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Ti capisco e sono d'accordo con te...non in tutto......ho fatto km per vedere vasche o negozi solo per il piacere di vederli........se si ha mezza giornata libera e si passano un paio d'ore a scambiarsi opinioni con altri appassionati.......non e' tempo perso......
Ma cerco di capire:da uno che deve prendere talee....se va in negozio ti pelano vivo,e questo e' un dato di fatto in tutta Italia,cosa lo frena o cosa lo blocca nell'acquisto su un mercatino come il nostro? ;-) |
io credo che sia il rapporto tra acquariofili che producono talee e coloro che nn sono in grado di mantenerle o crescere sia molto ampio,basta vedere nel mercatino ci sono sempre le stesse dieci persone che continuano a produrre talee e tutto ruota intorno a loro.
E' chiaro e palese che per poter mantenere vasche come si deve bisogna investire soldi nelle attrezzature e anche nella manutenzione (integrazioni,alimentazioni,sopratutto Enel),poi una volta raggiunto quel livello e acquistate le tale prinicipali (ovvero quelle piu' commercializzate come digitate,foliose istrix...) o si va alla ricerca di pezzi particolari oppure si cerca di potenziare quello che si ha creandosi un mini taleario per poter poi scambiare dei pezzi. Credimi nn è bello vedere talee anche acquistate per una trentina di euro andarsi a fare benedire perchè la vasca nn è ancora in grado di ospitarle,a meno di nn avere dei soldi da buttare,e quando in pochi mesi ne acquisti una decina e ti partono 300 eurini poi inizi a frenare un po'. Non so se sono riuscito aspiegarmi cmq in sostanza si avrà un buon mercato tra acquariofili appassionati quando questo numero sarà elevato,si avrà piu' esperienza e ci saranno maggiori scambi e anche gratutiti... Ho sentito il parere di molti che dicono che nn ha molto senso commercializzare le talee come si stà facendo perchè se è una passione deve rimanere tale.....se ho la necessità di taleare un corallo lo faccio per determinati motivi,come per esempio evitare che ramifichi troppo oppure evitare il contatto con altri coralli,percio' piu' che talee sarebbero scarti,che o butti oppure dai via. Speculare su un pezzetto di 5cm rivendendolo a 30 euro (e ricordo che a volte si fà fatica a tenere in vita delle belle colonie madri) che se nn si hanno le potenzialità e condizioni ottimali vanno a farsi benedire mi pare proprio un atteggiamento sbagliato. ............oh se nn avete capito provo a rispiegare :-D :-D |
gnolivr79, Secondo me e' il rapporto grandezza prezzo che frena l'acquisto.
Senza tirare in ballo nessuno io personalmente preferirei dare 50€ per una talea di 13-15cm che 5 per una di 5cm(sto' esagerando naturalmente). Le prime talee che ho preso erano tra gli 4-7cm e tra 15-20€ l'una....ne ho prese parecchie e il venditore mi ha fatto un buon prezzo. Dopo un mesetto ho fatto una visita di cortesia a torino da un'amico,che conosccendo la mia passione,mi ha portato a vedere dei negozi....prezzo medio a talea 55€...grandezza media 15#18cm.....basetta esclusa. Come giustamente dice CIKO, chi me lo fa' fare si prendere una taleina di 3-5 cm a 15-20 €(quello e' il prezzo del mercatino)molto probabilmente non avendo ne le conoscenze tecniche,ne sapendo come far vivere bene l'animale??? Per poi magari vedermelo morire in una notte??? Concordo pienamente che se la mettiamo sul fatto della visita di cortesia allora metti in fresca pure un paio di bottiglie di vino e affetta il salame che arrivo domani.....anche oerche' cose da imparare ne ho moltissime. |
Questa discussione riprende un discorso che avevamo iniziato un paio di mesetti fa.
Chiedi come mai non si vendono le talee... Beh, a mio parere bisogna fare qualche distinguo. Innanzitutto il luogo conta. Nelle grandi città ci sono più appassionati, il che crea un pur minimo scambio. Più ci si sposta nei piccoli centri, più i numeri calano. Considerando che fra privati non è molto amata la pratica della spedizione di talee, ecco in parte spiegata la (presunta) flessione nelle vendite. Io comunque non escluderei che il prezzo elevato del mercato fra privati possa in parte spiegare questo calo. Prezzi bassi infatti non ne ho visti, e continuo a non vederli. Leggo invece sempre gli stessi appassionati che si sono organizzati e vendono a prezzi certamente più bassi dei negozi, ma a mio avviso poco...amatoriali. Mi si risponderà che quando si investono dei soldi per allestire taleari, è poi normale che almeno in parte si cerchi di rientrare dell'"investimento". Vero. Ma allora...perchè allestire dei taleari? Per curiosità? Può darsi. Per passione? Può darsi. Per diffondere l'acquariofilia? Può darsi. Ero e resto dell'opinione che i coralli andrebbero scambiati o ceduti gratuitamente, o comunque ad un prezzo simbolico. E quando dico simbolico, non intendo 30 euro. E nemmeno 20. Altro fattore che probabilmente rende asfittico il "mercato" è il calo delle importazioni. Non so altrove, ma a Roma è da tempo che non si vedono grossi pezzi di acropore et similia. Quelle che arrivano sono quasi sempre le solite specie, e sempre più piccole. Basta farsi un giro in qualunque negozio e si vedrà che solo raramente vengono vendute colonie "selvatiche" di dimensioni "naturali". Quando ci sono , sono piccole, e spesso già taleate dagli stessi esportatori. E' un male? Non lo so. Probabilmente per le barriere non lo è, se è vero che i controlli sono più stringenti. Per noi forse sì. O forse no, se si cominciasse a capire che tutto sarebbe più semplice se il prezzo di talee anche grandi, realizzate per fare VERAMENTE posto in vasca, fosse quello di un buon caffè e di una bella chiacchierata con un nuovo amico a cui regaliamo oggi quello che probabilmente lui regalerà a noi, o ad un altro, domani. Lo so, sono parole, perchè oramai sarà difficile che un mutamento del genere possa attecchire, se non per forza maggiore: solo una seria contrazione nelle vendite, protratta nel tempo, potrà portare ad un mutamento della situazione. Avverrà mai? Questo non lo so. Ovviamente non dimentico che il mercato delle talee fra privati, che adesso secondo te è in contrazione (ma lo è davvero?) ha probabilmente contribuito ad una diminuzione dei prezzi nei negozi. Pensa però che ribasso ci sarebbe se gli appassionati le talee se le scambiassero o le cedessero gratis... Credo inoltre ci sia anche un altro fattore. In queste settimane ho acquistato varie talee, ma a nessuno piace avere una vasca piena di pezzetti, ed aspettare mesi, se non anni, per vederla "piena". Ecco che ad un certo punto si smette di comprare talee, e si aspetta qualche buon arrivo in negozio. Proprio oggi ho comprato un paio di pezzi di dimensioni certo non enormi, ma almeno di provenienza diretta e che certamente riempiono la vasca più di quanto possono fare una ventina di talee. E qui mi ripeto, convenendo con chi (fra gli altri giangi1970) ha parlato di dimensioni: i prezzi salgono, e le misure scendono. Alla fine passa anche la voglia di andare a vedere. E questo non vale solo fra privati. Come detto, infatti, anche i negozi hanno ormai sempre più spesso animali di taglia contenuta perchè evidentemente agli esportatori conviene accorciare i tempi. Così, più o meno volutamente, riescono a ridurre anche un altro problema: che loro vendono pezzi grossi, che immediatamente taleati dal privato finiscono per metà nella vasca di chi li ha comprati, se ci finiscono, e per il resto in tanti pezzettini nelle vasche di chi le talee non le fa, ma le compra. Ridotte le dimensioni, ridotto il problema, tutelato il guadagno... A presto |
condormannaro, COncordo i pieno quello che hai detto......
Ho lo stesso tuo pensiero.....ma tu l'hai spiegato meglio...... #19 #19 #19 #25 |
Si trattasse solo di spezzare dei pezzi per cederli.....il problema è provare a vendere una talea di acropora senza basetta ......
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Ciao Roberto,
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Sorry, per il mio modo sicuramente sbagliato di pensare, in questi casi le talee e' meglio che rientrino in circolo trramite il reattore di calcio..... e chi vuole animali li va ad acquistare al negozio cosi' il mercato dei negozianti continua ad esistere..... Quote:
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Molto onestamente, io credo il punto sia sempre lo stesso, si dice sempre che l'acquariofilia necessiti di pazienza, questa pazienza e' necessaria per la maturazione, perche' si stabilizzi, perche' ci si assesti con le attrezzature, perche' gli animali crescano..... l'acquariofilia non e', secondo me, un'hobby RTR (Redy To Run) per usare un termine di un'altro hobby.... ovvero non e' un qualche cosa che si mette in casa e si fa andare..... ci vuole tempo, passione, dedizione, sacrificio e tanti soldini..... Quote:
Per chi e' convinto che in italia i prezzi siano eccessivi, fatevi un giro sui siti americani di vendita o di vendita tra appassionati, vendita amatoriale, i prezzi sono decisamente fuori dallo standard italiano..... Ciao P.S. giusto perche' magari qualcuno e' interessato a vedere qualche cosa metto qualche link, ed ora che mi viene in mente, chiedete i prezzi delle "talee" (tra parentesi perche' erano di dimensioni minime....) in USA che sono state prese al MACNA... http://www.frags.org/searchall.php?s...eframe=2620800 http://www.fragfarmer.com/Exotic-Acr...-p-1-c-20.html http://www.exoticfrags.us/corals.php?s=22 |
Ciao Gilberto,
ben ritrovato :-) Quote:
Anche io, come dissi, sono dell'idea che in generale, quando si parla di animali, è buona norma non regalare, ma vendere. Questo a tutela degli animali stessi: chi paga è più motivato, ci sta più attento, è più..."selezionato". Continuo ad essere di questa opinione. Il caso delle talee di corallo, tuttavia, costituisce a mio giudizio, re melius perpensa, eccezione al principio generale. Perchè? E' semplice: mentre con animali comuni, quali cani e gatti, la fantasia di possederne uno può venire a chiunque dall'oggi al domani, per i coralli le cose stanno ovviamente in modo un po' diverso. Per poterne allevare, occorre avere una vasca allestita. Sono già stati quindi spesi dei soldi. Normalmente c'è dietro un forte interesse personale, una passione, ed almeno un minimo di competenza. Se poi il contatto fra venditore e compratore avviene su un forum specialistico come questo, si può presumere che l'acquirente sia persona che legge, che un pò frequenta. Non è il genitore che non sa dire di no al figlio che vuole il cucciolo, o l'imbecille che regala un cane a chi di cani non ne sa e non ne vuole sapere... Queste considerazioni mi spingono a ritenere che per un settore così particolare come quello dell'acquariofilia in generale e dei coralli in particolare, le controindicazioni della cessione gratuita se esistono, sono certamente inferiori a quelle della cessione ad un prezzo che non sia veramente simbolico. Ovviamente non nego che qualcuno possa adagiarsi sulla...gratuità, prestando meno attenzione di quanta dovrebbe, come tu infatti racconti. Si tratta però, a mio avviso, di episodi sicuramente possibili ma probabilmente infrequenti, e facilmente riducibili nel tempo: la volta dopo, alla domanda "me ne dai un altro", la risposta sarà inevitabilmente negativa... Inoltre, e anche di questo abbiamo parlato, mi sembra opportuno sottolineare che ad oggi la cessione a titolo gratuito è e resta l'unica legalmente consentita fra privati. Non mi sembra un dettaglio. Del resto il nostro attuale Legislatore non sarà quello scientificamente preparatissimo della prima metà del secolo scorso, ma non è nemmeno un cretino. Le ragioni per cui la cessione a titolo oneroso è vietata non sono il frutto di una recrudescenza dittatoriale o di una psicopatia legislativa. Sono infatti diverse, e tutte più o meno condivisibili. Fra queste rientrano profili di natura fiscale, tutela dei negozianti, tutela degli animali, contenimento a valle delle condotte che inducono, a monte, a violare le norme sulle esportazioni ed importazioni. E via dicendo. Quote:
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Il fatto che l'acquariofilia richieda pazienza, e qui ne abbiamo tutti parecchia, non vuole però significare che sia necessariamente censurabile il desiderio, in una grande vasca, di introdurre, insieme alle numerose talee, colonie di dimensioni maggiori. Non vedo francamente il problema. Inoltre, ad essere rigorosi, se si auspica o comunque apprezza, come tu fai, il partire dalle talee per gustarsi la crescita nel tempo (cosa che gratifica molto anche il sottoscritto), allora non si potrà non convenire che la cessione gratuita di talee spingerebbe in questa direzione l'appassionato: se posso avere gratuitamente tante talee, allora tendenzialmente non mi andrò a comprare una colonia a 130 euro in negozio. Se invece mi ritrovo a pagare 4 talee a 30/40 euro l'una, tra l'altro di pochi centimetri, ecco che magari decido di spendere la stessa cifra presso un negoziante vero, che è in regola (o dovrebbe), per avere un animale di dimensioni pari o spesso superiori a quello delle talee stesse messe insieme. E' così, caro Gilberto... E non mi voglio addentrare in questioni diverse, che prima o poi verranno comunque al pettine, riguardanti le regole ed il "Fisco". Ieri infatti, per rimanere in tema, mi è stato battuto regolare scontrino, come quasi sempre accade. Anche questo non mi sembra un dettaglio... Quote:
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Mi limito ad alcune considerazioni lampo. Innanzitutto in altri paesi, come la Germania e soprattutto gli Stati Uniti, il reddito procapite è piuttosto diverso. La cosa nel campo acquariofilo ha le sue ricadute. Avrai infatti notato che non pochi appassionati americani, magari della provincia più remota, hanno acquari che per dimensioni ed attrezzatura nulla avrebbero da invidiare non dico ad un acquario pubblico, ma alle migliori vasche di rappresentanza che si possono trovare in Europa. Girano altri soldi, per dirla terra terra... Inoltre, e questo mi sembra ben più importante, mi piace pensare che in Italia abbiamo la testa e la lungimiranza per intraprendere soluzioni diverse, probabilmente più giuste e vantaggiose per chi ama questo hobby. Mi piacerebbe infatti che fra qualche anno, in altri Paesi, si facesse riferimento al caso italiano come ad un esempio da imitare, e non il contrario. Ora ti saluto, e spero di leggerti o di sentirti presto. Roberto |
penso che la flessione sia perche si comincia a far sentire l'estate: le vasche a 28 - 30°, l'idea di comprare una moto o fare un viaggetto, insomma l'acquario per molti passa in secondo piano
un'altra cosa da considerare che sembra che molte spedizioni tra privati finiscano nel secchio, e quindi si tende ad evitare. negli USA la pratica della taleazione è parte integrante del contesto acquariofilo, è il flusso di denaro che permette agli acquariofili di spendere per le loro vasche, insomma soldi che girano e alla fine finisco sempre ai negozi #36# . |
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E' certamente vero quanto scrivi. La stagione estiva e lo scetticismo sulle spedizioni condizionano il mercato delle talee. Credo tuttavia che quelle da te segnalate siano alcune fra le ragioni, ma non la sola ragione di questa segnalata contrazione del mercato. Per quanto riguarda invece gli States, il meccanismo che segnali mi sembra si verifichi anche da noi. Alla fine chi vende talee, prima ha comprato coralli, e poi ne ricomprerà. Premesso che degli States non mi interessa molto, quello che mi appare diverso, come scrivevo, è la disponibilità di denaro... Il mio auspicio è che con il tempo si crei la convinzione che conviene a tutti trovare un'altra via per coltivare a condizioni più ragionevoli il nostro hobby. Anche a chi oggi, in perfetta buona fede e con notevole dispendio di energie e risorse, anima il mercato fra privati :-) A presto Roberto |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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