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Si e comunque a qualcuno lo dovrò pure dire, all'aeroporto, che ho dei pesci con me... e poi mo' con ste leggi nuove dei liquidi ecc... ke balls... dove me li metto? nel bagaglio a mano? In quello che imbarco?! Non vorrei che me li fanno lasciare tutti li o che mi fanno pagare qualche multa... che ne so?!? I teteschi so' str..ehm!
Tuko, volevo scendere per pasqua, cosi magari organizziamo anche una cena e riesco a venire, che ne dici?!? |
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Ovviamente scherzo!! nessun problema ad organizzare un bel "simposio". ;-) ;-) |
Ma che io e te! #23
Mica voglio tirarmi addosso l'ira funesta della signora Tuka, oh! :-D Pero' visto che sei moderatore... magari puoi aiutarmi ad organizzare se scendo per pasqua! Ovviamente per una cena tutti insieme romani e non #36# |
Ciao,
scusate l'assenza.... ma ero fuori per lavoro.... in spagna... Ho chiesto... ma i negozi che ho trovato... non mi rilasciavano questo benedetto certificato... La prossima volta che vado fuori... chiedo... Magari... si riesce ad organizzare qualcosa... tanto il viaggio... è pagato !!! Ciao Maurizio |
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Riprendo questo post perchè mi ha riportato alla mente l'epoca che fu.
Negli anni novanta ho fatto l'assistente di volo per qualche anno. Ero sempre fuori e mi è capitato più di una volta di trovarmi in un bel negozio di acquari, magari con pesci che qui non si vedono mai. Anche all'epoca portarsi dietro un bell'esemplare non era difficile. Non esisteva la norma sui liquidi a bordo, quindi era sufficiente portarselo nel bagaglio a mano, ovviamente confezionato in modo corretto. Per l'equipaggio poi era ancora più semplice. I controlli venivano effettuati a Fiumicino solo per verificare che gli equipaggi non avviassero traffici in frode alle normative doganali, particolarmente severe con i cosiddetti "frontalieri", e quindi controllavano rigorosamente i voli provenienti dagli States o dal Giappone, a caccia di macchine fotografiche e simili, ma da altri posti quasi mai. E comunque credo che se avessero trovato un pesciolino, non sarebbe stato un gran problema (sul punto però non ho riscontri). Oggi le cose sono cambiate. Non potendo far salire liquidi a bordo, è assolutamente impossibile portarselo senza inserirlo nel bagaglio che si spedisce. Se però si fa così, il danno è pressochè certo. Sia per quanto riguarda le delicate maniere degli addetti ai bagagli, e le botte sui nastri trasportatori, sia perchè le stive degli aeromobili non sempre sono termoregolate, e quando lo sono la temperatura è sopportabile per un cane, ma non per un pesce. Se poi si vuole effettuare un'importazione presentandosi in dogana e dichiarando il contenuto del pacco, come dovrebbe essere giustamente fatto, allora entra in gioco la normativa sanitaria. Anche questo è un argomento interessante e mi riallaccio al mio proposito di elaborare uno studio sul Cites, per approfondire eventualmente anche tale argomento. Il thread di riferimento è questo: http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=114551 Vedremo... A presto |
secondo me è possibile portarli in valigia (no bagaglio a mano) magari denunciandoli ai controlli ed esibendo lo scontrino fiscale del regolare acquisto... alla fine sono sempre merce comprata in quel paese....
xo, se gli animali x essere venduti esigono il CITES (come alcuni coralli)...potrebbe essere + complicata la situazione... #24 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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