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Diciamo la verità, il "canone RAI" serve anche (ma non solo, per fortuna) a tenere in piedi il carrozzone costituito da sedi sparse per l'italia e per il mondo, (l'ultima inaugurata in sudafrica qualche mese fa), sedi aperte e dipendenti assunti come ammortizzatore sociale decenni fa che ormai sono diventati la vera zavorra del sistema RAI........un pò come in ogni ente pubblico, ma qui andiamo a finire in ben altri lidi.............
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il fatto che tu non condivida solo due punti di quanto ho scritto, mi rende particolarmente contento. Considerate le numerose affermazioni fatte, mi sembra una buona percentuale :-) Ma veniamo a questi due punti... Quote:
Non ho infatti detto che si tratta della stessa cosa. Le due situazioni sono tuttavia simili, soprattutto per gli effetti. Una parte del nostro reddito finisce nelle casse di un'azienda televisiva. Ad essere pignoli, mi viene addirittura il sospetto che i costi procapite per la pubblicità siano ben più elevati di 106 euro l'anno, ma ammetto di non avere dati certi e che comunque occorre tener conto che non tutti acquistiamo prodotti nella stessa misura. Sul punto che siamo liberi di scegliere se comprare oppure no un determinato prodotto mi limito a dire....sei veramente sicuro che siamo così liberi? La pubblicità è molto più penetrante di quanto spesso non si pensi, e tutti ne siamo inconsciamente condizionati. Io raramente compro un prodotto che non ho mai sentito nominare, e comunque chi non si fa pubblicità normalmente finisce prima o poi fuori mercato, soprattutto in determinati settori. Quote:
Si tratta di scegliere se vivere in un Paese dove il principale mezzo di comunicazione, e di informazione, debba essere almeno in parte pubblico, oppure completamente nelle mani dei privati. Considerando poi il livello dei "privati" in Italia, questo desiderio di avere una televisione pubblica lo vivo come una esigenza per la sicurezza collettiva e per lo sviluppo del Paese. E' questione di visione dello Stato e della sua funzione. Io preferisco vivere in un posto dove esistano dei canali pubblici, finanziati dalla collettività, che in uno senza. Certamente, lo ribadisco, questa Rai è brutta, lacunosa, carente, scadente, da riformare profondamente. E' tuttavia lo specchio di un Paese in declino, che molti anni fa non ha saputo fare il salto di qualità attraverso una pulizia profonda delle Istituzioni (mi riferisco ai primi anni novanta) ed ora si ritrova, anche (ma non solo) grazie allo strapotere che ad alcuni è venuto dalle televisioni, in una drammatica situazione di cancrena morale e civile. La Rai non è sempre stata così. Forse nessuna "istituzione" è stata, come lo è stata la Rai, così efficace nel trasformare un paese povero ed ignorante reduce da una devastante esperienza bellica, in un paese progredito, con persone culturalmente formate, come nel tempo è diventato (fino all'inizio del declino). Forse solo la Scuola, quella di prima, non quella di oggi, ha saputo fare altrettanto. Ed il canone si pagava. Oggi sarebbe difficile immaginare la produzione di programmi elevati, di spessore, formativi, o comunque utili, senza canone. La gente paga per vedere programmi di intrattenimento di massa. In un mondo senza televisione pubblica, e con questi privati che ci ritroviamo, l'informazione sarebbe probabilmente ancor peggiore e partigiana di quanto già non sia. Lo hanno capito anche in Francia, dove il Presidente Sarkozy, che certo non può essere definito un facinoroso di sinistra o un ostile ai potentati economici, proprio ieri ha proposto di tassare le televisioni private per sostenere quella pubblica. A me andrebbe benissimo anche in Italia: eliminiamo il canone e tassiamo Mediaset per mantenere la Rai. Fantastico, no? :-) Se lo avesse detto Prodi, e non Sarkozy, le prefiche avrebbero cominciato già a stracciarsi le vesti... A presto |
.....beh....sicuramente non capiro' nulla ed ho anche scarso senso civico (dato che non pago il canone).....ma quella di tassare mediaset (il diavolo) che è un'impresa privata per finanziare la Rai (gli angeli) mi sembra veramente assurda.........inoltre la Rai di pubblico ormai ha veramente poco (solo i costi) .....lottizzata ed occupata come' dall'attuale maggioranza..........TUN ( The Union Network) forse sarebbe come nome piu' adatto di RAI.....
....tornando all'idea di finanziamento......sicuramente è piu' adatta ad un sistema comunista dittatoriale che ad un sistema democratico in cui dovrebbe esistere liberta' di impresa........ .....la rai avra' sicuramente i suoi meriti...anche se come ente pubblico ha svolto la sua funzione e non vedo il perche' di questa para-beatificazione..... ..... sta di fatto che mentre mediaset (come tutte le altre private) si finanzia attraverso la pubblicita', la Rai oltre a fare pubblicita' (nello stesso modo) pesa anche direttamente sulle spalle degli italiani grazie evidentemente ad una pessima gestione per la quale nessuno ha mai pagato in proprio......... |
Gentile emio,
ben ritrovato :-) Venendo a noi, avrei qualche precisazione da fare. Quote:
Che poi in Italia sia assurda, può anche darsi. Certo sarebbe divertente: chissà che direbbe quel galantuomo di Berlusconi... :-) Quote:
Storicamente questo non ha impedito una ripartizione delle reti fra maggioranza e opposizione, tanto che, come noto, Rai Uno era appannaggio della DC, Rai Due dei socialisti ed Rai Tre lasciata all'opposizione (i comunisti). Il primo a stravolgere questo ordine di cose fu proprio Berlusconi, il quale se le prese tutte e tre, lasciando solo un po' di informazione ad An sul secondo e relegando l'opposizione ai telegiornali del terzo, comunque filtrati. Addirittura, prima volta nella storia della Rai, furono allontanati noti personaggi non per bassi ascolti (anzi), ma perchè di opinione contraria al nuovo inquilino di Palazzo Chigi. Da quando c'è Prodi, alcuni dirigenti sono stati sostituiti, ma il blocco duro inserito da Berlusconi (a volte con piroette contrattuali scandalose) ancora resiste, soprattutto ai livelli alti. E' di una decina di giorni fa la mitica intercettazione fra Saccà ed il ras di Arcore, con tanto di richiesta di assunzione di una signorina (piuttosto attempata in verità) le cui grazie interessano un vecchio senatore che Berlusconi stesso ha dichiarato di voler tirare dalla sua parte per far cadere il Governo. Sarebbe facile, ma molto lungo, riportare tutte le divertenti manovre degli ultimi anni. La più ghiotta, lo ricorderete, è quella della futura sposa di Briatore, che all'epoca offrì le proprie grazie a Salvatore Sottile, portavoce di An, che incassò con soddisfazione, per ottenere un contrattino. Alla signorina va riconosciuta non solo la spregiudicatezza di chi si vende per denaro, o per fama, ma anche un bel pelo sullo stomaco, considerato l'aspetto del buon Sottile, che certo non può definirsi un ragazzo piacente :-) Quote:
Non mi svenire: ce l'hanno anche negli Stati Uniti #36# Quote:
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Sulla questione delle private non vorrei entrare, altrimenti dovrei cominciare a parlare delle leggi che sono state fatte su misura per favorire non la concorrenza, ma un singolo imprenditore, a partire dalla meravigliosa Mammì, con la quale Craxi regalò di fatto al suo amico il monopolio nel settore. Non è difficile finanziarsi con la pubblicità se per legge sei l'unico che di fatto la può fare :-) A presto |
...vabbe'...vabbe'...
..ci siamo capiti......anzi ho capito io quello che era gia' evidente dai tuoi scritti precedenti........comunque grazie lo stesso per la replica e per la interminabile e fin troppo precisa (nonchè partigiana) dissertazione.... ....rimango comunque della mia idea.... con immutata stima Emio |
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ferma restando l'immutata e reciproca stima, vorrei solo sottolineare che il mio scritto non è affatto partigiano, anche perchè tenta solo di spiegare il motivo per cui un paese dovrebbe avere una televisione pubblica, e come per farlo occorra necessariamente che i cittadini la finanzino. Se il mio essere partigiano dipende dall'aver citato l'innominabile, o dall'averlo preso un po' in giro, sono certo che converrai su due punti: 1) E' impossibile parlare di televisione in Italia senza parlare di Berlusconi 2) Non ho riportato alcun fatto in modo errato o distorto. Se l'ho fatto, senza accorgermene, ti prego di segnalarmelo prontamente. Non hai idea di cosa potrei scrivere, se volessi essere partigiano... :-) A presto |
i politici -14- come farebbero senza rai e le lore s -ciuf ciuf- -ciuf ciuf- -ciuf ciuf- copate chi le pagherebbe.....per orora le pagano i fessi che pagano...... :-D :-D :-D
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......vedi condor (posso chiamarti cosi' ?)....
....non è tanto l'essere partigiano.... ...io, anche se sembra forse il contrario, ti assicuro che non lo sono , cerco solo di essere al centro (non politicamente, bada bene, ma rispetto alla lettura che si da' dei fatti) e noto come una sorta di ossessione in tutti quelli che, come te, sono politicamente schierati "antimeridianamente"........... ..prima della "entrata" in politica del cavaliere, costui era solo un grosso imprenditore proprietario di televisioni e non destava proccupazioni piu' di quelle destate da altri grossi imprenditori...........poi quando una certa parte politica ne ha scoperto le potenzialita', in termini di raccolta consensi, (non parlo di idee e/o ideali) è diventato il diavolo in persona (non che sia un angelo)....qualsiasi orrore nazionale, crimine o misfatto (salvo forse i casi di "malasanita') è diventato imputabile o comunque riconducibile direttamente o indirettamente a Berlusconi (ovviamente è un'estremizzazione voluta).........è l'unico caso in cui la presunzione dì innocenza non si applica....... ...infatti....si parlava di canone RAI e di servizio pubblico.....immancabilmente è venuto fuori berlusconi , tu (mi pare, ma se sbaglio correggimi) hai teorizzato sull'idea di ridurre le private (chissa' a quali ti riferivi.....) a mere realta regionali, addirittura si è parlato di "canone occulto".......la ciliegina è stata: E' impossibile parlare di televisione in Italia senza parlare di Berlusconi...... .....siete (e ti assicuro che sono politicamente neutro) ossessionati...... .........................detto questo l'argomento politica è chiuso........... .....e aggiungo: siete peggio dei Laziali nei confronti della Roma......... :-)) :-)) :-)) |
qualcuno ( lo stato ) impone impone un balzello , probabilmente ingiusto con il canone.
qualcuno decide di rendersi " giustizia " non pagando il balzello imposto penso che entrambi i soggetti compiano un atto che più che tutelare la società tuteli il proprio. Non credo che sia ingiusto il canone, se ne fosse fatto l' uso più a favore del servizio pubblico che dovrebbe e potrebbe dare la RAI |
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Dato che noto un certo astio nei confronti del Cavaliere parlerò proprio di Mediaset: una società privata che si occupa di televisione (ma il discorso può essere esteso con gli stessi criteri a tutte le private), sviluppa il proprio palinsesto su basi di guadagno economico, accaparrandosi i programmi con potenzialità di ascolto maggiori, tagliando anche tutto ciò che risulta non essere più attuale e remunerativo. Per intenderci, un programma che di sicuro oggi non vedremmo su una televisione privata è San Remo, con la sfilata di vecchie glorie che oggi ai più risultano mere figure bisognose di una bella spolverata. Paragone diretto con Festival Bar, taglio più aggiornato e consono ai giorni d'oggi, e che soprattutto non soffre di mal d'......auditel. Chiaro che un servizio pubblico non è soggetto a questo regime commerciale, pertanto può permettersi di mantenere programmi out. D'altro canto forse è anche giusto così, molti programmi carini ma di nicchia andrebbero persi in una logica di ascolti, e questo sarebbe un peccato, perderemmo tutta una serie di approfondimenti culturali che renderebbero ancora più basso il livello qualitativo della televisione italiana in generale. COnclusione: se le cose fossero come sulla carta ssarei pienamente convinto della necessità dell'abbonamento...... MA..... la teoria spesso non corrisponde alla pratica, come in questo caso. L'alta politicizzazione del servizio ha compromesso tutto il sistema, ad ogni cambio di governo cambia anche il famoso taglio di notizie dei 3 telegiornali che ha fatto notare in precedenza MKel, a seguito dell'inevitabile sostituzione dei vertici. Programmi schierati per l'una o l'altra fazione, conduttori che cambiano colori ad ogni cambio di stagione... Napoli sarà anche sommersa di rifiuti ma anche in RAI non scherzano. Se la politica non farà un passo indietro (e magari non solo dal servizio televisivo ma pure da tutti gli altri a partire da quello sanitario) e continuerà a sostenere questo mercantilismo di poltrone, questo servilismo anti meritocratico, non credo si potrà mai parlare di "servizio pubblico come esigenza di sicurezza per la collettività e sviluppo del Paese". |
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puoi certamente chiamarmi condor, o come preferisci :-) Ribadisco in sintesi quanto già espresso: - sono favorevole ad una televisione di Stato, unico strumento per non consentire, in un Paese particolarmente debole come il nostro, il controllo dell'informazione da parte di privati e, comunque, la produzione di trasmissioni secondo una logica strettamente legata al profitto. - sono convinto, come tutti, che l'attuale Rai sia penosa. Il male però non è la Rai in quanto soggetto pubblico finanziato con il canone, ma la sua gestione ed organizzazione. Ed anche, occorre ammetterlo, i suoi spettatori: l'ignoranza dilagante, generata o alimentata da un sistema scolastico allo sbando e da una televisione spazzatura, produce spettatori cavernicoli, desiderosi di conoscere i pruriti sessuali della starlette e di ascoltare le urla di bellocci pagati per recitare, male, improbabili e surreali dibattiti. - non sono ossessionato da Berlusconi, ma dagli acquari e da alcune altre cosette. Se parlare di Berlusconi quando si parla di televisione vuol dire esserne ossessionati, allora lo sono. Io però credo che sia normale parlare della persona che è proprietaria delle principali reti private, ed ha le mani su quelle pubbliche, quando si parla del sistema televisivo e delle sue storture. - Sono della Lazio, ma di questa "roma" non ho mai sentito parlare ;-) A presto |
.................allora si spiega tutto........................
.....ma non fartene un cruccio............nessuno è perfetto....... :-)) :-)) :-)) |
ho pagato oggi il canone ,solo perche' spero che alcuni programmi come annozero o report continuino ad esistere. del resto l'informazione italiana e' talmente mafiosa che solo ad annozero ho sentito l'intercettazione di berlusconi e sicca', oppure le vicende della forleo con fiorani e d'alema, o ancora de magistris con mastella e prodi. per il resto dei canali e' omerta',culi e quiz.
certo che pagare il canone per continuare a rimpinzare le tasche di baudo,vespa ,celentano,ed altri giurassici .........fa girare molto le palle. |
awake, aderisco in pieno a ciò che hai scritto.
A presto |
il canone rai si paga xkè le trasmissioni sono talmente schifose che la rai sarebbe fallita subita senza il canone....W mediaset!!!! #22
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A presto |
....effettivamente....
...per una volta...quoto il volatile.... |
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......con un lazialotto ?
...mai....mi uscirebbero le bolle...... #18 #18 #18 #18 #18 #18 |
Concordo con chi parla di tasse per lo meno discutibili...non farebbero prima a far pagare una tassa una tantum sull'acquisto dell'aparecchio TV (che non potrebbe essere evitata)?
Altro esempio di balzello che non sopporto è quello della marca da bollo sul passaporto. Ma come? Ho un documento ufficiale che dice di essere valido, poniamo, fino al 2010, e che mi consente di entrare in tutti i paesi del mondo senza problemi, e devo aggiungere una marca da bollo x usarlo? Assurdo. Da anni la marca la compro e la tengo separata, il + delle volte non viene nemmeno controllata e quindi faccio parecchi viaggi senza pagarla. Se poi il volo prevede uno scalo in un paese europeo basta la carta d'identità per arrivare lì, e da lì in poi il nostro documento è valido anche senza marca da bollo...se non è una cosa illogica questa! |
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Il canone serve per finanziare un servizio pubblico. Applicare una tassa una tantum per l'acquisto del televisore da un lato non consentirebbe di raggiungere adeguati livelli di finanziamento, dall'altro farebbe da disincentivo all'acquisto. Inoltre si creerebbe una commistione fra acquisto di un bene di consumo e utilizzo di un servizio, che sono cose distinte. E poi una specie di una tantum già esiste, ed è l'IVA. Per quanto riguarda la marca sul passaporto, la spiegazione è semplice e tutt'altro che assurda. Il passaporto valido attesta che hai diritto di circolare fra i vari Paesi. Se lo fai almeno una volta in un anno solare, allora lo Stato ti chiede di pagare una marca a copertura dei costi di amministrazione e personale (frontiera, dogana ecc.). Se non lo fai, non ti chiede nulla, tanto che se durante un certo anno non viaggi, l'anno successivo non sei tenuto a pagare la marca per il precedente. Il sistema della marca cerca, nei limiti del possibile (ed il possibile è comunque sempre perfettibile), di tener conto che è giusto far pagare un po' di più un servizio a chi lo usa, rispetto a chi tiene il passaporto nel cassetto. A presto |
condormannaro,
I tuoi interventi sulla rai sono pienamente condivisibili, quello che usa in Italia è considerare chi paga le tasse uno stupido e chi non le paga un bel dritto. E questo mi dà molto da pensare. Per non parlare poi della faccenda di rete4 sul satellite, anche senza essere partigiani, questa è proprio il max. Ormai purtroppo siamo abituati a tutto. Però questo Topic forse dovrebbe essere spostato in Eventi Ciao LUCA |
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Ciao LUCA |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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