il difficile non credo sia farli accoppiare, ma crescere le larve...
del resto se pokissimi riescono a riprodurliin cattività ci sarà 1 perchè :-( |
x Mirco: alle larve penso vada dato inizialmente fitoplancton e plancton minuto, come rotiferi e infusori, aggiungendo magari cibo liquido per avannotti di ovipari e tuorlo d'uovo sodo finemente sbriciolato. In seguito si può passare ai naupli di artemia, fino ala metamorfosi in granchio.
Personalmente non sono mai stato in grado di fare superare alle zoee il 15° giorno di vita, ma solo per problemi di inquinamento dell'acqua. Da quanto ho potuto apprendere, la corretta nutrizione delle larve è questa. x Pleco: fossi in te lascerei stare i cardisoma, sono veramente belli, ma molto ingombranti e aggressivi tra loro. Anche mantenere una coppia è difficile se non si ha abbastanza spazio, e mantenere un solo esemplare secondo me non ha senso. Ho trovato gli Uca presso il mio negoziante di fiducia a Prato. Il nome del negozio è IGAPO'-Aquari e Tecnologie, e si trova in via Baldanzi. E' l'unico negozio che conosco della zona Prato Firenze Pistoia ad aver tenuto questi crostacei. Adesso è più di un anno che non li tiene, ma penso sia perchè non hanno molto mercato. Comunque se vai e chiedi di farteli riportare non ci dovrebbero essere problemi, purchè sia la stagione adatta (sono animali di cattura, non sono sempre disponibili). Ciao |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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